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Autore: Giuka    05/03/2009    10 recensioni
Raccolta su Jared e Kim, la mia coppia preferita nella saga di Twilight. Nono capitolo: Il sentimento che ci univa era già oltre a tutti i problemi adolescenziali. Era uno scalino superiore, un tale livello di coinvolgimento e adorazione che nemmeno la morte avrebbe potuto spezzare. Ora sapevo che saremmo potuti stare lontani anche anni: il nostro amore eravamo noi stessi. Perderlo avrebbe voluto dire perdere la nostra identità.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Jared Cameron, Kim
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
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My Gravity – Jared and Kim

La Mia Kim

 

La mia Kim.

 “… Perciò la soluzione di questo problema …”

La mia Kim che sorride.

“… specificando l’incognita x …”

La mia Kim che arrossisce.

“… e sostituendo l’incognita y con 3 …”

La mia Kim che mi guarda.

“… è, Signor Padalechi?”

La mia Kim che mi bacia.

“….”

Voglio la mia Kim.

“Signor Padalechi?”

Voglio baciare la mia Kim.

“La soluzione, Padalechi”

Baciare Kim, baciare Kim, baciare …

“PADALECHI!”
“Kim …” soffiai, voltandomi con rabbia verso chi aveva osato interrompere i miei meravigliosi pens- Oh, merda. Mi ero completamente dimenticato di essere in classe. Cazzo.
“Si, Signor Padalechi, tutti in questa classe conoscono la sua adorabile fidanzata, la Signorina Kimberly, ma dovrebbe fornire la soluzione del problema” chiarì esasperato il professore. Conosceva Kim? 

La mia bellissima, dolcissima, meravigliosa Kim …

“Signor Padalechi?”

Mancano pochi minuti all’intervallo.

“Padalechi, ancora disattento?”

Pochi minuti e potrò rivedere la mia Kim.

“PADALECHI, ACCIDENTI!”

Oh. Il professore mi sta chiamando. Di nuovo. Merda.

“Sì?” chiedo gentilmente.
“La soluzione”
“Ehm … Temo di non poter rispondere, Professore”
“Bene Padalechi. Le metto un bel due sul registro, tanto per ricordarmi quanto lei sia disattento durante le mie lezioni e quanto preferisca pensare ad una ragazzina piuttosto che alla trigonometria”
Ragazzina? Oh no. Kim non è una ragazzina: lei è la mia vita, la mia gravità, il mio raggio di sole, l’amore della mia vita … Oh, sta suonando la campanella.
KIM.
In un attimo raccolgo i miei libri e, con la voce del Professore ancora nelle orecchie, mi precipito verso l’aula di inglese. Sento il bisogno fisico di vederla, stringerla e baciarla. Lei, la mia Kim, il centro del mio universo da due settimane a questa parte. Si può amare così tanto una persona dopo solo uno sguardo? Non nel mondo reale: ma cosa in me è reale? Io sono una creatura mitica e assolutamente inumana, ma grazie a questo ho trovato lei; non smetterò mai di ringraziare Dio per l’angelo che mi ha mandato. Kim. Quasi lancio i miei libri nell’armadietto, chiudendolo poi malamente con un pugno e mi incammino più velocemente, cercando di evitare tutti questi ragazzini che escono dalle loro aule e che mi rimbalzano addosso. Poi, la vedo.

 

Kim.

Tutto, tutto, tutto svanisce. I suoni, i colori, i miei pensieri, perfino me stesso. Tutto si annulla e lei brilla di luce propria.

