La gola le bruciava

Il petto si alzava e abbassava frenetico.

Il corpo era scosso da tremiti violenti

Tutto ciò che poteva fare era fissare in faccia il suo incubo.

Ora Sakura Haruno conosceva il Terrore.

- Sa…Sasuke…-

La sua figura si ergeva sopra di lei, battuta dal lieve velo d’acqua che era tornato a coprire il cielo.

Due occhi vermigli usciti dall’oscurità la fissavano immoti.

Poi senza motivo un ghigno si aprì su quel viso più pallido della morte che annunciava.

Un ghigno si era aperto sul suo volto.

-…Ah…Sakura…-

Una perdita di tempo.

Tornare da lei si era dimostrata solo una totale perdita di tempo.

- Tempo che non ho!-

Lei stava lì

Di fronte a lui

E tremava come avesse visto la mote in faccia.

Il ghigno mutò in una smorfia

Era un illuso!

In cosa aveva sperato?

-No, così non mi va!-

La sua schiena si stagliava ora davanti a lei.

Eppure lo sapeva che la prima regola in guerra era di non dare mai le spalle al nemico.

- Non mi considera neanche un potenziale pericolo!-

-Così non mi va!-

Il freddo metallo dello shurinken le scivolò tra le dita.

"Così, non lo accetto!"

"Io… Io non sarò forte come Naruto, né possiedo alcuna dote speciale…"

La sua voce tremava, ma di rabbia questa volta.

"Però…però Sasuke, Fino a che Naruto non sarà qui…Sarò io il tuo avversario!"

Con una lentezza esasperante Sasuke si girò.

Una sottile lingua di sangue gli segnava il viso.

"Sa..ku..ra...?"

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