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Autore: debblovers    27/01/2009    13 recensioni
"Sapevo solo che adesso sarebbe stato il momento decisivo, anche se la mia decisione era stata presa. E nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. Nemmeno il vampiro che avevo sempre amato e che avrei amato per sempre"
Spoiler Breaking Dawn!
Ciao a tutti! Questa FF è frutto della mia mente bacata che si è immaginata tutta la gravidanza completa vista da bella invece che da Jacob, spero che vi piaccia!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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cap 14

Bhe rieccomi qua dopo un  ritardo non molto lungo.. ma mi devo scusare comunque! Chiedo perdono!! * me si inginocchia! * per farmi perdonare, come potete vedere è arrivato il magnifico capitolo in cui si sentono i pensierini del nostro piccolo tesoro!!! Che carino!!! XD

Devo assolutamente ringraziarvi per seguirmi ancora e per supportarmi!! Perciò ragazze questo capitolo è dedicato a tutte voi che continuate a leggere la mia storia nonostante gli enormi ritardi!!! Bhe che altro dire.. questo è il penultimo capitolo.. ma non vi dimenticherete presto di me.. infatti se guardate c’è un’altra storiella che si è creata nella mia testolina.. spero che vogliate darle un’occhiata! Bacioni! =)

 
Ora passiamo alle risposte per le vostre incoraggianti recensioni!!

 
Simlyme: certo che ti ho dedicato il capitolo!! XD mi sopporti sempre quando ti faccio commenti chilometrici alla tua FF!! comunque ti ringrazio veramente di cuore!! Cercherò di postare più spesso.. ma non so se mi sarà possibile.. ma cercherò di impegnarmi 1 perché manca pochissimo alla fine, 2 perché ho fan meravigliose come te che mi supportano!!
Mi dispiace tantissimo per il tuo ginocchio!! Mi raccomando cerca di rimetterti!! Bacioni!!
Ps: posso fare un po’ di pubblicità alla tua FF?!

Ledyang: grazie infinite!! =)

 
PrincessMarauders: oh che bello!! Due nuove fan!! Sono sempre felicissima quando qualcuno scopre la mia piccola FF!! spero che questo capitolo vi piaccia ragazze!! Kisses! XD

 

Mistica88: sono riuscita a postare appena ho potuto!! Fammi sapere se ti piace! =)

 
Sa chan: grazie mille per i complimenti e per averla inserita tra i preferiti!! Naturalmente ho continuato a leggere la tua FF, anche se non ho più commentato.. è che riesco a mettermi davanti al pc solo la sera, e non ho più la forza di commentare, solo di continuare a leggere le storie, perciò ti chiedo perdono se non commenterò molto spesso.. ma la scuola mi uccide... comunque la tua storia ha preso una piega che mi piace moltissimo!! Continua presto! È da tanto che non aggiorni.. (il bue dice cornuto all’asino… XD eh lo so.. sono così.. XD ) bacioni!!

 
Saraligorio1993: ciao! Grazie mille del complimento! E grazie soprattutto di continuare a seguirmi, credimi, ogni volta cerco di aggiornare il più presto possibile, e infatti appena ho un minuto libero corro a scrivere qualche frase, anche perché spunta sempre qualcosa che devo fare.. XD comunque grazie mille! Kisses!

 

 

 

       

                                     Capitolo 14

 

                                              Non ci posso credere!!

 

Mi svegliai senza Jacob al mio fianco, immaginai di essermi scaldata troppo. Edward, Rosalie e Alice erano intorno a me, silenziosi si muovevano per la stanza.

Cioè Alice danzava da una parte all’altra della stanza a sistemare gli innumerevoli fiori nei mille vasi, mentre Edward era seduto ai piedi del divano, con le mie gambe in grembo, e Rosalie era seduta sulla poltrona a fare zapping a 300 km/h.

Edward mi fissava, sembrava che non avesse allontanato gli occhi dal mio viso nemmeno un attimo. Era.. non so descrivere quali sentimenti vi fossero sul suo viso. Era tremendamente infelice, dispiaciuto, addolorato. Ecco.. forse era questo il sentimento prevalente in lui. Il dolore nel vedermi in quelle condizioni. Scorsi un’altra emozione. L’odio, la rabbia verso colui che era la causa del mio soffrire. Cercai mentalmente di calmarmi. Non volevo farlo addolorare e non volevo far star male il mio bimbo.

Mi fissava, e io lo fissavo di rimando. Come sempre ero ipnotizzata dai suoi occhi, non riuscivo a smettere di guardarli.

