<< Mettetevi in fila! Prima padre e madre della sposa, poi quelli dello sposo, poi insieme in una foto unica. Poi amici e parenti. Fratelli e sorelle, se ne avete. >> ed aspetto che eseguano << Un bel sorrisone per me! >> e, mentre sorrido anche io, scatto le foto.
Le rivedo rapidamente dallo schermino, zoommo sulle facce e controllo le luci, poi sorrido e dico: << Tutto ok! Avanti un altro! >> ed un nuovo gruppo si avvicenda.
 
Ho appena finito di lavorare – alle quattro di mattina - e mi reco nelle cucine in cerca di zuccheri.
Ho inviato a casa il mio assistente Mark più di un’ora fa, cosi sono rimasta sola e vogliosa di cibo consolatorio extracalorico.
<< Salve, Cuoco. E’ rimasto un pezzo di torta? >> chiedo, con gli occhi più stanchi del pianeta.
Ho l’abitudine di chiamare tutti con il proprio titolo, poiché la mia memoria a breve termine dimentica tutti i nomi.
<< Certo, tenga. >> annuisce brevemente e me la serve << La fotografa, giusto? >>
<< Mhmh. >> mugugno un assenso, mentre addento un pezzetto di torta alla crema. Odio la crema, ma durante i ricevimenti cui partecipo sono tutt’altro che schizzinosa. La fame è fame.
<< Non ha mangiato prima? Quando la torta era ancora sul tavolo? >> mi chiede, guardandomi curioso mentre spazzolo la fettona di torta come una che non vede cibo da anni.
<< Si da il caso che abbia lavorato. >> rispondo, appena inghiotto << E poi, per etica personale, non mangio mai insieme ai clienti. Non rischio l’attrezzatura al buffet. >>  

Buffet: l’incubo di tutti i fotografi, con gli invitati che sembrano arrivati direttamente da un luogo sperduto del mondo con carenza di cibo, che spintonano e si piazzano a mo’ di statue davanti al tavolo con le preparazioni gastronomiche e si scollano solo quando sono finite le esigue portate.
Conoscendo le usanze barbare della popolazione mondiale davanti ai buffet..preferisco fotografare dal più lontano possibile con un buon zoom ed intuire il gusto dei vari stuzzichini in base alle foto scattate qualche giorno dopo, sullo schermo ultrapiatto ed ad alta risoluzione del mio favoloso pc.
Fare a botte e rischiare mila euro di attrezzature per un misero vol-au-vent rinsecchito e con il ripieno evaporato non fa per me.
A costo di morire di fame.

<< Capisco. >> sorride quello, guardandomi << E’ buona? >>
<< Molto! >> esclamo, mentre il cuoco mi sorride ampiamente. In realtà no ma dubito che, con la fame che ho, avrei potuto dire qualcosa di diverso.
Domani avrò mal di stomaco tutto il giorno, caspita.
<< Buonanotte. >> dico al cuoco, mentre gli passo il piatto vuoto << Buonissima, sul serio. >>
<< Buonanotte a lei. >> e, con un sorriso furbo, mi ferma, dicendomi: << Ah, signorina! La torta non l’ho preparata io: gli sposi l’hanno ordinata al catering. Quindi..se non le è piaciuta non si faccia problemi a dirlo! >>
<< Amo il cioccolato. >> dico di rimando. La mia faccia schifata era troppo visibile?
<< Risposta intelligente! >>
<< Da socio Mensa. >> e gli schiaccio l’occhio.
Poi me ne vado, lasciandogli trarre tutte le sue conclusioni sul mio QI e l’assonanza con il suo lavoro, e mi infilo in macchina.
Mi spetta un’ora di strada per poter godere di nuovo del mio french bed e del mio piumone di Sailor Moon.
Confusione permettendo.

