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Autore: zouisheart    23/07/2015    0 recensioni
Sta nevicando, le punte degli alberi ormai spogli sono bianche, i tetti delle case stanno quasi scomparendo tra la foschia e il vento nel cielo. Le nuvole sono limpide.
I bambini stanno ancora dormendo, è mattina presto.
Si svegliano con il rumore dei soffici fiocchi di neve che si posano sul lucernario delle loro camere, dal quale, la sera prima, guardavano le stelle e sognavano un mondo diverso.
Si alzano e dopo essersi vestiti adeguatamente, sono pronti per trascorrere una giornata tra la neve fredda, ma spettacolare.
Prendono un carretto, su cui sale la più piccola e gli altri due la accompagnano sul lato.
Si dirigono verso il bosco dove l'immaginazione e tutto ciò che sognano può diventare realtà, dove niente é impossibile. Tutti intorno a loro è magico, la neve continua a cadere e i loro occhi iniziano a brillare davanti a tale meraviglia.
Giocano e ridono, ma sanno di non essere mai stati così felici e sanno che non lo saranno mai più fino a quando tutto questo non si ricreerà.
Genere: Drammatico, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

È sabato. L'aria di prima mattina veglia nell'aria, un leggero venticello fa strusciare le foglie sugli alberi appena nate, il sole è sorto da un pezzo, ma si può ancora notare nel cielo un piccolo pezzo di luna.
Nella stanza che affaccia sulla strada del terzo piano di un piccolo palazzo, Cheryl ha appena aperto gli occhi e si stiracchia ancora assonnata il corpo. Si stringe alle coperte prima di mettersi a sedere fissando la parete dolcemente colorata di un azzurro intenso. Passano alcuni minuti prima che, con un movimento rapido, scendendo dal letto, si infili le ciabatte dirigendosi verso la porta ancora chiusa. Attraversando il corridoio si imbatte in un dolce profumo di frittelle; facendosi cullare dal gustoso odore, entra nel bagno chiudendosi l'anta della porta alle spalle.
Velocemente, come ogni mattina, si sfila la grande maglietta stropicciata per entrare nella doccia. L'acqua scivola rapida sul suo corpo, la stanza si inebria dell'aroma del doccia schiuma e i pensieri ricorrono nella sua mente.
Pochi minuti dopo, avvolta nel caldo tessuto dell'accappatoio, compie gli altri passi della sua routine quotidiana. Una volta infilato il suo vestitino preferito, fa per raccogliere l'asciugamano appena caduto, ma nel compiere l'azione, da sotto il mobile, spunta un piccolo foglio di carta.
Incuriosita si affretta  a raccoglierlo e leggerne il contenuto. Segni leggeri sono tracciati sopra esso, una scrittura ordinata e comprensibile, poche parole riempiono il bianco della pagina.
"Prometto che un giorno riuscirò a liberarti da quella tua gabbia"
Incredula sorride consapevole del mittente di quel messaggio.
Annebbiata dai più insensati pensieri decide di uscire dal bagno per dirigersi al piano di sotto, dove Liam è occupato a dar la colazione al suo piccolo figliolo.
Stampa un amorevole bacio sulla testa di Wyatt -Buongiorno amore-
-Buongiorno Liam- prosegue poi dirigendosi verso il pensile per prendere una tazza.
-E a me il bacio?- chiede con un sorriso il castano.
-Mhh se vuoi ti vado a chiamare Arleen- si morde maliziosamente il labbro inferiore sedendosi sulla sedia opposta al diretto interessato.
Il viso gli inizia a colorarsi di rosso mentre visibilmente imbarazzato abbassa lo sguardo.
-Mamma oggi mi porti al parco?- disturba il silenzio il piccolo rivolgendosi alla madre con occhi dolci.
-Perché no, scricciolo- risponde spettinandogli i capelli. - Vieni anche tu, Liam?- chiede questa volta rivolgendosi al ragazzo di fronte a lei.
Rialzando lo sguardo dalla tazza incrocia gli occhi azzurri di Cheryl che attendono una risposta -Sì, certo. È una bellissima giornata-
-Sii, che bello. Ci divertiremo tanto- esulta felice Wayat scendendo dalla sedia.
E mentre il piccolo si dirige a giocare, i due amici iniziano una piccante conversazione.
