Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: leila91    25/11/2015    18 recensioni
Thranduil raccoglie da internet informazioni sulla Nuova Zelanda, dove crede sia andato in vacanza il figlio, anziché partire con la Compagnia.
Scoprirà che è leggermente meno idilliaca di come l’ha descritta Galion…
[Drunk!Thranduil | Very drunk | Poor Galion | New Zeland sucks]
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Galion, Legolas, Thranduil
Note: Movieverse, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'E' sempre colpa della Fogliolina'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Premessa:
 
Per capire, e spero godere, la fic al 1000x1000 vi consiglio di dare un’occhiatina veloce a foto e didascalie di questo articolo:
E’ ad esso che mi sono ispirata.
Ah, e fate finta che l’Australia sia la Nuova Zelanda!

 
 
 
 
 
 
 
GALIOOOOOON!”
Il vocione terrorizzato di Thranduil rimbombò per buona parte delle aule di Eryn Galen, fino a giungere giù, nelle profondità delle cantine, dritto al diretto interessato.
 
L’interpellato s’incamminò a malincuore verso la sala del trono, con l’animo turbato.
Un cattivo presentimento si fece strada nella sua mente, e potè solo che sperare, con tutto se stesso, di stare sbagliandosi.
Il tono angosciato di Thranduil però, non lasciava adito che a una sola ipotesi.
 
Lo aveva scoperto.
 
E le successive parole del Sovrano parvero solo confermarlo.
 
“Come hai potuto lasciarlo andare da solo! Come?!”
 
Galion non aveva mai visto Thranduil così sull’orlo di una crisi di nervi come in quel momento.
 
“Mi ha beccato, mi ha beccato! E adesso che faccio, che faccio?!” Era tutto ciò a cui riusciva a pensare.
Ma chi aveva cantato? Chi poteva essere stato così pazzo da tradirlo? Chi aveva siglato la propria condanna a un’eterna esistenza senza Dorwinion?
Ah, se lo becco…
 
“Ti rendi conto di quello che hai fatto?!” stava strepitando Thranduil,“Perché non sei andato con lui?! Perché gli hai permesso di partire per un posto simile?!”
 
Galion tentò di giocare l’unica carta a suo disposizione: quella del finto tonto.
Indossò l’espressione più sconcertata di cui fosse capace, e con tono intriso di confusione disse:
“Mio signore, proprio non vi seguo… Il Principe Legolas è semplicemente in vacanza in-”
 
“Nuova Zelanda, sì!” lo interruppe l’altro, furioso, “Beh, mi sono informato su questa Nuova Zelanda”. Sputò la parola come se fosse il più orrendo degli insulti.
Un impropero in Quenya.
O peggio ancora in Khuzdul.
 
“Ecco, guarda qua che cosa ho trovato!” berciò, spingendo tra le braccia di Galion un plico di fogli, “Sono riuscito finalmente a far funzionare quel coso”, disse facendo un cenno verso una strana scatola di colore grigio*, “Strano ma utile, quell’aggeggio”.
 
Galion cominciò a scorrere distrattamente i fogli.
 
“Quel posto è un inferno!” continuò il Re, imperterrito, “Ti rendi conto di cosa potrebbe essere capitato alla mia fogliolina?!”
 
“Sire, perché vi ostinate a chiamarlo così, è veramente ridicol-”
 
“LEGGI”.
 
E Galion obbedì.
Mano a mano che proseguiva nel visionare quella specie di opuscolo informativo, le cose cominciarono a chiarirsi.
 
L’introduzione diceva pressappoco così:
 
“La Nuova Zelanda… quel paradiso in cui tutti vorrebbero scappare, con la sabbia fine e le spiagge kilometriche, dove affondare i piedi sarebbe il massimo dell’ambizione.
Ma non è tutto oro quello che luccica.
Bisogna considerare anche l’altra faccia della medaglia, e nel nostro caso è quella spaventosa: la natura non è sempre e solo sinonimo di tranquillità e idillio. Nelle prossime 37 foto vi è la dimostrazione che una volta arrivati là, è meglio fare attenzione a cosa si calpesta e in cosa ci s’imbatte, perché la maggior parte degli animali vorrebbe potenzialmente la vostra morte”.
 