***

<< Te lo hanno mai detto che sei un’immatura? >>
<< Molte volte, Rose. Più di quanto tu possa credere. Ma questo “complimento”, adesso, a cosa lo devo? >> inclino la testa di lato, mentre Merope mi si acciambella sulle gambe.
Stiamo parlando da più di un’ora di quanto Emmett sia fantastico, di quanto siano belli i loro figli..e dire che, ai tempi del college, non era cosi rompicoglioni!
<< Devo dirtelo? Sul serio? >> chiede lei, sgranando gli occhi.
<< Sono un socio Mensa, ok non si scappa. Ma non ho ancora sviluppato le mie capacità latenti come gli X-Man e non ho i poteri divinatori come Harry Potter. Quindi si, amica mia, devi dirmelo sul serio. >>
<< Il piumone di Sailor Moon! >> esclama, indicandolo << E’ un attentato ai trent’anni! >>
<< Ehi, ehi! Non ho ancora trent’anni! >> ribatto << E poi non ho solo il piumone..ho anche lo scettro lunare e le mini action figure! >> sospiro.
<< Dio mio, Bella..sei messa male! >> e Rosalie si porta una mano sul volto perfettamente truccato quanto il mio struccato << Credevo che ti fosse finita la mania da action figure quando hai comprato quella di Loki in The Dark World e quella di Thor in Age of Ultron.. >>
<< Che posso farci se amo Tom e Chris e li posso guardare tutti i santissimi giorni senza fare torto a nessuno? >> ed apro le braccia con ovvietà.
<< E ami anche le guerriere Sailor? >>
<< Naturale. Quelle che ho sono importate dal Giappone, la serie super limitata per il ventesimo anniversario e.. >>
<< Basta, Bella. Sei una Nerd. Lo sapevo già! >>
<< Sarei una Nerd se ti dicessi che amo la Marvel al posto della Dc ma che il miglior Batman sullo schermo è di Christian Bale. >>
<< Gesù, ho capito. Non sei una Nerd. >> ed alza una mano in mia direzione.
<< Dimmi che ci stai a fare qui, Rose. Tuo marito ti lascia andare sola a farti millantare la sua bravura? >>
<< Beh, si..sa che vado a casa della mia migliore amica che, al massimo, potrebbe uccidermi con un colpo in testa di scettro lunare tutto luci e suoni. Sai che paura! >> e ride come una matta, facendomi ridere insieme a lei << Sul serio, Bella. Sono preoccupata per te. So che sai del matrimonio e..beh..Carl è felice, adesso. >>
<< Ne sono lieta. >> all’improvviso è calato il gelo. Odio parlare di Carl e del mio passato.
<< Verrai al matrimonio? >>
Non rispondo, mi limito ad accarezzare Merry ed annuire in silenzio, gli occhi bassi.
<< Mi dispiace..sai che non sono mai stata d’accordo con lui per.. >>
<< Va tutto bene. Va tutto a meraviglia. >> la interrompo, guardandola per un attimo.
<< Quindi non ci stai male? >>
<< Ho fatto la mia scelta anni fa, Rosalie. Va tutto bene. >>
Si, Rosalie: va tutto bene. Ho solo perso l’unico uomo decente per me..per avere la mia indipendenza.
<< Lo spero per te. >> e mi guarda seriamente. Poi, per stemperare la tensione, mi dice: << Che abito metterai, quel giorno? Il tuo cosplay di Sailor Venus? >>
<< Carl lo adorava, quando si vestiva da Kunzite e partecipavamo alle gare. >> e mi perdo nei miei ricordi.

Devo averla ancora, la foto del primo premio che vincemmo a diciotto anni.
Bello, biondo, dolce..ma come ho potuto dirgli, a soli ventidue anni, che non potevamo stare insieme perché dovevo vivere la mia vita?
Adesso potrei giurare di essere stata una completa cretina: era perfetto, per me. Mi sopportava!
Invece, adesso, mi ritrovo come Anne Elliott di Persuasione a cercare il mio Capitano Wentworth che, per inciso, sta per sposare la sua Louisa.
Non c’è nessun Benwich che se la porta via e ci toglie da quest’impiccio, caspita.
Né, tantomeno, la famosa lettera da parte di Wentworth nei miei confronti. Ehm..nei confronti di Anne.
Lui non mi ama più.

<< Che Nerd di amici che ho! >> sbotta Rosalie, interrompendo i miei monologhi interiori.
<< Oh, si, cara..e se non ti dispiace ti chiederei di andare al sodo. Stasera c’è la maratona de “Il signore degli anelli” e, come sai, non vorrei perderla.. >> sospiro drammaticamente e Rosalie mi guarda sorridendo.
<< Ebbene..che vestito indosserai? Sei l’unica single del gruppo..magari trovi il tuo Mr. Darcy..chissà? >>
<< Mi vestirò come una degna Bennett, non preoccuparti. >> e le schiaccio l’occhio << Vestito bianco stile impero. Un nastrino rosa in vita. Capelli ricci legati in un toupè..troverò quel Mr.Pomposo e me lo sposerò, vedrai. >> la prendo in giro, ridendo << 10.000 sterline l’anno!! >> ed imito il vocione di Mrs. Bennett.
<< Devi smetterla di rivedere il dvd di Orgoglio e Pregiudizio tutte le sere, Bella. >> e scuote la testa, disapprovando << Domani si va a fare shopping, ok? Meglio che dici di si..perchè poi non voglio che ti lamenti una settimana prima perché non hai ancora trovato il vestito.. >>
<< Ok, Caporale! >> meglio accettare e non inimicarsi Rosalie Hale.

