ho visto quell'essere
e sono andata oltre
velandomi e annulandomi.
L'occhio in una crepa immane.
Una testa di bambola
col retro in frantumi
e dentro l'ombra
più vuota e lurida.
Un egoista, nero
rifugiato, ragomitolato
Suicida ombra,
crogliolato nel suo stesso
sangue, fissa chi lo fissa
accede un fiammifero
E brucia da solo
ridendo.
Ricordo
E rido
Sul rompi-capo
del suo comportamento
e miro la luce, voltandomi.