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Autore: skyby98    24/10/2015    0 recensioni
sarà un mix di romanticismo, avventura, azione e fantascenza tutto raccolto in una storia piena di incroci romantici, amicizie spezzate e combattimenti corpo a corpo.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“driiiiiin”
Si sentì suonare la campanella, era un suono in un certo senso liberatorio in quanto quelli che dormivano sciolti sul banco si svegliavano e diventavano subito arzilli, chi era sveglio e seguiva la lezione chiuse il libro di chimica e usci dall’ aula e chi come me, jhonny e Seba si alzarono senza aver neanche aperto il libro e uscirono.
Camminammo verso la porta verdognola della classe, la spinsi e subito venii inondato da un rumore distruttivo di voci e soprattutto quelle stridule dei “primini” che urlavano, ci incamminiamo verso la porta principale della scuola per uscire, svoltato l’angolo la vediamo e nell’ uscire notiamo subito un poliziotto che fa entrare nel sedile posteriore dell’auto della polizia Nico.
<< Ci vediamo dopo?? >> ci chiese Seba;
jhonny fece una faccia un po’ stanca, si capiva che non aveva voglia ma rispose di si e anche io;
<< ci vediamo al bunker tra 2 ore allora >> dissi felice.
Ci salutammo e ognuno andò per la propria strada.
Camminai lungo il marciapiede, duro e scuro con l’aria pesante satura dei Gas di scarico delle auto che sfrecciano lungo la carreggiata.
Finalmente intravvidi il cancello di casa mia, e avendo un giardino enorme e verde immerso nella natura, appena entrai mi sentii investito da un aroma di profumi e di aria leggera e pulita; camminai lungo il vialetto fino alla porta principale marrone con i bordi color dell’oro e inserisco la chiave nella serratura… come apro la porta vedo una specie di lampo blu provenire dalla porta che da sulle scale che portano di sotto nel garage… Butto lo zaino per terra e corro giù per le scale e vedo mio padre alle prese con un altro dei suoi progetti.
                                                  ****Achille****
Achille è il padre di Lorenzo, è magro e con i capelli neri e una carnagione rosea scura; fin da piccolo aveva la passione per le nuove tecnologie, le invenzioni e l’informatica, fin da giovane hackerava i server delle aziende scientifiche più potenti del mondo studiando in segreto tutti i progetti delle nuove scoperte e invenzioni che facevano.
Dopo parecchi anni che studiava illegalmente quello che queste aziende progettavano venne scoperto e messo in prigione, solo che trovava tutti i modi possibili e immaginabili per evadere tantè che di notte lo beccavano nelle cucine della prigione a mangiare.
Viste le sue notevoli abilità venne fatto scarcerare e venne assunto come ricercatore di un agenzia speciale internazionale segreta che lo pagava tantissimo. 
Dopo soli 15 anni di lavoro per questa agenzia gli venne data la possibilità di andare in pensione, aveva solo 35 anni.
Dopo un anno che era uscito si sposò e comprò una casa di lusso in periferia e continuò a creare congegni ad alta tecnologia per i fatti suoi nell’enorme garage della casa.
Sua moglie morì in seguito a un grave incidente d’auto quando Lorenzo aveva solo 9 anni.
                                                       ************
Vidi mio padre con questa specie di pistola ad acqua solo che era in ferro e dietro aveva attaccato una specie di serbatoio con dentro un liquido blu fosforescente; a circa 10-15 metri di distanza c’è una lastra di acciaio spessa 5 centimetri con un solco nero al centro profondo circa 2 centimetri… guardai mio padre con uno sguardo preoccupato e lui mi rispose con un enorme sorriso.
Mi guardò e mise quella nuova arma dentro un armadietto chiuso a chiave, poi camminò e andò dritto verso un armadio da cui lati uscivano degli strani spifferi di fumo bianco, inserì la chiave per aprire l’anta, lo sportello si illuminò.
Prima di aprire si girò, mi guardò e notai che aveva un gran sorriso e gli occhi lucidi; e mi disse << Lorenzo, è da tanto che lavoro in segreto a un progetto… un progetto che dovrà restare segreto e ora che sono vicinissimo al completamento credo che sia giunta l’ora di mostrartelo >>.
Scesi quegli ultimi 2 gradini delle scale e mi avvicinai a lui, girò la chiave nella serratura e spinse un pulsante sul fianco dell’armadio e l’anta si aprì, venii inondato da un enorme quantità di fumo bianco freddissimo e appena finita quest’ “inondazione” restai stupefatto da quello che vidi, non avevo mai pensato che mio padre potesse creare una cosa del genere, vidi…
Continua…
   
 
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