Videogiochi > Final Fantasy - Dissidia
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Autore: DanieldervUniverse    08/09/2015    5 recensioni
La Dissidia è finita, i cicli conclusi, i tiranni sconfitti e i guerrieri tornati nei propri mondi.
Anche Guerriero, che s'avanza fiducioso nel nuovo mondo in cui è giunto alla fine di tutto, fino al palazzo della grande città di Cornelia...
(Risistemati i primi undici capitoli e i momenti OOC, aggiunta scaletta capitoli 34-35).
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti, Warrior of Light / Guerriero della Luce
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dissidia - Kingdom of Light Fantasy'
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A\N: Bene miei compagni, ci ritroviamo ancora una volta a combattere uno scontro impossibile.

DII\N: Non esagerare adesso.


Tifa continuava a sanguinare.

Le uniche persone li vicino erano Bartz e Gilgamesh, coinvolti in un brutale duello all'ultimo sangue, con schegge di metallo che volavano in ogni dove.

Lightning e Yuna cercavano di arrestare la perdita di sangue, ma era molto difficile.

La ferita attraversava il corpo da parte a parte, ed era immensa.

Una potente esplosione avvenne poco lontano, seguita da un grido disperato di Vaan -BRUCIA!

-TERRA SMETTILA!- gli fece eco Luneth, mentre scattavano terrorizzati in giro per il campo di battaglia.

-Maledizione, ci deve essere un modo! Perché questo cose non funzionano mai!?- esclamò Yuna vittima di una crisi di nervi, infilandosi le mani tra i capelli.

-Smettila di gridare e dammi una mano, o lei morirà!- le rispose Lightning, cercando di tamponare la ferita.

Al limite delle chance Yuna sparò due proiettili di Blizzard sulla ferita, congelandola e fermando momentaneamente la fuoriuscita di sangue.

-Ora cosa facciamo!- esclamò Light, mentre un fulmine di Theodor veniva riflesso lì vicino.

-Non ne ho idea!- rispose l'altra.

In quel momento Kain atterrò vicino alle due, sembrando trafelato.

D'istinto Yuna gli sparò in faccia un Fire.

Quello gemette un istante prima di alzare la lancia e tentare di colpirla.

Giungendo come un fulmine Squall si frappose tra il dragone e l'ex-evocatrice, spingendolo indietro.

Dopo un iniziale tentativo di ingaggiare un duello, Kain si accorse che Cecil e Theodor erano ancora intenti a darsi battaglia.

Urlando come un selvaggio si fece di nuovo sotto con i suoi principali obbiettivi.

-Se è questo che vuole...- disse Light, sorpresa.

-Dov'è Firion?- chiese il SeeD.

-Cosa?- chiese Light, prima che Squall potesse afferrarla per il bavero.

-Dov'è Firion!?

-Oh dio- si lasciò sfuggire la ragazza, mentre si voltava in giro cercando il ragazzo.

Quando lo vide gli morì il cuore -Firion!

Pochi istanti dopo Cloud lo raggiunse.

-Dannazione!- Squall fece per gettarsi in soccorso del leader ma Light lo spinse indietro -A Firion ci penso io! Tu trova un modo per radunare gli altri e salvare Tifa- e detto ciò si gettò verso i due combattenti.

-Aspetta!- provò a richiamarla il SeeD, cosciente che disarmata ed emotivamente coinvolta non sarebbe mai riuscita a sconfiggere Cloud, ma Yuna lo trattenne.

-Ha ragione. Il capo adesso dei tu, se non ci guidi tu non avremo speranze. E poi Tifa è quasi morta!

Con sospiro scocciato il SeeD estrasse uno dei suoi Elisir, l'ultimo rimasto, e ci aplicò sopra un Energia, sperando che riuscisse a riattivarne gli effetti.

Costrinse la ragazza a berlo, mentre le scioglieva il ghiaccio attorno alla ferita.

