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Autore: Alison Cole    27/11/2015    9 recensioni
Pensate ad una ragazza qualsiasi, l'aspetto esteriore non ha molta importanza. Ha una migliore amica, un fratello e una madre strana e leggermente iperprotettiva.
Una vita normale. E fin qui, nulla di particolare.
Ma, se entrando in una pasticceria scoprisse che i suoi dipendenti allo scattare della mezzanotte si trasformassero in mostri assettati di sangue a causa di una maledizione e, per dei motivi ancora ignoti, di esser dentro a questa faccenda più di quanto lei stessa sperasse, cosa pensereste?
Beh, poiché la ragazza in questione sono io, penso di aver una gran SFIGA.
Ci mettiamo di mezzo anche un paio di affascinanti stolker e uno psicopatico megalomane e siamo a cavallo.
Sono Roxanne, una ragazza normale con una vita decisamente anormale.
"Cosa era quella... COSA?!"
"Esci dalla mia testa, dannazione!"
"Io ho ucciso molte persone innocenti... non vorrei tu fossi la prossima"
"Invece di blaterare che ne dici di morire? Non sei mica un boss finale di Kindom Hearts!"
Tutti hanno segreti da nascondere. Io sono alla ricerca della verità.
Ma voi... siete sicuri di volerla scoprire?
***
Salve a tutti! Questa è la prima FanFiction da me pubblicata in questa sezione! ^^
Siate magnanimi ahah
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Curse- La Saga delle Maledizioni'
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Chapter Two
Welcome to Twelve's Café!


"Voi fermatevi all’apparenza: io scendo dopo, alla sostanza."
(oppyum, Twitter)

 

Khloe è la mia miglior amica dal nono anno e in questi anni di amicizia ho potuto imparare a mie spese che quando la mora arriccia le labbra, è il caso di correre al riparo.
Proprio per questo motivo ero estremamente preoccupata… e anche per il fatto che sapevo di non potergli sfuggire.
Infatti, finite le lezioni, avevo cercato di scappare verso la fermata del bus e così evitare “l'incredibile (e letale) colpo di genio” della mia amica. Purtroppo, come volevasi dimostrare, Khloe mi aspetta all'uscita e appena mi individua sgattaiolare via, cercando di mimetizzarmi tra la folla di studenti uscenti dal liceo, corre come una gazzella nella mia direzione e, con uno scatto felino, mi si aggancia a un braccio, costringendomi alla resa.

