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Autore: ClaryMalfoy    18/09/2015    1 recensioni
-Che ci fai qui Malfoy?- esclamò stupita la ragazza, appena lo vide.
-Sono venuto a prenderti, dobbiamo studiare insieme, ricordi? Se devo fare una cosa la faccio bene!
Harry e Ron rimasero a fissare i due, sconcertati.
Questa storia ha partecipato alla prova di un concorso di Wattpad arrivando al primo posto
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La casa non era molto grande, ma era di un colore candido, come quello della neve che ricopriva l'erba e gli alberi del giardino.
-D-dove siamo?- chiese Draco, guardandosi intorno frastornato.
-Questa è casa mia. I miei non ci sono, ogni Natale vanno a trovare mia nonna paterna ad Hastings. Quindi puoi stare tranquillo, siamo soli.
La Grifondoro aprì la porta e accese la luce. Il soggiorno era accogliente, e davanti al divano si ergeva un grande caminetto; con un colpo di bacchetta la riccia fece apparire un fuoco.
-Accomodati pure, vado a preparare un tè...penso faccia bene in queste situazioni...
Il giovane Malfoy annuì serio, sedendosi sul divano e aspettando che la ragazza sparisse dietro la porta della cucina. Poi si portò le mani agli occhi e iniziò a piangere silenziosamente. Sua madre era morta, uccisa dal suo stesso marito...e tutto per colpa sua. Non poteva essere vero, non era successo...
 
La voce di Hermione che annunciava che il tè era pronto lo fece sobbalzare; si asciugò in fretta le lacrime e fece un respiro profondo.
La ragazza arrivò subito dopo, con un vassoio pieno di biscotti tra le mani. Gli sorrise dolcemente, gli occhi colmi di tristezza.
-Mi dispiace...ti va di parlarne?- si sedette al suo fianco e lo avvolse in un abbraccio consolatorio. Lui la strinse di più a sè, respirando il suo dolce profumo di vaniglia. Le accarezzò i capelli e la guardo negli occhi, le iridi dorate che lo avevano sempre ipnotizzato.
Poi, senza nemmeno pensarci, la baciò quasi con violenza, le labbra salate per il pianto. Le mani passarono dal collo alla schiena della ragazza; le dita giocherellarono con la zip del vestito, per poi abbassarla. I baci si fecero sempre più intensi, mentre sfilava ad Hermione l'abito di dosso. Sentiva quel bisogno insistente di averla vicina, di sentirla dentro di sè. Lei era l'unica cosa che lo faceva sentire bene, che gli dava la forza di vivere ancora.
Si sfilò la camicia, senza mai staccarsi dal quel contatto indispensabile ed Hermione si trovò sotto di lui, vestita solo dell'intimo. 
Lo capiva; capiva perché Draco lo stava facendo, così non si oppose, anzi, lo assecondò. Gli sfilò i pantaloni neri di velluto, lasciandolo in boxer. Intanto lui la stava torturando, baciandole il collo con movimenti circolari e facendola gemere di piacere. Le mani di Draco le slacciarono il reggiseno; il suo tocco non era dolce come al solito, ma Hermione non se ne accorse nemmeno. Quando si liberarono degli ultimi indumenti i loro sguardi si incontrarono di nuovo ed Hermione scorse un luccichio negli occhi di Draco. Vide il dolore, lo vide annegare in quel mare in tempesta. Sentì una fitta al cuore, e trattenne un singhiozzo. Strinse il Serpeverde tra le braccia, mentre lui scivolava tra le sue cosce. Quando entrò dentro di lei, si dimenticarono di tutto il resto; l'unica cosa che volevano era stare uniti il più possibile.
Il ragazzo scivolò al suo fianco, circondandole la vita con le braccia. Si addormentarono così, stretti su un divano, alla luce di un caminetto.
 