***

<< Spero che questo sia di vostro gradimento. >> sbotto furente, uscendo dal camerino con l’ennesimo vestitino striminzito multicolor e pieno di paillettes che Rosalie ed Alice mi hanno ordinato di provare, e mi piazzo davanti allo specchio.
Niente male, mi sta bene ma..non è il mio abito.
<< NO! >> tuona Rosalie, agitandosi sul divanetto posto difronte allo specchio. Appunto.
Mi sento in protagonista di una puntata venuta male di “Abito da sposa cercasi”, con l’unica differenza che non mi sto per sposare.
<< E te pareva! >> protesto, sbuffando.
<< Eddai, Bella! Smettila di lagnarti..la dieta ti ha resa bellissima! Indossa quello rosa antico, daiii! >> dice Alice, supplicandomi con lo sguardo e cercando di imbonirmi con la scusa della dieta che mi ha donato una linea ottimale.
<< Non cedo alle lusinghe, MAB. Adesso provo l’unico vestito che ho avuto la fortuna di poter scegliere io. >> e mi re-infilo in camerino.
Sposto gli abiti – una pila, per la precisione – e prendo il vestitino nero.
Non appena lo indosso sento che è lui, quello giusto.
Sto ammattendo, ok, ma adoro questo vestito.
Mi piazzo davanti allo specchio e noto le facce sbigottite delle mie due migliori amiche.
<< Dio mio..sei..stupendaaaa!! >> urla Alice, facendo girare clienti e commessi dalla nostra parte.
Fortuna che il negozio è suo e può fare ciò che vuole.
<< Alice, ma non era di tre collezioni fa? >> chiede Rosalie, stupita.
<< E’ un vintage, cara.. >> risponde saccente quella mentre continuo a rimirarmi soddisfatta e quasi non le ascolto.
Ho sempre adorato le gonne a campana, ma questo è qualcosa di eccezionale: la gonna arriva alle ginocchia ed è a campana ampia, la scollatura è a cuore ed io..mi sento come catapultata negli anni ’60. Il morbido tulle nero della sottogonna mi restituisce al tatto una tranquillità che..oddio, sto proprio impazzendo!
<< ..mi stupisce che tu li tenga ancora e.. >> continua la voce di Rosalie, in sottofondo ai miei monologhi mentali.
<< Lo prendo! >> urlo, dopo tre ore di infinito stress a provare tutto il negozio.
<< Farai un figurone, Bella! >> urlano entrambe, non appena finiscono di disquisire sul vintage.
Bah, lo spero.

***

Giro e rigiro sulla sedia girevole presidenziale del mio studio mentre scorro le foto degli ultimi due matrimoni a cui ho lavorato.
Non appena si copiano i files sul pc li divido e li trasporto dentro le due cartelle preposte e faccio una copia di backup sul mio Hard Disk esterno.
Sono davvero felice di aver acquistato almeno il vestito due settimane prima del matrimonio.
E’ un record, dato che per quello di Rosalie mi sono ridotta a tre miseri giorni prima del grande giorno e per quello di Alice due.
Sono proprio un disastro.

