La Pietra della Resurrezione

Una striscia sottile di pallida luna brilla languidamente nella notte, non ci sono stelle a rischiarare l’oscurità del cielo.
Il riflesso biancastro della luce sulla lapide di pietra grigiasra rende possibile leggerne il nome inciso sopra.
Fred Weasley.
Lacrime bollenti  e salate scorrono sul viso di George.
Urla il nome di suo fratello con quanto fiato ha in corpo, talmente forte da sentir male alla gola.
Lo urla e lo urla ancora crollando in ginocchio scosso  dai singhiozzi.
Incapace di darsi pace. Incapace di sorridere di nuovo.
Protende le braccia verso la lapide e la stringe così forte da farsi male.
Le lacrime scintillano ora anche sulla dura, fredda e inanimata pietra.
Ora mai non ha nemmeno più la forza necessaria per piangere e la sua voce si spegne poco a poco.
Stringe il sottile anello con la pietra nera incastonata che non aveva potuto fare a meno di prendere con se... sapendo cos'era e sapendo che utilizzarlo gli avrebbe spezzato il cuore.

Dischuide le dita lentamente, il suo respiro diventa condensa incontrando l'aria gelida della notte.

Poi lo fissa, per istanti interminabili prima di rigirarlo tre volte nella mano.

Gli appare Fred, come un fantasma lasciandolo senza fiato.
-Oh merlino, ti prego, ti prego, fai che non sia la mia immaginazione-
Implora con voce disperata guardando la sua immagine pallida, trasparente.
-No, non lo è Georgie. Sono io e sono sempre il più bello. Anche da morto.-
Sul volto di George compare l’ombra di un sorriso.
-Mi piacerebbe tanto raggiungerti...-
-Ti manco davvero così tanto?- sembra affranto.
George china la testa nel tentativo di nascondere le lacrime.
-Hei fratello, non piangere... Fallo per me, voglio vederti felice…-

Faceva così male vederlo ma non poterlo toccare, avrebbe voluto abbracciarlo di nuovo.

-Io non dovrei essere quì... Lasciami andare fratello...-

-No!- strillò in lacrime -Non voglio!-

Il fantasma parve quasi sospirare.

-Lasciami andare Georgie... e vivi la tua vita. Vivila! Io ti aspetterò per tutto il tempo necessario. La vita è così breve, il tempo é così poco... Dannatamente troppo poco per sprecarlo pensando alla morte. Mentre l’eternità è lunga. Infinitamente lunga...-
George risponde ancora tra i singhiozzi: -Credo che non mi abituerò mai alla tua assenza Fred-
-Lo farai fratello, quando avrai una moglie e un figlio o anche due, tre magari quattro! Sarai felice di nuovo. Lo sarai.-
Il fantasma di Fred gli sorride, quel sorriso radioso che neanche nella morte perde la sua bellezza.
-Ciao Georgie, a più tardi possibile! Ti Voglio Bene.-
George lascia cadere l’anello mentre Fred svanisce.
-Anche io-  un sussuro. Un soffio.
Mentre un'ultima lacrima brilla alla luce della luna.