Io:
sai… io ho il mio esercito personale, tanto carino, che
posso vedere solo io… -
Naka:
bhe, ovvio, quello ce l’ho anche io, chi non ce
l’ha? -
I Kiss You [iky]
31 Lugl10 – Bu0n An0
~
ventinovesimo capitolo
Non
basta. Possibile che non basta mai?
Era
impensabile che dopo molti anni di frecciatine tutto sparisse come
nulla. Harry
sa che lo ama, ma non ne è mai stato completamente sicuro.
Certo, era geloso di
lui, e aveva una voglia matta di schiantare chiunque gli posasse gli
occhi
addosso. Ma spesso, mentre faceva l’amore – faceva
meno male chiamarlo sesso? –
si era chiesto come sarebbe stata la sua vita sessuale se ogni tanto si
sarebbero concessi delle pause; poi
si sarebbe schiaffeggiato da solo, perché guardare Harry con
il corpo lucido di
sudore, con il suo odore che gli entrava nella pelle e nelle narici era
peggio
di un voto di castità! Ma mai e poi mai si è
permesso di pensare ad un’altra
persona mentre entrava dentro Harry, anche perché era
convinto che nessuno era
come lui.
Sdolcinato?
No, innamorato!
O
almeno; così pensava.
Possibile
che Harry avesse solo fino per tutto quel tempo? Gli tremarono le gambe
a Draco
mentre nella sua testa – e nel suo cuore – si
faceva largo questa scomoda
verità. Dopotutto… non era per nulla scontata una
cosa del genere: Harry era
quel tipo di persona che è capace di ottenere tutto
ciò che vuole usando la
dolcezza, la sua arma più terribile. E ancora una volta si
ritrovò a pensare
che se Harry si fosse deciso a passare dalla parte di Voldemort molto
probabilmente alla fine lo avrebbe ucciso comunque, dominando lui il
mondo.
E’
una vita che combatto.
La
vedi la mia faccia
mentre va a fuoco.
[Tutti
Matti – Fabri Fibra]
Guardarsi
riflesso in quello specchio era stato il più grande errore
della sua vita.
Stronzo.
Perché
non permetteva ad Harry di avere un figlio.
Stronzo.
Perché
faceva tanto il sostenuto quando era il più debole.
Aveva
sempre saputo che Harry aveva molto di più di lui, ma non
immaginava di essere
così insignificante al suo fianco. Era certo che il moro non
aveva la minima
intenzione di approfittare della sua fama in alcun modo, anzi: meno la
gente lo
riconosceva e meglio si sentiva, tutto l’opposto di se stesso
che amava
l’attenzione e sentire il giudizio della gente.
Forse
odiava, come in passato, che qualcuno che non fosse lui prendesse in
giro Harry
e attirasse i suoi occhi o che lo facesse irritare e quando aveva visto
tutte
quelle lettere aveva creduto che ad Harry iniziasse ad interessare il
giudizio
di persone che non conosceva. Persone che lo adoravano
perché li aveva salvati
dalla minaccia dell’Oscuro.
*
-Se
sei tornato per litigare vattene, per favore - gli aveva biascicato
senza
neanche guardarlo.
Ispirò
ed abbassò gli occhi, solo per un attimo però.
-Mi
ami? –
Harry
continuò a sistemare le lettere – E’ una
domanda stupida –
Cazzo
se lo era!
-Non
è una negazione –
-Ma
neanche un’affermazione –
Draco
doveva ammettere che quando Harry voleva fare il Serpeverde gli
riusciva
benissimo, anche troppo. Peccato, si disse Draco, che qua non si
trattava di
Serpeverde e Grifondoro.
-Quindi
no –
-Mai
detto –
-Allora
mi ami! –
Harry
abbandonò le due pile di carta per un attimo –
Dove vuoi andare a parare? –
Draco
si avvicinò a lui e girò la sedia in modo da
avere la faccia di Harry a pochi
centimetri dalla sua; in quei occhi di solito vivi, leggeva solo
disprezzo e
delusione.
