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Autore: _P o i s o n_Grrrl_    08/02/2009    1 recensioni
Questa è la prima FF che pubblico, paring Ginny/Pansy perchè personalmente lo adoro, non so che senso avrà alla fine e non so neanche se la continuerò... dipende se quanlcuno ha la pietà di lasciarmi qualche recensione xD!! Spero vi piaccia...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Coppie: Ginny/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2

 

Venus Doom

 

 

Watch me fall for you

MY VENUS DOOM

Hide my heart when all dreams are entombed

MY VENUS DOOM

All dreams are of you

MY VENUS DOOM

 

È passata quasi una settimana da quel giorno e non so perchè ma non vedo l’ora di rivederla.

Ogni volta spero di incontrarla per i corridoi e quelle rarissime volte che succede i nostri sguardi si incrociano e lei mi sorride fugace, ma col suo sorriso vero che puntualmente mi fa arrossire e saltare un battito del cuore, poi distoglie lo sguardo e va per la sua strada.

Non so perché ho queste reazioni quando mi sorride e quando incrocia il mio sguardo, non so perché cerco così tanto la sua presenza, non so perché mi sento così in un certo senso… attratta da lei.

Insomma lei è esattamente il mio opposto, tutto quello che io non sono e che –insieme alla mia famiglia- ho scelto di non essere, ma…

Ma cosa, Ginny?

Non ne ho idea…

Sospiro e chiudo gli occhi.

Sono qui d nuovo a pensare, a pensare a Pansy Parkinson, e non c’ho nemmeno una sigaretta.

- Com’è oggi niente sigarette?-

Appunto.

Apro gli occhi e la rivedo. Sembra un deja-vù dell’ altra volta, con l’unica differenza che mi sta già sorridendo, e –sarò matta- sto imparando ad adorare quel sorriso.

Le sorrido.

- Finite- le dico solamente facendo una faccia depressa.

Lei ridacchia si avvicina a me e mi si siede di nuovo a fianco.

Mi guarda per un po’, me ne accorgo, e poi improvvisamente mi cinge le spalle con un braccio e mi da un bacetto sulla guancia.

Io arrossisco un po’ e sorrido mentre e lei se ne accorge e ridacchia e mi sussurra all’ orecchio

- Ciao, Weasley-

- Ciao Parkinson- le rispondo imbarazzata ma continuando a sorridere.

Ci appoggiamo contemporaneamente all’ albero sotto il quale siamo sedute, spalla contro spalla.

- E tu non me lo dai un bacetto?- mi chiede fingendosi imbronciata.

Io ridacchio e mi sporgo verso di lei sfiorandole la guancia con le labbra, scoprendo quanto è morbida e liscia la sua pelle e quanto è buono il suo profumo che sa di cocco mischiato all’ odore inconfondibile di Black Devil che penso la accompagnerà sempre.

Che spero la accompagnerà sempre.

Quando torno al mio posto i nostri sguardi si incrociano e ci sorridiamo, poi lei si china sulla borsa e ne tira fuori le immancabili sigarette.

Ne tira fuori due dal pacchetto e poi lo rimette a posto mi porge una delle due Black Devil e con un colpo di bacchetta le accede.

-Grazie- le dico.

Lei fa un gesto non curante con la mano come per dire “fa niente” , pensa un po’ a qualcosa con la mano a mezz’ aria poi con la stessa prende la mia e appoggia la sua testa sulla mia spalla.

Dio quanto è tenera in questo momento!

Per la sua mano è fredda, anzi gelata.

Faccio scorrere il pollice sul dorso della sua mano, cerco di riscaldarla, e ho l’impressione che non è solo la sua mano che è fredda e che non sia colpa della temperatura, ho l’impressione che il freddo le venga da dentro, e la sola cosa che voglio in questo momento è riscaldarla, e non so neanche perché!

Incrocio le nostre dita e continuo ad accarezzarla col pollice, e mentre lo faccio guardo le nostre mani intrecciate e penso che starei così a vita.