Scorrendo le foto Galion rimase orripilato, e nella sua mente si dipinsero gli stessi scenari ai quali, ne era più che certo, doveva aver già pensato anche Thranduil.
 
Legolas mangiato da un serpente.
 
Legolas rapito da un pipistrello gigante.
 
In seguito salvato da un serpente.
 
Che ha ucciso il pipistrello solo per papparsi l’Elfo a cena.
 
Legolas ucciso dalle zanzare assassine, poi resuscitato tramite lacrime di coccodrillo, per venire in seguito ri-ucciso dai millepiedi mannari.
 
Legolas squartato dai coyote sbranatori di squali.
 
Legolas avvelenato dal serio di dugongo.
 
Legolas costretto a sposare un’aborigena.
 
E via così.
 
Riusciva persino a immaginarsi il futuro epitaffio scelto dal suo amorevole padre:
Qui giace Legolas Thranduillion, una Fogliolina Libera”.
 
Thranduil era ormai ridotto a singhiozzi.
“Piuttosto avrei preferito che se ne fosse andato a Mordor!” decretò con voce pericolosamente stridula.
 
Potete solo che immaginare la risatina isterica trattenuta a stento da Galion.
Del tipo che per poco si strozzò con la sua stessa saliva.
Il poverino aveva una gran voglia di seppellirsi da solo. Roba da scavarsi la fossa, proprio, e non uscirne mai più…
Tuttavia, quella poteva anche essere forse la sola, e migliore occasione, per vuotare finalmente il sacco.
 
“Ecco, mio Signore…” cominciò, “C’è una cosa che dovrei dirvi…”
 
Ma proprio in quel momento…
 
“Papà! C’è nessuno? Sono tornato!”
 
Oh no!
 
“Legolas!”
 
Non appena fece il suo ingresso, il principino si ritrovò intrappolato fra le braccia del genitore.
Thranduil lo tastò con attenzione in ogni dove, come ad accertarsi che fosse davvero lì, sano e salvo.
Legolas lo lasciò fare, troppo sbigottito per reagire.
 
“Ero così preoccupato! Promettimi che non andrai mai più in vacanza da solo in un posto del genere! Promettimelo!”
 
“Va… vacanza?” Legolas azzardò un’occhiata verso Galion, come a chiedere spiegazioni, e si accorse che il maggiordomo stava sudando copiosamente.
 
“Sì, in Nuova Zelanda! Stai bene, fogliolina mia? Niente morsi? Scottature? Avvelenamenti?”
 
“Ma di che cosa stai parlando padre? Non credo di aver mai sentito nominare questo posto! Io sono partito con una Compagnia di Nove Viandanti con lo scopo di portare l’Unico Anello a Mordor, e lì distruggerlo una volta per tutte. Ma come, non te lo ha detto Galion?”
 
Thranduil si voltò verso il punto dove poco prima si trovava il suddetto maggiordomo.
Ora c’era solo una nuvoletta di polvere: una di quelle che rimangono quando una persona si è data alla fuga il più velocemente possibile.
 
“No” sibilò piano, “La sua versione era un filo… diversa”.
 
“Ad ogni modo, padre, la missione è compiuta. Ora Sauron se n’è andato per sempre, e ho sentito dire che anche tu hai combattuto valorosamente al fianco di- ma che cosa stai facendo?!”
 
“Programmando le prossime ferie di Galion. In un posto molto speciale”.
 
 
 
 
 
 Fine…
 



Notaruncole:
*La strana scatola grigia sarebbe un computer, capitato non si sa come a Eryn Galen: mi serviva che Thranduil usasse Internet u.u.
 
Ehm, che dire ^^”… spero vi abbia divertiti!
Povero Galion (di nuovo). Sto pensando di raggruppare tutte le storie che lo riguardano in una serie intitolata: ‘E’ sempre colpa della Fogliolina’ lololololol, che ne pensate?
 
Grazie a tutti, e già che ci sono anche a chi commentato il capitolo prima :D

Alla prossima my preciousssss!!
Benni
   
 
Leggi le 18 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: leila91