La Battitrice

 L’incredibile incontro tra Ellis e Jade

Stavamo tranquillamente parlando delle nostre avventure vacanziere. Lene stava raccontando di come sua cugina Gio di cinque anni, che non aveva ancora dato segni di magia, aveva fatto scoppiare il pannolino di sua sorella Aria di due anni, facendo andare in bestia la povera madre.
Eravamo piegati in due dalle risate, a me per poco non andava di traverso la gomma da masticare, dal racconto parecchio comico/drammatico della mia compagna di scuola, quando sentimmo un rumore di esplosione, come se qualcuno avesse lanciato un bombarda maxima.
 Meno di tre secondi dopo la porta del nostro scompartimento venne letteralmente sfondata da James Potter e Sirius Black o meglio noti come i due malandrini più ammirati da tutta la scolaresca di Hogwarts, o secondo il parere della popolazione femminile, i due scapoli più richiesti.
Guardai i miei amici a terra e divertita dissi << Se volevate entrare bastava bussare e aprire la porta, non serviva sfondarla, eh. >>
Sirus si girò verso di me e mi guardò con gli occhi grigi che mandavano saette << Ma non dirmi Banks, non c’ ero arrivato da solo! >>
<< Meno male che te l’ho detto allora, perché la maniglia sulle porte non è stata creata per bellezza, anzi, è un oggetto molto utile. Pensa, serve addirittura ad aprirele! >> gli risposi io con un tono sarcastico.
<< Banks, non sono ritardato, so cos’è una maniglia! >> mi disse tagliente.
 << Ne sei sicuro? >> chiesi di rimando.
 Lui si avvicinò al mio viso giusto in tempo per scoppiargli la bolla di Big Bubble, lo strano dolcetto gommoso babbano che mia mamma mi aveva fatto provare, nel naso. Lui imprecò sonoramente e si allontanò mentre io sfoggiavo uno dei miei sorrisetti più compiaciuti.
<< A cosa dobbiamo la vostra cordialmente distruttiva visita? >> domandò Emmeline giocando con l’elastico infilato al polso.
<< Si da il caso che la ragazza qui accanto abbia fatto scoppiare il nostro scompartimento catapultandoci fuori! Voglio dire, il nostro scompartimento! >> disse James furente.
<< L’ha fatto esplodere? >> chiese Jason alla mai sinistra.
<< Si >> rispose James arrabbiato.
 Io mi sporsi un poco e guardai fuori dal buco dove prima ci stava la nostra porta. Dall’altro lato del corridoio c’era una ragazza tranquillamente appoggiata su una fila di sedili, che stava ascoltando musica e producendo scintille con la bacchetta.
Mi girai verso James che guardò il 4D balbettando. << Ma lei… bacchetta… esploso… >>
<< Dici quella ragazza? >> chiesi io.
<< E dici quello scompartimento? >> domandò Lene con i capelli biondi che le contornavano il viso e le iridi azzurre piene d’ilarità. Mi alzai e mi avviai verso lo stretto corridoio e verso lo scompartimento della misteriosa ragazza.
 
 
 