-Ho
sbagliato qualcosa per caso? – domandò serio
– Voglio saperlo. In modo da… da
non ripetere più lo stesso errore –
Harry
abbassò gli occhi:
-E’
sempre la stessa storia – si massaggiò le tempie
– No. In pratica si, fai
sempre lo stesso errore, ma fondamentalmente lo fai da sempre
–
-E
qual è? – avrebbe voluto guardarlo negli occhi, ma
preferì lasciar correre.
-Dai
per scontato che m’importi qualcosa di tutta quella gente.
Credi che non sappia
che siano capaci di voltarmi le spalle appena se ne presenta
l’occasione? Non
basta salvare la vita del mondo per essere ricordato. Si, potranno dare
tutte
le feste in tuo onore che vorranno, onori, riconoscimenti…
ma alla fine,
davvero, cosa ti resta? Non mi è mai importato nulla
perché avevo ben altro a
cui pensare… -
-L’Oscu…
-
-Voldemort!
– lo corresse – Si. Prima c’era lui. Un
incubo che pareva non finire mai. C’era
gente che era convinta che io amavo la fama –
-Bisognava
essere davvero scemi per poter credere che con un pazzo in circolazioni
tu
avessi tempo per metterti in most… - si morse la lingua e fu
il suo turno di
abbassare la testa chiudendo gli occhi.
Harry
fissava un punto impreciso nel pavimento, poi si accorse di quanto gli
era
vicino Draco in quel momento; così si spinse poco
più avanti e fece combaciare
la sua testa con quella del biondo.
-Ci
sei arrivato, alla fine, vero? – sorrise tenero con gli occhi
chiuse.
-Si…
cioè… sapevo che mi era comportato davvero male
con te e… ahhh; che stronzo che
sono! –
-Lo
so… -
-No,
davvero; sono uno stronzo –
Harry
ridacchiò – Il mio stronzo! – ma quante
volte doveva ripeterlo?
-Come
fai a sopportarmi? –
-Allo
stesso modo che tu sopporti me penso –
-Quindi…
non ce l’hai con me per quel fatto del bambino?… -
Harry
sorrise tirato e con tono sarcastico esorto – Un passo alla
volta tesoro, un
passo alla volta… -
-…Voi
due mi farete uscire pazzo, ecco cosa succederà un passo
alla volta… -
Draco
ed Harry quasi urlarono per la sorpresa, quasi Dud avesse imparato a
comparire
dal nulla a suo piacimento. Poi Dudley fece l’occhiolino a
Draco, che rispose
con una linguaccia.
-Ehi
– s’intromise Harry – Cosa state
complottando voi due? –
-Oh
– disse Dud – Nulla che non
ti
riguardi! – ed assunse un’aria da sufficienza.
-Devo
iniziare ad avere paura per caso? – sorrise Harry sghembro.
I
due lo guardarono con sopracciglio alzato – Paura Potter?
–
Harry
scoppiò a ridere di gusto – Ma fatemi il favore!
–
*
Caro
Harry,
visto
che non hai nulla di
meglio da fare che copulare con Draco, perché non vieni qui
al Manior? Ci
farebbe un immenso piacere averti qui da noi durante l’ultimo
mese delle
vacanze estive.
L’aria
aperta ti farà bene
caro.
Ricordati
che qui c’è
sempre una stanza per te – sarebbe quella di Draco,
sì: proprio quell’insulso
di un figlio degenero che non ci scrive mai due righe, neanche
l’indispensabile
per farci sapere se è vivo o no. Oh bhè, non si
può pretendere troppo no? – e
non vediamo l’ora di farti conoscere ad un po’ di
amici, fare piccole
passeggiate nei dintorni nel Manior ed organizzare qualche piccola
festa giusto
per spezzare la monotonia estiva.
Saremmo
felicissimi se
accettassi di venire qua da noi per il tuo compleanno.