Per fortuna l'Elisir funzionò di nuovo, perché in pochi istanti Tifa inspirò ed espirò a pieni polmoni.

Immediatamente Squall si rialzò e si preparò a correre in soccorso di Firion e Lightning, ma quello che vide fu Cloud farsi un decina di metri di volo sanguinante e lacero.

-Allora capo che facciamo?- chiese Yuna, aiutando Tifa a rialzarsi.

-Fermiamo questa follia- rispose il SeeD, portandosi il Gunblade sulla spalla.


Gidan schivò con una capriola l'attacco magico del fratello, provando a colpirlo con le daghe.

Ma quello lo evitò, compiendo un movimento fluente con le mani, preparandosi a colpire il biondo alle spalle.

Quello virò fuori tiro, per tornare all'assalto subito dopo.

Kuja rilasciò alcune sfere all'attacco, ma vennero respinte.

Scivolando come un artista tra le magie Gidan si esibì in una serie di acrobazie perfettamente bilanciate per raggiungere finalmente il fratello.

Il Protega del mago bianco resse al doppio fendente delle daghe, pur non senza un sorriso compiaciuto di Kuja.

Quindi a sorpresa il Jenoma più anziano sferrò un calcio, che fece indietreggiare l'altro sorpreso.

Gidan fissò il livido che gli si stava formando sulla mano.

-Sorpreso?- chiese il mago, sorridendo, mentre tornava a volteggiare normalmente -Tu e io non siamo molto diversi, fratello, era destino che le nostre abilità fossero allo stesso livello.

-Stai dicendo che io posso volteggiare con i globi luminosi intorno?- chiese, ancora sorpreso, Gidan.

-E lanciare magie come me- rispose Kuja, dopo una leggera risata.

-Forte! Proviamo!- esclamò il biondo, cominciando a muovere le mani a caso, provando ad imitare il modo con cui Kuja evocava i Sancta.

-Ah, Gidan, non credo che controllare la magia sia così semplice...- cominciò il Jenoma, con una nota di preoccupazione, prima di ammutolire di fronte al perfetto Sancta del più giovane.

-Come hai fatto!?- esclamò, con gli occhi di fuori.

-Puoi farlo tu posso anche io- rispose Gidan gongolando, ma perdendo il controllo e sparando la magia contro il fratello.

Fortuna che il mago sapeva usare i Protega, altrimenti sarebbero stati dolori.

-Ecco, questo mi spaventava- disse Kuja, lanciando un occhiata di rimprovero al fratello, che sorrise colpevole, come un bambino che ne ha combinata una grossa.

-In ogni caso, capisci quanto è importante questo scontro per me Gidan?- chiese ancora il mago, scuotendo il capo.

-Comincio a capirlo- rispose.

-Allora basta giocare!- esclamò il Jenoma più anziano, trasformandosi in quella specie di scimmia coperta di peli stile Sayan -Dammi il tuo tutto e per tutto!

-All right!- esclamò di rimando il più giovane, trasformandosi a sua volta -Oggi esaudirò i tuoi desideri fratello!


-Così non va- disse la donna scuotendo il capo, osservando con evidente disappunto Lightning intenta e distruggere Cloud.

Senza esclusione di colpi.

-Bah, dannazione. Il divertimento non è nemmeno iniziato- con un ulteriore gesto fece cadere un secondo masso, sopra il precedente, facendo scappare un gridò atroce dalle labbra di Firion.

-Firion!- la ragazza lasciò andare il SOLDIER mezzo morto e con un fendente spezzò le pietre.

-Firion stai bene!?- lo raccolse con una certa irruenza, mentre l'Ex-Mode si dissolveva.

-Auch! La gamba!- rispose, sofferente.

-Oh stai bene- lo strinse forte, ignorando i brevi rantoli di protesta.

Erano sudati fradici e il sangue si era dispero sui loro abiti, ma erano di nuovo insieme.

