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Autore: Leandra_Helena    05/08/2015    0 recensioni
Non comprenderai mai la forza dell'amore» disse Harry Potter.
Voldemort non rispose, sapendo nel profondo che era vero, lui non sapeva più davvero cos'era l'amore. Nessuno lo sapeva davvero.
Questa storia parla dell'amore perduto di Voldemort, anche se mi darete per pazza, provate a leggere e capirete. Lui scorderà per sempre cos'è l'amore, per quale motivo? E chi è la giovane che conquisterà il "cuore" del Signore Oscuro? Bene, buona lettura!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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eccomi qui! Ringrazio voi che seguite questa storia e mi scuso per il ritardo. Non uccidetemi. Con amore, Leandrina.💙💙

«Tu sei una purosangue!»
«E con questo?» disse in tono di sfida. 
«Sei di una delle famiglie più importanti al mondo!» esclamò sempre più stupito. 
«Anche se fosse?»rispose in tono vago. 
 «Sei di una delle famiglie più importanti al mondo!» ripeté.
«Senti, se non la finisci di ripeterlo ti affatturo, intesi?» minacciò Annachiara. 
«Sono sotto shock, okay? Sei comunque una traditrice del tuo sangue ma di una delle famiglie più pure al mondo!» ribatté Tom.

«Sai cosa significa essere un membro della Casata Montefermi? Essere sposati con un Purosangue schizzinoso, angusto e razzista. Credi che sarei mai venuta ad Hogwarts se fossi una normale donna Montefermi che nella tradizione deve frequentare l'Accademia delle Arti Magiche Italiana? Sono la ribelle, invece mio fratello Stefan si è cimentato in quella scuola noiosissima. I miei genitori realmente si amano e amano anche di più noi. Mi hanno salvata. E dopo tutto questo sono ancora una Traditrice del Mio Sangue? Per me gli esseri umani sono una benedizione, che siano Babbani o altro.» 
«Io sono il discendente di Serpeverde. So cosa significa, in parte. Io non tradisco il mio sangue però.» disse Tom. 
«La differenza sostanziale è che tu sei un Serpeverde e io una Grifondoro, non capirai mai» disse solenne.
«Fammi capire!» disse Tom d'impulso. 
«Sei un Serpeverde, intelligente ma il verbo "capire" non ti  si addice» ripeté. 
«Io... Io... Davvero credi siamo tanto stupidi?» chiese.
«Si» rispose semplicemente.
«I Grifondoro sono sempre stati molto coraggiosi» disse «ma non capirete mai bene che noi siamo i migliori.»
La ragazza si avvicinò a lui, dicendo:«Se voi siete i migliori, io non sono italiana» 
«Vuol dire che sei inglese» disse.
«Coglione» disse in Italiano. Lui la guardò stranito, quasi come se fosse pazza. 
«Senti, qui non siamo nella tua bella Italia quindi parla come si parla qui o non aprire quella boccaccia»
«Riddle non hai niente da fare qui, vai via.» senza capire il perché, Tom andò via.
È una purosangue, Dio pensò.
L'indomani sarebbero stati assegnati i Caposcuola con i seguenti turni. Nella Sala Comune di Serpeverde furono affissi i seguenti fogli come quelli in Grifondoro.
"La seguente lista indica i nuovi Caposcuola delle varie casate della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts: 
Per Grifondoro:
Annachiara Montefermi
John Greyson

Per Tassorosso:
Christina Vane 
Alexander Brown

Per Corvonero:
Alicia Bennett
Charles Brown

Per Serpeverde: 
Cassidy Nott
Tom Riddle
I turni verranno comunicati ai seguenti alunni quanto prima.
Il preside,
Armando Dippett

E così fu.
Cara Signorina Montefermi, 
I suoi turni si svolgeranno con Tom Riddle alle 10:00 del mercoledì, giovedì e sabato. In seguito ad un accordo con il Professor Silente e del Professore Lumacorno, i turni verranno svolti tra le varie case in modo da fermare le assurde ostilità.
Armando Dippett. 

«Cazzo» disse lei.
«Cosa ti turba Anna?» chiese una giovanissima Minerva. 
«Ho i turni in comune con Riddle.»
«Ma è impossibile, si fanno con le stesse case i turni.»
«C'è stato un accordo tra Silente e Lumacorno» questa frase fece zittire Minerva.
Sarebbe stato un incubo stare con quel moccioso. Oh si, un incubo enorme.

Intanto il Serpeverde aveva fatto i salti di gioia. Scherzo, ovviamente.
«PERCHÉ A ME? CON QUELLA COSA POI.» 
Mulciber aveva seriamente paura per la sua vita in quel momento. Aveva paura che un Avada Kedavra fosse uscito dalla sua bacchetta.
«Dai, ce la puoi fare» disse Black. 
«Non vorrei essere nei tuoi panni, Tom» disse Parkinson. 
«Muori.» 
Sarebbe stata dura, lo sapeva. Ma lui era Tom Riddle, aveva vissuto di peggio.
   
 
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