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Autore: BeJames    23/11/2015    3 recensioni
"Sanji pensava spesso a quel giorno.
Già, proprio un giorno assolutamente ordinario, piacevole e anche noioso, tranquillo ma un po’ agitato, proprio come negli ultimi undici anni. Finché non incontrò lei."
Saga per saga, momento per momento, ventisei storie ripercorrono il percorso di Sanji e Nami durante l'avventura di One Piece, dall'inizio fino ad adesso.
Genere: Avventura, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Sanji | Coppie: Sanji/Nami
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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DRESSROSA
nel mio cuore, solo tu.

DRESSROSA

nel mio cuore, solo tu.

Doflamingo lo teneva sotto tiro; Sanji non poteva muoversi, e il fenicottero stava per sferrare il suo attacco finale...Dritto al cuore.
«Non fate nulla! Scappate!», gridò Sanji, puntando lo sguardo in direzione di Nami.
«Non possiamo lasciarti!!!», ribatté lei, alzando ancora di più il Climattack. Come se potesse fare qualcosa contro uno della Flotta dei Sette...Come se potesse impedire che gli venisse portato via solo per divertimento.
Doflamingo alzò la mano al cielo, abbassandola poi in modo rapido.
«SANJI-KUN!!!».
Sanji chiuse gli occhi.
Tutto intorno a Nami si fece buio.

***

Il vento le accarezzava i capelli piacevolmente e, affacciata al bordo della Sunny, Nami stava avvertendo il cuore tornare a battere ad una velocità accettabile. Poco più in la, Sanji si lamentava mentre Chopper gli stringeva le bende attorno alle braccia ferite.
«Stai fermo Sanji, devo medicarti!», si lamentò la piccola renna vedendolo divincolarsi.
«Ahi!Brucia!».
Nami si portò una mano al petto e la premette in corrispondenza del cuore, facendo dei grossi respiri. Va tutto bene, si disse. Non è successo niente.
«Lo so che i tagli sono profondi e fanno male, ma dobbiamo fasciarli! Stai fermo!».
E’ vivo.
Nami sentì le lacrime salirle pericolosamente; perché diavolo stava piangendo?! Erano tutti salvi! Si portò una mano alla bocca per bloccare i singhiozzi e corse velocemente verso la sua cabina, ignorando il “Nami-san!” confuso che le implorava di rimanere.

Toc, Toc, Toc.
«Nami-san, ti prego, fammi entrare».
Dall'interno della stanza, Nami non gli diede nessuna risposta.
«Nami-san... Per favore».
Sanji si lasciò andare contro la porta, esausto, appoggiando una guancia contro il legno freddo. Freddo come le lacrime di Nami, che la navigatrice aveva versato senza che lui riuscisse a capirne il perché.
«Non ho voglia di vedere nessuno, Sanji-kun. Vai via».
«Non me ne andrò finché non mi avrai fatto entrare e mi sarò assicurato che tu stia bene», le disse con tono dolce ma fermo. «...Ti prego».
A quel punto, la porta si aprì appena, rivelando l'espressione imbronciata e gli occhi gonfi di pianto della navigatrice.
«Eccomi qui. Ci sono e sto bene. Te ne puoi andare, ora?».
«Nami-san!». A tradimento, Sanji la forzò ad aprire la porta, abbracciandola poi con talmente tanto trasporto da farla cadere a terra, bloccata sotto il suo peso.
«Sanji-kun, ti è dato di volta il cervello?! Levati, mi fai male!».
«Scusa, Nami-san, scusa!», le disse invece lui, ben lontano dal lasciarla andare. «Qualunque cosa io abbia fatto ti chiedo scusa. Ma smetti di piangere, ti prego».
Nami si morse il labbro. Alzò le braccia piano e abbracciò il cuoco a sua volta, sospirando.
«Perché sei così scemo?Non sono arrabbiata con te. Sono arrabbiata con me stessa».
Sanji alzò le sopracciglia, confuso.
«Tu rischi sempre la vita per proteggerci, Sanji-kun», continuò a spiegargli Nami. «Ti carichi sempre di così tante responsabilità... Quando prima ho visto Doflamingo che stava per infliggerti il colpo di grazia, ho pensato che fosse davvero finita. Ho pensato: "Ora morirà. Sanji morirà e io non posso fare nulla per impedirlo, perchè sono debole". Ecco perchè piangevo».
Sanji tirò su col naso, sperando che Nami non si accorgesse quanto le sue parole l'avevano commosso. «Non piangere più in quel modo per me. Ti prego».
Nami sorrise, nascondendo il viso tra i suoi capelli biondi. «Allora permettimi di aiutarti, Sanji-kun. Voglio aiutarti a proteggerci».
«...Ok», le rispose lui, la voce rotta dal pianto.
E, quando più tardi Sanji le prese la mano mentre navigavano verso Zou, Nami fu certa di una cosa: quel debole assenso era la promessa più profonda che si sarebbero mai scambiati.

 

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*Note finali dell'autrice*: ehilaaaa! C'è ancora qualche matta la fuori che mi segue? Sì, perché siete delle matte a seguire una fuori di testa come me. Sono così fuori di testa che avevo pronto questo capitolo dal 10 settembre e mi sono dimenticata di postarlo!! Mi perdonate? Spero di sì, e spero anche che la conclusione a questa raccolta vi piaccia :3 
Ci vediamo presto col mio prossimo lavoretto, che sarà una long e sarà un crossover tra SaNami e... Un'altra coppia (di un altro manga) che mi piace tanto ma che scoprirete a tempo debito! :P 
Un grosso abbraccio, grazie per avermi seguita <3

 

   
 
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