-Oh- la donna ebbe un fremito di nostalgia, a fissare i due abbracciarsi.

Un antico momento di pace.

Una vita felice.

-Sarà un piacere portarvi via tutt...- iniziò a dire quando una grossa esplosione si verificò poco lontano.

-Che diavolo...?


-CORRI MISERIACCIA NERA CORRI!

-TU PENSA A TROVARE UN MODO PER CALMARLA!

-HAI PROVATO A CHIEDERLE DI USCIRE!?

-FINISCILA DI FARE BATTUTE!

Vaan e Luneth stavano correndo come disperati mentre Terra si dilettava a bersagliarli di incantesimi.

Il fatto che stessero scappando la eccitava molto di più che se avessero tentato di attaccarla.

Prede.

E lei era il cacciatore.

Scatenò un Firaga di spaventosa potenza verso i due fuggitivi, minacciando di ridurli in cenere ad ogni passo, ma i due dimostrarono un incredibile velocità e resistenza, sfuggendo al suo potere.

Allora cambiò tattica, optando per il tiro al bersaglio con le palle di fuoco.

Ma il ragazzino riuscì ad anticipare le sue mosse e tenne se stesso e l'inutile compagno fuori dalla sua portata.

Con un sorriso semplicemente adorabile (sarcasmo) la ragazza sparò un Blizzaga gigantesco, un immenso pezzo di ghiaccio che sbarrò la strada ai due fuggitivi, che non ebbero altra scelta se non voltarsi terrorizzati mentre lei discendeva al suolo.

-Allora, miei piccoli amici- fece la figura aggraziata, pelosa e violacea, mentre avvicinava una mano al volto per evocare un piccolo Fire -Chi vuole provare per primo?

Vaan esplose un colpo di fucile, che Terra ricevette in faccia senza subire danni.

-Tutto qui?- chiese mentre un paio di shuriken le arrivavano contro, ma le bastò fare un rapido passo indietro per lasciarli scivolare davanti ai suoi occhi senza subire danni.

Poi fu il turno di Vaan che le arrivò addosso abbracciandola.

-Oh, un modo curioso di morire- commentò mentre si preparava ad artigliare la schiena del ragazzo.

-Terra perdonami- disse lui, per poi baciarla.

C'è da dire che la genetica degli Esper magari non è simile a quella degli Umani o dei Seleniani, o degli Al Bhed, ma di certo non sparava feromoni a caso durante una battaglia.

Per questo Vaan andò a schiantarsi contro il blocco di ghiaccio, crepandolo, dopo un pugno di rabbia e indignazione dalla ragazza.

-Brutto bastardo come ti permetti!- gridò mentre il Fire diventava un Firara e poi un Firaga, ma in quel momento dall'alto discese un Meteor.

-Scusa Terra- disse Luneth da dietro di lei, mentre l'immensa palla di fuoco si avvicinava alla ragazza.

Quella alzò un mano, e di pian piano l'incantesimo s'arrestò, finché Terra non ne ebbe il pieno controllo.

A quel punto lanciò una mezza occhiata (e pure di traverso) al ragazzino dietro di lei.

-Volevo dire: “Scusa Terra, me la reggi? Sono un po occupato a scappare”- rispose lui vago prima di schizzarle tra le gambe e puntare Vaan.

-VAAN MALEDIZIONE SVEGLIATI!- in qualche modo il piccoletto riuscì a lanciarsi contro l'altro ragazzo, infrangendo il blocco di ghiaccio, ma atterrando malamente dall'altra parte.

A quel punto scappare dal Meteor era impossibile, e vide l'immensa sfera farsi avanti inesorabile.

-Ehi!

-Non si interrompe una battaglia tra uomini!

Dal nulla Gilgamesh e Bartz, che erano rimasti schiacciati dal Blizzaga di prima, balzarono in piedi e con tutti e dodici gli arti rallentarono l'assalto della magia.

Finché non esplose brutalmente spedendo indietro i due combattenti.