Mentre li fissavo erano solo indifferenti, e guardandoli ricordavo i momenti in cui il suo sguardo era brillante, felice, angelico. Come quando ci siamo sposati. Nulla avrebbe potuto descrivere l’emozione che vi lessi dentro. Erano assolutamente rapiti, felici, esulanti, meravigliati, quasi stupiti, come se io gli avessi fatto l’onore di sposarlo. In realtà ero io ad essere stata miracolata, perché mi era stato permesso di avere al fianco un angelo simile.

Ad un tratto però il suo sguardo cambiò. Divenne terrorizzato e infuriato.

“Carlisle!” urlò. Sobbalzai dallo spavento e dallo stupore.

Lui comparve immediatamente dalle scale.

“Cos’è successo?” chiese allarmato.

“Le deve aver rotto un’altra costola!” rispose adirato.

Ma cosa stava dicendo? Io non avevo sentito nessun dolore acuto come la volta precedente.

“Io non ho sentito niente Edward, sarà stato un rumore fuori.” Gli rispose Rose.

Ma lui la fulminò, si alzò e mi prese delicatamente in braccio. Rosalie ringhiò, ma ciò che probabilmente non li fece litigare, fu che io rantolai, e mi toccai il bacino.

“E’ il bacino!” disse Edward.

Subito si mosse il più velocemente possibile portandomi in mansarda.

Mi depositò delicatamente sul lettino e mi prese la mano mentre Carlisle iniziava a visitarmi.

Non c’erano rumori in casa, oltre alla macchinetta per i raggi X.

Dopo qualche minuto, Carlisle finii, e vidi la perplessità sul suo volto, come su quello di Edward.

“Edward, non si è rotta assolutamente niente.. sicuro di aver sentito qualche rumore?” chiese Carlisle scettico.

“Ti dico di si, Carlisle! Come quello dell’altra volta! Ne sono sicuro!!” sembrava inferocito, come se credesse che lui lo stesse deridendo. Era troppo preoccupato per me.

“Meglio se bevi questo, Bella. Sei troppo pallida.” Intervenne Rose. Mi mise tra le mani un bicchiere stra colmo di sangue, su cui mi avventai famelica, e nel frattempo osservavo tutto quello che succedeva intorno.

Carlisle non rispose ad Edward, come se sapesse che il figlio non era appieno delle sue facoltà mentali.

“Sono sicuro, Carlisle. Non mi invento le cose.”

“Non ho mai affermato il contrario figliolo, ma solo tu l’hai sentito. Tu, Rosalie?”

“No, nessuno. Sono sicurissima.”

“E io ti dico il contrario. Accidenti Rosalie, eri li, come hai potuto non sentire?”

Intanto Edward mi prese tra le braccia e si era avviato verso le scale.

“Ehi, ti ho detto che non ho sentito nessuno schiocco. Meglio che tu ti faccia controllare le orecchie, Edward.” Ribatté Rose.

Ma Edward preferì non risponderle. Io dal canto mio stavo concentrando tutte le energie che mi erano rimaste nel cercare di non urlare. Nonostante i movimenti fossero delicatissimi, mi faceva male tutto.

Poi vidi Edward fissare il piano di sotto, e seguii il suo sguardo. Trovai Jacob, nell’ingresso che guardava all’insù.

“Jake.” Sussurrai, sicura che potesse sentirmi, grazie al suo udito superfino.

Edward mi depositò molto dolcemente sul divano, mentre lui si sedette vicino a me, sul pavimento.

“Carlisle, siamo arrivati a metà strada per Seattle. Non c’è traccia del branco. Potete andare.”

“Grazie, Jacob. È il momento buono. Ne abbiamo davvero bisogno.”

“Secondo me, potete partire tranquilli e andare in più di tre alla volta. Sam si sta concentrando su La Push, ci scommetto.”

“Se ne sei convinto tu, va bene. Alice, Esme, Jasper e io  andremo ora. Poi Alice tornerà a prendere Emmett e Rose..”

Ero troppo concentrata a bere, che non feci caso alle sue parole, cosa che invece non sfuggì a Rose.

“Neanche per sogno. Emmett viene con voi adesso.” Sibilò.

“Dovresti andare a caccia.” Le rispose Carlisle.

“Andrò a caccia quando ci andrà lui.” Ringhiò voltandosi verso Edward che non fece una piega.

Jasper ed Emmett si posizionarono subito vicino a Carlisle, come Alice ed Esme. Dovevano avere proprio bisogno di andare. Stavo facendo stare male tutti. Rinunciavano a cacciare e fare le loro cose di tutti i giorni per stare dietro a me. Gliene ero profondamente grata, ma mi sentivo tremendamente in colpa.

