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Autore: AngeliqueDelPlessis    29/07/2015    3 recensioni
Liam Payne ha solo partecipato ad un'asta, senza sapere che l'oggetto comprato in un momento di testardaggine lo avrebbe destinato a raccontare una delle storie d'amore più belle di tutti i tempi.
Louis Tomlinson ha solo ventitrè anni quando arriva a Londra e vede, per la prima volta, Harry Styles.
Ai suoi occhi e nel suo cuore Harry è perfetto e poco importa che nella vita è uno dei mantenuti più famosi ed invidiati della città.
Harry Styles è bellissimo, come tutto quello che lo circonda. Il suo cuore non funziona, ma sa amare lo stesso, soprattutto quando l'amore ha gli occhi azzurri di Louis.
FF Larry Stylinson.
Liberamente ispirata a La Signora delle camelie di Alexandre Dumas.
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC, Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo I

Desclaimer: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo, soprattutto in riferimento al loro orientamento sessuale.


Note autore in fondo al capitolo.


CAPITOLO I


Non ricordo chi, ma qualcuno un giorno mi disse che per inventare una storia credibile bisogna aver vissuto molto. 
Io ho solo venticinque anni per cui mi limiterò a raccontare.
Se qualcuno dovesse avere dei dubbi sulla mia storia, è bene che sappia che ci sono altre persone, a Londra, che possono confermare quello che sto per dire.
E' un caso, infatti, se solamente io posso raccontarla, visto che solo a me sono stati riportati certi particolari, senza i quali questa storia non avrebbe senso.
Era la mattina del 12 marzo 2015 e stavo bevendo il mio primo tè della giornata davanti al computer.
Controllavo la mia casella di posta, ripulendola dallo spam, quando mi sono imbattuto in una e-mail della casa d'asta MacDougall's.
Mi informavano che il 16 marzo ci sarebbe stata una vendita di mobili e oggetti d'arredamento.
L'e-mail non diceva a chi appartenesse la collezione in vendita, ma mi informava che nelle giornate del 13 e 14 avrei potuto visitare l'abitazione da cui provenivano.
Molte case d'aste adottano questo espediente. Pare, infatti, che ammirare gli oggetti nel loro ambiente originario aiuti nelle vendite.
L'e-mail non era un fastidioso spam. Avevo già partecipato ad alcune aste in passato, dando così inizio alla mia carriera da collezionista, che in realtà era solo un hobby piacevole e, a volte, dispendioso.
Decisi di visitare quell'appartamento, con la speranza di scovare qualche pezzo da aggiungere alla mia raccolta.
La mattina seguente, quindi, presi la metro per raggiungere il numero 9 di Aldford St.
Saranno state appena le dieci ma l'appartamento era già invaso da gente curiosa.
Avendone avuto la possibilità avrei potuto comprare di tutto.
La casa era bellissima, arredata come solo nei miei sogni da collezionista in erba e un po' esaltato, avrei potuto immaginare.
Ogni grande designer del passato era presente con almeno uno dei suoi pezzi più famosi: Le Corbusier, Mies Van der Rohe, Charles Eames, Claudio Castiglioni; mi innamorai all'istante di una consolle di Frank Lloyd Wright e rimasi imbambolato di fronte ad una LC4, numerata e firmata da Le Corbusier in persona, per almeno quindici minuti.
Era chiaro che chiunque fosse il proprietario non aveva solo soldi da spendere, ma anche un gusto impeccabile.
Continuai la visita seguendo gli altri avventori, stanza per stanza, finché non finimmo in una camera da letto.
Un ambiente grande ma sorprendentemente intimo e accogliente, dove il letto la faceva da padrone e dove, su un comò di qualche designer quotato, si poteva ammirare una splendida collezione di orologi da uomo.
Non ne avevo mai vista una così bella e varia in tutta la mia vita.
Riconobbi facilmente un paio di Rolex Datejust, in acciaio e in acciaio e oro, un Daytona e un paio di Submariner dalle ghiere colorate.
Il Panerai Luminor GTM copriva il segmento sportivo della collezione, dei Jaegar Le Coultre, invece, non riuscivo a tenerne il conto.
C'erano almeno un paio di Reverso, più alcuni modelli poco visti, con il cinturino in acciaio, in coccodrillo, in pelle.