-State bene?- chiese Bartz ai due biondi, trattenendo una smorfia di dolore sul suo volto annerito.

-Adesso basta! Chiunque si porterà sulla mia strada assaggerà la mia furia, dannati mostri!- esclamò Terra infuriata, avanzando fuori dai fumi dell'esplosione avvolta dalle fiamme.

-Così sia- replicò Gilgamesh preparandosi alla battaglia.


-Non permetterò a nessuno di voi di avvicinarvi mai più ai miei amici!- esclamò Cecil lanciando alcuni globi oscurità a caso verso i due avversari.

-Tu sei solo un maledetto egoista!- replicò Kain balzando oltre gli attacchi e incrociando le armi con il suo migliore amico a mezz'aria -Hai lasciato Rosa da sola a piangere pregando per il tuo ritorno, andandotene a fare il gonzo con i tuoi amichetti!

-Adesso basta! Siete solo due bambini capricciosi!- esclamò Theodor separandoli con un colpo di magia.

-Fai silenzio tu, fratello traditore!- esclamò Cecil caricando.

Theodor preparò un Thundaga con cui trattenere il fratello -Io no sto tradendo nessuno Cecil. Fai appello alla tua forza interiore.

-Smettila di blaterare idiozie!- sbottò il re, compiendo un ampio fendente a poca distanza dallo stregone, che balzò indietro, scagliando il Thudaga e costringendo Cecil a tenere le distanze.

-Cecil devi ascoltarmi, ne va della salvezza di tutti!- insisté lo stregone.

-Silenzio verme!- gridò Kain piovendo dall'altro -Non ascolterò ancora le tue insulse parole traditrici!

Theodor lo fermò a mezz'aria, lasciandolo lì a dondolare senza scampo.

-Cecil, ascoltami. Sono sempre stato un vile, lo ammetto. Ti ho abbandonato quando eri giovane, sono rimasto nell'ombra di Zemus mentre mi trasformava in un feroce vassallo, ti ho combattuto e ancora non sono libero dal peso dell'oscurità, ma devi fidarti di me quando dico che tu non lo sei. Non deve per forza essere così, fai appello al tuo spirito.

-Spirito?- chiese Kain rabbioso -Questo è solo un poppante viziato, che crede che tutto il mondo sia ai suoi piedi mentre lui sia destinato ad essere la luce splendente che illumina tutto. È solo un balordo pieno di se...

-Cane!- accecato dalla rabbia Cecil balzò verso il suo migliore amico, e stava quasi per trafiggerlo, quando il Gunblade di Squall si mise in mezzo, parando l'attacco.

Quindi il SeeD abbatté il pomolo della sua arma sul volto del re, facendolo crollare a terra.

A quel punto Tifa caricò Theodor e gli piantò un pugno nello stomaco, facendolo sussultare e lasciando libero Kain.

Questi si preparò a tornare all'attacco, ma Tifa si sollevò la maglia rivelando i seni protetti da un reggiseno che sembrava troppo piccolo per quella taglia.

-Che razza di tecnica di combattimento sarebbe?- chiese il dragone, sorpreso e infuriato.

-Oh, nessuna in particolare- rispose Tifa mentre Yuna faceva fuoco centrando le due gambe del dragone con dei Blizzard, obbligandolo a fermarsi.

Intanto Cecil si rialzò reggendosi il naso, menando un fendente obliquo da destra a sinistra, che Squall evitò con tranquillità, per poi deviare con naturalezza l'attacco di ritorno, arrivando a dare una gomitata all'addome dell'avversario.

Cecil rispose con un paio di affondi maldestri che il SeeD parò senza tante difficoltà, bloccando la lama nemica sopra la propria spalla, mentre il Gunblade puntava a terra.

Approfittando della distrazione dell'avversario sparò un Thunder verso il suo piede, facendolo sobbalzare.

