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Autore: xla    02/03/2009    3 recensioni
E se Duddley fosse geloso di Harry? E se Harry fosse fidanzato e la persona che ama lo venisse a trovare a casa? Chi è il biondino, ma, sopratutto; che ci fa un furetto in casa Dursley?!... CAP 31 OVVERO: LA MARCIA NUZIALE E' INIZIATA O LO SPOSO è SVENUTO! -ULTIMO CAPITOLO- [ non tiene conto del 5-6-7 libro ] buona lettura, lasciate un segnetto baci xla
Genere: Commedia, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Famiglia Dursley | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Io: sai… io ho il mio esercito personale, tanto carino, che posso vedere solo io… -

Naka: bhe, ovvio, quello ce l’ho anche io, chi non ce l’ha? -

 

I Kiss You [iky]

31 Lugl10 – Bu0n An0

~ ventinovesimo capitolo

 

Non basta. Possibile che non basta mai?

Era impensabile che dopo molti anni di frecciatine tutto sparisse come nulla. Harry sa che lo ama, ma non ne è mai stato completamente sicuro. Certo, era geloso di lui, e aveva una voglia matta di schiantare chiunque gli posasse gli occhi addosso. Ma spesso, mentre faceva l’amore – faceva meno male chiamarlo sesso? – si era chiesto come sarebbe stata la sua vita sessuale se ogni tanto si sarebbero concessi delle pause; poi si sarebbe schiaffeggiato da solo, perché guardare Harry con il corpo lucido di sudore, con il suo odore che gli entrava nella pelle e nelle narici era peggio di un voto di castità! Ma mai e poi mai si è permesso di pensare ad un’altra persona mentre entrava dentro Harry, anche perché era convinto che nessuno era come lui.

Sdolcinato? No, innamorato!

O almeno; così pensava.

Possibile che Harry avesse solo fino per tutto quel tempo? Gli tremarono le gambe a Draco mentre nella sua testa – e nel suo cuore – si faceva largo questa scomoda verità. Dopotutto… non era per nulla scontata una cosa del genere: Harry era quel tipo di persona che è capace di ottenere tutto ciò che vuole usando la dolcezza, la sua arma più terribile. E ancora una volta si ritrovò a pensare che se Harry si fosse deciso a passare dalla parte di Voldemort molto probabilmente alla fine lo avrebbe ucciso comunque, dominando lui il mondo.

 

E’ una vita che combatto.

La vedi la mia faccia mentre va a fuoco.

[Tutti Matti – Fabri Fibra]

 

Guardarsi riflesso in quello specchio era stato il più grande errore della sua vita.

Stronzo.

Perché non permetteva ad Harry di avere un figlio.

Stronzo.

Perché faceva tanto il sostenuto quando era il più debole.

Aveva sempre saputo che Harry aveva molto di più di lui, ma non immaginava di essere così insignificante al suo fianco. Era certo che il moro non aveva la minima intenzione di approfittare della sua fama in alcun modo, anzi: meno la gente lo riconosceva e meglio si sentiva, tutto l’opposto di se stesso che amava l’attenzione e sentire il giudizio della gente.

Forse odiava, come in passato, che qualcuno che non fosse lui prendesse in giro Harry e attirasse i suoi occhi o che lo facesse irritare e quando aveva visto tutte quelle lettere aveva creduto che ad Harry iniziasse ad interessare il giudizio di persone che non conosceva. Persone che lo adoravano perché li aveva salvati dalla minaccia dell’Oscuro.

 

*

 

-Se sei tornato per litigare vattene, per favore - gli aveva biascicato senza neanche guardarlo.

Ispirò ed abbassò gli occhi, solo per un attimo però.

-Mi ami? –

Harry continuò a sistemare le lettere – E’ una domanda stupida –

Cazzo se lo era!

