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Autore: AlexVause    15/12/2015    3 recensioni
Chissà dove vanno i sogni che sogniamo e dimentichiamo: Atlantidi sommerse e perse che non visiteremo mai più.
È stato così anche con me Lexa?
I tuoi occhi freddi come il ghiaccio mi scrutano, mi feriscono ed io lì…a chiedermi ancora perché.
Una domanda a cui, forse, non potrò conoscer risposta.
CLEXA
(Scritta alla fine della seconda serie)
Genere: Angst, Avventura, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15
 
Stavo scrivendo quando dei passi si avvicinarono alla porta della stanza.
- Heda, i dodici sono arrivati.
- Prepara la sala e falli accomodare. Sarò da loro a momenti.
Risposi a Nyko. Fedele a te ma che da sempre mi ha dato una mano.
Il primo Grounder che ho chiamato amico e ora la mia guardia del corpo personale.
Sembra ieri che Raven si è catapultata in questo alloggio a Polis e invece sono già passati tre anni…tre anni da quel fatidico giorno…tre anni da quando mi hai lasciata sola.
Ripresi a scrivere.
Ricordi quella sera quando Raven se ne andò e noi rimanemmo perplesse in silenzio, prima che io scoppiassi a ridere e tu mi seguissi?
Come posso dimenticare la tua risata.
I tuoi occhi si fecero seri e mi chiedesti di restare per la notte.
Ti sorrisi stringendo le tue mani nelle mie.
Fui io stavolta a baciarti. Quella sera facemmo l’amore nel modo più dolce possibile.
Percorsi con le dita i contorni del tatuaggio che avevi sulla schiena.
Di quando in quando notai i segni dei graffi che ti avevo lasciato poco prima.
- Lexa, domani mia madre vuole tornare a Camp Jaha assieme ai nostri uomini. I miei amici faranno ritorno con lei e vorrei accompagnarli.
Ti girasti a guardarmi. Lo sguardo preoccupato mi scatenò un sorriso.
- Farò subito ritorno a Polis. Ho intenzione di stare con te e conoscere la tua cultura.
Le mie parole ti rilassarono in un attimo.
Ci addormentammo accoccolate l’una fra le braccia dell’altra.
La mia testa posava sul tuo petto. Il battito del tuo cuore, fu per me una dolce ninna nanna.
Mi svegliai quel mattino. Il sole sul mio viso.
- Buongiorno.
Mi salutasti sorridendo. Eri già pronta ad uscire.
- Spero di non averti svegliata.
- Oh no…no…
La mia voce ancora impastata dal sonno.
- …è stato il sole. Mi ha letteralmente accecata.
Un nuovo sorriso spuntò sulle tue labbra.
- Dove vai così presto?
Ti chiesi incuriosita.
- Degli uomini hanno avvistato segni di animali a nord. Non vorrei fosse un Pauna. Se riesce ad avvicinarsi a Polis potrebbe uccidere qualcuno.
Feci una smorfia a quelle parole.
- Fai attenzione.
- Come sempre.
Sorridesti nuovamente.
Mi misi a sedere.
- Mi vesto e accompagno mia madre e la mia gente a Camp Jaha.
Ti informai e tu divenisti seria.
- Il tunnel che collega Polis a Camp Jaha è crollato. Dovrete attraversare il bosco. Prendete il sentiero a sud e fate attenzione.
Ti sorrisi. Eri così bella quando ti preoccupavi per me.
Mi avvicinai a te abbracciandoti. Mi stringesti forte.
- Staremo attenti. Promesso.
 
