Rimanere aggrappati a
un sogno meraviglioso, eh?
Per favore. Che stronzata col botto.
Classica frase da film melenso del cazzo, mirata a un pubblico di
età bassa e cultura presumo ancora più bassa che
si beve senza questionare qualsiasi vaccata vagamente romantica
vomitata da un personaggio fittizio col sorriso smagliante. Ricordate,
true art is angsty.
Quando la gente si metterà in testa che le favole sono
troiate? Che non per tutti arriva il principe azzurro, o l'equivalente
in gonnella, a salvarci dall'orco cattivo che ci vuole divorare? Che a
volte l'orco ci divora sul serio, nell'indifferenza generale?
Basta santo cielo, basta. Non ne posso più di sentire e/o
leggere simili cagate.
Cercherò di essere più chiaro, se riesco: tutti i
tròpos letterali questo sono, tròpos.
Non esiste il principe azzurro.
Non esiste il cattivone che dall'alto del suo trono ride con la risata
malvagia™ quando il suo piano malefico è all'apice
del successo.
Non esiste il lieto fine da fiaba con i nani che festeggiano il
matrimonio fra Biancaneve e il suo fustaccione.
Non sempre, almeno.
Magari tu… sì, tu che stai leggendo proprio ora.
Magari tu sei uno dei fortunati che incontrerà una o
più di queste cose nel corso della propria esistenza. In tal
caso puoi considerarti baciato dalla sorte, o dalla sfiga a seconda dei
punti di vista. Ma facilmente sarà la prima,
perché spesso le perle vengono consegnate ai porci.
Ora, chiedo gentilmente a chi legge di appoggiare i forconi. Non serve
spingersi a tanto.
Insomma, capisco la necessità di staccare dalla routine, dal
tran tran, dalla solita vita squallida e piatta.
Ma ci sono modi meno nocivi per farlo.
Ad esempio ascoltate i Sabaton. Costoro cantano dei tre cobra fumanti
brasiliani, della Divisione Fantasma al comando di Rommel che invade la
Francia a velocità supersonica, di quel fottuto Superman di
Audie Murphy, di Simo Häyhä che con un fucile delle
guerre puniche uccide cinquecento sovietici in un mese, delle
mirabolanti gesta guerresche del Leone del Nord Gustavo Adolfo. Mi
sento tranquillo affermando che voi probabilmente non siete Rommel, non
siete Audie Murphy, non siete Simo Häyhä e non siete
Gustavo Adolfo.
Oppure giocate a D&D. Create un dannato mind flayer non-morto e
sterminate qualunque cosa si muova. O, se vi volete fare del male,
c'è sempre il monaco epico della quarta edizione che a
quanto pare è una specie di divinità capace di
schivare anche le gocce di pioggia.
Voglio dire, sfogare le manie di onnipotenza si può. E fa
bene, è terapeutico, ci dà quel giusto distacco
dal grigiore della moglie mestruata, del cane malato e del mutuo che scade.
Solo che, a mio non modesto parere, cercare questa cosa nella vita
reale è controproducente.
Per come la vedo io il discorso è semplice: vuoi una vita da
fiaba? Bene, perfetto. Divorzia o molla la dolce metà, vendi
tutto quello che possiedi e fai una scelta filosofica di un certo
impatto. Se non ne sei disposto, hai paura, pensi sia una
follia… per carità, tutti problemi validi e
spesso incontestabili. Ma allora non sognare a occhi aperti un
palestrato intelligente come un tombino che ti entra dalla finestra nel
cuore della notte per rapirti e portarti nella sua torre a fare sesso
forsennato non-stop.
Non funziona così.