Con
affetto,
Nissy
e Lullù.
Ps:
ti saluta Priscilla.
Pps:
ti salutano anche
tutte quelle care e dolci creature che abitano da noi.
Ppps:
Joenna vuole tanto
conoscerti.
Pppps:
Chiedi alla cara Pet
come sono usciti i biscotti.
Ppppps:
Harry, hai chiesto
alla fine chi ha arredato la casa dei tuoi zii?
Pppppps:
Harry, ma…
-Ma
quanti ps ci sono ancora? – domandò Dud confuso.
-Tu
non vuoi saperlo… - rispose Harry.
-Che
carina, Priscilla ti saluta… - ridisse Draco con la lettera
in mano.
-Si
vede che ci sono simpatico –
-…
Da quando un bastone può parlare? – socchiuse gli
occhi Dud.
I
due maghi alzarono le spalle.
-Bene
– dichiarò Draco – Ora vi faccio la
traduzione: non vediamo l’ora di
farti conoscere ad un po’ di amici, ovvero: ti
trascineranno come un peluche per mari e monti,
fare piccole passeggiate nei dintorni nel Manior: se sono
come
quelle che intende mia madre, preparati a fare le più grandi
sudate della tua
vita. Ed organizzare qualche piccola
festa giusto per spezzare la monotonia estiva: inviteranno
mezza comunità
del mondo magico per far sapere loro quanto sono orgogliosi di averti
in
famiglia e saremo felicissimi se
accettassi di venire qua da noi per il tuo compleanno equivale
a: ti
scarrozzeremo ovunque in qualunque momento e ora della giornata. In
poche
parole; faranno di tutto per tenerti occupato così io e te
non potremo più
passare del tempo insieme –
-E…
perché dovrebbero fare una cosa del genere? –
-In
modo che io diventi isterico – schioccò la lingua
Draco.
-E
perché? –
-…
Tu riesci a capire la mente altamente contorta dei miei? Bhe, se si
illuminami
amore! – sorrise serafico.
-Però
sono così gentili… -
-No!
Harry: no! Noi non andremo dai miei! –
-Perché?
–
-Sarebbe
un suicidio sessuale! – Draco osservò bene Dud ed
Harry che avevano una faccia
con disegnato sopra un gigante punto interrogativo –
Tò guarda: avete la stessa
espressione da deficienti, ed io che pensavo che voi due non avevate
nulla in
comune! –
I
due cugini si guardarono in faccia prima di scoppiare a ridere.
*
-Posso
aprire gli occhi ora? –
-No
Harry! – rispose Dud.
-Ma
cosa state facendo? –
-Eheh,
tra poco lo vedrai – ghignò Draco.
-Oh
Merlino! –
Harry
sentiva solo un piacevole profumo e dopo qualche secondo un Inflamare pronunciato da Draco e uno
–
Spaccone – sussurrato dal cugino.
Sperava
solo che non fosse nulla di osceno tipo… intimo mangiabile o
candele
afrodisiache… o chissà quale diavoleria che Draco
aveva trovato per Nocturne
Alley.
-Ecco,
ora aprì gli occhi – gli aveva detto Draco.
Quando
lo fece si trovò davanti una torta tutta rossoro, un pochino
bruciata ma… che
importava? Harry si sciolse a quella vista golosa e tenera,
poi…:
-Buon
Ano? –
-E’
il risultato di un litigio con un babbano ignorante – fece
Draco.
-E
con un mago da quattro soldi – gli fece eco Dud.
Sulla
torta c’era scritto “Buon Ano Harry”. Il
moro scosse la testa e fece spallucce.
-Bhe,
non mi cantate “tanti auguri”, oppure lo devo fare
da solo? – fece saputello
piegandosi avanti, pronto per soffiare sulla candelina.
Dud
si rivolse verso Draco – Ne sarebbe capace … -
-Lo
so –
Harry
gonfiò le guance come un bimbo indispettito.
-Allora?
