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Autore: dina    27/01/2009    1 recensioni
-Perché stai piangendo?- chiese oltremodo confuso. -Perché non riesco a sopportare il tuo odio..non voglio che tu mi odi.. accetto di non starti simpatica, non pretendo che mi vuoi bene, ma non voglio che mi odi..- -Perché?- sussurrò. -Non lo so..so soltanto che non lo voglio..- si asciugò una lacrima -so che probabilmente sono una persona orribile, che ho ferito te e tua madre, e mi dispiace da morire..ma ti prego non odiarmi..non voglio morire con la consapevolezza che tu mi detesti e disprezzi..ti prego- singhiozzò. -Tu non morirai..- -No, hai ragione, prima verrò torturata a lungo, chissà per quanti anni..e poi uccisa- sentì la sua presa farsi dolorosa. -Non morirai..ti proteggeremo..ti proteggerò- disse piano. -Io..- lo guardò stupita. -Ti proteggerò..- ripetè. -Ho così tanta paura- si buttò tra le sue braccia singhiozzando, e lui l'abbracciò, accarezzandole piano i lunghi capelli. -Non morirai..non lo permetterò..finché sarò vivo non ti succederà nulla..te lo giuro- Dedicata alle persone che talvolta si sentono confuse e smarrite, per incoraggiarle a cercare quel sentimento, quella ragione che faccia andare avanti.. E' la mia prima FF quindi..beh siate clementi^^
Genere: Romantico, Suspence, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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***************

Aveva male a tutto, i polmoni le bruciavano, la testa le girava, e la gola era riarsa, ma stava stranamente bene, al calduccio, avvolta in qualcosa di caldo e confortevole, che fosse morta?

Aprì lentamente gli occhi, tentando di mettere a fuoco nella penombra, e vide una testa, si spaventò e si mosse cercando di sfuggirgli, ma quando le parlò riconobbe subito la voce e si tranquillizzò, accoccolandosi tra le sue braccia.

TRA LE SUE BRACCIA?! Si ritrasse di scatto provocando l'ilarità del biondo che ancora la stringeva a sé -lasciami!- lui allentò la presa, ma non la lasciò completamente.

-Non sembrava ti dispiacesse fino a qualche minuto fa- fece malizioso.

-Ero svenuta!- disse irritata -C-che cosa è successo?- chiese poi.

-La tua avventatezza ci è quasi costata la vita- ritornò serio e duro, lei lo guardò in attesa di ulteriori spiegazioni -siamo saltati da quel dirupo e tu sei finita nel lago, quasi annegata, sono dovuto venire io a salvarti, perchè stavi annegando ed in seguito morendo assiderata-

-Io..- si guardò e notò che indossava il suo mantello e..basta?! -mi hai spogliata?!- chiese indignata ed imbarazzata allo stesso tempo.

-Direi-

-Non ti dovevi permettere, non ne avevi il diritto!- gli aveva urlato.

-Volevi forse morire di freddo? O farti venire la broncopolmonite?!- urlava anche lui, e guardandolo nella penombra lei notò una cosa, era più pallido del solito, ed aveva le labbra e le unghie viola.

-Ma tu stai congelando!- esclamò stupita, senza pensarci un attimo si tolse il mantello e glielo mise sulle spalle, coprendolo, facendogli stringere i lembi del mantello nei pugni chiusi, e poi si tirò su, appoggiando la schiena al duro torace di lui, e avvolse le sue braccia intorno al suo corpo.

-E' forse un tentativo di seduzione?- sussurrò ironico al suo orecchio.

-NO!Stupido idiota, non voglio averti sulla coscienza, e non voglio morire nemmeno io..il mantello ci riparerà dal freddo e i nostri corpi si scambieranno calore- disse arrossendo, ma perchè quella serpe fraintendeva tutto?

-Come hai fatto ad arrivare in tempo? Che ci facevi qui?- chiese curiosa dopo qualche minuto.

-Sapevo che saresti stata tanto incapace da farti quasi ammazzare-

-Mi hai seguita?!- chiese scioccata.

-CERTO!Avevo intuito che stavate per mettervi nei guai e giuro che questa me la pagate, ho in mente almeno un centinaio di punizioni per voi!- stranamente sentirlo lamentare e dire cattiverie era confortante, almeno la situazione non era così critica da demoralizzarlo..consolante no?

Con tutto che era nuda tra le braccia della persona più antipatica ed arrogante di tutto il mondo magico, in quel momento ringraziò di essere con lui, di essere tra le sue braccia, si sentiva al sicuro, protetta..se ci fosse stato Jean al posto suo non credeva che si sarebbe sentita così, Malfoy per quanto potesse detestarla, l'aveva salvata più volte, mettendo in pericolo la sua stessa vita..non era del tutto sicura che Jean avrebbe fatto altrettanto.