È davanti alla porta della sua aula, impacciata come sempre ed avvolta in un cardigan nero che le copre il corpo minuto; tra le mani regge il libro di inglese –è troppo pesante per lei, sicuramente starà facendo fatica- e con lo sguardo cerca qualcosa, mentre quel cretino di Alex Harrison le sta accanto e le parla. Irritante.
Un ringhio mi nasce spontaneo dal petto, mentre mi avvicino ancor più rapidamente: in un attimo le mie braccia sono sui suoi fianchi e la stringo possessivo a me. Lei sobbalza sorpresa ed il libro le cade, finendo sui miei piedi; poi, finalmente, i suoi occhi sono nei miei. Arrossisce teneramente, ma non abbassa lo sguardo. Io mi sento come incantato: non riesco a muovere un solo muscolo, perché sono completamente risucchiato dentro di lei. La mia unica ragione di vita.
Si sporge un po’ verso di me, dal basso del suo metro e sessanta, arrossendo all’inverosimile: come è tenera.
Mi avvicino subito, socchiudendo gli occhi: lei li tiene già chiusi e da questa posizione privilegiata posso contare tutte le sue lentiggini. Tenendo gli occhi aperti –non voglio perdermi niente, niente di lei- poggio finalmente le mie labbra sulle sue.
Il fuoco esplode dentro di me, divorandomi. La mia temperatura, già bollente, aumenta a dismisura ed io mi sento ardere. La sento sospirare di piacere sulle mia labbra e non mi controllo più: le avvolgo la schiena con le braccia, piegandomi in avanti per raggiungerla, e me la stringo addosso, sollevandola leggermente da terra. Lei mi avvolge il viso con le sue piccole mani, che a malapena riescono a coprire le mie guance, e risponde al mio bacio, le labbra che le tremano.
Giuro, potrei rimanere così tutta la mattina. Matematica, inglese, letteratura … Che me ne importa? Sono solo ostacoli che mi impediscono di passare tutta la mia mattina con lei,. Almeno però mi rimane la paus-

Non. Ci. Credo. La follia umana non ha confini.

Harrison ha cominciato a battere con insistenza un dito sulla mia spalla.

Ora mi viene da pensare: vuole morire? Sono grande e grosso abbastanza da stenderlo con un dito, tutta La Push mi teme e rispetta e tutti, tutti, sanno che non mi si deve mai disturbare quando sono con la mia Kim. Quindi, il ringhio che gli riservo è assolutamente dovuto. Mi ha costretto a distogliere l’attenzione da lei, perciò spero che abbia qualcosa di veramente importante da dirmi.
“Sì, Harrison?” chiedo, stringendomi Kim al fianco con un braccio; lei si adatta a me come se fosse stata creta apposta per stare lì, incastrando perfettamente il corpo morbido sul mio.
“Stavo parlando con Kimberly, Padalechi. Non è educato interrompere le persone in questo modo” chiarisce lui, per nulla intimorito. Allunga una mano verso Kim, come a tirarla verso di sé, ma il mio ringhio cupo lo convince a ritirare la mano.
“Stavi, Harrison. Fuori dai piedi. Subito” sibilo, fissandolo negli occhi.
Lui mi ignora, guardando lei “Kim, penso di dover andare prima che Padalechi mi uccida. Ti aspetto giovedì alle cinque a casa mia. Buona giornata” dice, dandomi un’ultima occhiata trionfante mentre se ne va. Sposto lo sguardo su Kim, sorpreso, e lei distoglie subito il suo, borbottando un saluto verso Harrison.
“Giovedì?” alito, disperato.
Lei annuisce arrossendo.
Beh, questo cambia tutto; se lei vuole uscire con Harrison lei uscirà con lui e non permetterò che nessuno glielo impedisca. Io per primo.
Le sorrido gentilmente, cercando di ignorare le fitte di gelosia acuta che mi scuotono lo stomaco “Va bene, Kim, mi va bene, non preoccuparti. Esci pure con lui, se questo ti rende felice. Però io ho bisogno di te. Mi basta essere tuo amico.” dico, staccandola dolcemente da me e prendendole la mano, mentre mi chino a raccogliere il suo libro caduto prima. Lai sgrana gli occhi e apre la bocca, guardandomi sorpresa.
“No!” dice disperata, buttandosi di nuovo addosso a me. Io la accolgo, naturalmente: non posso dirle di no. Appoggia la testa sul mia fianco, arrossendo “D-d-dobbiamo …. Fare un progetto di inglese insieme. N-non è una a-a-a-appuntamento, mi ha chiesto di essere la sua compagna e non ho p-potuto rifiutare” balbetta, arrossendo “Io ti amo..” finisce in un sussurro.  La mia piccola, dolce Kim. Lei non riesce mai a dire di no a nessuno.
“Ti amo anche io Kim” sussurro sui suoi capelli, stringendomela di più addosso. Ah, che sollievo “Ma non mi piace che quel cretino ti giri attorno in questo modo”
“Scusa” dice mortificata.
“No, no, no! Non devi chiedermi scusa Kim. Non devi mai chiedermi scusa” chiarisco mentre passeggiamo verso il bar della scuola. Ho fame.
Kim sorride divertita, intuendo la nostra destinazione “Come è stata la tua lezione?”
“Mhn, lo sai. Non mi piace molto l’algebra” rispondo. Più che altro non mi piace stare lontano da lei, ma non glielo dico. Meglio non sembrare troppo ossessivo “Tu?”
“Lenta, ma inglese mi piace” dice, sorridendo timidamente “Oggi pomeriggio usciamo?”
“Certamente. First Beach?”
Le corruga le sopracciglia sottili, confusa “Con questo freddo?” Giusto. Per lei i cinque gradi di La Push potrebbero essere un problema. Beh, non con me accanto, naturalmente.
“Ti scaldo io Kim” ammicco, guardandola negli occhi “A cosa ti serve altrimenti un fidanzato licantropo?”
Lei arrossisce, borbottando un qualcosa che ha a che fare con “doppi sensi”. Scoppio in una risata simile ad un latrato, per poi chinarmi a baciarle i capelli sottili e profumati.

