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Autore: Angel TR    20/10/2015    2 recensioni
Lars ha sempre avuto un punto fermo nella sua vita: l'armata dei ribelli.
Ma cosa succede quando arriva un'androide a sconvolgere tutto?
I ricordi di Lars, dal primo incontro con Alisa fino all'ultimo scontro.
[LarsxAlisa]
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alisa Boskonovitch, Lars Alexandersson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Body Electric '
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Era aprile, una splendida giornata di aprile, una di quelle che ti fa venire voglia di uscire di casa e rotolarti su un prato, con l'erba che sa ancora di rugiada.

Lars Alexandersson alzò gli occhi al cielo. Di solito apprezzava la primavera, la rigogliosità della natura che si sveglia.
In quel periodo, però, non si sentiva proprio di rinascere insieme agli alberi verdi, ai fiori di tutti i colori. I suoi pensieri volarono a Tougue e ad Alisa, a sua madre che l'aveva cresciuto da sola, con tanti sforzi, e alla soddisfazione dipinta sul suo viso quando a Lars era arrivata la lettera di ammissione all'esercito della Tekken Force; di nuovo, ad Alisa spenta per terra.

Soffocò un singhiozzo. Gli uomini non piangono. Gliel'aveva detto qualcuno. Ripensandoci, Lars si disse che quel qualcuno non ne capiva molto di uomini.

Una lacrima scese solitaria lungo la guancia.
Aveva perso troppe persone amate, non ce la faceva più. Non poteva sorreggere una cosa del genere, un peso del genere sulla sua coscienza.

Lo squillo del telefono frantumò i suoi pensieri, mandandoli in pezzi.
:-Generale Lars Alexandersson.-

:-Ehi, scavezzacollo dal cuore d'oro, la bella addormentata nel bosco si é scocciata di riposare.- la voce di Lee Chaolan era seducente e divertita come al solito. Un brivido corse lungo la spina dorsale di Lars ed improvvisamente tutto acquistò colore.

:-Che notizia che mi hai dato! Vengo subito!- esclamò Lars, asciugandosi le lacrime. Persino alle sue orecchie suonò decisamente ridicolo. Insomma, datti una regolata, Alexandersson.

Il suo tragitto verso il Violet System fu accompagnato dalla risata di Lee Chaolan.

Il linoleum dell'edificio risplendeva sotto le sue scarpe. Chissà quanta gente ci lavora qui dentro, si domandó ozioso Lars.
:-Lars! Che piacevole circostanza per rivederti!-

Lars si voltò con un sorriso. Lee Chaolan camminava verso di lui con passo elegante, le braccia aperte ad accoglierlo, uno scintillio negli occhi a mandorla. Un paio di segretarie gli volteggiavano attorno, ticchettando con le loro scarpine di classe.
Charme. Ecco la parola chiave di Lee.

:-Già, sono d'accordo con te.- ribatté Lars, sinceramente contento di rivederlo. Gli andò incontro per stringergli la mano. Lee inarcò un sopracciglio e gli batté la mano sulla spalla.

:-Come siamo formali, fratellino. Su, ho fatto un ottimo lavoro. In fondo, il Violet System ci sa fare in fatto di androidi.- sembrò compiaciuto poi si accigliò e guardò di sottecchi Lars. :-Senza offesa.- aggiunse, alzando l'indice per ammonirlo.
Lars sollevò le mani. Non gl'importava se Alisa fosse un' androide o no: voleva solo che stesse bene.

Lee lo condusse attraverso i larghi corridoi del complesso, mostrandogli questo e quello, spiegandogli quell altro e quell altro ancora, muovendo le braccia come un ballerino di danza classica.
Finalmente si fermò davanti ad un'entrata e s'inchinò, dopo essersi aggiustato il colletto della camicia inamidata. :-Dopo di te, generale.-

Le porte scorrevoli del laboratorio si aprirono, rivelando un ambiente asettico e funzionale. Lars non perse tempo a guardarsi attorno e cercò Alisa.
Il cuore gli stava esplodendo in petto, l'attesa lo corrodeva.

Stai invecchiando, Alexandersson., pensó.
Finalmente individuò la snella figura di Alisa, intenta ad aiutare un impiegato del laboratorio.

Non lo aveva visto.

Era china su di un computer di ultima generazione, avvolta in un vaporoso vestitino bianco che non le aveva mai visto addosso.
Una deliziosa bomboniera.

Lars deglutì.
Lanciò un'occhiata a Lee il quale lo invitò ad avanzare con un gesto della mano. Poi scosse la testa. :-Un leone in campo, uno struzzo in amore. Suppongo che sia sempre così con voi Mishima...ah, che cosa vi perdete!- ridacchiò.