Mancavano pochi chilometri a Camp Jaha.
Passeggiavamo chiacchierando del più e del meno.
Monty e Jasper, Bellamy e Raven, sembravano tutti molto cresciuti da quando avevamo messo piede sulla terra.
Il primo sole, la prima pioggia…tutto sembrava così lontano in quel giorno.
Il rumore di cavalli al galoppo si udì poco distante da noi.
Ci  voltammo. In quel momento ti vidi sul tuo destriero. Dietro te una decina di uomini su cavalli neri.
Eri ancora lontana quando la tua voce ci raggiunse.
- Un’imboscata da nord!
In quel momento gli assassini dei mari dell’Est ci attaccarono.
Hanno lasciato che abbassassimo le difese…hanno atteso che uscissimo e riprendessimo a vivere…hanno aspettato e ci hanno colpiti.
Accadde tutto in pochi attimi.
I nostri uomini sparavano ma senza colpire nessuno. Erano troppo veloci. Troppo astuti. Morivamo a una velocità impressionante.
Una freccia ti colpì al ventre facendoti cadere da cavallo.
Scattai verso di te ma Bellamy e Kane mi trattennero a forza.
- Ti uccideranno. Questa guerra è persa. Dobbiamo andarcene, salvarci finché siamo in tempo. Vogliono lei e lo sai.
Udii la voce di mia madre ovattata alle mie orecchie. Piangevo, gridavo, mi dimenavo.
Ti avrei salvata, ci sarei riuscita se solo me l’avessero consentito.
Il coltello ti era sfuggito di mano.
Eri a terra. Le forze cominciavano a venire meno.
Ti allungasti afferrandolo ma Larion, in quel momento, si mostrò ai nostri occhi. Imbracciava l’arco che aveva scoccato la freccia che ti aveva ferita.
Mise un piede sul tuo braccio per impedirti ogni difesa.
Ti tolse il coltello di mano.
Intorno a noi grida di dolore, spari e rumori di lame che s’incrociavano.
Ero dentro a un incubo.
Mi dimenai ancora e ancora gridando il tuo nome.
Larion mi guardò sorridendo.
Dietro di lui Indra, pronta a colpirlo, cadde a terra. L’arciere che la ferì fu ucciso subito dopo da uno dei miei uomini.
Larion, con un ghigno sulle labbra, usò il tuo stesso coltello per ucciderti.
Gridai con tutti il fiato che avevo in gola.
Le lacrime mi appannarono la vista.
Con uno strattone ben assestato, riuscii a liberarmi.
Diedi un pugno a Bellamy e Kane mi lasciò andare.
Mia madre mi chiamò urlando ma non l’ascoltai.
Estrassi la pistola sparando a Larion con tutta la cattiveria e l’odio che nutrivo verso di lui.
Cadde a terra e con lui altri quattro suoi uomini.
Mi avvicinai a te.
- Lexa ti prego resta.
Ti sussurrai piangendo senza freno, ma il tuo cuore…lo stesso che quella notte mi aveva cullata nel sonno, non batteva più.
- Nessuno può averla ora.
Furono le ultime parole del tuo nemico prima di morire a fianco a te.
Tre anni Lexa…tre anni dal nostro ultimo abbraccio. Se solo ti avessi baciata quella mattina…il sapore dei nostri baci lo sto dimenticando.
Una lacrima mi scivolò sulla guancia.
Se fossi venuta con te non saresti stata costretta a separarti dal tuo esercito…saresti ancora viva…ancora con me.
- Heda, i Generali vi attendono.
- Grazie Nyko. Arrivo subito.
Lo informai sorridendogli.
Un sorriso lieve comparve sulle sue labbra…malinconico quanto il mio.
- Vi aspetto qui fuori.
Sospirai appena la porta si chiuse.
Heda…sì.
Il tuo spirito ha scelto me.
Dimmi un po’…mi stavi preparando da tempo a questo?
Non ero pronta ad essere un leader per la mia gente ma ora, grazie a te, sono pronta a guidare il tuo popolo come Heda.
Sono certa che vegli su tutti noi. Mi capita di sentirti al mio fianco soprattutto quando devo prendere una decisione importante.
Sarai sempre la mia guida.
Mia madre, Kane e Bellamy sono rimasti a Camp Jaha. Mi sono allontanata da loro in modo permanente, almeno per ora.
Monty, Jasper e Raven vengono spesso a trovare me e Octavia.
Indra non combatte più. Si sente in colpa perché dice di non essere stata in grado di difenderti.
Non è colpa sua e sono certa che tu lo sai.
La piccola Lexa cresce bene…non posso non sorridere pensando a lei. Eh sì Indra si è fatta una famiglia. Ci teneva così tanto a te che ha voluto dare il tuo nome a sua figlia. Ha i tuoi stessi occhi dolci e il suo sorriso mi ricorda molto te. Ora vivono a Polis.
Io alloggio nella tua abitazione…l’ultimo posto in cui ho vissuto con te, anche se si è trattato solo di una notte. Ho lasciato tutto come quando ci abitavi tu, non ho voluto cambiare nulla.
Il tuo fidato pugnale mi accompagna ogni giorno legato alla mia cinta.
Mi chiederai perché ho scritto questa storia.
Mi mordo il labbro inferiore.
Non reputarla una debolezza…è solo paura. Paura di dimenticarmi del tuo viso, del suono della tuo voce, del profumo della tua pelle.
Ho paura di dimenticarmi di noi e, anche se so che puoi sentirmi, volevo farti capire che mi dispiace di aver perso tempo prezioso ad arrabbiarmi per cose che non comprendevo. L’orgoglio è un brutto nemico.
Ora devo andare, i Generali mi attendono.
Stiamo preparando una cerimonia grande per ricordarti.
Ti amo e ti amerò per sempre Heda Lexa, anche se te ne sei andata prima che potessi dirtelo…ma scommetto che i miei occhi già te l’avevano sussurrato.
Mi alzai. Chiusi il diario riponendolo in ordine sulla tua scrivania.
Raggiunsi Nyko voltandomi ancora una volta a guardare la tua armatura.
Trattenni nuove lacrime. Inspirai a fondo e chiusi la porta.
 
FINE



Nota di Alex: non uccidetemi, sono stata ispirata dal nuovo trailer :)
Grazie a tutti voi per aver seguito e recensito la storia.
Alla prossima.
  
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