Ti scalderò Kim. Ti proteggerò Kim. Ti amerò Kim.
Perché tu sei la mia Kim.

La mia Kim. La mia Kim. La mia Kim. La mia…

“PADALECHI! DANNAZIONE! MI HAI FATTO ROVESCIARE IL CAFFEE! GUARDA DOVE METTI I PIEDI!”

Oops.

 

 

 

 

***

 

 

Il POV Jared è stato dannatamente difficile da scrivere: la Meyer non si sofferma molto sull’imprinting, anche se Jacob ne fa una bella descrizione in BD. Io penso che per ogni lupo sia difficile se non impossibile riuscire a distogliere l’attenzione dalla ragazza/bambina/neonata del loro imprinting. Jacob dice che sono loro che li tengono ancorati al terreno, che sono più importanti di famiglie, amicizie, amori passati, branco ecc. Quindi io vedo Jared così: ossessionato da Kim. E non ha raggiunto la calma assoluta di Sam, né è un essere perfetto (Edward) che riesce a frenare tutte le “emozioni sgradevoli” per Kim. Ovvero, lui è gelosissimo di lei e non si fa problemi a mostrarlo. Ah, alla fine a parlare è lo stesso professore dell'inizio: un mal riuscito tentativo di far ridere. So che sarebbe stato meglio seguire un ordine cronologico, ma l’ispirazione è quel che è.

 

Ora, ci tengo davvero tanto a ringraziare coloro che hanno recensito. È solo la mia terza fan fiction e perciò ogni commento è super-gradito. Un bacio a tutti voi che mi avete fatta felice e grazie di cuore.

Jo Hale: grazie, grazie, grazie. Scrivo questa raccolta proprio per diffondere un po’ di Jered/Kim!

Maka_Envy: anche io ADORO le Jacob/Nessie, soprattutto perché amo lui e quindi tutto ciò che lo rende felice. Grazie di cuore per i complimenti.

Princess of vegeta6: Grazie mille per i complimenti, per aver recensito e per aver messo nei preferiti. È un piacere scrivere qualcosa che la gente condivide e apprezza! Per quanto riguarda gli altri imprinting, personalmente li amo tutti, perché è un amore TROPPO grande. Sono tutti bellissimi, ma quello di Jared, hai ragione, è il migliore proprio perché il più normale.

Virgi_lycanthrope: Oh, è sempre stupendo trovare membri del mitico 5%. Siamo pochi ma buoni, questo è sicuro! Io amo anche Jacob/Nessie, perché amo lui e se lui è felice con lei logicamente amo anche lei. Grazie mille per aver recensito.

 

Baci,

Giuka

 

 

 

  
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