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Autore: queenjane    07/12/2015    5 recensioni
Una storia di amicizia, amori, avventure sullo sfondo suntuoso e tormentato del regno dell'ultimo zar di tutte le Russie, di una principessa coraggiosa, dotata di un indomito orgoglio, sopravvissuta, piena di antiche paure e nuovi ardimenti, la sua vita e di chi ha vissuto con lei.. Nata lo stesso giorno di Mozart, principessa di un antico casato, potente e maestoso, amica delle figlie dello zar, ecco Catherine dagli occhi di miele, amata immortale, regina dell'altrove, che si muove sul rumore dei ricordi..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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Dedicato a Pamina'71


Estate 1913, luna di miele di Catherine e Luois …
Ho ascoltato lo Stabat Mater di Pergolesi, Coroelli e altro ancora, un concerto di musica da camera organizzato dalla principessa Ella, che ama le melodie  diciamo poco conosciute, rispetto a Bach, Mozart,  Beethoven, i suoi gusti sono sempre raffinati e poliedrici ..

Una scoperta continua, ammetto tra me, come il marito che mi sono trovata.. un azzardo ben riuscito.

Lui profuma di vaniglia e fumo, siamo leggeri ed effervescenti, novelli sposi .. Del mio segreto nulla sa, appartiene a me sola e così sia.

Passiamo la cosiddetta honeymoon nel cottage dei principi Raulov a Livadia, in Crimea.


Pare appena ieri che prendevo il sole con Olga e le sua sorelle, i tuffi dagli scogli, le sigarette prese di nascosto, io e lei, caute ombre sotto le pergole di edera e glicine, due principianti che giocavano alle donne perdute..


Adesso sto scoprendo, e viceversa, i suoi gusti, le piccole abitudini..

Ti amo,  ieri come oggi .. e Domani ...

Luois, una persona nuova, che è deliziata dai miei tentativi di cucinare (uova e pane tostato, a dire il vero), che sappia cucire un bottone.

“.. una principessa che sa fare questo?” E molto altro, lo avviso e mi sciolgo al tocco di una mano, un solo gesto che mi manda in estasi.
Vivremo a  Parigi, il suo incarico è finito e mi promette che comunque presto torneremo in Russia, salvo che affermo, con tutta la spavalderia dei miei 18 anni che io sto bene dove è lui, e tanto basta.. E lo riempio di orgoglio e sicurezza, trova conferme dei miei sentimenti.

Mia principessa, mi appella come Olga, e ho un nodo di nostalgia, nella mia guerra con la principessa Ella ho lasciato più di una vittima, ferendo chi non vi entrava nulla e scaccio il senso di colpa, sono diventata una maestra eccellente.
  • Ma ora sono Madame la Contessa De Saint-Evit.. – Ribatto, scrutando i suoi fantastici occhi grigi, così vicini che posso osservare il movimento ritmico delle sue pupille.
  • E puoi chiedermi quello che vuoi..
  • Anche di insegnarmi a guidare..
  • Va bene, moglie, mettiti le scarpe e andiamo.
  • Ora subito ..
  • Perché no .. sennò stiamo tutto il giorno a letto.- Ridendo contro la base del mio collo, era seta, era olio, era il piacere. (.. e ora sei solo polvere e fumo e suono, vivi solo nei miei ricordi, amore mio..)
.. dopo la Crimea, abbiamo fatto una crociera sul Mar Baltico.
 
