Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: fede_rica19    14/10/2015    2 recensioni
FanFiction sulla nuova generazione! Un TEEN DRAMA! Amori,tradimenti,amicizie e feste da sogno...ma soprattutto il ritorno del TORNEO TRE MAGHI AD HOGWARTS!
Dal primo capitolo:James Sirius Potter, alto e muscoloso, occhi nocciola e con capelli lunghi e corvini che ricadevano morbidi e scomposti sul collo, quasi fino alle spalle. Sorriso malandrino ed un caratterino troppo strafottente per essere davvero il figlio del Salvatore del Mondo Magico. Oppure forse la celebrità e la ricchezza nelle quali sin da piccolo era stato avvolto, lo rendevano così sprezzante, menefreghista ed arrogante. Sapeva di essere una celebrità appena ebbe messo piede sull’Espresso di Hogwarts, sei anni fa ormai.
Una ff sulla new generation con personaggi di mia fantasia e reali! Dimenticate la Hogwarts diligente e seriosa... fate spazio ad incontri lussuriosi, feste clandestine, a sentimenti non espressi, ed ad amicizie vere!
Vi va di seguirmi in questa avventura? Spero di vincere questa sfida con me stessa e scrivere una bella storia sulla nuova generazione!
Coppie: James Sirius/nuovo personaggio; Rose/Scorpius e tante altre...
Nuovi personaggi: Bart Mclaggen, Octo Thomas, Florinda Jordan e Calliope Rosier (cognomi importanti)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo | Contesto: Nuova generazione, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Orgoglio&Pregiudizio'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                             
 
Capitolo 26
“E tu sai che io avrei voluto essere quella ragazza…”
 
-Sirius dai sbrigati…Ho promesso a Selene e Gilda che sarei passata dal loro scompartimento per un po’, hanno gossip succulenti sulla festa di ieri!!- Flo esortava Sirius per il corridoio del vagone mentre lui trasportava la gabbia con la sua civetta Annie.
-Arrivo, non sta ferma un attimo!- rispose avvilito.
-FLO! SIAMO QUI!!- urlò Gilda dall’altro lato del corridoio agitando il braccio come una forsennata. Così Flo sorrise a Sirius e lo oltrepassò.
-Ci vediamo fra poco nello scompartimento, ok? Se passa il carrello prendi qualche ape frizzola per il viaggio tesoro!- Sirius annuì e non fece in tempo a voltarsi per continuare verso lo scompartimento, che Freddy aveva promesso di occupare, che qualcosa o meglio qualcuno gli venne a sbattere contro.

BOOM

Un enorme paio di occhi blue come un oceano profondo si incontrarono con i suoi. Calliope era venuta a sbattere contro di lui, sbilanciata dalla sua gabbia con un allocco bruno. Inevitabile fu voltarsi verso Florinda che aveva assistito a tutta la scena. Ritrovarsi tra le due ragazze per Sirius fu una strana sensazione. Si sentiva a disagio e non sapeva cosa dire. Non che le ragazze erano state da meno visto che anche loro era impalate.

-Scus…scusate, colpa mia! Permesso….- era stata Calliope a prendere coraggio e a spezzare il silenzio, appiattendosi contro il muro e oltrepassandoli. Flo aveva assunto un cipiglio che lui non riusciva proprio a decifrare. Cosa aveva fatto di sbagliato?
-Flo non l’avevo vista arrivare, non l’ho fatto di proposito…- tentò il ragazzo ancora scosso e a disagio. Flo aveva ancora gli occhi fissi sul punto in cui Sirius aveva frenato ovvero nel quale era rimasto impietrito di fronte Calliope. Poi mostrò un sorriso tirato, scrollando il capo.
-Tutto ok! Ci vediamo dopo…- alla fine gli disse e la vide incamminarsi verso Gilda che dal corridoio in lontananza la stava ancora aspettando. Posò la gabbietta a terra vicino ai piedi di Bart raccomandandosi di controllare il pennuto della ragazza, e si congedò dai suoi amici per andare in bagno. Si sentiva improvvisamente uno strano mal di testa, era confuso ed agitato. Si sciacquò il viso tentando di rinfrescare non solo la pelle ma anche i pensieri. Quando uscì dalla porta un altro viso che lo metteva a disagio non poco gli si parò davanti.