Quando Hermione si svegliò trovò gli occhi di Draco puntati su di sè.
-Ciao- gli sorrise, poggiando le labbra sulle sue.
-Perché mi guardi?
-Stavo pensando a quanto sono fortunato ad avere vicino a me una creatura così bella...
La ragazza arrossì immediatamente e poggiò la testa sulla sua spalla.
-Ti amo più di ogni altra cosa, Hermione. Non desidero altro se non stare con te, voglio che tu lo sappia.
-Anch'io Draco...mi dispiace, mi dispiace per quello che è successo...è tutta colpa mia e non so cosa fare, non so come rimediare...- la Grifondoro trattenne una lacrima, che faceva pressione per cadere.
-Non provare mai più a dire una cosa del genere! Tu hai rimediato, sei qui, con me! Te la ricordi, la prima volta che ti ho baciato? Ti ricordi cosa ti ho detto?
-Che sono il tuo antidoto...
-E non mentivo. Tu sei la ragione per cui sono ancora qui. Tu, piccola so-tutto-io, e il nostro bambino.
Sorrisero al pensiero di quella piccola creatura che stava crescendo nel ventre della ragazza.
-Che faremo? Con tuo padre e tutto il resto intendo...
-Quel lurido bastardo! Si merita di finire ad Azkaban in eterno...- il biondo contrasse le labbra in una smorfia.
-Possiamo stare qui fino alla fine delle vacanze se ti va...
-Quando tornano i tuoi?
-Penso tornino tra un paio di giorni, ma non ci sono problemi. Sai, vorrebbero tanto conoscerti!
-Ma sono babbani, non so come ci si comporta...
-Draco, non iniziare a fare il Purosangue orgoglioso! Sono persone normalissime!
-No, sono i tuoi genitori...
-Non sarai mica in ansia!
Hermione scoppiò in una risata che la fece cadere dal divano. Continuò a ridere, distesa nuda sul tappeto del soggiorno. 
-Che cazzo ridi Granger! Mi stai prendendo per il culo?- e scivolò giù dal divano anche Draco, sopra di lei, facendole il solletico; iniziò a baciarla, mordendole il labbro inferiore. Fece più pressione su di lei, ma smise subito, appena la riccia emise un gemito di dolore.
-Che c'è?
-La...la pancia...fa male...
-Scusa...Sai, forse dovremmo dirlo ai tuoi...
-No, non ci penso nemmeno! Dopo mi mandano a "16 anni incinta"!
-Che?
-Niente, una serie televisiva...Comunque non ho intenzione di aprir bocca con loro.
-E quando ti vedranno con una mongolfiera al posto della pancia cosa dirai? "Eh, sono un po' ingrassata in questi ultimi tempi!"? Hermione, dobbiamo dirglielo- la sua voce non accettava risposte negative.
Poi si alzò, si infilò i pantaloni e si avvicinò al caminetto. Notò subito delle cornici nello scaffale di fianco al fuoco; ne prese una in mano e sorrise. La foto ritraeva un' Hermione piccola e lentigginosa, le labbra sorridenti mettevano in mostra i denti che Draco aveva sempre considerato troppo grandi e che invece ora erano perfetti.
La foto di fianco mostrava una coppia felice nel giorno del loro matrimonio.
-Sono loro vero? I tuoi genitori.- chiese il Serpeverde, mostrando la foto alla ragazza, che annuì.
-Potremmo esserci noi al loro posto...- riflettè, guardando Hermione, che si stava vestendo.
-Che intendi dire?
-Perché non ci sposiamo?
-Draco...
-Sono serissimo! Mio padre andrà in prigione, non potrà più decidere per me. Il che significa che posso annullare il matrimonio con quella stupida della Greengrass e stare con te.
-E sposeresti una sporca Mezzosangue?
-No, io voglio sposare te, Hermione, la mia piccola e bellissima Grifondoro, la persona più intelligente che io conosca. La ragazza che nonostante tutto è ancora al mio fianco. La madre di mio figlio.
Gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime, appena Draco le fu di fronte e si inginocchiò senza smettere di guardarla.
-Sì, lo so, perdonami se non ho l'anello qui con me, ma...Hermione Jean Granger, mi faresti l'onore di diventare mia moglie?
 
 
****
Eccomi qui con un nuovo capitolo! La storia purtroppo sta giungendo al termine, perché secondo il regolamento del concorso il massimo di capitoli era 20...mi dispiace.
Spero comunque che questo capitolo sia di vostro gradimento :)
   
 
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