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Autore: punk_is_dad    04/09/2015    2 recensioni
Anna Mae, Sevil, Lidia e Regina, seguendo il loro piano perfetto, scappano da scuola per passare una tranquilla giornata al mare e cancellare uno dei punti delle loro Cose Da Fare Prima Della Fine Della Scuola.
Prima classificata al contest di Marge86 "Sperimentiamo sulla struttura".
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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God Help The Girls

 
What does a witch kid want for her birthday?
A haunted dollhouse.
 

I

Avevano organizzato tutto da settimane, ma Anna Mae non era comunque convinta che funzionasse. In più quella mattina avrebbe avuto un'esercitazione di chimica e la chimica era in cima alla lista delle cose che odiava e non capiva, preceduta solo dai pantaloni a zampa e le persone che odiano i gatti. Le altre avevano tentato di rassicurarla, Sevil, che in chimica andava benissimo, le aveva ripetuto fino allo sfinimento che le avrebbe fatto copiare tutto senza problema, ma Anna Mae non sembrava affatto fiduciosa. Lidia e Regina, che avevano architettato il tutto, ne erano molto offese.
Il piano, illustrato su una pagina rosa pallido del diario di Regina, era semplicissimo: cosa Anna Mae temesse le altre non lo riuscivano a capire. Non saranno state Ferris Bueller, ma erano annoiate e stufe e audaci quel poco che bastava per motivarle a scappare da scuola a metà mattina per andare al mare. Alle 10 Sevil e Anna Mae, dopo l'esercitazione di chimica, avrebbero avuto un'ora libera, e anche Regina. Sarebbero uscite senza che nessuno dicesse nulla, si erano messe d'accordo con una loro compagna per dire agli insegnanti che erano venute a prenderle i genitori, e quelli non avrebbero fatto tre rampe di scale per tutto l'oro del mondo (l'ascensore era rotto), figuriamoci per controllare delle firme. Lidia, invece, sarebbe scappata: avrebbe chiesto di andare in bagno e sarebbe uscita dall'entrata secondaria che dava sul cortile. Al parcheggio dietro la scuola le altre l'avrebbero aspettata nella macchina di Regina, pronte a partire.
Il fatidico giorno, il 29 maggio, le ragazze si erano attrezzate molto poco per la scuola e molto per la fuga. Sevil non aveva nemmeno una penna, ma ripiegato ad arte sul fondo dello zaino c'era un asciugamano da spiaggia e nella giacca gli occhiali da sole, Regina aveva il costume da bagno addosso e in macchina infradito e crema solare, Lidia aveva la borsa da spiaggia nello zaino, nascosta alla meno peggio. Solo Anna Mae si era portata due libri di chimica, quaderni e altre mille cose, oltre alla roba da mare che aveva dato a Regina per non destare sospetti (o magari per stare quei cinque minuti da sole nel parcheggio a pomiciare).
Alle 9:55 Anna Mae stava finendo di copiare l'ultima risposta di chimica, Regina stava fissando l'orologio con una certa insistenza, e Lidia chiese di andare in bagno.
- Con lo zaino?
- Già.
- E perché mai?
- Mi serve.
- Per far cosa?
- Cose che se fosse una donna capirebbe, professore.
- Va bene, vai pure.
Solo Lidia di tutta la scuola, probabilmente, poteva permettersi di rispondere così agli insegnanti. Pensare che le permettessero di farlo per stima o simpatia non era del tutto sbagliato, essendo lei una studentessa modello, ma la verità era che insieme alla stima e alla simpatia c'era anche una sottile vena di paura. Giravano delle voci su Lidia, voci che né lei né le sue migliori amiche confermavano né smentivano. Erano pettegolezzi stupidi, ma da quando aveva predetto, con gli occhi fissi in una pozzanghera, che Lee Yoo-Jung – il suo compagno di banco – si sarebbe fatto male da lì a un mese, e due settimane dopo Lee si era rotto un polso cadendo dalla bici, tutti avevano iniziato ad aver paura di lei. La chiamavano Lidia la strega, e a lei piaceva un sacco. Si inventava cose e la prendevano sul serio. Molti le chiedevano predizioni e interpretazioni di sogni o strani eventi (una ragazza del primo anno le chiese di mettersi in contatto con lo spirito della nonna morta da poco per chiederle perché non aveva lasciato nulla in eredità a suo padre).
Seguita dagli sguardi di tutti, meno che dell'imbarazzatissimo professore, Lidia uscì dalla classe alle 9:57. Scese le scale con lo zaino in spalla e arrivata al piano terra controllò che non ci fosse nessuno, poi uscì. Quando la campanella suonò era ormai in cortile e camminava a passo svelto. Arrivò alla macchina di Regina prima delle altre, che scesero con tutta calma insieme a dei compagni di classe e li lasciarono nel cortile a leggere e copiare i compiti solo dopo aver ricordato loro di dire che stavano uscendo coi genitori per visite mediche non ben specificate. Alle 10:10 salirono tutte in macchina e partirono per il mare.


Nota: la storia partecipa al contest di Marge86 "Sperimentiamo sulla struttura" (
link al contest). 
Cercherò di aggiornare (i capitoli in tutto sono nove) ogni due o tre giorni. Ringrazio per prima Marge86, poi chi legge, chi commenta, e chi mi ha sopportato mentre scrivevo. 
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PS: se non sapete chi è Ferris Bueller mi dispiace per voi.
  
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