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Autore: Drops of Neverland    29/07/2015    4 recensioni
Raccolta OneShot | Lilius!– LilyLunaxScorpius | Spoiler, probably.
1. « Però, che bel caratterino che abbiamo qui. È probabile che vi ritroviate una nuova Serpeverde in famiglia»
2. «Da quando in qua mi chiami Lils? Lo fa solo James»
3. «Gli eroi non esistono, e se esistessero io non sarei uno di loro»
4. «Dominique? Mia cugina Dominique? Ma è più grande di te, Scorpius!»
5. «Chi l’avrebbe mai detto che avrei dovuto guardare un film babbano, per far colpo su una ragazza, Lily?»
6. «Vorresti venire al Ballo del Ceppo?» «Con te?» «Sì, con me.»
7. «Hai il potere di mandarmi via, perché non lo fai?
8. «Qual è il punto allora? Ho perso tutto il mio controllo anni fa, Lily me l’aveva solo fatto dimenticare»
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Settimo anno di Lily.
«Qual è il punto allora? Ho perso tutto il mio controllo anni fa, Lily me l’aveva solo fatto dimenticare»

 
Lily Luna Potter non era probabilmente mai stata più nervosa. Si rimirò per un attimo nello specchio di camera sua, passandosi una mano tra i capelli rossi ancora e ancora. Era rossa in faccia, fin sopra le orecchie. Tipico Weasley.
“No” pensò, irritata “per oggi non devo essere né una Weasley né una Potter. Solo… solo Lily”.
Uscì dalla sua stanza, inciampando sui tacchi «Mai più questi cosi» sibilò a denti stretti. Non era mai stata particolarmente alta, eppure non aveva mai amato i tacchi, forse per la sua solita distrazione, che la portava a cadere spesso e rovinosamente dovunque si trovasse, e specialmente sui tacchi.
«Papà!» chiamò, mentre si avviava verso il camino «Io vado, prendo la polvere volante!».
Harry arrivò in soggiorno, con gli occhiali tondi poggiati sul naso e una tazza di caffè in mano, dove Lily cercava con scarsi risultati di infilarsi la mantella nera. Harry la guardò, sorridendo.
«Vieni, Lily, ti aiuto» disse, poggiando la tazza di caffè sul tavolino. Si avvicinò alla figlia, prendendo il mantello e passandoglielo intorno alle spalle, poi l’abbracciò «Vedrai che andrà tutto bene» le sussurrò, con il mento appoggiato alla testa della rossa «Non è un po’ tardi per bere caffè? Io sto per pranzare»  ridacchiò Lily, cercando di nascondere la tensione. Merlino, neanche per i G.U.F.O. si era sentita tanto nervosa.
«Ehi! James è con Dominique e Fred, Albus da Rose e Hugo, e tua madre è con Angelina e George al negozio… sono solo e libero, posso fare colazione quando mi pare. Sono il Prescelto, del resto».
«Lo eri più di venticinque anni fa» ribatté Lily, lasciandogli un bacio sulla guancia. Lo salutò e si avvicinò al camino. Prese un po’ di Polvere Volante e disse con chiarezza la destinazione.
Si dissolse in una vampata di fiamme verdi.
 