Erano tantissimi.
Talmente tanti, che alcuni marchi e modelli non li avevo mai visti e non sapevo giudicare il loro effettivo valore, a parte quello di un Calatrava Patek Philippe che brillava in tutta la sua semplice perfezione da dentro una teca in vetro.
Non sono un esperto del settore, ma faticavo comunque a capire la logica di quella raccolta.
Sembrava non esserci un filo conduttore, cosa che di solito accomuna tutti i collezionisti, al di là degli oggetti ricercati.
Solamente quando spostai la mia attenzione sui cartellini esposti vicino ad ogni orologio, e quando lessi la dicitura “incisione sul retro” poco sotto, capii.
Erano regali. Tutti quanti.
Solo un regalo poteva giustificare un incisione su degli oggetti simili.
La conferma arrivò quando osservai il resto dell'esposizione.
Gemelli, ferma cravatte, ferma soldi, anelli da uomo, era tutto su quel ripiano, sorvegliato a vista da un incaricato della MacDougall's e quasi tutti avevano impressa un'incisione, non sempre visibile e il più delle volte limitata a semplici lettere, iniziali probabilmente.
Una giovane coppia poco distante da me, di sicuro gente con possibilità, osservava quegli stessi oggetti con stupore, parlottando fra loro e lasciandosi andare, a tratti, a risate sommesse che nascondevano nel palmo della mano.
Non erano i primi a comportarsi così.
Fin da quando avevo messo piede in quella casa, avevo avuto la strana sensazione che tutti gli altri visitatori nascondessero un segreto, che io potevo solo intuire osservando le loro labbra strette in smorfie che andavano dal divertimento allo stupore.
Lanciai un ultimo sguardo alla collezione e mi avvicinai all'addetto della casa d'asta.
'Mi scusi, sa dirmi di chi è l'appartamento?'
Il custode mi osservò a lungo prima di rispondere.
'Era di Harry Styles'.
Sapevo chi era Harry Styles, non lo conoscevo personalmente, ma era piuttosto noto in certi ambienti e avevo avuto modo di vederlo in giro per Londra più di una volta.
'Oh, ha deciso di trasferirsi all'estero e sta vendendo tutto?', domandai ancora al custode
Ero certo che solo un trasferimento dall'altra parte del mondo potesse giustificare una vendita in blocco di tutti quei pezzi favolosi.
Il custode mi fissò nuovamente negli occhi per qualche secondo.
'No Signore, Harry Styles è morto'.
'Harry Styles è morto?', chiesi stupito e forse un po' troppo a voce alta.
'Si, circa un mese fa Signore'.
'Ma perché state vendendo tutto?', continuai incredulo.
'Debiti. Pare ne avesse molti. Ma con la vita che conduceva c'era da aspettarselo', concluse il custode, prima di fare un passo indietro e tornare alla sua postazione.
Io lo segui, spinto da una curiosità inspiegabile.
'Ma il ricavato dell'asta basterà a pagare tutti i debiti, vero? Perché sono certo che avanzerà addirittura qualcosa, ci sono dei pezzi davvero introvabili qui!'.
'Si, la MacDougall's ha stimato un avanzo dalla vendita che andrà alla famiglia', rispose, paziente, l'addetto.
'Non sapevo che ne avesse una', commentai attonito.
'Solo una sorella a quanto pare'.
Dopo questa informazione ringraziai il custode e lasciai l'appartamento pensando ad Harry Styles.
Non potevo fare a meno di provare pietà per quel ragazzo morto così giovane.
Conoscevo le voci che correvano su di lui, sapevo che tutti lo consideravano una marchetta che in pochi potevano permettersi, ma chi ero io per giudicare?
Cosa ne potevo sapere io dei motivi che avevano spinto Harry Styles a condurre quella vita?
Era giovane e bellissimo e adesso era morto e per me questo bastava a giustificare la mia pietà.






Nota autrice:

Ciao a tutti,
mi scuso fin da subito se questa nota sarà un po' troppo lunga, ma vorrei tentare di spiegare nel migliore modo possibile cosa ho intenzione di fare con questa storia, per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento.

Qualcuno di cui mi fido molto in fatto di scrittura, e che sa le difficoltà che ho sempre avuto nel terminare le mie storie, (ne ho un HD pieno di incomplete), un giorno mi ha consigliato di fare un tentativo con questo tipo di esercizio.