Andarono via, volando oltre la finestra, e Jacob si sedette nella poltrona vicino a Rose.

Che non fece mancare il suo disgusto.

“Bleah. Qualcuno porti fuori il cane.”

“La sai questa, Psycho? Sai come muoiono i neuroni delle bionde?”

Ecco un’altra sciocca battuta per cercare di farle perdere la pazienza. Sorrisi tra me e me.

“Allora? L’hai già sentita o no?” chiese di nuovo, non avendo ottenuto nessuna risposta.

Così decise di appigliarsi a l’unico che poteva saperlo.

“L’ha già sentita?” chiese rivolgendosi a Edward.

Girai il viso verso il suo, e mi stava fissando.

“No.” Rispose, senza staccarmi gli occhi di dosso.

“Magnifico. Allora ti piacerà, succhiasangue. I neuroni delle bionde muoiono soli.”

Rosalie non sembrò per niente scossa.

“Ho ucciso centinaia di volte più di te, bestia schifosa. Non te lo scordare.”

“Un giorno, Miss Universo, ti stancherai di minacciarmi a vuoto. Non vedo l’ora che arrivi, quel giorno.”

Possibile che sapessero solo cercare un buon pretesto per uccidersi a vicenda?

“Basta, Jacob.”

Si girò verso di me.

“Vuoi che me ne vada?”

Perché aveva pensato ad una cosa simile?

“No! Certo che no.”

“Sembri stanco.”

“Morto.”

Jacob si lasciò cadere sulla sedia, e mise il piede vicino alla faccia di Rosalie.

“Rose, potresti riempirmi il bicchiere?”

E volò via.

Con la mente iniziai a divagare, per cercare di svagarmi. La prima cosa che mi venne in mente fu il ricordo dell’isola Esme. Ah. Così bella, pacifica, tutte quelle piume in giro soprattutto! Ricordo quanto mi trovai buffa. Sembravo una gallina.

“Hai detto qualcosa?” Edward interruppe le mie divagazioni.

Mi stava fissando, e io lo fissai di rimando. Ero completamente confusa. Che gli stesse succedendo qualcosa?

“Io non ho detto niente.”

Edward di mise in ginocchio, chino su di me.

“Che stai pensando ora?”

Ok. Adesso iniziava a spaventarmi. Possibile che i vampiri potessero impazzire?

“A niente. Che succede?”

“A cos’hai pensato un minuto fa?”

Oh oh. Ammetterlo o no?

“Solo.. all’Isola Esme. E alle piume.” e come al mio solito arrossii.

“Di qualcos’altro.” Mi mormorò.

Mi stava facendo preoccupare seriamente. Oh mio dio. Perché Carlisle era andato via proprio adesso? Avrebbe potuto visitarlo, capire cosa avesse!
“Ma cosa? Edward, che succede?”

Poi mi paralizzai dalla sorpresa. Edward, lentamente e delicatamente aveva appoggiato le mani sul pancione, come avrei voluto avesse fatto dal primo momento.

Dietro di lui vidi comparire Rose, completamente scioccata con il bicchiere in mano.

“Il fe.. Al.. al bambino piace il suono della tua voce.”

___________________ questo era il mio stato mentale. Ero completamente allibita. Per una frazione di secondo mi sembrò di non capire nulla di ciò che avesse detto. Poi collegai tutto, e non potei fare altro che urlare dalla gioia.

“Santo cielo, riesci a sentirlo!” ma me ne pentii. Il mio bimbo mi aveva dato un calcio bello forte. E sussultai.

“Sssh. Hai spaventato il.. lui.” Mi disse Edward. Vedevo una nuova luce nei suoi occhi mentre fissava il mio pancione enorme. Sembrava sorpreso, felice, entusiasta. Finalmente un’emozione diversa!
Appoggiai la mano nel punto in cui aveva scalciato.

“Scusa, piccolo.”

Edward intanto aveva praticamente appoggiato la testa sul pancione.

Rosalie ci fissava terrorizzata. Probabilmente credeva che quello di Edward fosse un trucco, ora che non c’erano gli altri a trattenerlo, sarebbe stato facile per lui far bloccare Rose da Jacob, che voleva la sua stessa cosa, e poi drogarmi per uccidere il bambino. Ma quest’idea non mi era passata per un solo secondo nella mente.

Non avevo dubitato nemmeno un attimo delle intenzioni di Edward. E poi l’espressione del suo viso diceva tutto. Nemmeno lui era in grado di fingere così bene.

Ero ansiosa di nuove informazioni. Finalmente poter conoscere il mio piccolo mi dava una gioia immensa.

“Cosa pensa ora?”