-Ho finito, prego…- disse ad Octo scansandosi per lasciarlo passare. L’altro ragazzo lo guardò perplesso ma Sirius era già abbastanza agitato per quello che era successo prima, e non ne sapeva nemmeno il motivo, ma una cosa la sapeva: non se la sentiva di cominciare una discussione anche con quello che mesi addietro era uno dei suoi migliori amici.
-Sirius senti…- anche stavolta però il diretto interessato aveva un’intenzione diversa.
-Ti sembra questo il momento adattato?- ruggì voltandosi di scatto.
-Volevo solo dirti che mi dispiace per come si sono messe le cose…- Octo aveva un tono basso e malinconico ma lui si sentiva così arrabbiato.
-Così come?!- difatti gli domandò puntiglioso ed ironico –cosa hai combinato per fare in modo che le cose si mettessero così?! Tu pensi io sia cieco, o stupido?!- gli vomitò addosso quelle parole con rabbia. Octo si irrigidì ma a quanto pare non sapeva cosa rispondergli.
-non so a cosa ti stai riferendo Sirius ma io ero venuto a scusarmi…- mormorò Octo ad occhi bassi.
-Scusarti per cosa? Per aver mantenuto un pò troppo la promessa di tener d’occhio Florinda?- adesso il suo amico era sbiancato ma ancora una volta restò in silenzio e non rispose all’ennesima frecciatina. -È la mia ragazza adesso e non ha più bisogno di te…ti credevo un amico io, non un qualsiasi traditore…- e con queste parole si voltò e a grandi falcate si allontanò da quello che un tempo era stato come un fratello per lui.
 
*

Alla tana era un putiferio quel 18 Giugno, tiepido e soleggiato, per il matrimonio di Molly Weasley con il primogenito dei coniugi Baston. Florinda aveva aiutato nonna Molly come tutte le cugine di Sirius, ad allestire con nastri, ghirlande e fiori il grande Tendone, dove si era appena conclusa la cerimonia. Ma la giornata non si era prospettata piacevole come aveva creduto. In realtà doveva aspettarselo che Bart Mclaggen e… Octo fossero stati presenti. Probabilmente Sirius non aveva raccontato ai cugini che non erano più amici come un tempo, e allora lo zio Percy aveva pensato bene di invitare anche loro dato che anche Lucy e Molly per anni avevano giocato con gli amici di Sirius alla Tana e ne erano molto affezionate. Le era gelato il sangue quando lo aveva visto fare capolino all’interno del Tendone, proprio poco prima dell’inizio della celebrazione. Aveva un’espressione austera ma occhi curiosi che forse solo lei sapeva riconoscere. Quando l’aveva vista sul piccolo altare a fare da damigella insieme a Lily e Rose lo vide fare un piccolo sussulto. A quanto pare entrambi erano rimasti scossi dall’essersi rivisti dopo due settimane di lontananza, senza nemmeno un messaggio al cellulare oppure una lettera via gufo.

-> https://www.youtube.com/watch?v=0zl_kygKrFw
Sirius non ne aveva più parlato di quanto successo sul treno ma Florinda sapeva bene che le stava nascondendo qualcosa che sicuramente andava ben oltre al di là dell’incidente con Calliope Rosier. Che sinceramente le aveva dato fastidio. Non era cieca, aveva visto che occhiata significativa e piena di frasi non dette si erano scambiati, ma forse era più facile mentire a sé stessi e convincersi di averlo immaginato oppure non dargli alcuna importanza. In fondo ora Sirius era il suo ragazzo, no?! Lo stava osservando chiacchierare con qualche suo pro-zio sull’ultima partita dei cannoni di chudley quando qualcuno si sedette accanto a lei al tavolo. Il cuore le si fermò quando vide chi fosse.

*E' passato un sacco di tempo  dall'ultima volta che sono venuta da queste parti…
è passato un sacco di tempo ma sono tornata in città,
e questa volta non me ne andrò senza di te.*


-Buon pomeriggio damigella!- la voce calda e suadente di Octo le era mancata. Con il cuore in gola e le gambe tremanti sotto il tavolo (per fortuna, altrimenti sarebbe stato troppo imbarazzante).
-Buon pomeriggio a te…non credevo venissi qui!- mormorò imbarazzata tormentandosi le dita sotto il tavolo.
-Qui da te?- le chiese guardando ovunque tranne che nella sua direzione, mentre lei non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo profilo. Poi capì cosa o meglio chi stava cercando Octo con gli occhi, ed un brivido le percorse la schiena.
-Già…non ci siamo più parlati dopo…dopo la conversazione che abbiamo avuto nei bagni!- argomentò Florinda con voce tremante ed imbarazzata sempre di più. –non dici nulla però…-
-Stare qui con te mi basta! Mi sei mancata!- le disse finalmente guardandola negli occhi. –ed io?- quegli occhi blu la fottevano sempre.
-Si, anche tu mi sei mancato!- ammise con il cuore in gola.

*Sai di whisky quando mi baci… Rinuncerò di nuovo a tutto per essere la tua bambolina .
Sì, questa volta non me ne andrò senza di te …
 C’è qualcosa, qualcosa in questo posto.
Qualcosa delle notti solitarie e il mio rossetto sul tuo viso…di me e te.*


-non dirmi no…- fece una pausa –vieni a ballare con me, voglio stringerti un ultima volta, poi se me lo chiederai io ti lascerò andare…per sempre!- ormai Flo era convinta che il cuore talmente batteva forte le sarebbe uscito dal petto e avrebbe ballato la rumba al centro del tavolo. –Allora?- ma decise di non rispondergli bensì si alzò dalla sedia e gli porse la mano. Octo la strinse e insieme si aggiunsero alle persone che in pista stavano ballando un pezzo jazz insieme agli sposi. Lui le teneva dolcemente la mano mentre lei aveva poggiato il mento sulla sua spalla. Erano stretti l’uno all’altra e sentiva Octo annusarle dolcemente i ricci raccolti in un chignon morbido.

