Dediche: A
quell’uke del mio koi: rekichan e alla nostra bellissima figlia Shichan ù_ù Kaasan
e tousan ti vogliono sempre bene, piccola >*<
*Rosso*
Persa com’era a ricordare gli eventi passati, si rese
improvvisamente conto che fuori era già buio.
Sospirò frustrata, conscia che doveva ancora dare una pulita
alla casa e appendere le decorazioni prima dell’arrivo degli ospiti per la cena
di Natale.
Evocò dei bushin per farsi dare una mano nelle pulizie ed il suo ultimo pensiero fu:
«Se
solo ci fossero Sasuke e Naruto a darmi una mano.»
*
Il campanello suonò per quella che sembrava la centesima vola.
Sbuffando, Sakura andò ad aprire scrutando accigliata i
nuovi ospiti.
Quando li ebbe studiati abbastanza da riconoscerli, esclamò:
«Ce l’avete fatta ad arrivare,
finalmente! Ci stavamo chiedendo se foste morti
nella strada del ritorno.»
Un uomo dai lunghi capelli biondi racchiusi in un codino, fece
un sorrisino imbarazzato e sbruffone a mò di scusa.
Guardando il suo accompagnatore, altro uomo dagli occhi e
capelli neri, decise di liquidare il tutto con uno sbuffo divertito.
A Natale, si è sempre più buoni.
Si spostò dalla porta per farli entrare, ricevendo un
sentito:
«Grazie Sakura-chan!
Stavamo congelando lì fuori!»
Nel guardarli ora, alla luce delle lampadine, notò che sotto
il mantello dell’uomo biondo spuntava una testolina dai lunghi e lisci capelli neri.
Osservò allora con attenzione il volto allegro dell’amico,
trovandolo, anche se invecchiato, non molto differente da come lo ricordava.
Le tre cicatrici spiccavano sulle guance leggermente
abbronzate ed i suoi occhi, rimasti di un azzurro
limpido, emanavano dolcezza all’indirizzo del fagottino rannicchiato sul suo
petto.
Scrutò poi anche il viso dell’altro, rimanendo sorpresa di
scorgere su quelle labbra fini un dolce sorriso.
L’entrata in scena dei nuovi venuti però, non era passata
inosservata e mentre Naruto si toglieva il mantello, ebbe come la sensazione
che il tempo si fosse fermato.
Nessuno che li aggrediva perché erano spariti per dieci
anni.
Nessuno che gli correva incontro per sapere cosa successo.
No. Semplicemente, iniziarono a salutarli con affetto, come se
si fossero visti neanche il giorno prima.
Naruto sorrise finalmente rilassato e giovale, decidendo che
era ora di presentare la bambina.
Con Sasuke sempre vicino, la mise allora dolcemente a terra,
facendole poggiare i piccoli piedi sul pavimento e con la più totale
tranquillità esclamò:
«Lei è Shichan, nostra figlia.»
Sakura sorrise loro come se già lo sapesse,
lasciando gli altri impietriti ad ascoltare la loro storia:
Kyuubi, entrata misteriosamente in calore, aveva dotato
Naruto - per errore - di organi
femminili perfettamente funzionanti e nel fare l’amore…
Haruno andò in cucina a
prendere tre tazze di cioccolata calda; quando tornò, gliele porse con un ghignetto beffardo.
Il team 7 si guardò con affetto,
avvertendo attorno ai loro mignoli qualcosa che si rafforzava.
Il rosso
della vendetta li aveva divisi per tanto tempo, ma un altro rosso li teneva
legati per la vita.
Nel
bene e nel male.
E tutti insieme,
come ai vecchi tempi, risero e scherzarono, con in più solo una bambina di
circa nove anni, che li guardava con i suoi splendidi occhi azzurri.
Come al solito, chiedo scusa per il
ritardo ç_ç L’università ammazza çOç
Bene, questa era l’ultima flas-fic
e come potete vedere, tutto è bene quel che finisce bene ^O^
ehehehe
A chi credeva che finisse male: XP
XD Ok, scleri a parte: ringrazio
moltissimo voi che avete commentato e scusate la fretta, ma fra poco chiude la
sala informatica dell’uni ç_ç
Bene, alla prossima gente!