<< Bella, ti ho portato la memory. >>
<< Grazie Mark. Sei un tesoro. >> e gli mando un bacio.
Inserisco anche le sue foto nelle due cartelle, e gli sorrido, restituendogli la scheda.
<< Hai mai pensato a farti una “mela”? >> chiede il mio assistente, sedendosi sulla sedia girevole che uso per i ritratti in studio << Sai..velocità, definizione.. >>
<< Surriscaldamento..Ehi, Mark..a me piacciono le “finestre” per tutti i buoni motivi che tu giudichi “Bad+”. Che vuoi farci se non viviamo in Silent Hill e il finale è diverso da quello “Good+”? Fattene una ragione e continua a provare..magari, la prossima volta, mostra il brillocco sul tetto e ti vengono a prendere gli alieni! >> e gli sorrido, complice.
Mark è un patito di videogiochi come me. Abbiamo giocato insieme a qualche battaglia online di Assassin’s Creed – rigorosamente vinta da me in versione “Cortigiana/Sweeney Todd”, ovvero sgozzando tutti con il mio pugnalino – ma, parlandone, abbiamo scoperto di amare entrambi Silent Hill alla follia.
Il primo, quello del 1998. Rigorosamente Playstation one.
Odio dirlo, ma sono passati troppi anni.
<< E va bene..quando mi rapiranno gli alieni chiederò a loro che fine abbia fatto Cheryl! >> e ride come un pazzo, seguito da me.
<< A quando il prossimo scontro con Need For Speed? >> chiedo, dopo aver recuperato la lucidità.
<< Quando vuoi ma..preparati a perdere! >>
<< Con me in veste di poliziotta? Ti farò pagare tutti i danni che infliggerai allo Stato..e saranno guai! >> gli strizzo l’occhio, mentre lui sbianca (evidentemente ha ricordato come gli ho distrutto la porche carrera l’ultima volta) e sento tintinnare il mio scacciapensieri attaccato alla porta d'ingresso.
<< Dai, vai a vedere chi è! >> gli dico, mollandogli un buffetto sul collo e mandandolo nell’altra stanza.
Lui esegue, non prima di avermi inviato un bacio con la mano.
Eh, si..vent’anni e non sentirli, lui.
Ventisette anni e sentirli, io..
Il pc ha finito di lavorare e sorrido: mi alzo e vado a dare una mano al mio assistente.
Una nuova giornata è iniziata..e non vedo l’ora di viverla.


NDA: doverose spiegazioni settimanali per chi non conoscesse i riferimenti usati in questo capitolo.

- Non sono un socio Mensa, anche se il mio QI è "superiore alla media". Non ho mai provato nemmeno a fare domanda, dato che ho visto che razza di ignobili prove e schemini fanno fare a quei poveri cervelloni.
- per le action figure di Sailor Moon mi riferisco a quelle del ventennale appena uscite (che non ho, mannaggia!) e, essendo la ff ambientata tra qualche anno, hanno un valore di mercato alto. Per questo Bella ne va fiera.
- Kunzite e Sailor Venus erano fidanzati. Nell'anime originale e nel manga, oltre che nel mio adorato Sailor Moon Crystal, ci sono spiegate le varie relazioni tra le guerriere Sailor ed i generali di King Enymion.
- Persuasione (SPOILER per chi non lo avesse letto): per chi non lo sapesse (ho anche pubblicato una ff su Orgoglio e pregiudizio) sono una fanatica di Jane Austen, ovvero una Janeite. Anne era innamorata del capitano Wentworth ma è stata persuasa a lasciarlo (all'epoca era uno spiantato). Quando torna, quasi dieci anni dopo, Wentworth ed Anne si riscoprono innamorati, sebbene lui sia lievemente incazzato per il rifiuto, facendo intuire alla "povera stella" della sua ex di essere innamorato di Louisa.
Alla fine Louisa si sposa con il capitano Benwich e i due sfiagti eroi si sposeranno dopo secoli di sofferenze immani.
Riassunto del riassunto: merito una medaglia!
Per chi non si accontenta..andate su wiki, ovvero la sorgente della conoscenza!
- "Mela" e "finestre"..se non fosse chiaro il riferimento..vi do solo un indizio: traduzione in inglese!
- "Bad+" e "Good+", compreso il "brillocco" da mostrare sul terrazzo, sono tutti riferimenti ai vari finali di Silent Hill del 1998, il primo, vero, unico ed inimitabile gioco per la Play che mi ha fatto sclerare come nessuno mai prima di allora. Se non ci avete giocato..ragazzi DOVETE farlo!
- Sono una fanatica di Assassin's Creed e Need for Speed. Si era capito? LOL
- Il riferimento a Christian Bale è una mia personale opinione. Spero che i veri nerd inside non mi uccidano! LOLOLOLOL

Ebbene..volevo ringraziate tutti voi per aver inserito nelle preferite/ricordate/seguite questa storia.
Come al solito, siete i migliori lettori che uno scrittore potrebbe avere!

Giusto ieri, in concomitanza della pubblicazione del capitolo 32 de "Il Dio della guerra", ho dato vita ad un gruppo su fb "Le NDA pazze di Moi Self". Iscrivetevi in molti..vi aspetto!

Vi aspetto anche su Wattpad --> WATTPAD MOI SELF

Per adesso vi mollo..sperando che il capitolo sia di vostro gradimento e, andando bene, ci risentiamo con questa storia sabato prossimo.

Un bacione!

Giuly :D