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Autore: InfiniteSmoke    01/11/2015    1 recensioni
Quel giorno, vi era uno strano silenzio, che mai qualcuno avrebbe giurato di poter sentire, sulla Sunny. Di solito vi erano sempre gli schiamazzi di Rufy o Usop in sottofondo, ma questa volta no.
Silenzio.
[ZoSan]
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Robin allungò la veste allo spadaccino, il quale l’indossò, e si alzò da terra, sistemandosi per bene e nuovamente, le katane. Sentiva qualcosa però…
Era lo sguardo di Sanji, nonostante tutto, l’aveva rialzato su di sé, precisamente sulla propria cicatrice, di nuovo. Ma perché? Perché ne era così interessato?
Quei pensieri non fecero altro che far snervare il povero Zoro, ancora lievemente confuso, nonostante i due non avessero spiccicato parola, non fra loro.
Il cuoco, intanto, si maledì.
Mai avrebbe dovuto rialzare lo sguardo. Era rimasto lì, imbambolato a fissare il petto dello spadaccino, nonostante una buona parte fosse coperta dalla sua veste. Nonostante quella stessa cicatrice, era perfetto, così magnifico che perfino lui avrebbe voluto posarvici una mano su ed accarezzarlo.
“No, no. Ma che a che diamine sto pensando?!”, queste stesse parole rimasero racchiuse nella mente del biondo, che rialzò lo sguardo, finalmente sul volto del verde.
Cavolo se era complicato cercare di non osservare quel petto così perfetto e maledettamente magnifico.

<< Ed il mio di dessert? Dov’è? >>

Fu proprio quella voce un po’ cupa e seria del verdino, a spezzare il silenzio che vi si era creato in quella camera. Perfino Robin era rimasta zitta, chissà, magari per osservare i due senza farsi notare. Alla fine, dunque, Zoro si era deciso a parlare col cuoco; ebbene sì, neanche lui gli aveva rivolto parola in quelle 48 ore passate.
Avrebbe dovuto rallegrarsi di essere ignorato, ed invece no. Non sopportava l’idea di essere ignorato proprio da lui, da quel damerino da quattro soldi.
Sanji deglutì silenziosamente, prima di prendere coraggio ed aprire finalmente bocca.

<< Il dolce l’ho sempre portato alle signore, non capisco il perché tu lo pretenda ora. >>

Fu una risposta retta e concisa, diversamente dal suo aspetto. Già quel suo indietreggiare lievemente, aveva lasciato ancora più perplesso il verdino. Strinse una mano in un pugno e si morse il labbro. Aveva decisamente voglia di una sigaretta in quell’istante, ma no, non era affatto il momento adatto per accendersene una.

<< Ma beh...
Potrei anche accontentarti...
Ma... ma questo perché devo solo provare una nuova ricetta...! >>

Aggiunse inaspettatamente quelle parole, lasciando sorpresi entrambi, perfino Robin. Quando mai quel cuoco avrebbe preparato qualcosa per Zoro? E dov’erano finiti i loro litigi?
Il biondo si maledì per aver balbettato nuovamente. In quei momenti odiava sé stesso. E poi, aveva inventato anche una stupida scusa, la verità è che avrebbe cucinato volentieri, qualcosa per Zoro. Era la prima volta che gli aveva domandato una cosa simile, dopotutto!
Lo spadaccino era molto impulsivo alle volte, ed in quel momento lo era stato, decisamente.

<< Ora, beh… probabilmente è meglio che vada. Chiedo scusa se vi ho disturbati…! >>

Sforzò un sorrisetto del tutto finto, prima di uscirsene fuori assieme al vassoio. No, no, non andava. Cos’era quello, un accenno di gelosia? Perché all’improvviso era diventato così… strano rispetto al solito? Vedere Robin e Zoro assieme, nonostante non stessero facendo chissà cosa, gli aveva fatto sentire una fastidiosa fitta allo stomaco.

Lo spadaccino rimase ad osservare le spalle dell’altro, mentre abbandonava la camera, e sentì di essere diventato ancora più confuso. Si mosse quasi in automatico e senza ringraziare Robin né salutarla, abbandonò, anch’egli la camera. Non che l’avrebbe comunque ringraziata anche in circostanze normali, sia ovvio.
A passo veloce, raggiunse le spalle del cuoco, e si armò di uno dei suoi soliti sorrisetti, i soliti che avrebbero fatto infuriare il biondo in questione.

<< Una nuova ricetta, aah? >>

Sussurrò, poi, notando l’altro sussultare.
Sanji afferrò con entrambe le mani il vassoio e lo tenne stretto a sé.

<< Di che ricetta stai parlando, cuoco? >>

Continuò il verdino avvicinandosi un po’ troppo all’orecchio del biondo e ciò, prima che l’altro potesse voltarsi verso di lui, e guardarlo, ora, dritto in faccia. Quel suo sopracciglio ricciolo era aggrottato, tanto da far capire quanto fosse irritato. Oh, sì, Sanji aveva capito tutto. Quel Marimo voleva solo farlo arrabbiare, o magari farlo balbettare ed arrossire com’era capitato proprio la serata precedente.

<< Non penso che ad un tipo come te interessino questo tipo di cose. E poi… non ti dirò assolutamente nulla. >>

Ribatté il biondino, tornando a reggere il vassoio con una sola mano. Certo, era stato sicuro di quelle sue parole, fiero di essere riuscito a rispondergli per bene, ma perché… perché ora aveva il capo rivolto altrove? Sebbene Sanji avesse risposto per rime al proprio rivale, non aveva la benché minima intenzione di guardarlo in volto, o peggio, negli occhi.
Cosa abbastanza insolita da lui…
   
 
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