Quindi Squall passò all'offensiva, incalzandolo con ampi fendenti e rapidi affondi, spingendosi in avanti, finché non disarmò Cecil con un colpo ben mirato.

Colpì in rapida successione col pomolo al volto, intrappolando le sue braccia e dandogli una ginocchiata all'addome, per finire con un colpo alla nuca.

Cecil cadde a terra rantolante, mentre Kain continuava ad esalare sconfitto.

-Non era necessario che interveniste- disse Theodor alle due donne, mentre si toglieva l'elmo di Golbez.

-Ordini del capo, mi dispiace- replicò Tifa, indicando Squall con la testa.

-Dov'è Firion?- chiese lo stregone, voltandosi verso il campo di battaglia.

-È con Light- rispose il SeeD, sopraggiungendo con Cecil sopra una spalla, affidandolo alla presa del fratello -Dovrebbero essere ancora...- si volse verso la battaglia.

E vide qualcosa.

Qualcosa di abbastanza terribile da farlo scattare d'improvviso come un fulmine verso un punto imprecisato della lotta.

-Squall...!- fecero i suoi compagni, ma non poterono seguirlo perché l'improvvisa luce di un esplosione poco lontano li accecò.


-Maledizione a quei due, non sanno proprio come regolarsi- ringhiò fra i denti la donna, prima di riportare lo sguardo su Light e Firion -Stavano per farmi perdere lo spettacolo.

-Cosa diavolo è stato?- chiese Light, mentre sollevava Firion.

-Non lo so, ma se continua così saremo tutti condannati. Dobbiamo riunirci- rispose il ragazzo.

-Lì, ci sono Bartz e Gilgamesh che tentato di fermare Terra! Se riusciamo ad aiutarli...- la Fusion Sword la abbatté, lanciandola lontano con una profonda ferita alla schiena.

-Light!- gridò Firion, prima che Cloud potesse afferrarlo per i capelli preparandosi a finirlo, portando l'immensa spada in fuori, pronto per compiere un violento attacco.

Firion maledisse quel momento in cui era caduto dal Chocobo.

Se Guardiano e Guerriero non fossero giunti in cerca di aiuto nessuno avrebbe partecipato a quell'assurda battaglia e nessuno si sarebbe fatto male.

Neanche Cloud.

-Oh, ma allora ce l'avete con me!- gridò indignata la donna quando un proiettile di Squall si piantò nel ginocchio del biondo facendolo piegare.

Mentre Firion si accasciava a terra, libero, il ginocchio del SeeD si abbatteva sul volto del SOLDIER, superandolo con un balzo.

Cloud si rimise in piedi e sebbene zoppicasse attaccò, menando un possente colpo dall'alto che Squall non riuscì a schivare, venendo spinto indietro duramente.

Quindi il biondo caricò in avanti, calando un colpo in orizzontale da destra, ma Squall indietreggiò ancora, e ancora mentre il SOLDIER incalzava.

Quando Cloud alzò l'arma sopra la testa, il SeeD sparò un Blizzard sul piede che sporgeva in avanti, il destro, per poi evitare l'arma dell'avversario che calava dall'alto e riuscendo a ferirgli la spalla.

Il SOLDIER riuscì tuttavia ad afferrarlo per il retro del colletto, lanciandolo in aria.

Quindi spiccò un balzo per trafiggerlo al volo, ma il moro schivò per poi attaccare a sua volta mezz'aria.

Il Gunblade impattò con la Fusion Sword, scatenando una miriade di scintille, prima di separarsi con un boato, atterrando a diversi metri l'uno dall'altro.

Squall si lasciò sfuggire un sorriso.


A\N: L'ultimo grande atto della crisi signore e signori, Squall vs Cloud.

DII\N: Ancora una volta la diatriba su chi sia il più forte tra i due si accenderà furiosa.

A\N: Accorrete numerosi per il prossimo capitolo. Alla prossima. Ciao. Oh, e per quelli che non lo fanno, recensire è sempre un opzione :) .

  
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