””Capitano abbiamo un problema con i motori.“ Riferì il pilota ,con tono allarmato, pochi istanti dopo che erano entrati nell’atmosfera del pianeta.
Gli altri occupanti della navetta, il capitano Tracey , e altri quattro ufficiali che costituivano la squadra di sbarco, potevano sentirlo da soli che qualcosa non andava per il verso giusto. La navetta prese a sussultare e gli occupanti furono sballottati contro le pareti. Doveva essere una missione tranquilla non avevano messo in conto una simile emergenza.
“Che succede ?” Chiese al pilota.
”Capitano , perdiamo quota .I motori sono privi potenza, qualcosa nell’atmosfera ha intasato gli sfiati dello scarico del plasma. Precipitiamo!”
”Tutti al vostro posto allacciate le cinture.”Ordinò il capitano .
Gli ufficiali si affrettarono ad assicurarsi alle poltroncine ma la navetta aveva accelerato la sua discesa e stava ormai precipitando senza controllo.L’impatto era ,infine, inevitabile e fu tremendo. La navetta si accartocciò sul suo equipaggio .Chiunque avesse visto l’incidente da fuori sarebbe stato certissimo che non potevano esserci stati sopravvissuti.
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Il capitano Tracey aprì gli occhi e cercò di mettere a fuoco molte cose. Innanzi tutto i ricordi. L’ultima cosa che gli tornava in mente era la maledetta navetta ,su cui lui e i suoi uomini , stavano scendendo sulla superficie del pianeta. Poi i rumori assordanti. L’allarme rosso che suonava incessante, le grida disperate dei suoi compagni, poi il fragore assordante delle lamiere ,della navetta, che si contorcevano su di loro. Ora c’era silenzio, un silenzio inquietante. Spalancò gli occhi.Aveva paura. Se lo avevano tirato fuori dalle lamiere ,dopo un impatto così spaventoso, in che stato poteva essere ridotto? .Eppure non sentiva alcun tipo di dolore. Anzi il suo corpo era pervaso da una piacevole sensazione di benessere. Che tipo di farmaci gli avevano somministrato per farlo sentire così ?