Appoggio delicatamente la testo sulla sua e rimaniamo in silenzio a fumarci quelle due sigarette, accarezzandoci di tanto in tanto le mani rimaste rigorosamente incrociate.

-Mi piace stare così con te, Ginevra –

Ginevra…

Quanto è bello e dolce il mio nome uscito dalle sue bellissime labbra e pronunciato dalla sua bellissima voce.

Anche a me piace tanto stare così con te, Pansy

Ma non glielo dico, questo, mi limito a darle un bacio sui capelli.

Non posso provare queste cose per Pansy Parkinson, cazzo.

E non è perché è una donna, mi è già capitato di provare molto più che semplice amicizia per altre ragazze, ma lei… lei è Pansy Parkinson!

-Non dovrebbe piacerti stare in compagnia di una “traditrice del suo sangue”- le dico con una risata amara.

- Non mi interessa- mi dice lei guardandomi negli occhi e allontanando il suo viso dal mio.

- Non mi interessa per niente, anzi! La odio ‘sta cazzata del sangue, e odio anche la mia famiglia, ma quello è un dettaglio. Se hai sangue completamente magico cambia qualcosa? Guarda per esempio la tua amica Granger e Tiger o Goyle: quei due idioti sono purosangue ma per questo sono migliori della Granger? Assolutamente no! Il sangue non cambia niente, discriminare una persona dal sangue è come discriminarla per il colore della pelle: un enorme cazzata! E poi ci sono dei babbanofili che mi piacciono troppo-

E mi pare di averla vista arrossire un po’ e senza pensare, con il braccio libero dalla sua mano, la stringo e mentre lei fa lo stesso la sento sorridere

- Non starai sorridendo troppo per essere la Regina delle Serpi?- la prendo in giro.

La sento sorridere di nuovo seguita dalla sua voce inaspettatamente seria

- La “Regina della Serpi” da un po’ riesce a sorridere così tanto solo grazie ad una erta Grifondoro-

- E chi è quella fortunatissima Grifondoro che ha l’onore di vedere il tuo bellissimo sorriso?-le chiedo con il cuore a mille

- forse la conosci, è una piccoletta, coi capelli rossi, piena di lentiggini con due occhioni castani da cerbiatta che si chiama Ginevra Weasley-

- Uhm… penso di averla incontrata un paio di volte in Sala Comune-

Sorride e mi stampa un bacio tra la guancia e l’orecchio e io rabbrividisco.

Lei di scatto si scioglie dall’abbraccio e scatta in piedi.

-Avrai freddo, stavi tremando. E poi se non rientriamo faremo anche tardi per la cena- dice distogliendo lo sguardo dalla mia espressione stupita.

Mi porge la mano che ho tenuto fino a pochi secondi prima, e mi aiuta ad alzarmi.

Però quando anche io sono finalmente in piedi lei mi abbraccia e io mi attacco al suo abbraccio, stringendole le braccia intorno alla vita.

- Non era per il freddo che tremavo- le sussurro all’orecchio

- E per che cosa tremavi?- mi chiede sussurrando a sua volta

- Hai mai tremato per amore?- le chiedo strofinando il naso contro il suo collo.

E la sento rabbrividire.

- Adesso si- mi risponde stringendomi di più per poi staccarsi, prendermi per mano e trascinarmi lentamente verso il castello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

_P o i s o n_GrrrL_ space’s

 

My Goth è una cifra che non posto (e per fortuna NDTutti), èggià come darvi torto?

 

Però, sono tornata, e mi dispiace per voi U.U

 

Ma, bando alle ciance, la canzone è Venus Doom degli -][=][-][-][V][- (HIM) non so se possa entrarci consto capitolo ma la stavo ascoltando mentre lo scrivevo e quindi ho deciso di mettercela.

 

 

 

P.S. grazie alle persone che ha recensito, davvero.^^

 

  
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