“è ancora irrisolto il mistero delle due ragazze scomparse” - la polizia prende in considerazione la pista dell’omicidio – “non c’è nessuna traccia di loro,è come se fossero scomparse nel nulla”, dice il commissario della polizia, che da tre mesi sta indagando sul caso delle due ragazze scomparse la notte del 21 novembre. L’ultima ad averle viste è stata la loro amica Nicoletta T. la quale dichiara di non aver avuto più loro notizie da quella sera. “ridateci le nostre bambine!” “è come se ci avessero tolto la vita” queste le parole dei genitori disperati. Oggi tutti noi facciamo appello a chi ha notizie delle ragazze, per dare un barlume di speranza ai famigliari” Ary era seduta su una poltrona, indossava un lungo vestito rosso, una collana e degli orecchini di perle, i suoi capelli color mogano le ricadevano in boccoli lunghi sulle spalle e le incorniciavano l’ovale del viso, creavano un dolce contrasto con la sua pelle bianca come la neve mentre i suoi occhi dorati scorrevano veloci sul giornale dove era riportata l’ennesima notizia della loro scomparsa, -“ancora parlano di noi?”- chiese agnese seduta sulle gambe di thomas, -“forse dovremmo andare da loro, farci vedere e dirgli addio per sempre!”- le rispose ary con il cuore frantumato per il dolore dei loro genitori, -“ma sei pazza loro non devono sapere nulla!”- le rispose thomas irritato dalle parole di arianna, -“ma non possono continuare a disperarsi per noi!”- ribatte la ragazza a sua volta, -“si perchè non vi incamminate subito, andate a casa loro poi ditegli, mamma papà tranquilli sto bene, sono solo diventata una vampira!”- disse thomas sarcastico, -“sei uno stronzo!”- le rispose arianna scattando in piedi e uscendo dalla stanza, -“quella vampira è pazza!”- disse thomas guardandola sparire dietro la porta, -“devi capirla, lei è sempre stata la più sensibile e adesso soffre moltissimo!”- disse agnese che era rimasta in silenzio. Ary era fuori sul balcone, il sole era ormai basso e faceva brillare di rosso le nuvole che aleggiavano leggere nel cielo e si specchiavano nel mare dorato, ma la cosa che brillava più di tutti era lei, la pelle di arianna illuminata dai raggi solari sembrava ricoperta da tanti diamanti che la facevano sfavillare come una stella. Adorava il crepuscolo, quei pochi minuti prima della fine della giornata, che preannunciavano la notte con il suo manto stellato. Amava il crepuscolo perchè quel momento in cui non era ne giorno ne buio, un momento indefinito, come lei e la sua razza, ne vivi ne morti, ma immortali destinati a vagare su questa terra per l’eternità. -“avete litigato di nuovo?”- le chiese william che era comparso alle sue spalle e ora l’abbracciava cingendola alla vita e posandole un dolce bacio sul collo, dove erano ancora visibili i segni dei suoi canini che solo tre mesi prima avevano perforato la sua pelle trasformandola in ciò che era ora, william era bellissimo, con i capelli corvini, gli occhi dorati e la pelle marmorea, era alto e snello ma con i muscoli definiti, e la sua pelle era come quella di arianna, brillante come il ghiaccio. -“si ho bisogno di andare dai miei genitori, ho bisogno di parlargli, di dirgli di non preoccuparsi, di stare tranquilli, che sto bene...di dirgli addio!”- disse ari, se poteva piangere sarebbe scoppiata in lacrime, -“sono d’accordo con te, ma credi di riuscirci? Si insomma, di riuscire a sopportare il loro odore senza fargli del male?”- disse will guardandola negli occhi, -“sono capace di resistere! Riesco a saziarmi con il sangue degli animali!”- -“certo lo so! Ma dopo la trasformazione non sei mai stata in contatto con umani!”- -“lo so, ma non farei mai e poi mai del male ai miei cari! Voglio dirgli addio!”- disse ary guardando intensamente will negli occhi, -“ok! Questa notte andrai da loro, poi ce ne dovremmo andare, trasferirci immediatamente!”- le rispose lui, -“va bene, allora io vado!”- detto questo saltò dal balcone e elegantemente si poggiò a terra, per poi sparire nel fitto della foresta che circondava il castello dove avevano alloggiato in quei tre mesi, chissà dove sarebbero andati, avrebbero trovato un altro posto bello come quello? E chissà se avrebbero mai conosciuto altri della loro specie. Sentì agnese che si stava avvicinando così rallentò finche l’amica non la raggiunse Ora dovevano dire addio ad ogni cosa che apparteneva al passato e ricominciare con una nuova vita. Una vita che sarebbe durata un eternità. Continua...