-Chiedimelo…- le sussurrò implorante all’orecchio –chiedimi di lasciar perdere, di rinunciare a te! È troppo difficile prendere questa decisione da solo… se solo tu mi dicessi che è quello che vuoi, che vuoi essere lasciata in pace, io lo farò!- il suo respiro caldo sul suo orecchio la fecero rabbrividire ma le sue parole la ferivano nel cuore.
-Non posso…- piagnucolò chiudendo gli occhi e stringendolo ancora più forte a sé. –Io non so se voglio rinunciare a te!- rispose aprendo gli occhi e cercando i suoi, tinti di blu come il cielo di mezzanotte senza stelle.

*tu ed io…preferirei morire senza te e me. È passato molto tempo da quando sono arrivata qui...
ma sono tornata in città ma questa volta io non me ne vado senza di te! (You and I; lady Gaga)*


-mi dispiace…- gli disse mentre gli occhi le si stavano riempiendo di lacrime, si liberò dall’abbraccio e dopo avergli stretto forte le mani, lasciò la presa e si allontanò dalla pista da ballo.
 
Lo stesso fece Octo che tirando su con il naso e cercando di non inseguirla si rifugiò dietro il tendone, un posto isolato. Voleva urlare e voleva tirare pugni contro il muro.
-Cosa non ti è chiaro di starle lontano?!- Sirius lo aveva raggiunto e dall’espressione dura e il tono nervoso quell’incontro si era appena messo male.
-Gira al largo Sirius, non è il momento!-
-Non dovevi presentarti qui se non volevi vedermi!- ruggì in risposta l’altro ragazzo.
-Non è te che sono venuto a vedere…ti ricordo che Molly è una mia cara vecchia amica e…-
-E sei venuto per portarmi via Florinda, non è così?!- gli si fece più vicino gonfiando il petto e serrando i pugni. Non poteva crederci…lui e Sirius, un tempo come fratelli, si stavano fronteggiando, ma la cosa più stupefacente è che lui si sentiva pronto a spaccargli il muso.
-Vorrei capire per quale motivo tu credi che lei sia una tua prerogativa? Cioè dopo anni di trattarla male, di farla soffrire mentre pendeva dalle tue labbra, di lasciarla in un angolo per scoparti la prima cretina che ti capitava, adesso credi che te la meriti?- gli vomitò quelle accuse ad un palmo di naso, poteva specchiarsi nelle iridi nocciola di Sirius tanto erano vicini, a tenersi testa. Sentì alle sue spalle dei passi sull’erba, sempre più veloci.
-Ragazzi per favore andateci piano…- la voce di Bart alle sue spalle lo sorprese, ma non si voltò, voleva reggere lo sguardo di fuoco di Sirius.
-Per favore dateci un taglio…ricordate per caso che siete buoni amici da anni?!- anche Freddy era comparso alle spalle di Sirius. I loro amici volevano mitigare ma Octo dentro di sé sapeva che qualcosa tra loro due ormai si era rotta per sempre.
-Non sono affari tuoi cosa ci sia stato fra me e Florinda in passato…fatti da parte, lei ha scelto di stare con me! Non hai il diritto di intrometterti solo perché ti avevo chiesto un favore, non ti avevo chiesto di innamorarti di lei!- probabilmente se lo avesse colpito con un pugno gli avrebbe fatto meno male.
-Credi che ti spetti ogni cosa di diritto, come se tu fossi il padrone di tutto e noi i tuoi servi non è così?! Non crogiolarti troppo nell’idea che lei sia tua solo perché tu hai schioccato le dita e ti sia finalmente deciso!-
-Che cosa vuoi insinuare?! Che lei possa lasciare me per te?- gli domandò con tono ironico e sprezzante, e in quel momento Octo non ci vide più dalla rabbi e lo colpì dritto sullo zigomo con un pugno ben assestato. Ovviamente Sirius reagì all’istante colpendolo in un fianco e facendolo sputare e mugolare dal dolore. Non poté reagire nuovamente perché le braccia di Bart lo avvolsero e lo spostarono di peso. Lo stesso fece Freddy, tentando di fermare Sirius, con la prepotenza.
-SARÀ LEI A SCEGLIERE!- però riuscì ad urlargli mentre Bart lo trascinava lontano da lì.
 