-Non è una negazione –

-Ma neanche un’affermazione –

Draco doveva ammettere che quando Harry voleva fare il Serpeverde gli riusciva benissimo, anche troppo. Peccato, si disse Draco, che qua non si trattava di Serpeverde e Grifondoro.

-Quindi no –

-Mai detto –

-Allora mi ami! –

Harry abbandonò le due pile di carta per un attimo – Dove vuoi andare a parare? –

Draco si avvicinò a lui e girò la sedia in modo da avere la faccia di Harry a pochi centimetri dalla sua; in quei occhi di solito vivi, leggeva solo disprezzo e delusione.

-Ho sbagliato qualcosa per caso? – domandò serio – Voglio saperlo. In modo da… da non ripetere più lo stesso errore –

Harry abbassò gli occhi:

-E’ sempre la stessa storia – si massaggiò le tempie – No. In pratica si, fai sempre lo stesso errore, ma fondamentalmente lo fai da sempre –

-E qual è? – avrebbe voluto guardarlo negli occhi, ma preferì lasciar correre.

-Dai per scontato che m’importi qualcosa di tutta quella gente. Credi che non sappia che siano capaci di voltarmi le spalle appena se ne presenta l’occasione? Non basta salvare la vita del mondo per essere ricordato. Si, potranno dare tutte le feste in tuo onore che vorranno, onori, riconoscimenti… ma alla fine, davvero, cosa ti resta? Non mi è mai importato nulla perché avevo ben altro a cui pensare… -

-L’Oscu… -

-Voldemort! – lo corresse – Si. Prima c’era lui. Un incubo che pareva non finire mai. C’era gente che era convinta che io amavo la fama –

-Bisognava essere davvero scemi per poter credere che con un pazzo in circolazioni tu avessi tempo per metterti in most… - si morse la lingua e fu il suo turno di abbassare la testa chiudendo gli occhi.

Harry fissava un punto impreciso nel pavimento, poi si accorse di quanto gli era vicino Draco in quel momento; così si spinse poco più avanti e fece combaciare la sua testa con quella del biondo.

-Ci sei arrivato, alla fine, vero? – sorrise tenero con gli occhi chiuse.

-Si… cioè… sapevo che mi era comportato davvero male con te e… ahhh; che stronzo che sono! –

-Lo so… -

-No, davvero; sono uno stronzo –

Harry ridacchiò – Il mio stronzo! – ma quante volte doveva ripeterlo?

-Come fai a sopportarmi? –

-Allo stesso modo che tu sopporti me penso –

-Quindi… non ce l’hai con me per quel fatto del bambino?… -

Harry sorrise tirato e con tono sarcastico esorto – Un passo alla volta tesoro, un passo alla volta… -

-…Voi due mi farete uscire pazzo, ecco cosa succederà un passo alla volta… -

Draco ed Harry quasi urlarono per la sorpresa, quasi Dud avesse imparato a comparire dal nulla a suo piacimento. Poi Dudley fece l’occhiolino a Draco, che rispose con una linguaccia.

-Ehi – s’intromise Harry – Cosa state complottando voi due? –

-Oh – disse Dud – Nulla che non ti riguardi! – ed assunse un’aria da sufficienza.

-Devo iniziare ad avere paura per caso? – sorrise Harry sghembro.

I due lo guardarono con sopracciglio alzato – Paura Potter? –

Harry scoppiò a ridere di gusto – Ma fatemi il favore! –

 

*

 

Caro Harry,

visto che non hai nulla di meglio da fare che copulare con Draco, perché non vieni qui al Manior? Ci farebbe un immenso piacere averti qui da noi durante l’ultimo mese delle vacanze estive.

L’aria aperta ti farà bene caro.

Ricordati che qui c’è sempre una stanza per te – sarebbe quella di Draco, sì: proprio quell’insulso di un figlio degenero che non ci scrive mai due righe, neanche l’indispensabile per farci sapere se è vivo o no. Oh bhè, non si può pretendere troppo no? – e non vediamo l’ora di farti conoscere ad un po’ di amici, fare piccole passeggiate nei dintorni nel Manior ed organizzare qualche piccola festa giusto per spezzare la monotonia estiva.