Dai quaderni di Olga Romanov alla principessa Catherine. “.. quando sei venuta a salutarci, dopo la crociera, ero nella camera che dividevo da sempre con Tatiana. Già, noi siamo “The Big Pair”, come Marie e Anastasia sono “The Little Pair”, una mania di nostra madre, come di vestirci in modo abbinato e farci dividere penne e quaderni per fare economia. Non divaghiamo, ero perplessa e queste cose le sai  benissimo .. Ci sono rimasta, dal gennaio 1913 all’aprile 1913 avevi rispettato in modo veloce le previsioni di mia sorella che presto ti saresti sposata … Va bene, mia madre enuncia che sposarsi e avere figli è il più bel destino per una ragazza, ma sei stata veloce e repentina.. Anche troppo, non ti capivo e mi faceva rabbia, a te è sempre riuscito anche troppo bene, di leggermi dentro ..Diciamo che non me lo aspettavo, mi sono sentita gelosa, malevola, stupida che non mi avevi raccontato nulla tranne un fatto compiuto, che ti sposavi a giugno.. Addirittura ho chiesto a tua madre di non mandarti via, a mia eterna vergogna, e lei è stata gentile, ha solo affermato che era una questione tra di voi, era tutto a posto e … Fine. Non avevo nessun diritto di rivolgermi a lei in quel modo, ma non me l’ha fatta pesare.. Ho sperato che non vi sposaste o rimandaste, mi sono illusa due volte.. La Vyribova, la cara e intima amica di mia madre, disse una volta per battuta che dovevi farlo per forza, e lei ribattè che non pensava che fossi così stupida.. Già una gravidanza fuori dal matrimonio può capitare .. Andai alla finestra, sistemandomi la gonna e i capelli, i signori sposi che ci volevano salutare a Peter Hof prima della loro partenza erano giunti .. era il giorno prima del nono compleanno di Alessio, l’11 agosto 1913.. Allora era un piovoso martedì, quando lo battezzarono ed incantevole, roseo e paffuto ..
  • Ciao Olga.
  • Sarei venuta a salutarti ma ..
  • Io pensavo che volessi parlarmi in privato, questa fontana è uno dei nostri posti preferiti.
  • Insieme a altri quattro o cinque..- Ribatte, ironica.
  • Stai molto bene.. sei snella e abbronzata. Come è .. questa esperienza?
  • Divertente, sto imparando a guidare e lui a cucire un bottone friggersi un uovo –Ripetuto in russo e inglese per convincerla, altro che una poesia sulle gioie del matrimonio.
  • Sei .. impagabile e..  –Ride.
  • Avanti, Olga, tira fuori quello che mi vuoi chiedere senza nessuno in giro.
  • Sei incinta?
  • No – Corrugo la fronte- E non lo sono mai stata, non mi sono sposata per dovere.. – Colpita e affondata, intuisco, e stendo una mano, che prende, con precisione ogni nocca viene stretta.
  • Mi sei mancata. Ma non sapevo cosa pensare.
  • Una questione tra me e mia madre che ha accelerato il tutto, Olga.
  • E non mi dirai di più, è giusto in questo modo, ma .. Non odiarla, Catherine..
  • Fermiamoci qui, non voglio dire cose di cui potrei pentirmi ..
  • Lo so e ..- Alzi le braccia, mi stringi per qualche momento (.. resta ancora un poco .. Cat.. )
Un abbraccio intimo e breve, le parole non dette, spero che tu mi abbia poi perdonato, Olga mia.
Ed era un arrivederci, non ancora un addio.


Non voglio scadere nella retorica, con il senno di poi quei mesi a Parigi con mio marito furono splendidi, smaglianti …
Una gioia, continua, nonostante i segni del mondo esterno, la brama di guerra, la Germania che potenziava le sue armate, Luois, oltre a essere un diplomatico, era un capitano dell’esercito francese, al momento in congedo e.. Fosse scoppiata una guerra, sarebbe partito, al contrario del principe Raulov, che era salito nei ranghi dell’esercito russo, ma aveva perso fortune immense al tavolo verde ..


Non aveva importanza, ormai, ero giunta a patti con quella realtà, come a considerare mia madre non una divinità infallibile, quanto una donna con i suoi egoismi e le sue passioni .. che tuttavia aveva saputo pensare in grande, fondando scuole, ospedale e orfanotrofi nelle varie zone dell’impero. La carica nominale spettava alla zarina madre, nei fatti dirigeva tutto lei, smagliante e carismatica, una vera principessa che sapeva svolgere il mestiere del noblesse oblige con il cuore, la carità verso i poveri senza fronzoli o però.
Il telefono portava la sua voce sotto i cieli di Parigi, parlavamo del più e del  meno, festose..

Alla fine, ero cresciuta e dovevo accettare le fragilità ..
Così tornando nel maggio 1914, in Russia, forse non ero più solo una ragazzina viziata, ma una giovane donna che andava incontro, senza ancora saperlo, alle tragedie e alla maturità e alle perdita,le cerimonie degli addii,  il passato non l’ho lasciato indietro, lo ho tenuto con le unghie e con i denti.
 
   
 
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