*

Mentre Freddy gli premeva una borsa di ghiaccio sullo zigomo, Florinda entrò con viso preoccupato nel salottino di nonna Molly.
-Ma che hai combinato?- cosa poteva risponderle? Abbassò lo sguardo con rabbia e Freddy lasciò la stanza. –Hai litigato con Octo? Perché?- insistette lei sedendoglisi con prepotenza di fronte, cercando il suo sguardo.
-Dimmelo tu perché Flo!- ruggì sollevando il capo. Lei si irrigidì ma non distolse lo sguardo.
-Perché sei geloso di lui?- invece gli domandò la ragazza.
-Perché?! Perché prova qualcosa per te e tu lo sai e me lo hai nascosto per tutto questo tempo! La sincerità che c’era fra noi da amici dov’è finita ora che siamo una coppia?!- l’espressione dura di Flo vacillò un attimo.
-Cosa potevo dirti? Avreste litigato…come è appena successo! Volevo evitare che finisse così ma non ci sono riuscita, mi dispiace non essere stata sincera!- ammise lei.
-voglio stare da solo adesso…- borbottò abbassando nuovamente lo sguardo a terra e premendosi il ghiaccio sul piccolo ematoma che già gli era spuntato in viso.
-Cosa vuoi dire adesso?- la voce della ragazza tremava.
-Che credo sia meglio che tu vada via! Per favore…- rispose atono Sirius. La vide alzarsi con la coda dell’occhio e raggiungere il focolare. Aspettò che prese un po’ di polvere volante e di vederla entrare nel camino. La raggiunse e furono faccia a faccia, in piedi l’uno di fronte all’altra. –Qualcosa è appena cambiato fra me e te…se devi decidere fallo in fretta…- le disse nell’stante in cui Florinda gettò a terra la polvere volante e che una fumata verde la portasse via da lui. Ma fu certo che lei lo aveva sentito.
 
*

Come ogni 21 Giugno si tenne a Tinworth la festa per la stradelle del paesino, in occasione del solstizio d’estate, il giorno in cui il Sole raggiunge il punto più settentrionale nella sua corsa annuale nei nostri cieli, regalando il massimo numero di ore di luce possibili nell’arco di una giornata. Ma come ogni anno le streghe ed i maghi più giovani scendevano in strada nel lungo mare di Tinworth solo la sera. Potevano bazzicare tra una bancarella e l’altra, tra uno stend di caramellandia ed uno di Zonko e molti altri, lì in occasione della festività. Ma l’attrazione più attesa erano i fuochi d’artificio di mezzanotte da guardare in spiaggia o sugli scogli. Florinda dopo il matrimonio di Molly, dal quale erano passati appena tre giorni, non aveva più rivisto Sirius, ma si erano sentiti via gufo. Le mancava tanto, ma adesso, dopo quello che c’era stato con Octo, non sapeva più se le mancava come fidanzato o come amico… perché le era mancato anche Octo. Ma con lui aveva preferito non sentirsi. Octo le aveva inviato un messaggio sul cellulare, le aveva chiesto di incontrarsi a Diagon Alley per una burrobirra e per poter parlare ma lei aveva preferito non rispondergli. Non voleva più creare disagi fra loro due fin quando non si fosse chiarita le idee. Il ragazzo non l’aveva più cercata e da un lato ne era stata sollevata ma dall’altro si era sentita delusa. Del resto per ogni ragazza era piacevole sentirsi cercata, desiderata. Sirius invece le aveva risposto immediatamente al suo gufo. Lei gli aveva scritto poche righe:

Mi manchi… so di aver sbagliato ma ignorarci non servirà a farci chiarire le idee.
Spero risponderai, tua Flo.


Sirius era dello stesso avviso e le aveva risposto che non aveva intenzione di ignorarla ma che preferiva stare da solo con se stesso per qualche giorno. Ma il giorno seguente era stato lui a scriverle.

Non voglio perderti ma questa situazione mi sta facendo impazzire…devo sapere se tu pensi a lui…

Quel gufo era arrivato nelle prime ore del mattino ma lei era corsa alla finestra e aveva preso subito pergamena e piuma per rispondergli, mentre le mani le tremavano:

Dobbiamo essere sinceri perciò ti risponderò sinceramente…dopo quello che è successo al matrimonio come potrei non essere preoccupata per entrambi?! Si ho pensato a lui…e a te, perché ho bisogno di vederti!

E poi attese tutto il pomeriggio fin quando proprio ad ora di cena un gufo era planato sul caminetto spento, e incurante di essere a tavola con i suoi genitori si era fiondata al piano di sopra, nella sua cameretta per leggere la risposta di Sirius.

Non posso dividerti con un altro uomo…domani vediamoci dallo zio Bill…andiamo insieme alla festa di Tinworth, così potremmo parlare e decidere cosa sia meglio per entrambi…mi manchi ma se a te manca un altro uomo io non posso dormire la notte.

