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Autore: lxuryslxuis    02/10/2015    1 recensioni
-Cosa devo fare per farmi perdonare da te, Harry?-
-Starmi lontano sarebbe d'aiuto, Louis.-
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Oh eccoti Louis- mi riprese Brianna sorridente da sotto le lenzuola.
-Si, eccolo- Harry mi guardò da capo a piedi con un tono quasi di disgusto.
-Stavo dicendo ad Harry di cosa stavamo organizzando per quando ci sarà la tua pausa- continuava a sorridere.
Basta.
Mi sentivo male, stavo per morire, me lo sentivo.
-H-harry- Gesù tremavo.
Se prima era incazzato con me adesso non mi vorrà più neanche parlare.
-Nulla, me ne stavo per andare, tranquillo- disse velocemente andando verso la porta. 
Aveva una maschera di delusione, ed era solo colpa mia.
-Harry aspetta!- era già in corridoio e camminava fin troppo veloce.
-Cosa devo aspettare Louis? Eh? Cosa?- si fermò di colpo girandosi, mi scontrai contro il suo petto.
Mi spaventai leggermente perché disse quelle parole con una tale rabbia che temevo mi volesse colpire in faccia.
Anche se me lo sarei meritato.
-Senti Harr..- mi interruppe puntandomi un dito contro.
Ora mi colpiva, me lo sentivo.
Sono poche le volte che ho visto Harry arrabbiato, e penso che questa sia la peggiore.
Stavo male io per lui, perché non meritava questo dolore.
Aveva gli occhi lucidi e non sopportavo questo, ma non sapevo cosa fare, ero impacciato in questo cose. 
Se cercate il "fidanzato perfetto" non contattatemi.
-No senti tu Louis.- dovevo ascoltare, glielo dovevo, almeno questo.
-Io sono stufo di aspettare che tu faccia la cosa giusta, quindi facciamo una bella cosa, io vado per la mia strada, tu per la tua- lo disse con una freddezza immane.
-Ti prego- mi stavo per inginocchiare a lui e pregarlo di perdonami perché sono una testa di cazzo, ma non avevo la forza neanche di respirare.
-Mi dispiace, non posso sempre subire, sono stanco- non resse il mio sguardo e lo abbassò al pavimento.
Volevo toccargli la guancia e asciugargli le lacrime, lacrime scese per colpa mia.
Tirò su col naso e si girò per andarsene.
-Ti amo Harry- lo urlai piangendo, lo stavo tenendo dentro da quando era entrato in quella stanza.
-Impara a non farlo più- quasi mi pregò.
-Cosa devo fare per farmi perdonare da te, Harry?- urlai affinché mi sentisse, ma lo stavo praticamente seguendo.
-Starmi lontano sarebbe d'aiuto, Louis- era finita.
Mi fermai di colpo quando girò l'angolo, non valeva la pena seguirlo, mi avrebbe respinto.
Mi scendevano lacrime, singhiozzavo e sentivo caldo, mi sembrava di essere in mezzo al fuoco.
Ma io non devo perderlo, non potevo.
Lo avrei riconquistato, avrei riconquistato la sua fiducia, fosse l'ultima cosa che faccio.

*******

Harry's

La testa mi scoppiava e mi sentivo spaesato.
Lo avevo fatto davvero?
Avevo lasciato Louis?
Dopo quattro anni di amore, avevamo finalmente trovato la nostra dimensione e poi un fulmine a ciel sereno.
Fanculo.
Ci avevo creduto fino alla fine, io Louis lo amo, lo amo con tutto me stesso, e questo non cambierà per molto tempo, magari non cambierà mai.
D'altra parte lo odiavo, insomma, aveva messo incinta una ragazza solo perché era ubriaco e fatto.
Così dicono i media.
Non mi fidavo più di lui, non del tutto.
L'unica cosa che mi restava da fare ora era andare avanti, continuare i concerti ed essere felice per le persone che mi seguivano.

