Film > Re Leone
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Autore: lionelscot    25/09/2015    1 recensioni
« Pensi davvero che io possa diventare re ? Dopo Mohatu, Ahadi, Mufasa, mio padre... E se non fossi in grado ? E se finissi come Scar ? »
« Io sono convinta che sarai un grande re proprio perché hai questi dubbi, perché ti preoccupi, perché non ti ho mai visto nasconderti dalle tue responsabilità e perché ne sono certa. Tu sarai un grande re. »
Salve a tutti e benvenuti alla nuova edizione della mia vecchia fiction TLK: The Missing Prince. Dopo oltre due anni ho deciso di rimettervi mano e di riscriverla, seguendo nuove idee nate per la creazione di una nuova serie di Fiction legate all'universo de "Il Re Leone". Spero vi possiate interessare e vi possiate preparare ad un viaggio nelle Pridelands.
Le altre due versioni le potete trovare ai seguenti indirizzi:
- http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1406967&i=1 (2°)
- http://lionking.forumcommunity.net/?t=50166728 (1°)
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kopa, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Vitani
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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         Il Sole era già al suo apice, eppure era come se la sua luce non fosse in grado di filtrare in quella stretta e tetra gola celata nelle Outlands ma nella sua ombra si potevano scorgere dei riflessi giallognoli, in costante movimento, che osservavano il tutto da sopra i loro ridenti ghigni.
         Una figura se ne stava sdraiata a terra, in preda ai suoi pensieri quando sentì chiamare il suo nome, che la costrinse a porsi sulle zampe, dando la schiena a coloro che l’avevano chiamata.

         « Spero per voi che questo schiamazzo sia per avvisarmi del successo del piano. »

         Le due iene sopraggiunte si fissarono deglutendo l’una negl’occhi dell’altra. Sapevano esattamente che le cicatrici che percorrevano il corpo erano un monito per tutti. Non a caso era stata l’unica dalla scomparsa del Trio a seguito della caduta di Scar a riunire nuovamente tutti i clan di iene. Il terrore pure si tinse sui loro volti e nei loro sguardi, mentre il silenzio che crearono infastidì ulteriormente la loro interlocutrice.

         « Allora ? » domandò seccata, volgendo lo sguardo a fulminare i due. Solo allora, il primo si fece coraggio e rispose:

         « Il piano è fallito... C'è stato un imprevisto... »

         « Un imprevisto ? » replicò stizzita la leader, voltandosi lentamente verso i due. « Che genere di imprevisto ? » incalzò sul suo interlocutore, facendolo sudare copiosamente sotto la pelliccia.

         «Un leone…» intervenne il suo compagno in aiuto «lo stesso che era intervenuto qualche giorno fa nella gola. Abbiamo lottato sino alla fine ma lu-gagh… »
Fu un istante e il secondo messaggero fu vittima della forza di Basha. Sentì la vita scivolarle lentamente via man mano che l’aria veniva a mancarle, prima che la morsa che la stringeva al collo le spezzasse le ossa, facendola afflosciare come un foglio di carta tra le fauci di Basha, mentre il primo messaggero sbiancava letteralmente sotto la pelliccia maculata.

          « Ti avevo forse interpellato ? » Domando alla sagoma esangue della sua vittima. « Fino alla fine, ha detto. » ripetè rivolgendo un fulmineo sguardo verso il primo interlocutore Se è così, perché voi siete qui a riferirmelo ? Evidentemente non è così. Tu. Puoi spiegarmi come può un leone, UNO SOLO, avere la meglio su venti iene ? Come può un felino, comparso dal nulla, mandare a monte il MIO piano per eliminare quella inutile principessa ? Evidentemente voi non eravate in grado di adempiere ad un compito così semplice…» dichiarò avanzando lentamente verso quella iena che sentiva le sue paure impossessarsi del suo corpo, mentre la sua mente mandava maledizioni per l’essersi cacciato in quel guaio. Sentiva la sua fine avvicinarsi, quando una sagoma dagl’occhi rossi si mosse nell’ombra e richiamò l’attenzione di Basha.

          « È vero allora quanto diceva Scar di voi. Non siete altro che un branco di incompetenti senza cervello, al punto dal farvi battere per ben due volte da un leone sconosciuto proveniente chissà da dove… »

          Basha arrestò la sua avanzata, voltandosi di scattò nella direzione di quella voce, fulminandola con lo sguardo.

          « Hai coraggio a presentarti qui. Lo sai benissimo che mi basterebbe un cenno del capo per far porre fine alla tua miserabile vita… » provocò la iena, muovendo il capo a mostrare tutti i denti delle presenti, pronte a reagire ad un ordine. « Dimmi, cosa mi impedirebbe di farlo, ora ? »

           « Oh, lo so benissimo che potrebbe accadere, se non fosse che se succedesse qualcosa a me, qualcuno a te molto caro potrebbe pagarla… » rispose con una provocante tranquilla naturalezza quella figura, fissando con i suoi furiosi occhi rossi quelli di Basha la quale, digrignando i denti, fece allontanare tutte le altre iene presenti in quel buco, restando sola col suo interlocutore. Quando tutti si allontanarono, un colpo rapido fece mancare il fiato alla povera iena. Una immensa zampa felina l’aveva afferrata per il collo e la stava premendo con tutta la sua forza contro la nuda e fredda roccia, il tutto mentre quegl’infernali occhi rossi mostravano il sadico piacere di quel momento nel rammentarle chi avesse il potere in quell’istante.

           « Ricordati che sono IO ad avere il potere su di te, non l’opposto… Vedi, volendo ora potrei farti fare la stessa miserabile fine del tuo caro compagno. Com’è che si chiamava… ? Ah sì. Asante… »

           Le lacrime di dolore si stavano unendo a quelle di disperazione per i ricordi che la stavano assalendo a quelle parole.

           « Ricorda: solo io so dove si trova la tua piccola, e se proverai un’altra volta a fare la voce grossa o a disobbedire ai miei ordini e nessuna iena potrà mai trovarla. Quando mi avrete aiutato a vendicarmi della Rupe, lei sarà libera e le Pridelands saranno finalmente vostre. E' chiaro il concetto ? »

           Con il muso solcato dalle lacrime, Basha annuì. Nel momento in cui toccò il suolo, riprese a respirare, lasciandosi andare ai singhiozzi di pianto per il pensiero della figlia. Non poteva agire diversamente, la vita di sua figlia era troppo importante per lei, talmente tanto da obbedire ciecamente a quell'idea folle di estirpare i leoni dalle Pridelands.

           « Procederemo come previsto, un paio di leoni in più non sarà un problema per voi. E se lo sarà, sarà tua figlia a pagarne il prezzo ! »

           Mentre la figura si allontanava nell'ombra, la iena non poteva fare altro che stringere i denti e trattenere a forza quell'urlo di rabbia che le veniva da dentro, un urlo così forte che sembrava le facesse esplodere il petto se non fosse stato liberato, ma che lei non poteva lasciar andare mentre i suoi pensieri volarono ad Asante, il solo che l'aveva sempre compresa e consigliata da quando era divenuta capo del suo clan e che le era sempre stata accanto. Ma ora non poteva più esserle d'aiuto. Lui avrebbe saputo cosa fare, senz’altro. Lui... Ma ora lui non c'era più e toccava a lei salvare Furaha, la sua piccola, la sua gioia. Il regalo più bello che la vita ed Asante avevano saputo darle. Doveva salvarla. Anche a costo di scendere a patti con l'oscurità...
   
 
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