Ore 20:00, Villa Conchiglia.
-> https://www.youtube.com/watch?v=XMWgc4vajEU

Rivederlo in quel momento fu come rivedere un fantasma. Sentiva di non conoscerlo più, di non essere abbastanza per lui, di non essere completa al suo fianco. Sirius era stato per così tanto tempo qualcosa di irraggiungibile, un sogno non realizzabile, quasi un trofeo da bramare. Adesso aveva capito che sognare un amore da favola, con il ragazzo perfetto che dovrebbe inscenare la parte del principe azzurro, lo si poteva fare da ragazzina, e per tanti anni lo aveva fatto, vedendo in Sirius ogni pregio possibile ed immaginabile ed invidiando la ragazza popolare di turno che lo poteva baciare, abbracciare. Ora si sentiva abbastanza cresciuta e matura da capire che si era appena svegliata dal sogno del “vissero felici e contenti”, che la loro amicizia lei aveva fatto di tutto per trasformarla in qualcosa che non era mai esistito. Ma quello che in quei tre giorni aveva capito più di ogni altra cosa era che Sirius aveva realizzato la sua favola perché stava scappando da qualcosa che lo terrorizzava. Non lo aveva fatto apposta ma era successo inconsapevolmente. Aveva trovato in lei, che lo aveva sempre protetto ed incoraggiato, un’ ancora di salvezza ed entrambi avevano scambiato quel profondo legame che li univa per amore.

*Suvvia fragile amore, arriva fino alla fine dell’anno, versa un po’ di sale sulle ferite…
amore mio ti dico di distruggere ogni cosa, taglia tutte le corde e lasciami cadere.*


Quello sguardo pieno di frasi celati e desideri repressi che nell’Espresso di Hogwarts Sirius e Calliope si erano scambiati era stato una rivelazione. Era stato difficile ammetterlo a sé stessa all’inizio, ma sempre più facile non appena si era messa nei loro panni. Come lei si sentiva incatenata e privata di ciò che desiderava realmente, Sirius e Calliope lo erano stati anche. Lo erano ancora. Lei aveva aperto gli occhi e rinunciato a lui. Lui adesso era libero, non avrebbe più impedito nulla arrabbiandosi e spaventandolo di poterla perdere.

*…e la mattina starò con te, ma sarà in un modo diverso…
suvvia fragile amore cosa è successo qui?
…Il fardello è pesante quindi addolcisci la rottura.”


Non c’era stato bisogno di dirgli nulla in realtà. Erano stati amici per anni e forse lui aveva già capito tutto quello che lei aveva da dirgli mentre avevano passeggiato fianco a fianco fino al lungo mare di Tinworth.

-Aveva ragione lui…volevi scegliere e non ho alcun diritto di pensare che avresti scelto me! Solo che…pensavo eravamo fatti l’uno per l’altra…che tu mi conoscessi così bene ed io lo stesso da non avere mai motivo per litigare, per…lasciarci.- spezzò il ragazzo il silenzio creatosi. Lei gli sorrise e gli prese entrambe le mani.
-Ci conosciamo da così tanto, sappiamo così bene l’una le cose dell’altro che non poteva finire diversamente. Siamo e saremo per sempre la pulce e il cucciolo, due ottimi amici ma ciò che avevo ideato nella mia mente su noi due erano solo castelli di sabbia…Sirius non è me che vuoi, io sono solo la ragazza da cui rifugiarsi quando ti senti confuso, triste ed hai bisogno di un consiglio ed io l’ho capito solo adesso ma non sono arrabbiata perché per me tu sei lo stesso! Solo che…solo che da ragazzina mi son fatta questa idea che tu fossi la mia anima gemella tanto stavo bene con te che mi sono comportata da capricciosa e ti ho spaventato e così ti sei allontanato dalla persona che vuoi al tuo fianco realmente!- parola dopo parola lei si sentì più leggera, più sincera e allo stesso tempo vide Sirius cambiare espressione, come se stesse realizzando solo in quel momento che la verità era proprio quella.

*Adesso tutto il tuo amore è stato sprecato? Allora chi diavolo ero io?
…Adesso mi sto infrangendo alla fine delle tue frasi.*


Lei gli sorrise e lo abbracciò forte a sé. –Ciò che voglio io non ha importanza adesso!- le sussurrò malinconico e stringendola forte a sé. –Adesso voglio che tu vada da lui e ti goda ciò che desideri veramente, io me la caverò!- aggiunse con voce spezzata ma sorridendole. Le diede un dolce bacio sulla fronte e poi si allontanò a capo chino e le mani nella tasche dei jeans.

*Chi ti amerà? Chi combatterà per te? Chi sarà lasciato indietro? (Skinny Love; Birdy)*

 
*

Giostre, bancarelle, gruppi musicali ad ogni angolo della strada e quella brezza fresca proveniente dalle onde del mare che si infrangevano dolcemente sugli scogli della Cornovaglia, rendevano magica ed allegra l’atmosfera. Rose si sentiva a suo agio mentre seduta su un telo mare ascoltava una barzelletta di Romeo, circondata dagli amici di quest’ultimo e al chiaro di stelle. Adorava il mare ne era stata sempre attratta e poteva stare anche ore a fissarlo nel punto più lontano mentre si fondeva con il cielo. Ma la quiete fu interrotta proprio mentre stavano sghignazzando tutti in coro, quasi piegata in due, da Scorpius che alla sua sinistra si era appena alzato come se qualcosa lo avesse punto proprio nel sedere. Che gli era preso? Perché stava quasi correndo verso la festa, allontanandosi dalla spiaggia? Fra poco ci sarebbero stati i fuochi d’artificio. Decise di seguirlo, perché sembrava che solo lei si era accorta dell’accaduto.

