Fairytales Gone Bad
- Epilogo -
Non aveva ucciso Silente. Era riuscito a farsi aiutare grazie ad
Hermione e ai professori. Avevano escogitato una trappola per Incastrare
Voldemort e l'aiuto di Draco era stato prezioso. Aveva ripreso un po' del suo
colorito normale -pallido come sempre- e aveva più forza nelle braccia.
Aveva finto di aiutare Tu-sai-chi facendolo entrare ad Hogwarts
attraverso due armadi identici e una volta che il Signore Oscuro mise piede
fuori dalla Stamberga -a pochi passi di distanza dove si erano amati l'ultima
volta-, lo scontro ebbe inizio.
Harry Potter, il Bambino Sopravvissuto vinse e sconfisse una volta per
tutte il mago più oscuro di tutti i tempi e il suo esercito. Silente era perito
in battaglia, sotto mano di Piton, il quale si rivelò un uomo dal coraggio di
ferro.
Morì anche lui, per mano di Voldemort.
Ron era stato perdonato ma Hermione aveva dovuto respingerlo e
confessargli i suoi sentimenti per Draco. Fu difficile per Ron accettarlo ma
poi, per il bene che voleva alla ragazza, restò solamente suo amico e nulla di
più.
Per tutta la battaglia Hermione non lasciò la mano di Draco nemmeno per
un secondo. Aveva occhi per tutti; per lui e i suoi amici e avrebbe combattuto
anche con le unghie e con i denti per proteggerli.
Draco le aveva promesso un vero appuntamento, doveva solo arrivare viva
alla fine della battaglia. Ed era stato quello il filo a cui si era appesa per
continuare a combattere. E l'avevano avuto quell'appuntamento.
Avevano cenato nella Stamberga strillante, e poi avevano nuovamente
fatto l'amore in quel letto impolverato e dalle lenzuola bucate.
«Ho portato una sorpresa per te» disse Draco ad un certo punto,
scostandole una ciocca di capelli dalla fronte imperlata di sudore.
Hermione attese che il ragazzo mostrasse la sua sorpresa e rimase
profondamente colpita dall'ilarità della situazione. Nelle sue mani Draco
teneva un grande libro rilegato in pelle, un libro delle favole.
«Quando l'ho visto ho pensato a te, a noi. E ho deciso di regalartelo.»
glielo diede e subito la ragazza iniziò a sfogliarlo «Alla fine ci sono delle
pagine vuote... magari potresti scriverci la tua storia e il tuo lieto fine.»
il romanticismo di quel gesto la portò a piangere sulle pagine.
«Draco... è magnifico. Scriverò il mio lieto fine Draco, scriverò il tuo
nome.» gli diede un bacio veloce ma carico di sentimento e tornò a sfogliare le
pagine.
«Ci sono proprio tutte le storie!»
«Mi ricordo ancora quanto fossi sexy come Cappuccetto Rosso!» lei gli
tirò un cuscino «Dovrei essere gelosa?»
«Tecnicamente eri sempre tu, quindi no.» rispose con un sorriso
sardonico lui, che viscida serpe! Trovava sempre la scappatoia.
«Vedi di non farti trovare con un'altra -che sia uguale o diversa da me-
altrimenti potrei far sparire il tuo amichetto là sotto...» Draco rise e si
avvicinò alla ragazza, consapevole della sua nudità.
«E poi come faresti?» sussurrò malizioso strofinandosi sul fianco di
lei. Hermione sospirò e trattenne un gemito.
«Voglio stare solo con te, Hermione. Mi hai riportato alla vita e l'hai
cambiata. Mi hai salvato...»
«Lo abbiamo fatto entrambi. Io non sapevo cosa volessi all'inizio e
credevo fosse Ron ciò di cui avevo bisogno. Invece eri tu. Sei sempre stato tu.»
suggellarono quella promessa con un bacio.
Cinque anni dopo vivevano a Malfoy Manor e avevano avuto tre bambini;
due maschietti -Scorpius e Hyperion- e una bellissima bambina bionda -Stella.
Erano una famiglia felice che cercava di crescere al meglio i propri figli e di
essere genitori giusti. Le cene di Natale si svolgevano ancora alla Tana, con
tutti i Weasley e i Potter e i rispettivi figli e nipoti. Draco aveva storto il
naso per i primi anni ma poi i pregiudizi erano scomparsi e la stima e la
simpatia reciproca avevano avuto il sopravvento.
Dieci anni dopo era il momento anche per l'ultimo Malfoy di iniziare la
sua carriera scolastica ad Hogwarts. Erano rispettivamente uno a uno; il più
grande, Hyperion era stato smistato in Grifondoro, per la gioia di Hermione e
l'intrigante Stella invece a Serpeverde, per l'orgoglio di suo padre. Rimaneva
il piccolo Scorpius che sentiva su di sé il peso della famiglia. Ovviamente sia
Draco che Hermione avrebbero accettato qualsiasi Casa, ma in cuor loro
speravano sempre nella propria fazione. E litigavano anche per questo! Ma poi
era bello fare la pace, tra le lenzuola -nei gemiti e nelle urla trattenute-.
«Se vinci tu, voglio un altro figlio per pareggiare!» mugolò Draco un
minuto prima di raggiungere l'apice. Hermione era così coinvolta che persino
rispondere le era difficile, così sussurrò sommessamente qualcosa al marito.
Era così bello fare l'amore...
«Potrebbe già esserci Draco, un altro figlio...» confessò il mattino
dopo, davanti ad una tazza di caffé. Al marito cadde la tazza di mano e questa
si ruppe in mille pezzi sul pavimento.
Rimase con la bocca spalancata per diversi minuti, cercando di
realizzare ciò che gli era stato detto. Non poteva essere più felice!
«Sarà sicuramente Serpeverde!» esultò Draco
«Solo se Scorpius sarà Grifondoro!» ribadì Hermione, baciando i suoi
bambini.
«Avanti Granger! L'hai visto?! Quel bambino sarà Serpeverde...»
Hermione si chinò su Scorpius per allacciargli la giacca «Sei tale quale
a tuo padre. A parer mio andrai in Serpeverde, ma non dirgli che ti ho detto
così. Qualsisi Casa andrà bene!»
«Ti ho sentita, Granger!» urlò Draco divertito.
Si rivelò esatto e Scorpius andò a Serpeverde; per l'orgoglio di Draco
che conduceva la partita due a uno...
Prima che nascesse Jane...
FINE.
Note: Siamo arrivati
alla fine! È stata un'avventura dura, complessa e ci siamo persi un po' per
strada........ okay! Io mi sono persa per strada, ma quel che conta è che io
sia ritornata no?!
Grazie a tutti quelli che hanno seguito questa
follia e che me l'hanno fatto sapere, grazie di cuore a tutti quanti!