CAPITOLO 2

La camera era ancora buia.
Le tende alla piccola finestra posta di fronte alla porta ma spostata sulla destra erano bianche, perfettamente stirate e assolutamente linde. La donna che le aveva sistemate aveva impiegato più di un’ora per renderle così nonostante si sarebbe potuta permettere una governante.
Ma tutto ciò che riguardava sua figlia doveva toccare la perfezione.
La sua Daisy.
La bambina stava ancora sognando: il suo amato nonno la stava portando in un favoloso giro della città parlandole di un locale dalla curiosa storia…
DRIIIIIIIIIINNNNNNNNNNN
La sveglia l’aveva improvvisamente strappata dalle braccia di Morfeo ma non appena stropicciò gli occhi ancora appannati si accorse che essa giaceva a qualche metro dal comodino, in frantumi.
“Percyyyyy” chiamò con voce improvvisamente acuta la bambina convinta che il grosso persiano si nascondesse da qualche parte nella stanza. Aveva di certo fatto cadere lui la sveglia saltando a tradimento sul comodino, altrimenti…
Ancora assonnata si diresse in cucina dove la madre stava impiattando una deliziosa torta di mele da servirle per colazione. La televisione era accesa sul TG che però in quel momento era intervallato dall’oroscopo giornaliero. La signora O’Keately stava enumerando gli astri in opposizione per quella settimana consigliando di evitare influssi negativi portando con sé…
“Chissà che oggetto avrà in tasca Dunlaith oggi!” aveva detto con entusiasmo Daisy pensando con curiosità alla sua compagna di classe, figlia dell’ ”astrologa O’Keately”.
“Non lo so tesoro, ma credo che sua madre potrebbe dedicarsi a cose più…concrete” aveva detto Amelia Wilson mentre ritirava le stoviglie pulite nelle credenze.
La bambina con ci fece caso e in un lampo era in bagno ad acconciare i suoi amati capelli rossi con il nuovo fermaglio che nonna Petunia le aveva comprato appena il giorno prima. Prendendo lo zaino in camera passò davanti agli scaffali ingombri di libri ed uscì di casa salutando con un ampio gesto la madre. La scuola si trovava proprio di fronte all’uscio, bastava solamente attraversare le strisce pedonali.




Dopo l’ora di matematica dove solo Hel e pochi altri erano riusciti a seguire gli arzigogolati ragionamenti del Maestro Fox, i ragazzini uscirono in giardino. Gemma e Dunlaith erano tranquillamente sedute su un muretto chiacchierando allegramente sulle nuove stranezze del padre della prima bambina. Il signor Lightfool pur essendo babbano aveva accettato con molta gioia e ottimismo il mondo magico della moglie. Gemma si divertiva moltissimo a confidare all’amica, sempre gentile e pronta all’ascolto, di come suo padre si fosse messo a spiare con non molto successo i folletti della Gringott oppure il metro magico di Olivander. Questa volta si era interessato ai Topoghiacci quei cubetti di ghiaccio incantato che una volta sciolti donavano magicamente vita al topolino in essi contenuti.
Dunlaith aveva allora iniziando un lungo monologo appassionato: suo padre era gelataio a Diagon Alley e lei amava osservarlo mentre creava le sue dolci meraviglie…e i topoghiacci erano un divertente diversivo per tutti i piccoli clienti che spesso facevano a gara per decidere il roditore più veloce.
“Attenta!” aveva urlato Gemma prendendo l’amica per le spalle e gettandosi con lei a terra.
Il pallone sfrecciò sopra le loro teste schiantandosi con un tonfo contro il tronco di un albero.
Una sbarazzina testa bionda si avvicinò correndo alle due bambine e Dunlaith riconobbe con felicità Mikey.
“Ehi ehi Duny! Gemma! Tutto bene? Scusate…Spencer ha esagerato…come sempre” aveva detto con un viso particolarmente imbronciato. L’antipatia tra Spencer e Michelangelo era ormai nota a tutti da tempo. Mentre Mikey era gentile, allegro e amico di tutti, Spencer non perdeva occasione per farsi notare, in qualunque modo. Secondo la maggior parte della classe era un pallone gonfiato sempre pronto a dire malignità.
“Oh non ti preoccupare!” aveva detto timidamente Gemma fissando le sue iridi opache prive di pupilla negli occhi azzurro cielo del ragazzino più popolare della classe.
“Sono riuscita a farla schivare a Dun per un soffio…in effetti ho percepito lo spostamento d’aria e…istinto!” aveva detto la piccola riccia con un gran sorriso.
“Mitica!” aveva ricambiato Mikey con la più amabile delle espressioni dopodichè era tornato a giocare a palla con Spencer e Akiko che non amava molto il calcio ma dava comunque filo da torcere ai ragazzi.



