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Autore: _Giuls17_    28/07/2015    2 recensioni
~Clarke deve affrontare la parte più difficile della guerra, ascoltare se stessa, la propria coscienza e convivere col proprio cuore, ma riuscirà a farlo? Poichè si sa, la linea che la separa dalla perdizione è sottile e facile da superare e lei verrà messa alla prova.
•[...] Non era più innamorata di Finn.
“Ma…”
Genere: Avventura, Guerra, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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‹You are at looking someone else.
 
-L’avevo promesso che sarei tornato.- disse Bellamy aprendo la cella di Echo e sorridendole per qualche secondo.
-Grazie.- sussurrò la ragazza incredula.
Bellamy si guardò attorno e percepì il furore e la rabbia dei Terrestri, erano pronti come loro a dar battaglia e questo lo aiutò a prepararsi allo scontro finale.
Ormai sapeva che mancava poco, anche Raven glielo aveva detto, e presto l’avrebbe potuta rivedere, scacciò momentaneamente quel pensiero dalla sua mente e si concentrò, mostrò la chiava ad Echo e gliel’appoggiò sul palmo della mano.
-Libera i tuoi compagni, preparali alla battaglia, io porterò i miei amici qui e aspetteremo che quelle porte si aprano, così potremo uscire da Mount Weather, va bene?- domandò, svelto.
-Sì, saremo pronti.- rispose, prontamente la ragazza e si girò per correre dai suoi amici.
 
Bellamy non ci pensò due volte e uscì velocemente dalla Camera del Raccolto per dirigersi ai piani superiori, doveva salvare i suoi amici e solo in quel momento si sarebbe concesso il lusso di pensare a lei, di pensare a Clarke e a quello che stava provando nei suoi confronti, ma fino a quel momento dovette relegare quel pensiero gradevole nei meandri del suo cuore per concentrarsi sulla sua missione.
 
****
 
-Questo è il piano, e non ci dovrà essere neanche un errore o non avremo altre occasioni per salvare i nostri amici.- disse Clarke, osservando non solo il suo popolo ma anche i Terrestri, dritto negli occhi.
-Se non rispetteremo la tabella di marcia al secondo tutto quello che abbiamo fatto finora non avrà senso.- concluse, rilassando le spalle.
Si voltò verso Lexa ed osservò il suo viso contratto, e i muscoli tesi: era una guerriera, una vera guerriera pronta a tutto per salvare il suo popolo.
 
Ma anche lei lo era?
 
“Sì.”
Come fai a dirlo?
“Abbiamo fatto cose che mai avremo immaginato, abbiamo compiuto azioni che non ci faranno riposare per il resto della nostra vita e che ci peseranno sulla coscienza, quindi sì, anche noi siamo delle guerriere, anche noi faremo qualsiasi cosa per salvare i nostri amici.”
Riesci sempre a essere schietta.
“Nonostante tutto sono la tua coscienza.”
 
-Non faremo prigionieri, questo non è il nostro intento ma elimineremo tutti coloro che ci ostacoleranno.- decretò Lexa, incrementando la rabbia dei suoi uomini.
-Ci sono anche dei bambini lì dentro, persone innocenti, non li uccideremo.- aggiunse la bionda, guardando il leader dei Terrestri, -Uccideremo il loro esercito se sarà necessario.-
-Bene.- sussurrò l’altra, dandole le spalle.
Clarke inspirò a fondo ed uscì dalla tenda, improvvisamente percepì nuovamente i polmoni respirare a pieno, scacciando la pressione che le si era accumulata sul cuore.
E dovette ammettere a se stessa che aveva paura.
Paura che il suo piano non si realizzasse, paura che tutto quello che aveva fatto risultasse inutile, che tutte quelle persone fossero morte invano.
Più che altro aveva paura che lui morisse.
Fece qualche passo avanti, allontanandosi dalla tenda, non aveva più bisogno dei consigli di Lexa perché in fondo aveva capito: non poteva mettere da parte, del tutto, i suoi sentimenti, non poteva far finta di non amarlo; poiché ormai ne era convinta, amava Bellamy ma il suo amore poteva essere distruttivo, per entrambi, e questo doveva evitarlo.
Doveva evitare che lui rischiasse più del dovuto, che si preoccupasse inutilmente, doveva evitare di metterlo in pericolo.
 