-Liam- lo richiama- per caso ti sei scordato di avvertirmi di qualcosa?-
-Non capisco-
-Non fare il finto tonto, Payne-
-Dio santo, Cheryl, perché sottintendi tutto-
Entrambi scoppiano a ridere prima che la ragazza tiri fuori il piccolo foglietto trovato poco prima in bagno -Così è un po' più chiaro?-
Lui, più imbarazzato che mai, si porta una mano sulla fronte sorridendo.
-Tu sei malefica, Knox! Cosa devo fare con te?-
Scoppiano a ridere - Lo sai che lo posso essere e poi te l'ho sempre detto di non nascondermi mai le cose. Quindi lo sai che ti aspetta una punizione spietata?-
-Tu intanto mi dici come hai fatto ad averlo, poi vediamo cosa sei in grado di fare-
-Payne, Payne, quanto sei ingenuo. Non sai mica con chi hai a che fare. E comunque, era sotto il mobile del bagno. Quindi mi sa che questo dolce pensiero non sia arrivato al destinatario-
Sul suo viso si dipinge una smorfia indecifrabile che sta tra il confuso e la delusione.
-Come sotto il mobile del bagno?-
-Esattamente, proprio lì-
-Ma credevo l'avesse preso, ieri sera è anche scesa con noi- si lascia andare allo schienale della sedia mentre sbuffa rumorosamente.
-Avanti, non ci si arrende così. Non l'avrà visto. Puoi sempre farglielo avere.- sorride maliziosamente alzandosi dalla sedia.
Liam scoppia a ridere per poi afferrare quel piccolo foglietto tra le mani e rileggerlo.
-Allora Wayatt, andiamo al parco?-
Il piccolo grida felice saltando tra le braccia della madre.
Dopo essersi preparati e sistemati, i tre si dirigono verso il parco, ma non prima di aver lasciato un grande foglio sul tavolo con su scritto "Ti aspettiamo al parco".
Arleen si é appena svegliata. Al suono della chiusura della porta fa un sussulto tra le coperte ancora calde. Un brivido, le percorre la schiena appena infila il piede destro nella ciabatta ancora congelata.
Scende giù e in cucina vede sul tavolo un piccolo biglietto, si avvicina incuriosita e lo legge.
Un lieve sorriso le compare sul lato destro delle sue soffici labbra.
Decide per una volta di godersi l'infanzia di Wyatt e di passare del tempo con lui.
Si veste velocemente ed esce senza pensarci troppo.
Arrivando al parco vede immediatamente Cheryl vicino all'altalena con il piccolo, ma di Liam non c'è traccia. Una volta vicino Cheryl, ancora incredula, le consiglia di andare al bar per aiutare Liam a prendere la merenda per Wyatt.
Con un sorriso si incammina ritrovandosi  Liam, poco dopo, davanti a sé, con una busta in mano.
Ritornando al  parco, consegnano la merenda e, mentre Cheryl si affretta a dar da mangiare al piccolo, i due si siedono su una panchina per scambiarsi qualche parola.
- Hai dormito bene questa notte ? - chiede.
-Abbastanza - risponde Arleen. Le voci si spengono velocemente e gli unici suoni udibili sono quelli della città. Entrambi, non vedendo più né Cheryl né Wayatt incominciano a guardarsi intorno fino a quando non la vedono in lontananza camminare verso un albero a cui Wyatt é molto affezionato.  É diventato un po' il suo albero: il solito gioco che si fa da bambini quando ci si crea uno spazio proprio senza regole, dove ciò che succede lo decidi tu e nessuno  può intromettersi.
Liam, esasperato dal troppo silenzio, inizia nervoso a strusciare le mani sulle cosce pronto per parlare - Sai nell'ultimo periodo ho capito che vorrei costruire con te un rapporto, per te non voglio essere solo il coinquilino di cui ti ricorderai a stento quando saremo vecchi decrepiti-
Entrambi scoppiano a ridere.
Arleen al sentir quelle parole si accorge, improvvisamente, di aver sbagliato tutto nella sua vita e di aver perso troppo tempo. Lo abbraccia e gli sussurra  - Mi dispiace per ciò che sono stata, scusami. Il mio passato ha condizionato il mio presente. -  alzandogli gli da' le spalle mentre, finalmente, i suoi occhi verdi, quasi sempre cupi, prendono una luce diversa.
Qualcosa in Arleen sta cambiando, ma la sua mente e il suo cuore sono in lotta e non sarà facile instaurare la pace.

  

 
 
   
 
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