-Malfoy..grazie-

-Non l'ho fatto per te- disse freddo.

-Lo so..- disse triste -ma comunque l'hai fatto..è questo l'importante- lui non rispose, stettero in silenzio per un po', al punto che Calypso pensò che lui si fosse addormentato.

-Malfoy, MALFOY!- lo chiamò allarmata.

-Che c'è?- chiese scontroso.

-Non addormentarti..al freddo non ci si deve mai addormentare..o si corre il pericolo di non svegliarsi più!- spiegò preoccupata.

-Da quando in qua ti preoccupi per me?- chiese ironico.

-Non sono preoccupata per te..è solo che..non voglio restare sola in questo posto..e non voglio che muori abbracciato a me..mi farebbe..paura..- disse piano.

-Oh oh qualcuno qui si sente a disagio ad ammettere che tiene a me- la prese in giro.

-IO NON TENGO A TE, è solo che non voglio che muori qui, con me... appena torneremo a scuola potrai morire tranquillamente se ti va-

-Certo certo..- calò di nuovo il silenzio.

-Parlami!-

-Che vuoi che ti dica?- chiese infastidito.

-Non lo so qualsiasi cosa, ma basta che stai sveglio-

-Raccontami qualcosa tu, visto che ci tieni tanto-

-I-io lo farei, ma non ho niente da raccontarti, nessun ricordo..nessun.. niente- disse triste

-Forse è meglio così, finirei di sicuro per addormentarmi- lei gli diede una gomitata -Ahi!- si lasciò sfuggire e lei avvertì nel gomito un qualcosa di bagnato e viscido..

-Ma tu sei ferito!-

-Non è niente-

-Come non è niente, ti sanguina il fianco!-

-E' solo un graffio, basta che non mi dai più gomitate e starò bene- disse freddo.

-Perchè mi hai salvata quel giorno a Nocturn Alley?- chiese dopo un po' di silenzio.

-Non lo so- capì che era sincero -non hai riacquistato nemmeno un piccolo frammento di ricordo?- cambiò argomento.

-No..io..mi sforzo di ricordare, ma è tutto inutile..non ci riesco..- disse sconsolata.

-...-

-Credo che non ricorderò mai nulla della mia vita precedente..-

-Ho sentito che Silente sta studiando un incantesimo, credo che ce la farà, è un vecchio bacucco, però è molto potente-

-Lo spero..- sospirò -quando quella sera all'infermeria te ne sei andato mi hai detto: “sei qui da oltre cinque giorni, e nessuno è venuto a cercati, non credo che qualcuno tenga così tanto a te”, credo che tu abbia avuto ragione, nessuno teneva a me..nessuno si è preoccupato di cercarmi..- disse con gli occhi lucidi.

-Si che sarebbe un sollievo liberarsi di te, ma non è detto che non ti abbiano cercata..magari ti hanno cercata e non ti hanno trovata, dandoti per morta..oppure sono morti tutti, o non avevi nessuno..-

-E' questo che mi preoccupa, che razza di persona ero, se alla mia scomparsa nessuno si è disperato, nessuno ha fatto di tutto per cercarmi.. che razza di persona ero, se sono stata sola per tutta la vita?- singhiozzò e calò il silenzio.

-Mi sembra che qui però hai fatto amicizia con molti, c'era quell'idiota di Seed che si sarebbe fatto espellere per portarti degli stupidissimi fiori..- disse freddo, ma nell'ultima parte colse una vena di irritazione.

-Non dirmi che sei geloso..- scherzò lei.

-Ma figurati, io sono l'uomo più bello ed ambito della scuola, molte pagherebbero per essere al tuo posto in questo momento- disse superbo.

-Pagherebbero per essere sperdute, doloranti, infreddolite e nude, cadute da un dirupo per sfuggire a morte sicura e perse?- parlò a vanvera.

-Pagherebbero per stare tra le mie braccia- la strinse di più a sé -..nude per di più- rise, e lei gli diede una gomitata, facendo però attenzione a non colpire la ferita.

-Non pensi di essere un po' troppo arrogante a volte?-

-Io me lo posso permettere-

-Si, ma questo non vuol dire che devi per forza esserlo-

-Stai sempre a criticare..Ma non ti stai mai sulle palle tu?- chiese ironico.

-No, però in compenso mi stai tu sulle palle, va bene lo stesso?- rispose con sarcasmo.

-Sai sarà il freddo a farmi parlare, ma a volte mi sembri quasi simpatica, quasi- la prese in giro.

-Io sono sempre simpatica, quando non mi si fa arrabbiare-

-Si..certo certo-

-Perchè non hai fatto il Mangiamorte?- questa domanda gliel'aveva già fatta, ma lui non le aveva risposto, e lei voleva sapere.