Due bambine erano sedute ai lati opposti del giardinetto, ma non si parlavano per nulla.
Gwendoline stava, come in ogni intervallo, continuando la sua lettura. Detestava il calcio. Come poteva essere chiamato sport? Si correva sudando e sporcandosi tutti dietro a una patetica palla…
La sua danza classica! Quella sì che era pura eleganza!
Pensò ai passi che aveva imparando appena un giorno prima nella sua enorme villa sotto l’occhio vigile di nonna Katrina, sempre pronta a rimbeccare la sua insegnante privata. Nonna Katrina…l’unico familiare con cui aveva un rapporto. L’unica che la crescesse davvero e l’unica che poteva salutare ogni mattina prima di recarsi a scuola.
Il malumore l’assalì e a quel punto leggere non serviva più a nulla. Infilò il segnalibro e chiuse il volume con uno scatto sollevando il suo sguardo verso la compagna di classe seduta alcuni metri da lei.
Helel era una bambina molto chiusa per lei e se ne stava sempre in disparte con quelle enormi cuffie nelle orecchie senza parlare quasi mai. La vedeva sgranocchiare lentamente una barretta di cioccolato. Chissà a cosa stava pensando…
Helel intercettò lo sguardo di Daisy ma non le interessò molto.
Doveva imparare ancora molte cose.
Quella mattina aveva fatto cambiare colore alle pareti del soggiorno mentre ascoltava una delle sue canzoni e in quel momento stava provando da quasi dieci minuti a ripetersi facendo mutare l’odioso grigio dei lacci delle sue scarpe. Nella sua mente doveva colorirsi solo un poco facendolo somigliare all’azzurro polvere. Chi se ne sarebbe accorto?
I minuti di intervallo erano già trascorsi e tutti i compagni dovevano rientrare. Hel fissò le stringhe: era appena riuscita a farle diventare di una sfumatura argentata ben lontana dalle sue aspettative…ma era già un inizio!.

DAISY DURSLEY


DUNLAITH O’KEATELY


GEMMA LIGHTFOOL


MICHELANGELO HAMATO


GWENDOLINE EDWARDS


HELEL MCSTEFAN


AKIKO CHOSEN


SPENCER HARVEY


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ANGOLO AUTRICE!!!!
Ciao a tutti gente!
Eccomi qui con il primo capitolo della storia!
Questo è il capitolo di prova, diciamo così. L’ho impiegato per descrivere più o meno i personaggi che ho già ricevuto. Non vi preoccupate: avranno tutti la loro visibilità e i prossimi capitoli saranno più dinamici certamente.
Allora cosa ne pensate?
Desidero ricevere recensioni lunghe per meglio regolarmi sulla lunghezza di ogni capitolo, sullo stile…
Vi sono piaciuti i vostri personaggi?
Scrivete…scrivete…scrivete tanto!

DOMANDA DI FINE CAPITOLO (rispondere via MP)
Che personaggio dei lungometraggi animati sarebbe il vostro personaggio? (Disney, Pixar, Dreamworks, 20 Century Fox…)

Aspetto anche le altre schede!!!!!! XDXDXDXD
Alla prossima!!!!!