Mi ha detto, “Ange prendi un libro, magari il tuo preferito, quello che hai letto almeno 20 volte e riscrivilo, reinventalo, cambia i personaggi, le ambientazioni, ma non la trama. Vedrai, imparerai molto!”, io ci ho pensato su per qualche tempo, forse un paio di mesi ed ho concluso che effettivamente poteva tornarmi utile per capire i vari meccanismi della scrittura.

Ma anche solo per concentrarmi su dei particolari che molto spesso chi si limita a leggere e non a scrivere non coglie, non tanto per ignoranza sia chiaro, ma semplicemente perché quando leggiamo un periodo non sempre ci soffermiamo a chiederci il perché di determinate scelte da parte dell'autore.

E' vero anche il contrario del resto, in alcuni casi infatti succede, a me capita spesso di riflettere su certe scelte stilistiche degli autori che amo di più, ma so che non per tutti è così e, comunque, per dieci particolari che mi colpiscono e che mi fanno riflettere, certamente da lettrice me ne lascio sfuggire altrettanti che passano inosservati sotto i miei occhi.

Ecco, riscrivendo una storia tutto questo difficilmente può accadere, riscriverla ti costringe a prestare attenzione ad ogni dettaglio, a vagliare ogni scelta, a riflettere su ogni azione e, credetemi, è davvero utile, perché scrivere è, forse, una delle cose più difficili al mondo.

Per cui eccomi qui.

Questa storia è la mia personalissima rivisitazione di un libro che ho amato moltissimo nella mia adolescenza e che ho riletto infinite volte, La Signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio.

Si, è il romanzo che ha ispirato La Traviata di Verdi, (con qualche variazione sul finale che, se riuscirò a terminare questa storia, vi rivelerò, sempre che già non lo sappiate), che è stato a sua volta ispirato da una donna realmente esistita e che Dumas ha molto amato, Marie Duplessis.
Ho pensato, quindi, che condividere questo esperimento con qualcun altro, ascoltare pareri diversi, altri punti di vista, mi potrebbe aiutare a terminare, finalmente, qualcosa nella mia triste vita da aspiranti imbrattacarte.

Vi sorprenderebbe sapere quanto l'adattamento di questo romanzo ai Larry sia perfetto. Mentre abbozzavo lo schema della storia e la suddivisione dei vari ruoli, personaggi, località, ecc. io stessa faticavo a crederci, è incredibile!
Spero che andando avanti negli aggiornamenti la cosa risalti con maggior chiarezza che in questo breve primo capitolo.
Ovviamente se non avete letto il romanzo non posso che consigliarvi di farlo.

Ho ambientato la storia in Inghilterra, a Londra e ai nostri giorni, piuttosto che in Francia, a Parigi nel 1874 come nel romanzo.

Non seguirò alla lettera la suddivisione originale di Dumas, alcuni capitoli saranno accorpati inevitabilmente e non escludo qualche altro tipo di variazione, ma sappiate che la storia è questa, Harry Sryles è morto e niente e nessuno potrà cambiare questo dato di fatto, tanto meno la sottoscritta, per cui mi dispiace darvi questo dolore ma credo sia giusto metterlo subito in chiaro.

Per gli aggiornamenti non ho previsto un giorno in particolare in cui postare, questo perché per quanto possa essere estremamente semplice riscrivere qualcosa di già esistente rispetto a creare qualcosa di inedito, gli accorpamenti e certe scelte che sarò inevitabilmente costretta a fare, (ma è per questo che lo faccio in fondo no?!), possono richiedere qualche giorno di riflessione per la stesura del capitolo.

Arrivati a questo punto, quindi, a costo di sembrare ripetitiva devo riscriverlo, tutti i crediti e gli eventuali meriti vanno esclusivamente a Alexandre Dumas, che non ringrazierò mai abbastanza per aver scritto questo romanzo.

Per il resto spero che vi divertirete a leggerla come io mi sto divertendo a riscriverla!

Grazie a chi mi legge!

Angelique



Per il titolo voglio ringraziare di cuore Irene che mi ha consigliato l'omonima canzone di Jeff Buckley.

Lover, You Should've Come Over la trovate anche su Wattpad https://www.wattpad.com/user/Angelique79 (Angelique79).

Questo è il mio account Twitter @sunbozzi79.


   
 
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