Lo sentì sospirare -Se te lo dico poi stai per qualche minuto zitta?- lei annuì -io ho quegli ideali, sono nato in una famiglia che fin da quando ero piccolo mi ha insegnato che i babbani ed i mezzosangue erano inferiori, e come ho detto prima io lo condivido pienamente..ma non vedo perchè se loro non mi disturbano io devo andare ad ucciderli, io li ignoro, a patto che loro ignorino me, e mi stiano alla larga..non capisco tutto questo bisogno di ucciderli-

-Hai ragione, questa guerra non ha né capo né coda..e poi i Mangiamorte obbediscono ad un idiota che ha manie di grandezza, e che per quello che pensa ed insegna ad i suoi adepti dovrebbe essere il primo a morire-

-Sei informata bene- si stupì.

-Si ho letto dei vecchi articoli di cronaca e Silente mi ha spiegato alcune cose, e non condivido il tuo pensiero che i babbani ed i mezzosangue siano inferiori ai purosangue-

-Punti di vista- rispose distratto.

-Sei mai stato innamorato?-

-Cosa?- chiese spiazzato dal repentino cambiamento di discorso.

-Sei mai stato innamorato?- ripetè.

-E questa domanda da dove salta fuori?-

-Non lo so, mi è venuto in mente, allora?-

-Non che siano affari tuoi, ma no, non sono mai stato innamorato-

-Capisco..-

-E tu?-

-Domanda idiota Malfoy, ponimene un'altra degna della tua grande intelligenza- lo prese in giro.

-Sei innamorata di Jean Seed?- le chiese -questa è abbastanza intelligente?-

-No, non proprio..comunque no, non sono innamorata di Jean, lui mi sta simpatico, e mi piace stare con lui, ma..manca la scintilla, il batticuore, le farfalle nello stomaco, il sangue che si rimescola nelle vene..la voglia di stare insieme a lui, la voglia di intimità..gli sguardi complici..la passione che brucia e consuma..la gelosia..manca tutto questo, quindi no non sono innamorata di lui- disse sicura.

-Mi sa che hai una versione un po' troppo romanzata dell'amore-

-E allora tu come lo vedi?- chiese offesa

-Non lo so..- scrollò le spalle -appena lo saprò verrò sicuramente a dirtelo- ironizzò.

-Io ti aspetterò- lei era seria.

Passarono le ore così, a parlare, a battibeccare ed a conoscersi, ed alle prime luci dell'alba, quando ci fu abbastanza luce per cercare le bacchette, decisero che era il momento di cercare di tornare a scuola.

Calypso con addosso ancora il mantello di Draco, trovò ed indossò i suoi vestiti, ed in seguito la sua bacchetta.

-Tieni, grazie- gli porse il mantello piegato.

-Tienilo, sfigata come sei ti salirebbe immediatamente la febbre- lo rifiutò, lei sorrise, aveva capito che dietro gli insulti, c'era una lieve cortesia e lo indossò di nuovo.

Draco trovò, finalmente, la sua bacchetta, fortunatamente integra e con un incantesimo fece comparire una scaletta per risalire nel dirupo.

-Sali prima tu, ci mancherebbe soltanto che tu cadessi di sotto e non ci fosse nessuno a prenderti- lei gli fece la linguaccia ed iniziò a salire.

-Se mi guardi sotto la gonna ti uccido!-

-Ti ricordo che ti ho già vista nuda, quindi non sarebbe poi tutta quella novità- disse malizioso.

-TI UCCIDO!-

Salirono e ripercorsero la foresta ed arrivarono al punto in cui lei aveva detto a Calypso di aspettarla, trovandovi Jeff ed Adele che dormivano abbracciati sorrise -che carini!- ma poi vide Malfoy svegliarli in malo modo, -ma che cavolo fai?!?!- chiese indignata.

I due si svegliarono di soprassalto e si guardarono intorno spaventati, videro Calypso e la ragazza corse ad abbracciarla.

-Stai bene?Cosa hai fatto tutto questo tempo?Ti sei persa?Eravamo così preoccupati!- disse apprensiva, l'altra rise.

-Sto bene, diciamo che si mi sono persa, ma niente di grave- l'amica si staccò -e Jean e Jimmy?-

-Sono a scuola, sono tornati un'ora dopo che tu te ne eri andata, con quei dannati fiori e con un polso slogato Jean ed una caviglia rotta Jimmy.. noi abbiamo voluto aspettarti-

-L'ho visto..-le sorrise maliziosa e l'altra arrossì, si girò dall'altra parte e granò gli occhi alla vista del professore.

-Pr-professor Malfoy..- balbettò, l'altro annuì secco.

-Tornate subito tutti a scuola, penserò dopo alle punizioni da darvi, intanto 100 punti in meno a Grifondoro-

-Dirà..a Silente?- chiese timido Jeff.