Così eccomi qui, trascinata di peso in una pasticceria poco distante da casa mia, a circa 2 o 3 isolati, nominata Twelve's Café.
Ne avevo sentito parlare in continuazione negli ultimi tempi e, nonostante ciò, per una ragione a me ancora ignota, non vi avevo ancora fatto visita.
Il locale è un rettangolo di due piani color crema e dalle sfumature pastello. 
Esternamente risulta molto elegante e raffinato sebbene sia frequentato regolarmente anche da bambini: le tende rosa antico di seta scendono a drappi; le tovaglie indaco sono abbellite da eleganti vasi di cristallo riempiti da rose color panna e altre dalle svariate sfumature del rosa; 
l'interno è spennellato di un tenue rosa pallido, in tinta con il bancone rivestito di quarzo; le finestre sono ampie e a volta, in stile vittoriano; l'insegna luminosa sopra all'entrata, due porte scorrevoli di vetro abbellite ai lati da due vasi perlati contenenti violette, riporta il nome del locale in un elegante corsivo.
Appena entrate, veniamo incredibilmente colpite dall'atmosfera allegra e allo stesso tempo rilassante che aleggia.
Ci sentiamo leggermente stordite, ferme all'entrata a lanciarci occhiate, tant'è che, quando una ragazza cerca di attirare la nostra attenzione, per poco non cacciamo un urlo di spavento.
Davanti a noi è apparsa all'improvviso (era da mezz'ora che ci chiamava e noi non ce n'eravamo accorte, maaa dettagli) una ragazza più o meno della nostra età, occhi grandi e azzurro cielo, un caschetto biondo sregolare, la coppa corta e le punte lunghe con una frangia scalata.
È alta come noi e intuisco che è una cameriera, dato il vestito rosa e panna che indossa.
-Salve, volevo darvi il benvenuto al Twelve's Café! Volete accomodarvi o preferite portare via?-, dice cordialmente la bionda con un luminoso sorriso.
Mi risveglio dallo stato di trans e, notando che la mia amica è ancora fuori uso, sorrido di rimando.
-Preferiamo fermarci un po'-.
-Bene. Prego, seguitemi-.
La ragazza-maid ci accompagna ad un tavolino posto esattamente davanti a una delle finestre vittoriane, poco lontano dal bancone. La vetrina dei dolci è ben visibile da qui e senza volerlo Khloe ed io iniziamo già a mangiare i pasticcini al cioccolato... con gli occhi.
Guardo la targhetta appuntata sul grembiulino della cameriera.
-Grazie mille, Chica-.
Stranamente, la bionda sembra andare un attimo nel pallone.
-P-Prego-.
Le iridi azzurre della bionda mi squadrano un attimo.
-Anche se in realtà il mio nome è Caelie...-, aggiunge titubante.
-O-Ok-, mormoro, un po' confusa.
Il mio sguardo scivola di nuovo sulla targhetta dove ora vi è inciso Caelie a caratteri cubitali. Cosa?!
Chica, o meglio, Caelie sembra inquieta e gira i tacchi, informandoci che tornava più tardi per le ordinazioni.
-Perché diamine ho letto Chica!? Eppure l'oculista dice che ho un'ottima vista...-, borbotto tra me e me.
E tecnicamente sono ancora sana di mente, più o meno...
Mi giro verso Khloe per chiederle il suo parere, ma decido di rinunciare al principio, notando che quest'ultima, con due cuori al posto degli occhi, è molto presa a sfogliare (traduzione: controllare minuziosamente e con estrema precisione) il menù.
Qualche volta la si sente sussurrare un qualche commento, un'esclamazione o emettere uno sbuffo.
Perse le staffe, anch'io controllo l'elenco dei dolci, optando per una mini-millefoglie e un frappè al cioccolato.
Dopo la millesima volta che la mora controllava morbosamente la lista, si alza di scatto come ispirata.
-Una cioccolata con panna, 5 bignè al cacao, mezza torta speciale del giorno, 2 cornetti ripieni e infine 10 baci di dama-, poi si risiede composta con un sorriso a 32 denti e un'aurea intorno raggiante.
Mi giro intorno lentamente notando tutti gli occhi del locale puntati addosso.
Dopo una risatina generale, tutti tornano a farsi gli affaracci propri, mentre io guardo in tralice Khloe che sprizza felicità da tutti i pori.
Sospiro rendendomi conto che è inutile anche solo provare a farla ragionare sul proprio comportamento (oltre al fatto che tutti quei dolci l'avrebbero uccisa).
Metto un gomito sul tavolo e poggio la testa sul palmo della mano, un sorriso rilassato che fa capolino sulle mie labbra raramente.
Questo luogo è veramente un toccasana per me: inspiegabilmente provo un certo senso di protezione, simile a quello che si prova quando ci si trova a casa.
Mentre mi lascio trasportare dalla beatitudine del momento, si avvicina al tavolo un ragazzo.
Camicia bianca, pantaloni gessati neri, un grembiule rosso cremisi legato in vita.
Cameriere, lo classifico mentalmente.
Infatti...
-Cosa posso portarvi, my ladies?-, chiede con un ampio sorriso.
Trattengo un conato, dovuto al suo modo di esprimersi, e lo guardo con curiosità.