*
 
La villa era come se l’era sempre immaginata: grande, spaziosa, imponente, di una bellezza antica. Il camino in cui arrivò era in una grande sala con dei divani rossi in velluto, un tavolino probabilmente antico e moltissimi quadri magici, che rappresentavano maghi e streghe.
«Benvenuta a Villa Malfoy, signorina Potter» l’accolse Draco Malfoy, che si ergeva rigido accanto ai divani, in un elegante abito nero. Lily si avvicinò a Malfoy, per stringergli la mano «È un piacere conoscerla, signor Malfoy. Mi chiami pure Lily» gli disse, sorridendo.
In quel momento entrarono da una porta che Lily non aveva notato, Astoria Greengrass e Scorpius Malfoy. Lily constatò che Astoria era davvero una bella donna, alta e slanciata, con un sorriso dolce e grande vitalità.
«Lily, cara! Ho sentito molto parlare di te. Hai uno splendido vestito, il verde ti dona» esclamò, mentre le prendeva la mano e la stringeva con entusiasmo. Era una di quelle persone solari, con cui non si può che provare piacere ad averci a che fare.
Scorpius era probabilmente più a disagio di chiunque altro nella stanza. Andò vicino a Lily, e con riluttanza le prese una mano. Era visibilmente nervoso.
«Il pranzo si terrà nella Sala da Pranzo, alle 13.00 in punto. Per ora possiamo accomodarci sui divani, se vi va» profferì Draco, sedendosi su uno dei divani. Astoria andò a sedersi accanto al marito, mentre Lily e Scorpius si sedevano sul divano difronte.
Ci fu qualche secondo di silenzio prima che Lily decise di togliersi dall’imbarazzo «Avete una splendida casa, sono contenta che mi abbiate invitato a pranzo».
«Sì… volevamo conoscere la famosa ragazza che ha rubato il cuore di nostro figlio» rispose Draco, con la sua voce strascicata.
“Ha preso tutto da sua madre. Ha sicuramente preso tutto da sua madre” pensò Lily, cercando di non sembrare stranita dall’osservazione e dal tono di voce con cui l’aveva pronunciata.
«Smettila, Draco! Stai mettendo a disagio la nostra ospite» rise Astoria, mettendo una mano sulla spalla del marito, che al sol tocco si rilassò «Allora, Lily, stai finendo il settimo anno ad Hogwarts?»
«Proprio così. Miro a prendere almeno cinque M.A.G.O. e il giudizio Oltre Ogni Previsione».
«Ah, proprio come Scorpius! Vorresti fare anche tu la Guaritrice?» Draco improvvisamente risvegliò il suo interesse per la conversazione, guardando con interesse Lily.
«In realtà» si intromise Scorpius «Lily vorrebbe diventare Auror».
Immediatamente il volto di Malfoy assunse un’espressione indefinita, tra il disgusto e la delusione «Proprio come suo padre e Weasley...» mormorò, ma Lily lo sentì comunque. Astoria gli lanciò un’occhiataccia «Non essere scortese, Draco! Lo vedi anche tu che è una ragazza deliziosa. Scusalo, Lily. È sempre un’idiota».
Draco aprì la bocca per dire qualcosa, del tipo “Non sono un’idiota, sono Draco” probabilmente, in modo da apparire ancora più imbecille, quando entrò nella stanza un elfo domestico «Il pranzo è pronto, padroni».
Astoria gli sorrise «Grazie, Reiken».
Lily fu abbastanza sorpresa di vedere un elfo domestico. Non che non fosse mai entrata nelle cucine di Hogwarts, ma vederlo in casa di qualcuno… faceva uno strano effetto. Era sempre stata educata, soprattutto da zia Hermione, ad una grande tolleranza verso tutte le creature.
Si diressero tutti nella maestosa Sala da Pranzo, larga e spaziosa, con specchi e quadri affissi sulle pareti e un grande tavolo di mogano, apparecchiato per quattro.
Si sedettero, e le portate si materializzarono sul tavolo «Proprio come ad Hogwarts» disse paino Lily.
«Qui siamo abituati al meglio» disse Draco, con una nota di orgoglio nella voce.
«Come stai passando queste vacanze, cara?» le chiese Astoria, mentre si versava un po’ di vino rosso.
«Oh,  sono iniziate da appena qualche giorno, e mi sto anticipando i compiti per il rientro di gennaio».
Falso. Non si stava anticipando un bel niente, anzi, passava le giornate con i suoi cugini a divertirsi, ma voleva dare una bella impressione, e l’opzione “studio”sembrava decisamente migliore di “passo le giornate non facendo assolutamente niente con i miei cugini Weasley”.
«Ah, brava ragazza».
Mangiarono in silenzio per un po’. Scorpius continuava a lanciare occhiate di sottecchi a Lily, come se cercasse di comunicarle qualcosa «Non ti leggo ancora nel pensiero, Scorpius» sibilò.
Draco alzò di scatto la testa «Cosa?».
«Nulla, stavo lodando questo risotto».
«Bugiarda come il padre…» borbottò Malfoy.
«Cosa?» Chiese Lily.
«Nulla, cara ».
Un velo di tensione ormai era calato sulla tavola. Draco infilzava i chicchi di riso (“ma come fa?” si chiese Lily), Astoria fissava Draco, con fare minaccioso, e Lily cercava di capire cosa significassero le occhiate che le stava lanciando Scorpius.
«Allora» proruppe Draco «come sta il tuo caro padre? Ed i tuoi zii, ehm… Hermione e Ronald? ».
«Benissimo, grazie. Per oggi papà e lo zio non hanno ancora ricevuto chiamate dall’Ufficio Misteri, invece zia Hermione è al Ministero al Dipartimento per la Regolazione e il Controllo delle Creature Magiche, per il CREPA, sa com’è».
Draco ridacchiò «Mi ero quasi dimenticato che portasse ancora avanti quella roba… del resto è una Mezzo…» Scosse subito la testa, fermandosi di botto «...una donna molto determinata». 
«Già, sono convinta che apprezzerebbe il suo complimento venuto dal cuore».
Draco la squadrò di nuovo, come se volesse classificarla, come se volesse capire se gli stesse simpatica o meno, e con una voce pacata disse «Sei una ragazzina molto impertinente, sai?».
Lily lo prese con un complimento.
Chiacchierarono per un po’ del più e del meno: “Sì, Scorpius è un bravissimo ragazzo”, “Questo sì che è mio figlio!”, “Scorpius è sempre molto gentile” e cose così, essendo uno dei pochi argomenti su cui sia Lily che Draco si ritrovavano d’accordo. Lily notò che Astoria tendeva principalmente a difenderla, forse perché si divertiva a irritare suo marito, o forse perché le piaceva comandarlo a bacchetta. Lily decise che le stava simpatica. Molto simpatica.
Finirono di pranzare verso le 14.00, e si spostarono di nuovo nella sala dove era arrivata Lily.
«Mi dica, signor Malfoy, lei di cosa si occupa?» gli chiese Lily, accomodandosi su un divano. L’atmosfera si era finalmente rilassata, tanto che Scorpius si sedette vicino a lei e le passò un braccio attorno alle attirandola a sé. Le guance di Lily si imporporarono più del solito, un po’ per quel tocco che amava tanto, un po’ perché c’erano i genitori di Scorpius che li guardavano.
«Sono… un uomo d’affari» rispose con il suo solito tono strascicato «mi occupo di rivendere pezzi antichi».
«Dev’essere un lavoro affascinante» disse Lily, cercando di sembrare ammirata.
«Decisamente» Draco ghignò, fiero di se stesso «ora, se volete scusarmi, ho dei clienti che mi aspettano per le 14.15» si alzò, e attraversò la porta in legno, che portava chissà dove.
 
