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Autore: AdharaSlyth    29/11/2015    2 recensioni
Bellamy Blake non crede in niente.
Questo ha capito Clarke Grifffin dopo soli pochi giorni sulla terra.
Non crede in loro, nei Cento, non crede in lei.
Ha sparato senza rimorsi al cancelliere Jaha.
Ha contraddetto la Gaia Doctrine.
E tutto questo non importerebbe se fossero ancora sulla Colonia, al sicuro.
Ma sono sul suolo adesso.
[Bellamy Blake. PoV Clarke Griffin - Season I]
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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NOte:

Sono tornata presto!! 

Lo so, è strano, ma ho avuto una folgorazione (si, un’altra!). Ho pensato di trasformare “No Church in the Wild” nel primo capitolo di una long.

Vi spiego. Dopo aver finito di scriverla mi sembrava incompleta. Mi uccideva il pensiero di lasciarla così, con Clarke che pensa malissimo di Bellamy.
Mi sentivo come se stessi tradendo la #bellarke, e quindi ho prontamente trasformato la One-shot in una long, in cui spero di rimanere un pochino più fedele a me stessa.

Ci sono però un paio di avvertimenti che sento di dover fare:

  1. I personaggi potrebbero apparire un pochino OOC, perché tutto quello che accade credo che sarà ambientato nella prima stagione, quando ancora i rapporti tra i due sono piuttosto tesi.
  2. Per questa volta userò un linguaggio un pochino più forte del solito, anche se non è assolutamente nelle mie corde, ma lo sento molto più vicino al genere di storia che ho in mente.
  3. Non sarà una di quelle ff pucciose che sono solita scrivere. Con questa storia voglio cercare di cimentarmi in qualcosa di un pochino diverso, e continuare a rispecchiare il titolo. Il titolo “No Church in the Wild” per me significa una cosa molto particolare: vuol dire che non ci sono regole, non c’è Dio, non c’è religione. I Cento sono abbandonati a loro stessi, e nonostante Clarke cerchi di essere per loro la voce della ragione, tutti loro sono comunque proda indifesa dell’unico istinto più forte di tutti: la sopravvivenza.

Specificato ciò, spero che la storia vi piaccia!

Vi prego non mi linciate! (*si rannicchia dietro il bancone del bar in cui è seduta a scrivere*)

 

Adhara Slyth

 

 

 

 

 

 

 

 

No Church in the Wild

.:Natural Instincts:.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

<< Buongiorno principessa. >>

<< Che cosa vuoi Bellamy? >> gli ringhiò contro vedendolo entrare nella tenda medica con il solito sorriso strafottente stampato in viso.

<< I miei uomini si chiedevano se per caso sua altezza fosse in grado di fornirgli… anticoncezionali. >>

<< Di ai tuoi ragazzi >> rispose calcando con attenzione dell’ultima parola << che gli basterà tenerselo nei pantaloni. >>

Bellamy continuava imperterrito a sorridere, neanche provasse qualche perverso tipo di piacere nel farsi fulminare continuamente dagli occhi glaciali di Clarke.

<< Alcuni sono stati in isolamento per anni! Ora che siamo libri, è difficile chiedergli di trattenersi… >>

<< Anche io sono stata in isolamento due anni, ma non mi pare che tu mi veda andare in giro a darla via! >>

Il suo intento di portare il proprio esempio per contrastare le motivazioni di Blake non sembrò portare nessun vantaggio, dal momento che l’unica reazione del ragazzo avvicinarsi pericolosamente a lei fino a intrappolarla tra una parete della tenda e il suo corpo.

<< Forse dovresti… chissà se non ti aiuterebbe a scioglierti un po’… >> le bisbigliò chinandosi all’altezza del suo viso.

La Clarke della Colonia sarebbe rimasta paralizzata dalla viscida proposta sottintesa in quelle parole, ma convivevano sulla terra da un po’ ormai, e anche lei aveva imparato i suoi trucchi.

<< Bella idea. >> gli sorrise maligna << Scommetto che è quello che hai consigliato anche ad O. >>

Lo osservò compiaciuta mentre si irrigidiva, ma non vedendo nessuna fiamma negli occhi, decise che poteva ancora rincarare la dose.

<< Deve essere per questo che ieri è venuta da me a farsi togliere dei pezzi di corteccia dalla schiena… >> sibilò, sgusciando fuori dallo spazio angusto in cui lui l’aveva chiusa e cominciando a girargli attorno.

<< Mi domando quale dei tuoi “uomini” se la… >>

<< Sta zitta! >> le gridò guardandola furente, mentre lei permetteva di nuovo alla propria espressione di tornare calma e professionale.

<< Non possiamo correre rischi Bellamy. Non abbiamo abbastanza stabilità nell’alimentazione perché anche solo una delle ragazze possa portare a termine una gravidanza, e anche se ce la facesse, non credo di avere le competenze necessarie a far nascere un bambino senza che qualcuno di faccia male, specie con le attuali condizioni igieniche. >>

Per un attimo contemplò l’idea di accarezzargli la guancia, mentre osservava lo sguardo del giovane farsi scuro e consapevole.

Finchè non si ricordò che era con quel miscredente di Bellamy Blake che stava parlando.

<< Quindi dì a quegli idioti dei tuoi ragazzi di tenerselo nei pantaloni e non rompere. >>

<< D’accordo principessa. >> grugnì uscendo frustrato dalla tenda.

<< Statemi a sentire dementi! >> lo sentì gridare alla piccola folla che doveva essersi raccolta fuori dal tenda << La dottoressa ha detto… >>

A Clarke venne quasi da ridere e per un brevissimo istante pensò che forse, forse in loro, nei Cento, Bellamy Blake credeva.

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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