Saremmo felicissimi se accettassi di venire qua da noi per il tuo compleanno.

Con affetto,

Nissy e Lullù.

Ps: ti saluta Priscilla.

Pps: ti salutano anche tutte quelle care e dolci creature che abitano da noi.

Ppps: Joenna vuole tanto conoscerti.

Pppps: Chiedi alla cara Pet come sono usciti i biscotti.

Ppppps: Harry, hai chiesto alla fine chi ha arredato la casa dei tuoi zii?

Pppppps: Harry, ma…

 

-Ma quanti ps ci sono ancora? – domandò Dud confuso.

-Tu non vuoi saperlo… - rispose Harry.

-Che carina, Priscilla ti saluta… - ridisse Draco con la lettera in mano.

-Si vede che ci sono simpatico –

-… Da quando un bastone può parlare? – socchiuse gli occhi Dud.

I due maghi alzarono le spalle.

-Bene – dichiarò Draco – Ora vi faccio la traduzione: non vediamo l’ora di farti conoscere ad un po’ di amici, ovvero: ti trascineranno come un peluche per mari e monti, fare piccole passeggiate nei dintorni nel Manior: se sono come quelle che intende mia madre, preparati a fare le più grandi sudate della tua vita. Ed organizzare qualche piccola festa giusto per spezzare la monotonia estiva: inviteranno mezza comunità del mondo magico per far sapere loro quanto sono orgogliosi di averti in famiglia e saremo felicissimi se accettassi di venire qua da noi per il tuo compleanno equivale a: ti scarrozzeremo ovunque in qualunque momento e ora della giornata. In poche parole; faranno di tutto per tenerti occupato così io e te non potremo più passare del tempo insieme –

-E… perché dovrebbero fare una cosa del genere? –

-In modo che io diventi isterico – schioccò la lingua Draco.

-E perché? –

-… Tu riesci a capire la mente altamente contorta dei miei? Bhe, se si illuminami amore! – sorrise serafico.

-Però sono così gentili… -

-No! Harry: no! Noi non andremo dai miei! –

-Perché? –

-Sarebbe un suicidio sessuale! – Draco osservò bene Dud ed Harry che avevano una faccia con disegnato sopra un gigante punto interrogativo – Tò guarda: avete la stessa espressione da deficienti, ed io che pensavo che voi due non avevate nulla in comune! –

I due cugini si guardarono in faccia prima di scoppiare a ridere.

 

*

 

-Posso aprire gli occhi ora? –

-No Harry! – rispose Dud.

-Ma cosa state facendo? –

-Eheh, tra poco lo vedrai – ghignò Draco.

-Oh Merlino! –

Harry sentiva solo un piacevole profumo e dopo qualche secondo un Inflamare pronunciato da Draco e uno – Spaccone – sussurrato dal cugino.

Sperava solo che non fosse nulla di osceno tipo… intimo mangiabile o candele afrodisiache… o chissà quale diavoleria che Draco aveva trovato per Nocturne Alley.

-Ecco, ora aprì gli occhi – gli aveva detto Draco.

Quando lo fece si trovò davanti una torta tutta rossoro, un pochino bruciata ma… che importava? Harry si sciolse a quella vista golosa e tenera, poi…:

-Buon Ano? –

-E’ il risultato di un litigio con un babbano ignorante – fece Draco.

-E con un mago da quattro soldi – gli fece eco Dud.

Sulla torta c’era scritto “Buon Ano Harry”. Il moro scosse la testa e fece spallucce.

-Bhe, non mi cantate “tanti auguri”, oppure lo devo fare da solo? – fece saputello piegandosi avanti, pronto per soffiare sulla candelina.