-Ehi, ehi Scorpius!- lo chiamò tra la folla e gli schiamazzi. Poco dopo nella mischia lo perse di vista. Andò a sbattere contro diverse bancarelle, e pestò i piedi ad un paio di persone prima di raggiungere il piccolo bar La Conchiglia incantata. Proprio lì poggiato al muro dell’entrata a fumare una sigaretta c’era Scorpius Malfoy. Aveva in viso di nuovo quell’espressione assorta e seria che gli aveva visto al ballo. –Ehi…- si annunciò raggiungendolo. Lui gettò la cicca con fare stizzito.
-Che ci fai qui? Perché non torni dal tuo amichetto?-
-Ma di che stai parlando?- ruggì lei corrucciandosi.
-Del fatto che è una sera che mi ignori e te ne stai appiccicata a Romeo e ridi come una gallina spennata ad ogni sua parola!- rispose acido il ragazzo, a muso duro. Rose sbottò a ridere.
-Allora è questo?! Sei geloso! Ho scherzato con tutti i presenti, sei tu che ti fai film in testa, mio caro principino! Vuoi essere sempre al centro dell’attenzione, è questa la realtà!- rispose co ntono saputello ed un sopracciglio inarcato.
-Si è vero, ma solo della tua attenzione!- le cinse i fianchi e la tirò a sé baciandola. In quell’istante esplose nel cielo una pioggia dorata di fuochi d’artificio.
 
*

Quando i primi fuochi d’artificio illuminarono il cielo blu Octo era seduto da solo sugli scogli muschiosi. Aveva raggiunto la festa con Freddy, Bart, Lawrence e qualche amica di quest’ultima. Alla prima occasione, mentre gli altri erano intenti ad ascoltare un gruppo suonare l’ultimo pezzo delle sorelle stravagarie aveva tagliato la corda. Si era lasciato convincere a lasciare la sua cameretta, nella quale si era rifugiato da giorni, dopo la scazzottata con Sirius, ma una volta con i suoi amici, aveva preferito isolarsi e l’idea di guardare i fuochi d’artificio da solo, sugli scogli mentre il mare impetuoso si frastagliava ai suoi piedi, gli era piaciuta all’istante. Ignaro però che una testolina riccia lo aveva cercato correndo a perdifiato ovunque per le bancarelle del paese.

-Non pensavo fossi il tipo da arrendersi al primo cazzotto!- gli sembrò quasi di immaginarla la voce allegra di Flo ma quando si voltò e la vide sedersi accanto a lui sentì il cuore perdere un battito.
-In realtà era un cazzotto bello forte, ben piazzato…credo che chiunque al mio posto se la sarebbe fatta sotto!- rispose con un sorrisetto malandrino. Flo si mordicchiò il labbro per non ridere.
-L’ho sempre saputo che eri un pappamolle Octavius Thomas! È una vergogna che sia stato io a venirti a cercare in questa baraonda…- gli disse la ragazza mettendo un finto broncio.
-Beh mi hai trovato!- rispose lui divertito ma subito si fece serio ed ammirò un’esplosione di fuochi argento specchiarsi negli occhioni di Florinda.
Lei si voltò e gli sorrise. –E ora che mi hai trovato sono curioso di sapere cosa sei venuta a dirmi, riccia!- aggiunse specchiandosi nelle iridi della ragazza.
-Baciami!- gli sussurrò lei.
-ah ah…- la ammonì furbetto -è ora che sia tu ad avere il coraggio di farlo!- la punzecchiò leccandosi le labbra e ridacchiando. Le gli diede un pizzicotto nel braccio. –allora? Sto aspettando…- e così Florinda si chinò su di lui e lo baciò con dolcezza. Lui la strinse avvolgendola tra le sue braccia e poi accarezzandole i ricci castani e profumati di fragola che tanto gli erano mancati.
Quando si staccarono aveva mille cose da chiederle e da dirle ma fu lei a parlare.
-Non ho mai provato queste emozioni per nessun’altro…credo di essermi innamorata di te!- fu come toccare il cielo con un dito per Octo sentire quelle parole e restò a guardarla incredulo. –Hai capito zuccone? Ti amo!- scherzò lei perché era così tanto imbarazzata dal suo silenzio.
-Finalmente ammetti di essere stata catturata dal mio charme, dal mio fascino e… AHIA!!!- aveva appena ricevuto un altro pizzicotto. Si fece serio –Stavo scherzando riccia! Io l’avevo già capito da un pezzo che ero pazzo di te!- proprio in tempo per l’ultimo botto la tirò a sé baciandola con passione e trasporto. La scostò un attimo dalle sue labbra e le sussurrò –Ti amo anch’io!-
 
