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Autore: Vahly    11/03/2005    4 recensioni
Il giorno dopo ci sarebbe stata la luna piena, e sarebbe successo. Di nuovo. Per molto tempo non avevo fatto altro che chiedermi perché? perché? Alla fine ero riuscito ad accettarlo, anche se continuava a farmi male, come me ne avrebbe sempre fatto. Ma avevo capito che il lupo sarebbe stato sempre con me, per l’eternità. E mi ero rassegnato. Finché non avevo conosciuto loro: James, Peter, Sirius… “Perché l’amore vince su tutto…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: James Potter | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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02 When the sun is shining

Moonlight fear

 

 

Sirius & Remus.

Perché l’amore vince su tutto…”

 

 

 

 

***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***

 

Sirius non lo avrebbe mai saputo.

 

Mai.

 

Preferivo essergli accanto come semplice amico, piuttosto che perderlo per sempre.

Ne sarei morto.

No, mi sarei tenuto tutto dentro, come ero sempre stato abituato a fare.

Fino alla mia morte.

Non potevo sapere che la mattina dopo, qualcosa avrebbe sconvolto i miei piani.

 

 

***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***    ***

 

 

Cap. 02 – When the sun is shining

 

 

 

 

 

Remus p.o.v.

 

 

Ero riuscito a tornare nel dormitorio prima dell’alba. A quanto pare nessuno mi aveva notato.

Mi infilai velocemente sotto le coperte, consapevole del fatto che entro breve mi sarei dovuto alzare, ma se non fossi stato lì per quando gli altri si sarebbero svegliati, rischiavo di passare dei guai.

Socchiusi gli occhi, girandomi su un fianco, quando sentii una voce alle mie spalle.

 

– È inutile fingere di dormire. Lo so che sei appena tornato.

 

Mi girai di scatto

 

– S-SIRIUS!!!!!!! Che cosa… cosa dici?

 

Smettila, con me non attacca. Dove sei stato?

 

– Da nessuna parte

Risposi con un po’ di titubanza

 

– Bugiardo. Dove-sei-stato-stanotte.

I suoi occhi erano freddi, e la sua voce inespressiva, ma roca. Era come se stesse trattenendo le lacrime.

 

– Sono andato a fare un giro. Che c’è, problemi?

 

Mi afferrò per il colletto.

 

– PROBLEMI!? PROBLEMI!? CERTO CHE NE HO, DI PROBLEMI! TU NON IMMAGINI NEMMENO QUANTO CI SIAMO PREOCCUPATI DI TE, NON TROVANDOTI. NON È POSSIBILE CHE SPARISCI DI CONTINUO. E STAVOLTA SENZA NEMMENO AVVISARE! MA COSA CREDI, DI POTER FARE QUELLO CHE TI PARE SENZA RENDERNE CONTO A NESSUNO?

 

Stava urlando, ma il suo sguardo ora era più spaventato che arrabbiato. Si era realmente preoccupato per me… non sapevo se sentirmi felice o in colpa. Ma non avevo voglia di parlare con lui dei miei problemi, non quando sapevo che quella sera sarebbe successo. Potevo dargli altre preoccupazioni?

 

– Avevo bisogno di stare un po’ da solo.

 

MA TU HAI *SEMPRE* BISOGNO DI STARE DA SOLO! HAI MAI MINIMAMENTE PENSATO CHE FORSE, SE HAI DEI PROBLEMI, PUOI ANCHE PARLARCENE?

 

– Non capireste. Tu, non capiresti.

Mi guardò, allibito.

 

E quindi non ce ne parli perché non ci ritieni all’altezza, eh? Scusaci tanto se siamo così inferiori.

 

Non disse altro, solo si voltò, ed uscì.

 

 

 

 

Quella mattina non andai a nessuna lezione.

Mi feci fare un permesso speciale da Silente, con la scusa che quel giorno mi sentivo poco bene perché la sera ci sarebbe stata la luna piena.

Come mi aspettavo, capì che non era quello il reale motivo, ma non oppose problemi, forse capendo che dentro di me, male stavo sul serio.