Dud si rivolse verso Draco – Ne sarebbe capace … -

-Lo so –

Harry gonfiò le guance come un bimbo indispettito.

-Allora? –

-Okok! –

I due si schiarirono la voce con fare drammatico, Harry roteò gli occhi con un mezzo sorrisetto:

-Perché è un Grifo del cazzo, perché è un Grifo del cazzo, perché è un Grifo del cazzoooooo… - l’ultimo pezzo lo disse solo Draco:

-Solo io me lo posso scopar! –

Harry, che non se lo aspettava, dalla sorpresa, scivolò e cadde con la faccia dritto sulla torta. Immobile.

Immobili lo erano anche Dud e Draco, ma non ressero a lungo, scoppiarono a ridere come due scemi.

Ad un tratto si sentì la voce impastata – in tutti i sensi – di Harry – Ma no, face pure con comodo! –

Passato qualche istante, Dud fece finta di guardare l’orologio da polso che non aveva, dichiarando che era tardi e che aveva da fare, ma ad Harry pareva tanto una scusa per lasciarli soli; e di questo gliene era grato.

Una volta che Dudley ebbe chiuso la porta, Draco si fiondò a soccorrere il suo ragazzo, che aveva la faccia zuppa di torta.

Draco non seppe resistere; si avvicinò a lui ed iniziò a baciarlo. Inaspettatamente, Harry lo spinse sul letto e gli si mise a cavalcioni, immergendo una mano nella torta e poi spalmare per bene ciò che ci rimaneva attaccato sul petto di Draco.

Il biondo lo sentiva sorridere contro la propria pelle – Che hai tanto da ridere? – domandò sorridendo.

-Nulla – ridacchiò – E’ che non pensavo che i desideri si avverassero all’istante -.

 

*

 

Il sole era già alto ed era ora di pulizie per Petunia Dursley, che impeccabile e puntuale, seguiva un rigido programma quando si trattava di queste cose. Ovvero:

Cucina, sala, soggiorno, scale, bagno, la camera da letto sua e del marito, quella del suo Duduccio quando si svegliava e solo raramente la camera del nipote.

Però iniziava sempre con un sopralluogo per farsi due calcoli.

Malauguratamente, nella fretta di lasciare la stanza solo per loro due e nella foga dell’amplesso… nessuno aveva chiuso bene la porta e Draco al termine dell’unione, era troppo stanco per ricordarsi anche solo di pulirsi, figuriamoci di trasfigurarsi da Princess.

Harry era addormentato sopra il biondo, con la testa nell’incavo nel suo collo pieno di segni rossi e Draco era sotto di lui, ben steso, con una mano ancora saldamente ancorata al fianco del moro e l’altra sulla testa arruffata: fu così che Petunia Dursley trovò suo nipote, tra le braccia di un ragazzo biondo.

 

 

 

 

 

Scusate l’enorme mancanza di aggiornamento ma ho problemi con internet e a collegarmi, e non so per quanto ancora potrò postare qui su efp. Ma questa fanfa la finitò *ç*, eccome!

Manca un capitolo con tanto di epilogo ed è finita… miii, la mia prima fanfic finita!!!

… che tristezza ç__ç.

 

Ah, carina la canzoncina, ne ve?^^

“Buon Ano” è una sottospecie di citazione; presa da Will&Grace xD.

 

Grazie a chi legge.

Grazie a chi commenta.

Grazie a chi ha messo la fanfic tra i preferiti.

 

Mana: Grazie e si, hai proprio ragione; Dick *ç* -

PAMPAM: Ne ve? L’amore si può trovare anche nei luoghi più impensati, basta che uno se ricordi de accenne a luce e se renderà conto de stare in un bordello xD. Grazie mille.

Ina: pwa, non so più vivere senza il tuo urlo cavernicolo zai?ç_ç Grazie mille ç_ç. L’amore non è bello se non è litigarello xD.

 

Commentino? *flapflapdiciglia*

 

   
 
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