*
 
Scorpius, Lily e Astoria chiacchierarono per un po’, e la donna si scoprì particolarmente interessante, con una vasta gamma di interessi. Si era anche rifiutata di fare “la servetta dei Mangiamorte”, come lei stessa aveva detto, durante la Seconda Guerra Magica, essendo così diseredata dal padre «Me ne sono fregata» disse «sapevo che non avremmo vinto. E poi, io all’epoca avevo solo quindici anni. Mio padre mi chiedeva di assecondare la causa, mostrarmi sprezzante verso Mezzosangue e Nati Babbani e cose così. Ho conosciuto Draco solo dopo la guerra. Era in un periodo difficile, suo padre era stato  appena rinchiuso ad Azkaban. Ero ai Tre Manici di Scopa con delle amiche, avrò avuto vent’anni, e lo vidi al bancone, solo. Era molto triste. Iniziammo a parlare, e mi piaceva, era diverso da come l’avevo sempre visto a scuola. Così abbiamo iniziato ad uscire insieme e be’… eccoci qui».
Proprio in quel momento entrò nella stanza Malfoy, accompagnato da Blaise e Timothy Zabini. Appena quest’ultimo vide Lily, si mostrò visibilmente disgustato «Signor Malfoy» disse, lanciando un’occhiata a Lily «sa che c’è una Potter in casa sua, vero?» chiese, divertito.
«Sii più garbato, Timothy, hai ventuno anni» lo riprese Zabini «sicuramene Draco ha una buona ragione per invitare gente così a casa sua, vero, Dray?».
Scorpius si alzò di scatto, stringendo i pugni. Draco gli lanciò uno sguardo ammonitore «Sono più di venticinque anni che ti dico di non chiamarmi Dray, non ti sembra il momento di finirla? Comunque Lily non è affatto un’ospite indesiderata… È la ragazza di Scorpius. Pensavo lo sapeste».
Timothy Zabini alzò le sopracciglia, fintamente sorpreso «Sì, l’avevo sentito dire, ma non pensavo fosse vero. Insomma, abbassarsi a tanto…».
«Chiudi quella fogna, Zabini» Scorpius lo guardò tremando di rabbia, con i pugni stretti e la mascella serrata «Scorpius…» lo riprese Draco.
«Non si preoccupi, signor Malfoy, sta cercando di recuperare la dignità perduta» sputò Zabini, acido.
«Ti ricordo che sono stato io a farti finire in infermeria, a soli quattordici anni!» urlò Scorpius.
«Da allora sono migliorato molto negli Incantesimi, sono molto più versatile. Ma cosa puoi saperne tu? Studi per essere un Guaritore».
«Timothy» cercò di ammonirlo Blaise, invano. I due ragazzi si guardavano in cagnesco.
«Ti ricordo che sei in casa mia, Timothy» disse Draco, guardandolo di traverso. Scorpius fece andare il suo sguardo dal padre a Timothy, per poi finire su Lily. Se ne stava seduta sul divano, rigida, a non dire niente.
«Allora, Potter, dov’è finito il coraggio, pardon, la stupidità di Grifondoro?» chiese Timothy, sprezzante «Te ne stai zitta zitta a farti difendere dal tua fidanzatino?».
Improvvisamente, si ritrovò a terra, Schiantato.
«Prova a dire un’altra parola su di lei» lo minacciò Scorpius «e giuro su Salazar che finisci al San Mungo».
«Scorpius!» gridò Draco, indignato «Recupera un po’ del tuo controllo da Malfoy, per l’amor del cielo! Cosa ti ha fatto quella ragazza?» si avvicinò al figlio, e lo guardò dritto negli occhi.
«Qual è il punto, allora?» chiese piano Scorpius, sostenendo lo sguardo dell’uomo che cercava di  intimorirlo, e che in quel momento sembrava essere tornato il ragazzo burbero che era un tempo, e non suo padre «Ho perso tutto il mio controllo anni fa, Lily me l’aveva solo fatto dimenticare. Questa ragazza è stata la cosa migliore che mi sia mai capitata, nel caso non l’avessi ancora capito. Stiamo insieme da più di tre anni, non ti sei mai chiesto perché non l’avessi mai portata a casa, eh? Te lo sei mai chiesto? Tu, tu vivi ancora nel passato, nelle tue convinzioni da Purosangue. Ti rendi conto che un tuo cliente sta offendendo una tua ospite e tu ti preoccupi di sgridare me? Di dare la colpa a lei, che è stata amabile per tutta la giornata, che ha fatto di tutto per far colpo su di te?».
Si girò, diede un bacio sulla guacia a sua madre mormorandole un flebile «Grazie mamma» e prese Lily per mano, portandola dentro il camino. Urlò “Casa Potter” e si dissolsero nelle splite, familiari fiamme verdi.
 