Mi sorrise da dietro i suoi occhiali a mezzaluna, la cui forma ricordava tanto la cosa che maggiormente temevo, e mi disse che sicuramente chi mi era accanto avrebbe capito la situazione, se solo io gliel’avessi spiegata.

Ma come potevo? Come?

La mia domanda rimase senza risposta.

 

 

Era una bella giornata, e sentivo il canticchiare allegro degli uccellini praticamente ovunque, mentre osservavo la luce del sole filtrare dalle nuvole. Era davvero bellissimo.

Cominciai a chiedermi se la mia scelta di non rivelare nulla nemmeno alle persone che mi erano vicine fosse la più giusta. Soprattutto verso di loro.

 

 

Nel tardo pomeriggio mi decisi ad affrontare i miei amici. Se ancora avessero avuto voglia di esserlo, ovvio.

Non mi ero mai reso conto di quanto ero stato ingiusto e ingrato nei loro confronti.

E avrei tanto voluto avere il coraggio di parlargli del mio segreto, ma ero troppo vigliacco per farlo.

 

Mi diressi verso la sala comune, dove speravo di trovarli, dato che l’ultima lezione era finita da almeno un quarto d’ora. Erano seduti sul divano della sala comune, esausti.

Riflettei sul fatto che l’ora precedente avevano avuto difesa, e che il nostro professore era uno sciroccato sadico con manie perverse, e che probabilmente li aveva ancora presi di mira, come era solito fare con noi (chissà perché quel noi mi sembrò una pugnalata al petto), ed in particolar modo con James.

Non c’era nessun altro, dovevano essere ancora rinchiusi in quella pidocchiosa aula piena di esseri assurdi che il prof portava di continuo.

Chissà, se gli avessi detto che ero un lupo mannaro, se avrebbe esposto anche me a quel modo.

Stava per scendermi una lacrima, quando li sentii parlare. Mi appoggiai al muro appena dietro la porta per non essere visto, sperando che nessuno si accorgesse della mia presenza.

Udii la voce di James, che dopo aver notato che Peter si era addormentato come un sasso, chiese dolcemente a Sirius

 

– Ti va di parlarne?

 

Di nuovo quella sensazione di gelosia soffocante. Sapevo che era sbagliato, ma… se avessi potuto li avrei strangolati all’istante. Anzi no, forse avrei strangolato solo James. Non avrei mai potuto fare del male al *mio* Siriussino ^////^

 

È… è strano, ecco. Non riesco più a capirlo. Non che ci sia mai riuscito, ma

 

Cosa è successo?

 

– Hai visto, ieri, quando è rientrato? Forse avresti fatto meglio a parlargli tu. Io… io non sono in grado di farlo.

La sua voce esprimeva una tristezza infinita. Parlava di me? Possibile, che a causa mia stesse così?

 

– Ho alzato un po’ troppo la voce, e gli ho rinfacciato il fatto di non fidarsi di noi. – aggiunse.

 

– Forse dovresti riprovare a parlargli con più calma, magari dicendogli qual è il vero motivo per cui ti preoccupi così tanto per lui, non trovi?

Questa frase mi risultò un po’ equivoca, ma pensai di sbagliarmi. A meno che… possibile che sapessero tutto? No… non era possibile.

 

– Non posso farlo, lo sai, James. Non posso, discorso chiuso.

 

Ma tu devi dirglielo! Non puoi continuare a soffrire in silenzio!

 

Si che posso. E lo farò.

 

– No, invece. E se non sarai tu a dirglielo, lo farò io.

 

– Sì, già ti ci vedo. Non sei ancora riuscito a parlare a Lily, figurati se riesci a farlo con lui.

Lily? Ma chi, quella ragazzina con i capelli lunghi? E che c’entrava con noi, adesso? Non riuscivo più a seguire il loro discorso.

 

– Lily ora non c’entra. E poi è diverso tra noi, lo sai…

 

Silenzio totale. Non capivo perché, i due si erano interrotti di colpo. Mi sentivo vagamente di troppo.

