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Autore: punk_is_dad    07/09/2015    0 recensioni
Anna Mae, Sevil, Lidia e Regina, seguendo il loro piano perfetto, scappano da scuola per passare una tranquilla giornata al mare e cancellare uno dei punti delle loro Cose Da Fare Prima Della Fine Della Scuola.
Prima classificata al contest di Marge86 "Sperimentiamo sulla struttura".
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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II


Man mano che si allontanavano dalla scuola il cuore di Anna Mae si faceva più leggero. La fuga era stata più semplice del previsto, e ormai banchi e professori le sembravano lontani anni luce. In quel momento esistevano solo loro quattro, in macchina, dirette al mare, con Regina e Sevil che sedute davanti cantavano insieme alla radio, e dietro Anna Mae che tentava di mettersi il reggiseno del costume mentre Lidia la prendeva in giro. La musica era terribile, ma la compagnia eccellente, e la consapevolezza di essere libere da filosofia, matematica e ginnastica rendeva il viaggio ancora migliore.
- No, ok allora, il tizio strano che ha tutti quei cappellini della Supreme mi ha chiesto di uscire! - disse Regina a un certo punto.
- Oddio, che inquietante! - fece Lidia.
- Te che gli hai detto? - disse Sevil.
- No, ovvio che no! Si veste malissimo e sembra anche stupido, poi è brutto. Fosse stato coso, come si chiama, quello bello dell'ultimo anno con gli occhi azzurri e le fossette, lui ok, ma cappellino tamarro no di certo.
- Sì come no, ora quello chiede a te di uscire! Che gli hai detto? - chiese Anna Mae, preoccupata. Loro quattro e sua madre erano le uniche persone al mondo a sapere che lei e Regina stavano insieme, e le andava benissimo così. A scuola sarebbe stato il nuovo grande gossip e l'ultima cosa che voleva era essere popolare, mentre a casa sarebbe stato solo orribile.
- Che stavo con un'altra persona ed era una cosa abbastanza seria.
- Abbastanza?
- La prossima volta che uno mi chiede di uscire lo mando da te direttamente allora, ok?
- Sì, così lo picchio.
- Probabile, guarda! Quella che si è fatta male con la maniglia della porta! - disse Lidia, ridendo.
- Ho picchiato contro la porta e la maniglia mi ha lasciato un livido!
- Sì va beh!
Continuarono così fino al parcheggio, dove c'erano solo altre due macchine. Le ragazze, ancora ridendo, tirarono fuori infradito, creme, borse, asciugamani, pranzi al sacco e quant'altro, lasciando nel bagagliaio libri e quaderni. Dopo aver chiuso la macchina, controllato che fosse chiusa bene e controllato un'altra volta perché da quando al padre di Regina avevano provato a rubarla lei era diventata quasi paranoica, si incamminarono nella pineta verso la spiaggia.
Attraversarono la pineta trascinando le conversazioni interrotte in macchina, parlarono del ragazzo che aveva chiesto a Regina di uscire (“Uno sfigato assurdo! Posta tutti quegli stati da testa di cazzo su Facebook poi: “non so se le donne sono nate dalla costola dell'uomo, ma di sicuro non dal cervello” ma sarai intelligente te, stronzo di merda”), di quali materie e professori stessero perdendo in quel momento (“A volte penso sul serio di cavarmi gli occhi con la penna, quando inizia l'ora di filosofia”), di quanto Anna Mae si fosse lamentata e avesse avuto paura per nulla, dato che era andato tutto come previsto e un'incantevole giornata al mare le stava aspettando. Quando uscirono dalla pineta si fermarono un momento ai primi metri di sabbia, in totale estasi davanti alle onde pigre che si lasciavano cadere sulla spiaggia deserta. Era tutto perfetto.  
  
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