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Autore: queenjane    14/12/2015    3 recensioni
Una storia di amicizia, amori, avventure sullo sfondo suntuoso e tormentato del regno dell'ultimo zar di tutte le Russie, di una principessa coraggiosa, dotata di un indomito orgoglio, sopravvissuta, piena di antiche paure e nuovi ardimenti, la sua vita e di chi ha vissuto con lei.. Nata lo stesso giorno di Mozart, principessa di un antico casato, potente e maestoso, amica delle figlie dello zar, ecco Catherine dagli occhi di miele, amata immortale, regina dell'altrove, che si muove sul rumore dei ricordi..
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
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1910, la salute precaria dello zarevic aveva calamitato su di lui l’attenzione dei genitori, che trascuravano le figlie..


Tatiana diventava silenziosa, Marie preferiva stare con la cugina Irina, Anastasia moltiplicava i dispetti e studiava sempre meno …


Olga invece si chiudeva nei libri, correva appunto l’anno 1910 quando Alessandra decise che la mia frequentazione non risultava più essere gradita ..


La istigavo alla ribellione, al malumore, sosteneva Alix, la mia era una cattiva influenza e andava estirpata, come se fossi una gramigna.. Solo perché Olga non tollerava la presenza di Rasputin, l’Amico, come lo appellava …
Tranne che di religione o di quel finto contadino, i cui scandali erano la favola della capitale, non avevamo mai parlato ..
(... Contadino poi ucciso nel dicembre 1916 da un attentato complottato dal principe Jusopov, il graduca Dimitri Romanov e un deputato della Duma, Puriskev ..
Buttarono il cadavere nellla Neva ghiaccita, quando si seppe che il monaco era morto la gente ballava e la zarina Alessandra piangeva..
)


Un esilio e toccava aspettare le domeniche, quando visitavano San Pietroburgo e ci ritrovavamo da Olga, la zia delle ragazze, la sorella di Nicola II. .. ma non bastava, erano solo miseri surrogati rispetto alla frequentazione di prima, ci sarebbe voluto poi Aleksei che voleva le mie storie, sempre e comunque, e sua madre aveva esaurito le scuse plausibili e non, non potevo essere sempre malata, in viaggio o in visita.


Per scambiare due parole e ridere, era mio zio a tenermi allegra, mia madre era spesso di umore nero e mio padre era ancora più evanescente del solito …


Ci volle del tempo, poi tornai, ma era dura ..

Come per cavalcare .. Dopo la brutta caduta da cavallo, dove sbattei la testa, passarono molti mesi prima che tornassi in sella e occorse tutta la mia buona volontà .. Andai per gradi, una tortura per una impaziente di temperamento come me .. .


Ritornai, diventando più cauta, guardinga .. Un primo assaggio dell’età adulta e la luce del tramonto bagnava i petali delle rose come sempre … come ai tempi degli antichi dei, che riempivano forse i bagagli di sogni e parole, una mia remota fantasia.


Già, ma non era una fantasia il distacco che mi mostrava il principe Raulov mio padre, il suo viso evanescente come fumo, un fiordaliso, pareva quasi non volersi affezionare a nessuno per il timore forse della perdita, era rimasto presto orfano e la sua educazione era stata severa, spartana .. Il massimo della confidenza era dirmi che amava la torta di mele cosparsa di vaniglia …. Inutile aggiungere che quando mi presi la briga di cucinarne una, sotto la supervisione della cuoca, neanche si degnò di mangiarla..
A parole mio padre era contento, nei fatti era mio zio che si occupava di me, insegnandomi a cavalcare, a smontare le armi e sparare, a farmi ridere anche quando non avevo voglia, inimitabile scanzonato, uno scapolo d’oro che dribblava con eleganza di gatto le manovre matrimoniali della giovane zarina .. .



Per sua fortuna, la fortuna bara dei Rostov_Raulov, ereditata dal nostro mitico antenato Felipe, la devota amica di Alessandra, Anna Vyribova, si era sposata, nel 1907, risparmiando ad Aleksander un immenso imbarazzo.che non era roba da poco rifiutarla .. Il matrimonio era stato poi annullato per mancata consumazione, e la giovane damigella, figlia di un cancelliere di Corte, ronzava mite e indolente presso la sua imperiale amica, che con il trascorrere del tempo divenne sempre più importante ed asfissiante..
Alix, nella sua immensa vanità, riteneva di non potere sbagliare e non accettava critiche da nessuno, così che la Vyribova, che le dava sempre ragione, divenne la sua favorita.. Più ed ancora, era una fedele, entusiasta seguace di Rasputin.. Nel contempo era noiosa, senza particolari attrattive, dimessa e poco spiritosa, tanto che Alessandra stessa la chiamava la vacca .. Tanto era.
Di sicuro a lei non sarebbe venuto certo in mente di paragonare le stelle ad aculei argentati come ad Olga o raccontare storie sulle brumble roses.
La mia unica, prediletta Olga, mia ombra e mio riflesso ..
   
 
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