-No, lui non saprà nulla di questa..avventura, ci penserò io a punirvi per bene, non si preoccupi- rispose freddamente.

Gli altri sospirarono sollevati, e Calypso lo guardò grata, si avviarono verso la scuola, tutti sollevati, e tutti e quattro con la consapevolezza che quella notte qualcosa era cambiato.


Si avviò verso l'aula di Difesa contro le Arti Oscure, per l'ennesima sera in punizione, ed anche se era stanchissima e assonnata, era un po' più serena, Adele e Jeff erano tornati insieme, e lei, lei aveva visto una parte di Malfoy nuova, diversa, che non a tutti era dato vedere, e non lo vedeva più come “l'arrogante bastardo platinato” , ma come “l'arrogante bastardo salvatore platinato” un gran passo avanti no?

Bussò e la sua voce le intimò di entrare, lo guardò e lo vide seduto alla sua scrivania intento a riordinare dei fogli, poi la raggiunse e la superò, senza degnarla di un'occhiata -questa sera passerai la tua punizione in un altro posto- si incamminò e lei lo seguì, fino all'aula di pozioni, dove erano raggruppati diversi mucchi di erbe.

-Piton mi ha chiesto il favore di tagliare queste per lui, ma tu lo farai al posto mio, questa è la tua punizione di sta sera- lei sgranò gli occhi -puoi iniziare- ed andò a sedersi sopra la scrivania.

Lei si incamminò e prendendo il grosso coltello, iniziò a tagliuzzare e sminuzzare -voglio un lavoro preciso ed accurato, sai com'è Piton..e non voglio fare una figuraccia per colpa della tua incompetenza- lei strinse di più il coltello e non rispose.

Tutto qui?..

Quando si era avviata per andare alla sua giornaliera punizione, c'era andata tranquilla, quasi entusiasta, convinta che non sarebbe stato lo stronzo di prima, che qualcosa tra loro due fosse cambiato, si erano detti la verità l'un l'altro, avevano passato ore abbracciati a capirsi, a conoscersi, e lei credeva davvero di aver visto una parte nuova di lui, una parte molto recondita, nascosta da strati e strati di arroganza e freddezza..ma a quanto pareva si sbagliava, forse aveva ragione lui, era davvero il freddo a farlo parlare e comportare a quel modo, non c'era altra spiegazione.

Povera illusa, credevo di aver scoperto il suo vero io, ma sono soltanto una stupida pensò triste.

Finì rapidamente, ma aveva la testa completamente altrove, e la sua distrazione le costò parecchi tagli alle dita, che subito si curò di nascondere al professore, non voleva che li vedesse, non voleva che commentasse malignamente, c'era rimasta già troppo male per il suo comportamento di prima.

-Ho finito- disse tenendo i pugni chiusi.

-Bene, fammi vedere le mani- disse freddamente, e lei se le portò dietro la schiena, nascondendole alla sua vista - Non ti ho chiesto mica il codice del tuo conto in banca, soltanto di vedere le tue mani- le fece il verso, e lei strinse i pugni.

-Non c'è niente da vedere nelle mie mani-

-Ah no? Allora perchè le nascondi dietro la schiena?-

-Non sono affari tuoi, adesso scusami, ma sono molto stanca- cercò di superarlo, ma lui fu rapidissimo, le fu davanti in un attimo e le prese con forza le braccia, costringendola ad arrendersi, poi le aprì i pugni chiusi. Controllò le sue mani e vide i tanti taglietti pieni di sangue sulla sua pelle, alcuni molto piccoli, altri un po' più profondi, fece apparire delle bende e le fasciò le mani delicatamente -sono incantate, domattina non avrai un graffio- disse freddo, ma lei si stupì comunque, perchè le riservava quella cortesia?

-Grazie..-

-Guarda che non lo faccio per te, per quanto mi riguarda potresti anche morire dissanguata, ma se qualche professore, o Silente vedesse i tuoi tagli mi darebbero noia- lei lo guardò ferita -adesso vattene sono stanco- la cacciò in malo modo e lei con le lacrime agli occhi raccolse le sue cose e se ne andò.

Nei corridoi si asciugò la piccola lacrima che le era scivolata lungo le guance, no, non avrebbe pianto, era solo colpa sua, solo e soltanto colpa sua, si era costruita castelli di sabbia per aria, ed adesso la dura realtà li aveva buttati giù.

Bene, almeno adesso sapeva davvero con chi aveva a che fare.

*************

Ringraziamenti:

Nika_night: grazie per la recnsione:) vedrò di provvedere al problema delle frasi..mmm il finale è già delineato nella mia testolina pazza, quindi cercherò di aggiornare spesso.. x Draco..non ce lo vedo a farsi male, lo vedo più come un superuomo, ma vedremo cosa si può fareXD 

kiss

  
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