*
 
 
Mezz’ora prima…

Dire che non se lo fosse aspettato sarebbe stato una bugia… aveva capito che non stava più funzionando, che la loro magia, era finita appena erano diventati una coppia. La loro magia stava nell’esserci l’uno per l’altra questo si, ma solo come amici. Lei era una bella ragazza ed il loro legame era profondo ma si erano mentiti a vicenda in quelle settimane. Di una cosa però non era pentito: di averci provato. Non aveva rimpianti e in più non l’aveva persa come amica. Mentre il groviglio dei suoi pensieri si annodava sempre di più non si era nemmeno curato passo dopo passo, tra la folla e le bancarelle del lungo mare di Tinworth, di essere finito proprio di fronte ad una ragazza. La osservò chinarsi con la bacchetta in mano e pronunciare una formula magica mentre se la puntava al piede.

-> https://www.youtube.com/watch?v=S1g4Uoqhhc8  

*Permettimi di fuggire tra le tue braccia, piccola io sono tuo.
L’amore non arriva in modo facile…mi sei mancata così tanto.
Dimmi, è questa la libertà, piccola?
L’inseguimento dopo il pericolo, fa battere forte il mio cuore.*


-Hai bisogno di aiuto?- le disse mentre lei si rialzava e puntava i suoi grandi occhi blu terrorizzati su di lui. –ehi non mordo mica!- si affrettò ad aggiungere lui sorridendole. Calliope sembrava tesa, irrigidita e l’espressione terrorizzata sul suo volto non voleva sparire. Così Sirius si corrucciò. –Che ti prende? Non pensavo che fossimo arrivati a questo punto…addirittura non rivolgerci più la parola, perché?- le chiese ad un passo da lei.
-Sirius…non è che non voglio rivolgerti più la parola ma…ma credo che non dobbiamo più in alcun modo avere contatti!- quasi si sforzò nel dirlo ma c’era riuscita e il ragazzo restò stupito da quella decisione. L’ultima volta, alla festa del Torneo, si erano lasciati in tutta tranquillità, perché ora quella freddezza, quel muro?
-Non credo di capire…pensavo che il tempo dell’odio era finito…cosa ti ha fatto cambiare idea? Esisteva una tregua tra me e te!-
-Si ma prima che…beh lo sai, prima che finissimo per avere una specie di storia…e poi Florinda mi odia come Pierre odia te, non possiamo essere amici, lo capisci questo?- gli chiese dolcemente ma Sirius non riusciva a togliersi di dosso la sensazione che lei stesse più convincendo se stessa che lui che non era possibile frequentarsi.
-Io e Florinda non stiamo più insieme…- mormorò a testa bassa lui. Calliope sussultò appena alla notizia appena appresa.
-Co…come mai?- chiese con tono curioso lei. Lui tornò a guardarla e la sensazione che lei non volesse davvero interrompere quell’incontro e futuri incontri si fece ancora più plausibile.
-Non era destino! Ci abbiamo provato, altrimenti avremmo avuto per sempre il dubbio! E poi lei ora è felice davvero con chi la desiderava veramente…- Calliope ascoltò pendendo dalle sue labbra. –Non è giusto forzare le cose, se non si è fatti per stare insieme non bisogna imporsi qualcosa o…qualcuno!- e a quella frecciatina, la ragazza si rannicchiò su se stessa con le spalle e abbassò lo sguardo. Sirius sentì di aver ancora una volta colpito nel segno. Ma non era lì per farle l’ennesima predica o convincerla di qualcosa. Le parole di Flo su chi lui desiderasse realmente risuonavano ancora come un eco nella sua testa, incessante, ma non era certo che al momento era quello che voleva. Non si sentiva ancora pronto a tuffarsi in un’altra situazione complicata. Ne era appena uscito. Calliope si mordicchiò un labbro e poi risollevò il capo.
-Devo andare, i miei amici mi aspettano nell’attico di Flitt per guardare i fuochi…stanno per iniziare!-
-Peccato…avrei voluto offrirti un gelato e passare del tempo con te, ma devi andare, lo capisco…- rispose Sirius facendo spallucce e abbozzando un sorriso dispiaciuto. Calliope annuì e lo superò verso casa di Flitt.
-SIRIUS!- si sentì chiamare appena qualche secondo dopo aver fatto un paio di passi. Si voltò verso la direzione che aveva preso la ragazza e la vide in piedi che lo guardava. –La proposta del gelato è ancora valida?- gli chiese imbarazzata ma con un sorrisetto e facendo qualche passo verso di lui. Appena lo raggiunse lui le sorrise in risposta.
-Sempre!- e si incamminarono verso lo stend di ForteBraccio. Giunti lì Sirius le offrì un cono lo stesso gusto del suo e poi passeggiarono fianco a fianco fino alla spiaggia, parlando del solstizio e di quanto magica diventasse la località di Tinworth. Raccontò a Callie di Villa Conchiglia e di come ogni estate ci trascorresse almeno due settimane andando al mare con suo cugino Loius.
-Cosa farai quest’estate?- le domandò. Calliope si irrigidì ancora. –Domanda sbagliata?- ci scherzò su lui. Lei ridacchiò scrollando il capo.
-No…tranquillo è che ho preso questa decisione stamattina e stasera dovrò comunicarla a Pierre…- Sirius si corrucciò incuriosito, così lei continuò –Ho preso due biglietti per Mykonos, la parte magica. non babbana, per me e Pierre, per fare una vacanza romantica insieme…la prima da soli!- confessò preoccupata della reazione del suo interlocutore.
Sirius sospirò –certo è giusto che prima del grande giorno vi conosciate meglio!- rispose atono senza mostrare ne piacere ne dispiacere per la notizia.
-Dai se hai qualcosa da dire di tagliente, una battutina, falla pure!- gli rispose fermandosi davanti a lui. Si trovavano sul bagno asciuga e le onde calde e schiumose gli accarezzavano i piedi.
-No davvero, non ho nulla da dire, i miei commenti sono terminati mesi fa al riguardo! La vita è tua e decidi tu cosa sia meglio per te, giusto?!- le disse alzando le mani a cielo discolpandosi.
-Oh andiamo la tua faccia sta per esplodere di commenti taglienti e frecciatine, come quella di poco fa su chi decide per sé la persona giusta…- protestò lei.
-Ho solo detto cosa ha deciso di fare Florinda, ma se te la sei sentita non è mica colpa mia!- ironizzò il ragazzo sorridendo malandrino. Calliope lo colpì con uno schiaffetto sul braccio ma le scappò una smorfia divertita.