Decisi di uscire allo scoperto, così, tentando di nascondere la mia aria colpevole (e tentando di autoconvincermi che non avevo sentito nulla) entrai nella stanza, a testa bassa.

Mi guardarono, ma non dissero nulla.

Probabilmente aspettavano che fossi io a fare il primo passo. O forse non ne volevano più sapere di me.

Rimasi davanti a loro con la testa china per cinque minuti buoni. Non sembravano avere fretta, ma notai che le mani di Sirius tremavano.

Mi feci coraggio, e con un filo di voce dissi loro

 

– Mi… dispiace. Scusatemi…

Sirius alzò lo sguardo.

 

– Alza la voce. Non ti sento. Non capivo. Perché si comportava così? – Ho detto che mi dispiace, mi dispiace, ok? Mi dispiace per ieri sera, avrei dovuto avvertirvi e non l’ho fatto.

 

– Così va meglio.

Continuò Sirius.

Lo guardai, smarrito. Cosa avrei potuto fare per farmi perdonare da lui?

 

– D’accordo, Remus – continuò James – ora ci vuoi spiegare cosa è successo? Perché ogni tanto sparisci? Che cos’è che ci nascondi?

Cosa avrei dovuto fare? Dirgli tutto? Non riuscivo a parlare… la voce non mi usciva

 

Perché oggi non eri in classe? – chiese all’improvviso Sirius

 

– Io… mi sentivo poco bene.

 

Ma ieri sera eri abbastanza in forma per le tue passeggiatine notturne, o sbaglio? – chiese nuovamente il moro con tono inquisitorio

 

E cosa fai di solito, quando non ci sei? Perché non ci rispondi?

 

Cosa credi, che io vada a divertirmi? Non sai nemmeno cosa si prova a---

la mia voce si interruppe.

Merda, avevo detto troppo.

Decisamente troppo.

 

Cosa si prova a? – chiese James con aria curiosa e allo stesso tempo spaventata.

 

Oramai era fatta. Non potevo più tornare indietro.

 

– Niente.

 

– COME NIENTE! – urlò Sirius. Non credo di averlo mai visto così infuriato

– ADESSO TU CI SPIEGHI T-U-T-T-O!!! DALL’INIZIO ALLA FINE, O NON TI MUOVI DI QUI!!!

 

La sua reazione mi stupì non poco, non credevo che tenesse tanto a me. Ma cosa avrei potuto dirgli? Come avrei fatto?

 

– Non posso.

 

Cosa? Perché no? – Chiese James, sempre più preoccupato

 

– Non posso.

Non riuscivo a dire altro

 

– NON PUOI? NON PUOI O NON VUOI? PERCHÉ NOI NON SIAMO IN GRADO DI CAPIRE? È PER QUESTO? È PERCHÉ NON TI FIDI DI NOI!? – Sirius si alzò in piedi di scatto.

 

– Io… mi dispiace… non

 

Cosa? – James trattenne Sirius, che stava quasi per scagliarsi contro di me.

Remus, perché non vuoi dirci che ti succede?

 

– Io… non voglio… rimanere di nuovo solo. Non voglio che voi mi abbandoniate. È per questo… io… mi dispiace… mi dispiace…

Cominciai a piangere, mentre lo sguardo di Sirius si addolcì

 

E perché dovremmo farlo?

 

I-io… io… non posso dirvelo…

 

James si avvicinò a me, come per abbracciarmi, ma io non glielo permisi

 

– NON MI TOCCATE! Lasciatemi stare! Lasciatemi stare!

 

Poi fuggii via.

Cominciava a farsi sera, e non potevo rimanere lì ancora a lungo.

 

 

***continua***

 

Ciao a tutti!!!

Piaciuto il nuovo chappy?

Ringrazio sara (hai giocato a Legend of Dragoon? C’è un personaggio che se nn sbaglio si chiama winky…), Agartha, GeorgiaLupin, Erine e Sphinx per aver commentato! Sono veramente contenta che vi piaccia me happy ^______________________________^

Al prossimo chappy ^^

   
 
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