Profondi occhi color verde smeraldo, luminosi capelli neri (e si... pur essendo neri sembrano risplendere), abbastanza alto e, da quanto posso intuire, anche un fisico asciutto e abbastanza scolpito.
Ha anche un bel viso, devo ammetterlo.
-Una mini-millefoglie e un frappè al cioccolato-, ordino, per poi voltarmi verso l'amica... che al momento è in coma etilico.
Guarda il ragazzo come fosse uno dei pasticcini al cacao sopraccitati, anche se quest'ultimo non sembra farci caso o almeno non lo da a vedere.
-I-Io c-credo che prenderò s-solo una cioccolata calda con un paio di b-biscotti-, balbetta rossa in viso.
Ora quella in coma sono io.
Ha rinunciato ai suoi dolci (ed è una cosa inaudita!) per non far brutta figura con il belloccio?
Ok, ora posso affermare di aver assistito a un miracolo.
Il cameriere annota tutto su un blocco, mentre Khloe lo ammira con occhi trasognati.
Rivolgo un'occhiata alla targhetta che spicca sulla camicia candida del ragazzo: Bonnie.
Mi chiedo se sia il suo vero nome...
-Bene-, sentenzia quest'ultimo sfoggiando uno splendido sorriso.
-Se avete bisogno di altro non esitate a chiamarmi-, prosegue lui iniziando ad allontanarsi.
-Aspetta!-
Lui si gira nella mia direzione, incrociando il mio sguardo.
-Scusa se te lo chiedo ma... il tuo nome sarebbe Bonnie?-.
Gli occhi del ragazzo si assottigliano per una frazione di secondo, gettando un'ombra un po' lugubre sul suo viso.
-Sono spiacente, magari mi hai confuso con qualcun altro, ma il mio nome è Bevis-, risponde lui con un leggero sorriso tirato disegnato sulle labbra.
Il ragazzo si allontana e, per un attimo, mi sembra che i suoi capelli siano tinti di un viola cupo, per poi tornare al consueto nero carbone.


Mentre aspiro con una cannuccia il miglior frappè che abbia mai gustato in vita mia, sono costretta a sorbirmi una valanga di complimenti su “Cameriere più figo dell'anno” da parte di Khloe, parole che ignoro bellamente.
Sono troppo presa dai miei pensieri per prestare attenzione a una cosa a me così estranea come l'amore, o meglio dire “infatuazione”.
Innanzitutto, come mai continuo a leggere nomi strani su quelle maledette targhette?
Inoltre... cosa ho visto esattamente poco prima?
Ho avuto sicuramente un abbaglio, visto che guardando successivamente i capelli di Bonnie o Comecavolosichiama sono di un normalissimo nero.
Cosa diamine sta succedendo!?

Appena uscite dal locale, mi volto un attimo indietro, decisa più che mai a scoprire i misteri celati dietro questa pasticceria.
Mentre mi volto, mi sembra di scorgere due occhi verde smeraldo fissarmi in tralice.
Scuoto la testa.

Di oggi ne ho già abbastanza di pensieri.


Ali's Note:
E rieccoci! Prima di tutto ringrazio chi ha recensito il capitolo precedente o inserito nelle varie categorie la storia! ^^
In secondo luogo, mi ero dimenticata di dire che ero "nuova" nel fandom...  in veste da scrittrice ^^"
Ma credo che lo avevate già notato u.u
Alloraaa.... gli eventi stanno prendendo una piega strana... Non trovate? Ci sarà da divertirsi eheheh *risata diabolica*
Per quanto rigurda gli aggiornamenti, pensavo di farne uno al martedì e uno al venerdì... 
Più o meno xD Non le so rispettare le scadenze T-T
Signori e signore se il capitolo vi è piaciuto vi invito a recensirlo e a inserire la storia nelle varie categorie, non è un obbligo ma mi farebbe piacere sapere il vostro parere. ^^
Da Ali è tutto, gente! 
Jaa ne ♥ 
Alison Cole

   
 
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