Se fosse stata un'altra persona, Lars si sarebbe offeso a morte e l'avrebbe sfidata in un combattimento all'ultimo sangue -bhe, non proprio...
Ma sapeva bene che Lee Chaolan non intendeva ferirlo o indispettirlo. Diceva le cose come stavano.
Comunque nutriva un profondo rispetto per lui: dopo tutto aveva sopportato le angherie di Heihachi e Kazuya Mishima sin da bambino.
Poteva permettersi di sparare quelle sentenze.

:-Alisa, carissima! Guarda un po'chi c'è qui...- annunciò Lee, passandosi la mano tra i capelli come se tutto quello fosse opera sua.

Alisa si scostò dalla postazione e salutò Lee con la sua innata cortesia. :-Mr Chaolan!- il suo viso da bambolina risplendette.
Lars provò un moto di stizza e di paura: non é che si era sbagliato e Alisa non lo considerava nel modo in cui la considerava lui?
:-Chi ho il piacere di incontrare?- fece, spaziando la sala con gli occhi.

Avanti, Alisa, sono qui, guardami, guardami!, disse Lars dentro di sé con un insistenza tale che pensó che Alisa potesse sentirlo.

Il suo cuore mancò un battito quando lo sguardo di Alisa si posò su di lui. Lo aveva visto! Lo aveva riconosciuto!
Lei sbarrò gli occhioni verdi , si portò una mano alla bocca come se potesse contenere l'emozione, le uscí un suono soffocato. :-Lars!-

Se Lars fosse stato più attento, avrebbe visto che Lee faceva un cenno ai suoi impiegati di uscire per lasciare i due da soli.
Ma tutto il suo mondo in quel momento ruotava attorno ad Alisa Bosconovitch, a lei e a lei soltanto. A quella figura angelica che l'osservava come se fosse un'apparizione divina, un miracolo.
:-Credevo...- un vano tentativo di darsi un contegno.

A Lars fregava altamente del contegno e delle buone maniere: corse verso Alisa e la strinse forte a sé, per rassicurarla, per dirle che andava tutto bene.

Per dirle che con lui poteva sfogarsi, avrebbe retto.

Alisa iniziò a tremare e Lars giurò che stesse piangendo. :-Temevo che non saresti venuto! Mi sono comportata in un modo orribile! Ma quella non ero io...quella...- le si spezzò la vocina. Era uno scricciolo tra le braccia muscolose di Lars.
Sembrava piccola, una ragazzina impaurita che cerca rifugio. Lars le sfiorò i capelli con le labbra. :-Lo so. Ma l'importante é che sei qui, no? E che stai bene.- la rincuorò.

Lei annuí con convinzione. :-Sei venuto per me?- chiese, flebile.
:-Certo, e per chi, se no?- rispose Lars, sorpreso.

Alisa sollevò lo sguardo su di lui, trepidante. Era radiosa: Lars seppe di aver fatto la scelta giusta. :-Dove andiamo?- una domanda ripetuta mille volte quando erano impegnati nella loro missione per salvare il mondo.Inutilissima quanto pericolosa. La sua unità d'élite mandata al macello. Un'ombra passò sul volto di Lars.

Alisa si spaventó :-Tutto bene?-
:-Sí, stavo solo pensando...é bello rivederti, davvero. Ed é bello sapere che sei con me.- sincerità, una dote molto apprezzata.

Alisa batté le mani :-Anch'io sono contenta di vederti sano e salvo. E anch'io sono contenta che stai qui con me.- arrossì -o, almeno, fu quello che vide Lars.

Avevano tante cose da dirsi, da fare. Avevano una vita davanti- insomma, avevano alcuni anni. E Lars aveva tutta l'intenzione di sfruttarli a pieno. Avrebbe portato Alisa in giro per il mondo, in giro per tutte le giostre, nei migliori hotel, davanti ai tramonti più romantici e le albe piene di aspettative.
Sarebbe stato per lei tutto quello di cui Alisa avrebbe avuto bisogno: un fratello, un amico, un amante -Lars fremette al pensiero- ,un marito, un padre, un idiota, una vittima, un eroe.

Quel giorno caldo di aprile, Lars Alexandersson pensó a quanto fosse bella la vita da comune mortale.


Angolo Autrice
Viiiitaaaa!!!*-* Larsino piange, a differenza degli altri Mishima. Alisa, bel finale, quando viene Sistemata da Lee, afferma che é una splendida giornata. Ho pensato quindi che fosse primavera e ...bhe . Lee ci sa fare , a differenza sempre dei Mishima ahahhahahah xS
Bacioni a todos *-*
Angel
  
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