“La cosa.. lui, o lei è..” mi fissò negli occhi, completamente stupito e gioioso. “Felice.”

Mi si bloccò il respiro. Il mio bambino. Improvvisamente iniziai a piangere dalla gioia e sorridere. Non riuscivo a farne a meno.

Chissà se poteva sentirmi bene? Bhe perché non provare?

“Certo che sei felice, bel bambino, certo che lo sei. Come potresti non esserlo, così al sicuro, così al caldo, così amato? Ti amo tanto, piccolo EJ, certo che sei felice.” Utilizzai il suo nome, e Edward se ne accorse.

“Come lo hai chiamato?” mi chiese incuriosito.

Arrossii. “Gli ho dato una specie di nome. Non pensavo che volessi.. bè, ecco.” Non volevo ricordargli come si era comportato fino ad un attimo prima, non ora che era così felice ed euforico.

“EJ?”

“Anche tuo padre si chiamava Edward, no?”

Volevo portare avanti la tradizione, ma forse c’era qualcosa che non gli tornava, la J. Non c’era nessuno con la J in famiglia. Almeno non in quella biologica.

“Si. Ma cosa..?” si fermò e sorrise.

Sorrise. Il mio Edward aveva sorriso. Ecco. Adesso ero completamente e assolutamente felice. Ero sposata. Aspettavo un meraviglioso bambino. Jacob era tornato e sarei diventata presto una vampira. Non potevo chiedere altro dalla vita.

“Che c’è?”

“Gli piace anche la mia voce.”

Che sciocco. Come poteva non piacere al nostro bimbo piacere la voce del suo papà?

“Certo che gli piacce. Hai la voce più bella dell’universo. A chi non piacerebbe?”

Rose sembrava aver superato lo shock iniziale, e adesso sembrava fiduciosa nei confronti di Edward.

“Avete un piano di riserva? Che si fa se è una lei?”

Mi asciugai gli occhi che non volevano saperne di smettere di lacrimare.

“Qualche idea mi è venuta. Pensavo a un misto fra i nomi di Renèe ed Esme..”

“Resmé?”

“Ma no: Renesmee. Troppo strano?”

“No, mi piace. È bellissimo. E unico, quindi perfetto.”

“Comunque sono convinta che sia un Edward.”

Ne ero assolutamente certa. Altrimenti come spiegare il bambino presente nei miei sogni?

Guardai di nuovo Edward. La sua espressione era strana. Fissava il vuoto, come faceva Alice quando aveva una visione.

“Che c’è? Cosa pensa?”

Poi lo vidi appoggiare l’orecchio al centro del pancione. Che tenero!

“Ti vuole bene, ti adora indiscutibilmente.”

Annaspai. Ma questa volta non per il dolore. Ero felicissima. In quel momento non c’erano più Jacob e Rose, solo noi tre. La famiglia che dopo varie peripezie si era formata. Una famiglia speciale. Quante persone potevano vantarsi di averne una del genere? La risposta era solo una: nessuno.

“Ah.” Non capii a cosa si riferiva Edward. Che fosse successo qualcosa al bambino? Poi vidi il suo sguardo posato su Jacob. E capii. Lui odiava quella creatura, e adesso anche Edward era dalla mia parte. Lui era solo, a combattere una battaglia persa già prima di iniziarla.

Edward si spostò fino al tavolino, prese qualcosa di argentato dal cassetto e glielo lanciò.

“Vai, Jacob. Vai via di qui.” Non lo stava affatto cacciando via. Voleva farlo andare via per alleviare le sofferenze che gli stavo arrecando. Che io, con il mio egoismo gli infliggevo ogni giorno.

E scappò via, lontano dalle sofferenze che la vita gli aveva dato, lontano da tutti e tutto, ma soprattutto lontano da me.

Edward si rimise di nuovo al mio fianco, e si mise ad accarezzare il pancione. Rose decise che si poteva fidare di Edward e andò di sopra.

Non parlammo. Non ce n’era bisogno. Il nostro quadretto familiare era completo e felice.

Ma come si sa ogni cosa bella deve finire.

Edward si alzò e si posizionò davanti a me, con le braccia tese, e venne subito affiancato da Rose, scesa immediatamente dal piano di sotto.

Cosa diavolo stava succedendo?

La risposta alla mia domanda venne data quando vidi Leah trasformarsi davanti alla porta di casa e infilarsi velocemente un pezzo di stoffa per evitare di essere nuda. Ed entrò così, con una faccia infuriata e rabbiosa che non prometteva niente di buono.

 

 

Ringrazio infinitamente coloro che mi hanno messa tra i preferiti!!

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