*
 
«È stato un disastro, ti chiedo scusa. Meriti di meglio» disse Scorpius, mentre, con le mani tra i capelli, si sedeva sul letto della sua ragazza «Mio padre è… è stato orribile, quasi peggio di quell’imbecille di Zabini» poi alzò lo sguardo su Lily e, prendendo un profondo respiro disse «Fallo, dai. Velocemente. Soffrirò lo stesso, ma sarà veloce».
«Che cosa?» chiese Lily, confusa. Si andò a sedere vicino a Scorpius e gli prese una mano «Cosa dovrei fare?».
«Non vuoi lasciarmi?».
«Perché dovrei?».
«Ho una famiglia orribile».
«Ma no, tua madre è stata adorabile. E tu sei adorabile, e io ti amo. È questo che conta no?» lo assicurò, passandogli una mano tra i capelli «E poi l’hai vista la mia famiglia? Ho miliardi di cugini irritanti, zii assolutamente non normali e mia nonna mi fa dei maglioni orribili ogni Natale».
Scorpius rise, e il cuore di Lily per un attimo fu più leggero. Scorpius prese il viso di lei tra le mani, e la baciò con dolcezza.
«Lily Luna Potter, ribadisco, sei la cosa migliore che mi sia mai capitata» le sussurrò nell’orecchio, sistemandole una ciocca di capelli rossi dietro di esso «e io ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo, quasi quanto mi ami tu».
«E chi ti dice che io ti ami?» ridacchiò Lily, mentre gli buttava le braccia al collo e appogiaca la sua fronte su quella di lui.
«Lo capisco dal modo in cui mi guardi, Lils».
«Hai ragione. Ti amo».




Neverland's corner:
Allora, è la fine.
E' tutto finito.
Che depressione.
*allegria time*
E a te se sei rimasto con Lily e Scorpius fin proprio alla fine...
No vabbè non sono J.K Rowling.
Vorrei ringraziare soprattutto:
M a p s  che ha recensito tutti i capitoli, e che è diventata la mia amica di efp virtuale, e che anche lei mi ha seguito sul cammino scrivendone una: 
The Potters;Dol è sempre qui per te, ventiquattro ore su ventiquattro per fangirlare su qualsiasi cosa tu voglia, 
you know that I love you honey.
Gisele DiCaprio Guarda qua ho finito la storia! Guarda qua io no! Guarda qua sono entrambe delle Lilius! Ballo delle cassiere? Ballo delle cassiere *ballo delle cassiere*
Dreames_imperfect che ama le Lilius come me e che mi ha dato ottimi consigli
Demetria_Asteria_Malfoy con le sue recensioni chiare e concise che mi strappano sempre un sorriso
E a  estia_2002 che mi ha fatto 
la critica più inutile del mondo, e di cui mi sono altamente fregata.
Vorrei ringraziare tutte i lettori silenziosi che l'hanno aggiunta alle seguite/preferite/ricordate, e che spero recensiranno almeno l'ultimo capitolo.


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Siete stai dei lettori fantastici, grazie mille
E' stato un onore spingere "Sì" alla domanda "Completa?"
Ci risentiremo. Spero.
Miss Neverland

 
  
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