Storie originali > Storico
Segui la storia  |       
Autore: queenjane    01/12/2015    4 recensioni
Una storia di amicizia, amori, avventure sullo sfondo suntuoso e tormentato del regno dell'ultimo zar di tutte le Russie, di una principessa coraggiosa, dotata di un indomito orgoglio, sopravvissuta, piena di antiche paure e nuovi ardimenti, la sua vita e di chi ha vissuto con lei.. Nata lo stesso giorno di Mozart, principessa di un antico casato, potente e maestoso, amica delle figlie dello zar, ecco Catherine dagli occhi di miele, amata immortale, regina dell'altrove, che si muove sul rumore dei ricordi..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Quando scoppiò la guerra, la zarina e le due figlie più grandi frequentarono il corso per infermiere della Croce rossa, per poi prestare la loro opera nel palazzo di Caterina,a   Carskoe Selo  convertito in ospedale militare.

Catherine era sempre in Russia, suo marito era partito nel mese di agosto 1914 per il fronte, insieme alle truppe russe ..

Catherine era nel palazzo-ospedale intitolato alla zarina sua omonima quando aveva avuto la notizia, da due ufficiali, il suo viso amabile era diventato color cenere.
Aveva ascoltato, composta, poi aveva preso l’auto e guidato lei stessa fino a palazzo Raulov, suo marito le aveva insegnato anche quello ma.....
 
Ho cercato il nome di mio marito nelle ore e nei giorni, una stella, un segreto.
Nelle notti insonni e solitarie, tornavo alla mia antica passione per la lettura …

Omero, Machiavelli, Dante, Shakespeare e Flaubert-

All’atto pratico, oltre a passare da una  lingua all’altra,avevo imparato a montare e smontare le armi, sparare a un bersaglio, la lotta libera e molto altro..
Addestrata come un soldato una spia.. non una principessa o una infermiera..

Inferno in terra, la trincea, il lamento dei feriti.. le granate.
Ero Cassiopeia 130, una spia che si occupava di combattere la rivoluzione strisciante, lecito ogni mezzo, compreso barare e mentire, la disperazione danzava nel cuore..
Poche e essenziali necessità, poi, la fame, il sonno ed  il sesso..
Tutto istintivo, primario, i bisogni erano quelli di cui sopra.

La sopravvivenza, come suole dirsi, quando alla paura, istintiva, subentrò una gelida collera, che voleva quello?

.. ti piacerà, puttana, sei  vestita  da ragazzo e. .
Voleva togliersi i pantaloni, un muro alle mie spalle, dinanzi il mio potenziale stupratore e il suo alito fetido di vino..
Un colpo al ventre, capelli strattonati, un coltello che cambiava proprietario e un dolore lancinante al braccio sinistro, rantoli e.. i miei passi che guadagnavano la cima del vicolo, cercavo la notte e le sue ombre propizie, uccidi per legittima difesa, per istinto, come un animale non devo sentirmi in colpa.. Al mio alloggio mi spogliai, i denti stretti per non urlare il mio dolore, il suo sangue e il mio, lo squarcio sull’arto.. Bruciai  i vestiti nella stufa, gli stivali li gettai e il medico che mi curò non fece domande, si limitò a prescrivere di mangiare carne, riposarmi e che ero fortunata, un colpo più preciso e andavo al Creatore..
Stilai il mio rapporto, riferendo di un incidente, i giornali segnalarono una rissa tra vagabondi, un morto e finì con una cicatrice in più e altra innocenza perduta per me.
 