*Forse se le stelle si allineano, forse se i nostri mondi si scontrano.
Forse sul lato oscuro possiamo stare insieme, Forse in un milione di miglia,
su una strada attraverso i cieli…Un giorno, presto, saremo insieme…*


-Qualche mese fa ero convinta che fosse la scelta sbagliata ma in realtà mi sono convinta che quella di farsi una famiglia con un ragazzo che ti rispetta e ti ama incondizionatamente, non è poi così male…- commentò lei voltandosi verso l’oceano, ad osservare l’orizzonte. Sirius la imitò. Era stupenda quella quiete. Il rumore delle onde, una ballata lontana in sottofondo e con la luna e le stelle ad illuminarli.
-Si spero anch’io di trovare una ragazza che si lasci amare e rispettare ogni giorno…- Calliope sospirò e si girò a guardarlo.
-E tu sai che io avrei voluto essere quella ragazza!- sussurrò tristemente. –Buona estate Sirius…- aggiunse con un sorriso amaro dipinto sul volto pallido e illuminato dalla luna. Gli lasciò una dolce carezza sul braccio e poi si smaterializzò mentre il primo boato dei fuochi rimbombava nel cielo.

*Era un sognatore nel suo cuore…Inseguendo le stelle…
Ali spiegate al sole. Mi manchi così tanto…*


Quel solstizio d’estate Sirius lo trascorse da solo sulla spiaggia a guardare i fuochi d’artificio mentre il suo cuore si spezzava per la seconda volta quella sera. Flo aveva ragione su di lui, come sempre del resto…ciò che desiderava era ben altro…era Calliope e aveva paura di restare solo come quella notte di festa, per questo aveva cercato di rifugiarsi tra le braccia della sua migliore amica. Ma ora non aveva più scuse, non poteva più fingere o nascondersi. E ciò che più faceva male oltre a dover recuperare un rapporto d’amicizia con Octo, che aveva trattato malissimo, era che avrebbe dovuto farci l’abitudine perché Calliope non sarebbe stata mai sua.

*Forse in un milione di miglia, su una strada attraverso i cieli,
un giorno, presto, saremo insieme (Be Together; Major Lazer feat. Wild Belle)*
 
ECCOLO QUI, APPENA CORRETTO E SFORNATO IL 26° CAPITOLO!
Ho cercato di coinvolgere tutti i personaggi che ancora hanno qualcosa in sospeso nella storia... spero vi piaccia!! Ringrazio Bianchina07 per aver recensito lo scorso capitolo, grazie per avermi fatto sapere cosa ne pensassi, corro a risponderti ;) :-*
Per chi volesse delucidazioni, chiarimenti o volesse farmi una critica io ci sono, potete scivermi xD =P
RINGRAZIO SEMPRE CHI SEGUE, RICORDA E HA MESSO TRA LE PREFERITE LA MIA STORIA! vi amo!!! <3
A presto, rory...
ps: come promesso ecco un collae delle ragazze di "Orgoglio e Pregiudizio"!! In alto a sinistra Calliope (Alexandra Daddario), al centro a destra Florinda (Antonia Thomas) e in basso a sinistra Rose (Emma Roberts)! 




 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: fede_rica19