–
-Okok!
–
I
due si schiarirono la voce con fare drammatico, Harry roteò
gli occhi con un
mezzo sorrisetto:
-Perché
è un Grifo del cazzo, perché è un
Grifo del cazzo, perché è un Grifo del
cazzoooooo… - l’ultimo pezzo lo disse solo Draco:
-Solo
io me lo posso scopar! –
Harry,
che non se lo aspettava, dalla sorpresa, scivolò e cadde con
la faccia dritto
sulla torta. Immobile.
Immobili
lo erano anche Dud e Draco, ma non ressero a lungo, scoppiarono a
ridere come
due scemi.
Ad
un tratto si sentì la voce impastata – in tutti i
sensi – di Harry – Ma no,
face pure con comodo! –
Passato
qualche istante, Dud fece finta di guardare l’orologio da
polso che non aveva,
dichiarando che era tardi e che aveva da fare, ma ad Harry pareva tanto
una
scusa per lasciarli soli; e di questo gliene era grato.
Una
volta che Dudley ebbe chiuso la porta, Draco si fiondò a
soccorrere il suo
ragazzo, che aveva la faccia zuppa di torta.
Draco
non seppe resistere; si avvicinò a lui ed iniziò
a baciarlo. Inaspettatamente,
Harry lo spinse sul letto e gli si mise a cavalcioni, immergendo una
mano nella
torta e poi spalmare per bene ciò che ci rimaneva attaccato
sul petto di Draco.
Il
biondo lo sentiva sorridere contro la propria pelle – Che hai
tanto da ridere?
– domandò sorridendo.
-Nulla
– ridacchiò – E’ che non
pensavo che i desideri si avverassero all’istante -.
*
Il
sole era già alto ed era ora di pulizie per Petunia Dursley,
che impeccabile e
puntuale, seguiva un rigido programma quando si trattava di queste
cose.
Ovvero:
Cucina,
sala, soggiorno, scale, bagno, la camera da letto sua e del marito,
quella del
suo Duduccio quando si svegliava e solo raramente la camera del nipote.
Però
iniziava sempre con un sopralluogo per farsi due calcoli.
Malauguratamente,
nella fretta di lasciare la stanza solo per loro due e nella foga
dell’amplesso… nessuno aveva chiuso bene la porta
e Draco al termine
dell’unione, era troppo stanco per ricordarsi anche solo di
pulirsi,
figuriamoci di trasfigurarsi da Princess.
Harry
era addormentato sopra il biondo, con la testa nell’incavo
nel suo collo pieno
di segni rossi e Draco era sotto di lui, ben steso, con una mano ancora
saldamente ancorata al fianco del moro e l’altra sulla testa
arruffata: fu così
che Petunia Dursley trovò suo nipote, tra le braccia di un
ragazzo biondo.
Scusate
l’enorme mancanza di aggiornamento ma ho problemi con
internet e a collegarmi,
e non so per quanto ancora potrò postare qui su efp. Ma
questa fanfa la finitò
*ç*, eccome!
Manca
un capitolo con tanto di epilogo ed è finita…
miii, la mia prima fanfic
finita!!!
…
che tristezza ç__ç.
Ah,
carina la canzoncina, ne ve?^^
“Buon
Ano” è una sottospecie di citazione; presa da
Will&Grace xD.
Grazie
a chi legge.
Grazie
a chi commenta.
Grazie
a chi ha messo la
fanfic tra i preferiti.
Mana:
Grazie e si, hai proprio ragione; Dick *ç* -
PAMPAM:
Ne ve? L’amore si può trovare anche nei luoghi
più impensati, basta che uno se
ricordi de accenne a luce e se renderà conto de stare in un
bordello xD. Grazie
mille.
Ina:
pwa, non so più vivere senza il tuo urlo cavernicolo
zai?ç_ç Grazie mille ç_ç.
L’amore non è bello se non è
litigarello xD.
Commentino?
*flapflapdiciglia*