Nell’autunno del 1915, cadde Varsavia e lo zar prese il comando delle truppe a Mogilev, intanto Pietrogrado, il nuovo appellativo della capitale, era un fiume di uniformi grigie e vestiti a lutto.
Dal fronte, le notizie di continue perdite e morti erano quotidiane, mentre i nuovi soldati partivano.
I prezzi del cibo erano triplicati, il mercato nero fioriva, i ministri del governo imperiale si alternavano in un continuo carosello, dall’agosto del 1915 fino al dicembre 1916 vi furono quattro diversi primi ministri, cinque all’interno, quattro al dicastero dell’agricoltura e tre in quello della guerra.
La zarina si vantava di portare ella sola i pantaloni, ascoltava solo i consigli di Rasputin e della sua amica Vyribova, era la reggente di fatto, essendo lo zar a Mogilev..
Propotov, che era un sodomita e uno squilibrato con mistiche visioni, il cui unico merito era venerare Rasputin, ebbe il ministero dell’interno, cui facevano riferimento la polizia ufficiale e quella segreta, la Ocharana.
A quel punto, il principe Rostov- Raulov, mio zio, fece sparire gli incartamenti di Cassiopeia 130, onde non risalire alla sua vera identità, forse vi erano illazioni  o sospetti, ma non venne fuori..
(In Francia, partecipai alla Resistenza, con i partigiani, con Philippe, con mio figlio Nicholas, per salvarci dall’orrore, dal nazismo. Già avevo perso una patria, non avrei retto un altro esilio ..)

Quando ero agli arresti nella primavera immobile del 1917, Olga mi parlò del suo segreto più nascosto, ovvero che si era innamorata di un soldato che aveva curato, Michael, poi tornato al fronte, ricambiata, una storia che aveva vissuto e…

Segreti e peccati, eravamo mutate, pure, per una sorta di magia ritornavamo a essere quello che eravamo state, amiche e sorelle e complici, sempre fedeli a noi stesse.

Le guardie che dovevano proteggere i prigionieri, invece, si divertivano scientemente a umiliarli, ho visto lo zar  mantenere il controllo nelle situazioni più assurde. Ovunque vada, è chiamato tiranno e traditori, una volta che andava in bicicletta, una guardia ha infilato la punta del fucile nella ruota per farlo cadere ..o quando prendono direttamente il cibo dal suo piatto, sostenendo che ha già mangiato e lui, nulla, calmo e zitto.

Hanno strappato le spalline dall’uniforme di Alessio, da caporale e erede al trono, si è trovato a essere nulla, se non il figlio di un tiranno e una puttana, come gli viene detto ..
E i commenti espliciti e maliziosi verso le granduchesse, i bagni nudi nei laghetti del lago imperiale delle stese guardie, godendo del loro imbarazzo.
Era la paura, insegnai a Olga come difendersi in vaso di molestia, colpi ai reni, un calcio all’inguine e ..
Poi arrivò Andrej, sotto le spoglie della guardia Boris, nella vita precedente la rivoluzione era stato un membro dell’esercito zarista, poi aveva cambiato pelle e identità..
Lo avevo conosciuto prima, desiderandoci a vicenda, e .. ci ritrovammo, a volte, convegni rubati, ogni furioso amplesso era un atto di guerra..
Giungevano poche lettere di incoraggiamento per i prigioniero, valanghe di insulti invece erano la norma, lo zar era accusato di tradimento, sua moglie di adulterio, crudeltà e lesbismo, come Maria Antonietta di Francia

Lo zar mi raccontò che prima di tornare al Palazzo di Alessandro, a Mogilev, il quartiere generale ove aveva abdicato nel marzo 1917, ebbe la visita di sua madre, l’imperatrice vedova accompagnata dalla principessa Ella ..nimitabile, la sua Ella..

Madre e figlio rimasero a colloquio due ore, poi la zarina madre li lasciò soli per una mezz’ora.. evento che non venne mai diffuso.
Fu la loro ultima volta, anche se ancora non lo sapevano, lo zar sperava in un esilio in Inghilterra, allora sarebbero stati insieme, disse, respirando contro la sua pelle.
-Non è finita, Ella, adesso vai, che si sta facendo tardi- Le dita di lei contro la maniglia, si girò di scatto.
- Ti ho sempre amato, Nicholas – Per la prima e unica volta a voce..
- Ti ho sempre amato anch’io, Ella, per quanto ho potuto, per come ho potuto..
- Forse il solo possibile, per noi..
- Aspettami, Ella … quando sarò in esilio.. chiederò il divorzio e .. ti sposerò.. mi vuoi sposare?
-Sì ..
- Il nostro è sempre stato amore, Ella …