Era già il secondo giorno all'o2 arena.
I concerti più belli avvenivano lì dentro, ero a casa.
Avere mia mamma e mia sorella vicino mi faceva stare bene, mi coccolavano tutto il giorno ed era proprio quello che mi serviva adesso.
-Tutto bene?- mi spuntò Gemma da dietro appoggiandomi il mento sulla spalla alzandosi in punta di piedi. 
-Insomma- risposi girandomi e abbracciandola mettendo il mento sulla sua testa.
-Hai chiarito con Louis- mi strinse.
Non glielo avevo ancora detto.
-Ci siamo lasciati- sputai fuori.
-Voi cosa?- urlò leggermente guardandomi negli occhi.
-Non era più cosa Gemma, ci andavo stretti- mi allontanai andando a bere.
Mi sentivo la gola secca solo a dire quelle parole.
-Dai fai il serio, si conferma la barca o no?- rise un po' e mi fece il solletico. 
Mi allontanai di botto.
-Gemma ti ho detto che è finita!- dissi quelle parole e scoppia a piangere, di nuovo.
Mi accorsi che si spaventò un po' per il mio tono di voce e mi cedettero le gambe, mi portai le mani alla faccia coprendola, quasi per vergogna.
-Mi dispiace, non vol..- singhiozzo.
-Shh Harry- si inginocchiò di fronte a me e mi abbracciò cullandomi.
-Va tutto bene- il suo tono dolce mi calmò un po'.
Continuavo a piangere e non riuscivo a smettere e questo mi fece imbestialire ancora di più perché mi sentivo debole e non volevo esserlo.
-Ora calmati e vai a far sognare quelle ragazze là fuori- mi disse mentre mi prendeva il viso tra le mani e mi asciugava le lacrime.
-Guarda che sono io la ragazza della famiglia eh- disse facendomi ridere e togliendomi dei capelli dalla fronte.
-Forza, sei Harry Styles e hai un concerto tipo ora- disse guardando il suo orologio e urlando l'ultima parola.
-Corri superstar!- mi spinse fuori dal camerino e mi girai per salutarla mandandole un bacio.
Mi ricomposi un po' mentre correvo.
-Santo cielo Harry!- urlò Liam.
-Stavamo per far evacuare l'arena per cercarti- continuò sospirando.
Raggiungemmo Niall e Louis.
Lo guardai un secondo, ma lui sembrava far finta di niente.
Solite mani in centro, urlo di inizio, seconda sera all'o2 arena. 

*******
Louis'
La seconda sera andò bene, tutto liscio.
Ero un po' stanco e mi facevano male gli occhi, forse per il troppo pianto.
Harry sembrava stare bene, lo osservavo in tutto, ovviamente quando lui era impegnato in altro.
Non parlare con lui fu difficile, mi mancava.
Ci eravamo lasciati, non voleva dire che non potevamo avere una conversazione da amici.
-Hey Harry- dissi timido con le mani nella tasca della mia felpa nera dell'adidas.
-Ciao- un saluto così freddo che mi fece voglia di andar via.
Neanche mi guardò in faccia.
Così mi girai e feci per andarmene.
-Stai bene?- quella domanda mi lasciò di stucco.
Come potevo stare bene, parlare a mala pena con la persona di cui sono innamorato e sembrare due perfetti sconosciuti.
-S-sì, diciamo, tu?- sorrisi un po' e lui mi guardò con i suoi occhi verdi, quelli di cui mi sono innamorato, ma erano spenti e tristi.
-Sì- fece un mezzo sorriso e si staccò per camminare verso di me.
Mi sentivo male ad ogni passo che faceva.
-Allora ci vediamo Louis- disse sorpassandomi.
Lì crollai.
Non stava venendo verso di me, se ne stava andando.
Ma poi cazzo mi aspettavo, che mi venisse incontro e mi slinguazzasse davanti a tutti? 
Magari.
Sussurrai un ciao e andai nella direzione opposta.
Non potevo più stare così, dovevo fare qualcosa.
  
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