“Ed in fondo lo hai già fatto: mandandolo a Mount Weather.”
No, l’ho mandato a morire.
“Hai fatto in modo che il tuo amore per lui non offuscasse la tua missione principale.”
 
Forse era vero, aveva evitato così di mostrarsi vulnerabile, aveva taciuto i propri sentimenti per trasformarsi in qualcos’altro.
 
Sono già diventata qualcun’altra: la Terra mi ha messo alla prova e mi ha costretto a prendere delle scelte, scelte che forse se fossi rimasta sull’Arca non avrei mai preso, ma qua… Qua, lontano dal mio passato, mi è stato possibile ricominciare e non l’ho fatto nel migliore dei modi.
 
Osservò il portone d’accesso al Mount Weather, comprendendo che ormai il tempo a loro disposizione stava per scadere, che a breve sarebbe entrata e avrebbe salvato i suoi amici, avrebbe rivisto Bellamy e forse, se il suo cuore glielo avesse concesso, si sarebbe aperta, mettendosi a nudo davanti a lui, in caso contrario sarebbe rimasta in silenzio.
Avrebbe taciuto per sempre quei sentimenti e si sarebbe dimenticata di lui.
 
***
 
-State bene?- domandò Bellamy, aiutando Miller ad alzarsi.
-Sì, grazie per averci salvato.-
-Non vi avrei lasciato morire.-
Bellamy si guardò attorno e si rese conto che ormai non potevano far affidamento neanche sulla poca resistenza di alcuni membri del Mount Weather, li avevano scoperti e li avrebbero portati al laboratorio se Vincent non li avesse aiutati, tutto per colpa di Cage e del suo folle piano di estrarre il loro midollo.
-Dobbiamo andare alla Camera del Raccolto, non siamo più al sicuro qui, Cage e i suoi uomini ci daranno la caccia.-
-Ma gli altri?- domandò Jasper.
-Sanno qual è il punto di raccolta, dobbiamo sbrigarci, tra poco si apriranno le porte e noi dobbiamo essere pronti a uscire.-
-Stanno venendo a salvarci?- chiese Fox, speranzosa.
-Clarke. Clarke sta venendo a salvarci.-
 
-Aspetta Bellamy!-
Jasper trattenne l’amico per il braccio e lo guardò negli occhi, anche lui era spossato, stanco e i suoi occhi mostravano i segni delle torture che come loro aveva subito.
-C’era anche Monty con gli altri?-
-No…-
-Allora dobbiamo andare a liberarlo.- decretò, senza possibilità di scelta.
-Miller, porta Maya con te alla Camera del Raccolto e anche gli altri ragazzi, io e Jasper andiamo a salvare Monty.-
-Io vengo con voi.- disse la ragazza, allontanandosi dal padre.
-Sarà pericoloso.-
-Non importa.- si voltò verso suo padre e lo abbracciò, -Devo andare.-
-Lo so, ma stai attenta.-
-Andiamo.-
 
Bellamy li spronò a muoversi, immaginando il loro amico sotto tortura, sapeva che quelli del Mount Weather non si sarebbero fermati davanti a niente e nessuno e lui aveva giurato di proteggerli, di salvarli tutti e non sarebbe venuto meno alla sua promessa.
Lo faceva per loro, ma sapeva che lo faceva per lei, per non tradire la fiducia che lei aveva risposto in lui.
 
Clarke… Dove sei?
 