In primavera, portai i primi lillà dell’anno nelle stanze di Alessandra, mi ringraziò in francese, lingua che parlava di malavoglia e mi accarezzò i capelli,che ora ricadevano lunghi sulle spalle, come quelli di un paggio irriverente,  una riconciliazione muta dopo tanta guerra …
La presenza di Boris T. (ovvero Andrej nella vita precedente) mi aiuta a sentirmi al sicuro, nonostante che in aprile Lenin sia giunto a Pietrogrado, su un treno tedesco.. Pane, pace, libertà sono il diffuso manifesto dei bolscevichi, come di dare potere ai Soviet, ai lavoratori..


Nel gelido febbraio 1917, ero nella capitale, mia madre in Crimea,dal precedente mese di novembre,  per riposare da un quasi esaurimento, io la sostituivo nella gestione degli ospedali militari e delle opere di beneficenza- Cassiopeia 130 era ufficialmente dispersa.
Andrej lo avevo conosciuto a Mogilev, al quartiere generale, allora era solo capitano, l’esplosione di una granata e una azione eroica gli erano valse il grado di colonnello, oltre che una lunga convalescenza, ospite di un presidio sanitario gestito da mia madre Ella.
Scorrendo una lista, ho visto il suo nome e sono andata a trovarlo, era snello e sorridente come nei miei ricordi, splendente di vita e salute.
  • Madame.
  • Monsieur ..
I suoi fantastici occhi verdi, le ciocche scure dei capelli, di nuovo il desiderio, il mio corpo baro, eterno traditore, palpitava, vivo nonostante la neve e il ghiaccio dell’inverno russo, che fiaccava la gente della capitale ..
Vi era la fame e il mercato nero, ancora la gioia per la morte di Rasputin nel mese di dicembre, gli sconosciuti si erano abbracciati per strada, ancora accendevano le candele dinanzi all’icona di San Dimitri, uno degli attentatori che aveva ucciso il mostro..
Parlando un poco, del passato e del presente, ogni tanto un gradevole silenzio..
I T. possiedono una piccola dacha sul Golfo di Finlandia, una sorta di buen ritiro, come molti nobili e ricchi possidenti, mi invitò a passare lì qualche giorno,..
Di nuovo io e lui, come a Mogilev, spartendo notti di parole e sesso appassionato..
Una ninfa in versione di bruna, torna a ripetere, il vostro corpo ha la perfezione di una statua, come no, ribatto io, l’ironia che mi salva dalla presunta perfezione … guardate le cicatrici, sono troppo magra e appena ora mi sono ricresciuti icapelli, li avevo tagliati corti alle spalle quando è morto mio marito, in segno di lutto..
Il canto del vento e della neve, veglio come un soldato di turno nella notte, sul tavolo i resti di una cena improvvisata, ho cucinato due uova, aperto una scatola di verdure e una bottiglia di vino pregiato …
Scorro le dita sulle sue cicatrici, una granata gli è esplosa a poca distanza, le lesioni sono state gravi e ne parla come di avere preso uno scroscio di acqua, comunque tra poco terminerà il suo congedo e tornerà al fronte.. Onore e disciplina, come mio marito, che è morto … siamo tra il nulla e l’oblio..anche lui mi appella “my principess”come Olga, poi per lui diventai, molto dopo, the fighter, la combattente, la guerriera.
La mia voce, sottile come seta o il vento tra le foglie verdi in primavera..
The lovers’s night.
 
Almeno, mia madre, mio zio e il principe Pier erano al sicuro in Crimea, ove erano approdati dopo lo sfaldamento dell’esercito ed erano molto preoccupati, se il governo inglese non accoglieva la famiglia imperiale, era la fine.
Era Alessandra a essere odiata, non suo marito … ma la famiglia imperiale rimase unita nella vita come nella morte..
Li mandarono in Siberia il 13 agosto 1917, il giorno dopo il tredicesimo compleanno di Alessio, i bolscevichi presero il potere in quel mese di  novembre ..

E Andrej dove sarà ora? Non ne ho saputo più nulla dopo quel mese di agosto.
Ricordati di me

 
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: queenjane