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Entrai nello scompartimento 4D, dove la ragazza era con la schiena appoggiata alla finestra.
Lei mi guardò dubbiosa.
<< Sei venuta a rivendicare il tuo diritto di alloggio in questo preciso scompartimento pure  tu? >>
Io la guardai allibita: parlava come un libro stampato!
<< No vengo in pace. Volevo solo chederti se devo far trasferire i miei amici al reparto per le malattie mentali al San Mugo o hai seriamente causato un’esplosione qui dentro. >> Si tolse una cuffietta.
 << È così che voi –fece il segno delle virgolette- “esseri socialmente evoluti” definite un’onda sonora? Un’esplosione?! >> chiese alzando un sopracciglio.
Io la guardai scioccata << Tu hai provocato un’esplosione con un’onda sonora? Stai scherzando!? Dove gli hai imparati certi incantesimi!? >>
Fece un gesto noncurante con la mano e disse << Dagli stregoni del Oodaaq. >>
<< Dagli stregoni di che? >> chiesi io confusa.
 Lei mi guardò annoiata e spiegò << Dagli stregoni dell’ Oodaaq, il punto delle terre emerse più a Nord conosciuto dall’umanità. È un banco di ghiaia che si trova a 83°40’ Nord, e che misura appena 15m di lunghezza per 8 di larghezza, secondo le fonti. >>
<< Vivi la? >>
Lei battè le mani spalancando gli occhi ed esclamò << Certo! È per quello che mi faccio 3.690km in linea d’aria per frequentare una scuola insieme ad una montagna di individui, la cui compagnia, te lo posso assicurare, non è tra le prime 1.000 cose a cui aspiro! >>
“Forse è meglio fare delle domande più semplici” pensai.
 << Come ti chiami? >> chiesi infine.
<< Jade Foster >> rispose. “Stiamo andando per la buona strada”.
<< E quanti anni hai? >> domandai.
<< 15 >> replicò. “O è un’enciclopedia o parla a monosillabi”.
<< E dunque, da dove vieni Jade? >>
<< Sono nata tra gli indiani d’America, ma ho viaggiato per tutta la mia esistenza, conoscendo così buona parte del pianeta Terra. Ora, ho una casa a Godric’s Hollow dove, per mia estrema pena e soffrimento, dovrò consumare altri tre anni della mia vita. Perché, posso assicurarti, che appena sarò maggiorenne volerò via di casa! Letteralmente! >>
<< Ehi! Anche James vive li! >> esclamai sorpresa.
<< Oh, che lieta novella! Appurerò che il suo letto prenda fuoco, per qualche causa a lui sconosciuta. Non mi fraintendre! Io non sopporto quasi nessuno, ma ancora meno chi pretende la mia attenzione per futili imbecillità come avere questo preciso scompartimento, che è già occupato! >>
<< Mmm… come fai a sapere chi è James? >>
<< Vediamo… sarà forse il curioso fatto che ho già sentito urlare tre volte il suo nome? Erano tutte persone diverse che si rivolgevano a lui. Anche uno scemo avrebbe capito chi diamine è James Potter! Devo dire che ho apprezzato il colorito linguaggio e la fattura orcovolate, con i quali l’ha accolto quella ragazza dai capelli rossi… >> spiegò.
<< Ah parli di Lily! Gli riserva sempre quest’ottima accoglienza! >> dissi con tono sarcastico.
<< Questa ragazza ha un briciolo del mio rispetto. Ma raguagliami sul perché tu, ragazza sconosciuta… >>
<< Mi chiamo Ellis >> mi presentai.
<< Bene, Ellis, perché sei qui a parlare con me? Ho forse una scritta in fronte che enuncia: “Ho tanta voglia di rapportarmi con gli altri” ? >>
A questo punto il fantomatico Sirius Black, ancora indolenzito, spalancò la porta dello scompartimento.
<< Ellis! Smettila di fraternizzare col nemico, ed esci di qui! Non vorrei coinvolgerti in un omicidio spietato! >>
<< Ellis, acclarami la situazione, questo barbaro, che, tra parentesi, dovrebbe fare un favore  all’ umanità e leggere un qualche libro di comportamento adeguato in uno spazio pubblico,  chi è? E soprattutto, è seriamente convinto di potermi uccidere? E’ per caso stupido? >> mi domandò.
<< Jade, questo è Sirius Black, si, è un po’ tonto, ma non farci caso. Sirius, questa è Jade Foster. Sirius, Jade, Jade,Sirius. Non mi aspetto che vi diate la mano >> conclusi.
<< Jade Foster, esci da questo scompartimento! Ora! >> gridò Sirius.
Jade agitò la bacchetta e un pezzo di scotch nero tappò la bocca a Black. Risi. Io e questa ragazza saremmo diventate grandi amiche.
 

 
Vi parla il Genio

Salve popolo di EFP. La Battitrice ha lasciato a me il compito di scrivere i diversi angoli autrici. La storia sarà quasi interamente mia, ma con la sua collaborazione rispetto ad idee, personaggi e trama.
Questo capitolo era già stato pubblicato, ma pieno di errori, per i cuali mi scuso profondamente.
Questo non significa che ora non ce ne saranno, sicuramente ce ne saranno, ma meno di prima.
Se avete qualche critica/suggerimento, non esitate a lasciarlo tra i commenti, migliorare è il nostro scopo.
Grazie mille a tutte quelle persone che seguono la storia, nonostante sia diverso tempo che non pubblichiamo nulla.

 
 Il Genio