Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: DarkBlue    04/09/2015    1 recensioni
se mi liberassi dai miei demoni perderei i miei angeli.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Purtroppo le tradizioni narniane erano simili a quelle del Medioevo nel mondo reale, lo so perché, ogni giorno per due ore studiavamo, ogni giorno era dedicato a una materia, c’insegnava Alina di solito fuori all’aperto se non c’era freddo, era per non rendere più noiosa la lezione. Ritornando al discorso di prima, le regole pressa a poco erano quelle, all’età di 15 anni già i genitori della principessa, in questo caso il tutore, Aslan, dovevano scartare dei pretendenti per la fanciulla, sempre in questo caso, io. A me sembrava solo una perdita di tempo per vari motivi, numero uno, perché non avevo tempo per pensare all’amore o altre robe simili e poi perché ancora non ero entrata nell’ottica del matrimonio, quello che dura per sempre, anche perché non ho una vera coppia di genitori da cui prendere esempio, mentre a Narnia l’amore fra uomo e donna è molto importante. Gli abitanti di queste terre hanno anche un dono speciale: l’imprinting, perfino alcuni del mondo reale sapevano di cosa si trattava. L’imprinting è quando due persone sono destinate a stare insieme per sempre, se non si ha l’imprinting, niente da fare, quella storia non può funzionare, alcuni dicevano che accadeva appena incrociavi lo sguardo della persona amata, altri dicevano che l’imprinting impiegava del tempo, dicevano che si provava come una magia, una scossa elettrica, una calamita che ti spinge verso quella persona. Il mio unico riferimento donna, parlando d’amore era Alina, che aveva una storia sentimentale abbastanza banale, a 16 anni ebbe l’imprinting con un altro giovane centauro poco più grande, si sposarono e poco dopo nacque un piccolo centauro e vissero tutti felici e contenti. Aslan me ne aveva parlato qualche anno prima, ma ne parlavamo come una cosa che sarebbe accaduta dopo anni e anni e invece ora mi ritrovo con questa nuova situazione. Per Peter era diverso, lui aveva le mie stesse motivazioni, cioè altri pensieri per la testa, ma lui era più fortunato di me, perché era un uomo e non aveva bisogno di matrimoni combinati, anche se un paio di volte Aslan gli aveva fatto conoscere due principesse che però non hanno attirato la sua attenzione, ma intanto io covavo una forte gelosia. Perché Peter, fin da quando eravamo bambini, era stato sempre e solo mio Mio quando lo costringevo a giocare con me da piccoli. Mio quando uscivamo a giocare al parco Mio quando ogni volta che ero triste, o semplicemente avevo un problema, lui mi ascoltava, guardandomi immobile con quegli occhioni azzurri. Un giorno al castello di Carparavell arrivò una famiglia di telmarini, una famiglia umana che da poco aveva trovato posto in una Narnia molto distante dalla nostra, fummo tutti un po’ sorpresi dal fatto che fossero umani e non altre specie … la famiglia era composta da uno zio, una zia e il loro adolescente nipote, Caspian X. Un ragazzo che poteva avere la stessa età di Peter, alto con i capelli neri e gli occhi scuri. “buonasera Aslan, lieti di essere stati ricevuti” disse lo zio, anche lui aveva i capelli neri e gli occhi scuri, ma aveva un non so che di diverso dal resto della famiglia, era come se fosse distaccato, assorto nei suoi pensieri. “buonasera a voi, re Miraz, sono lieto che voi avete risposto al mio invito, prego da questa parte”. Mentre Aslan parlava e mostrava il castello agli ospiti, io e Peter indagammo su di loro. “secondo te che sono venuti a fare qui?” chiesi. “non lo capisci, ti vogliono fare sposare con il nipote” rispose Peter, mentre sistemava i suoi capelli biondi, era molto geloso dei suoi capelli biondi, anche perché a Narnia, il solo che avesse il manto dorato era Aslan, Peter aveva anche gli occhi blu, del colore dell’oceano, appunto per questo lo chiamarono Peter, in narniano significa “magnifico”. “sono impazziti” dissi sorridendo, anch’io avevo gli occhi chiari, ma non poi così chiari e anche dei lunghi capelli castani. “hai l’età per sposarti, non puoi restare a castello per sempre”. “non me ne andrò da questo castello finché non te ne vai pure tu”. “sì come no” mi scompigliò i capelli con una mano e se ne andò, con le mani dietro la schiena, chissà cosa pensava. “Susan” mi sentì chiamare da Aslan “arrivo” m’incamminai lentamente per prepararmi a quello che sarebbe accaduto poco dopo “Susan, ti vorrei presentare la famiglia dei telmarini, questo è il re Miraz, sua moglie Penelope e loro figlio Caspian X”. “piacere di conoscervi, spero che il castello sia di vostro gradimento” sorrisi. “è quasi un onore conoscere la regina Susan, su di lei si narrano molte storie, le vorrei presentare mio nipote Caspian, avrete tempo di conoscervi” non mi ero fatta sfuggire il quasi’ che aveva detto re Miraz. “sarà un piacere” sorrisi in modo amaro, fissando il re negli occhi, vedendo in lui quel guizzo di cattiveria che rendeva il suo viso aspro “a dopo, regina” il tono con cui formulò l’ultima parola non mi piaceva. La famiglia si dileguò nella stanza degli ospiti. “davvero vuoi farmi sposare con quello lì? Ho un regno da governare non posso perdere tempo dietro a queste cose”. Dissi ad Aslan, quando fummo finalmente soli “anch’io non vorrei Susan, ma è arrivato il momento”. “sì, sì come no, comunque a me quello non piace” me ne andai con la speranza che Aslan avesse capito.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: DarkBlue