***
 
-Dimmi che mi sto sbagliando Lexa.- sussurrò, guardando il portone chiudersi davanti ai suoi occhi.
-Mi dispiace Clarke, ma dovevo salvare la mia gente.-
-E la mia di gente? Che ne sarà dei miei amici?- domandò, sapendo che non avrebbe ottenuto una risposta.
-Ci rivedremo.-
 
Clarke non percepì le ultime parole dette dall’ex alleato, non si accorse dell’ordine di ritirata né della voce del Sergente Miller, ma rimase immobile ad osservare quel portone.
Il portone che avrebbe dovuto salvare i suoi amici, il portone che gli avrebbe garantito la possibilità di vittoria e di rivedere Bellamy.
Vide la sua unica speranza svanire, così come il suo piano.
Percepì qualcosa dentro di sé rompersi definitivamente, sentì il proprio cuore andare in pezzi: si era fidata, aveva dato per scontato che una volta conquistata la fiducia di Lexa il loro aiuto sarebbe stato garantito.
Aveva ucciso per lei.
Aveva ucciso Finn, aveva lasciato morire quelle persone a Tondc, aveva lasciato andare Bellamy nella tana del nemico sapendo che con il suo sostegno avrebbe fatto ammenda, sapendo che Lexa l’avrebbe aiutata a riscattare una parte del suo debito.
Alla fine però, anche lei l’aveva tradita; le aveva voltato le spalle.
Strinse i pugni, e nonostante sapesse che niente e nessuno avrebbe più potuto aggiustare il suo cuore decise di non arrendersi, non avrebbe lasciato Bellamy al Mount Weather, e neanche i suoi amici, avrebbe combattuto anche se da sola.
Si voltò e vide il suo esercito ritirarsi ma non li biasimò, neanche loro erano convinti di poter vincere la guerra ma adesso che tutti le avevano voltato le spalle sapeva benissimo cosa fare e avrebbe sacrificato anche se stesso per realizzare il suo obiettivo.
Attraversò velocemente il perimetro e si soffermò solo un attimo ad osservare la sua immagine attraverso una pozza d’acqua: vide i capelli biondi mossi e leggermente crespi, notò le occhiaie e il colorito leggermente pallido, ma nonostante tutto non vide Clarke.
Non stava vedendo la ragazza che per anni aveva osservato attraverso il vetro dell’Arca, stava guardando qualcun altro.
 
***
 
-Ma cosa…?-
Bellamy osservò le gabbie vuote dove qualche ora fa aveva incontrato Echo, e dove le aveva chiesto di aspettare.
-Bellamy cosa succede?- domandò Monty, portandosi le braccia attorno alla pancia.
-Ci hanno fottuto.- disse, appoggiandosi al muro.
Si voltò e lo colpì velocemente con un pugno, fregandosene del dolore e della possibilità di farsi male, voleva solo fargliela pagare, a Cage, a tutti quelli del Mount Weather e poi voleva rivederla.
Aveva combattuto duramente, aveva salvato i suoi amici con la speranza che a breve l’avrebbe rivista, che avrebbe rivisto gli occhi azzurri di Clarke e che solo in quel mondo si sarebbe reso conto che nonostante la guerra loro erano apposto, che loro potevano farcela, ma adesso che anche l’ultima speranza era stata spazzata via, percepì solo la desolazione all’interno del cuore.
E seppe in fondo che anche lei stava provando le stesse cose.




∞Angolo dell'autrice: Buona sera ragazzi ^^ Vi chiedo scusa per il piccolo ritardo, ma ho dato gli ultimi esami della sessione estiva e mi sono trasferita alla casa a mare, ma senza internet è impossibile lavorare bene e purtroppo mi tocca aspettare mia madre per pubblicare e non vi nascinderò di aver avuto una pcicola crisi!!
Per il momento è tutto scongiurato, ho un'idea precisa sul prossimo capitolo e spero che nonostante l'attesa questo vi piaccia, anche se conto di più nel prossimo ^^
Come sempre vi devo ringraziare, nonostante l'assenza ho pensato a voi e il vostro sostengo mi è stato utile, fondamentale, per non mollare, quindi continuate cosi <3
XOXO

 
   
 
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