It’s not the usual American nightmare
(Part Two)
Non farlo un’altra volta, di sicurezza non ne possiedo più.
Te ne sei andato presto, nel duemilaquattro.
I curiosi chiederanno della tua sorte e perché ne sapevi più degli altri.
I bambini esulteranno – finalmente potranno giocare nel tuo giardino incolto.
Trovandolo affascinante, risulta blasfemo ai miei occhi – che adoravi e lodavi ogni giorno.
Ti ho baciato nella veranda, solamente un’unica volta.
Saresti in grado di rivederla, di tornare indietro con la memoria?
Mormoravo fiabe tedesche mentre inzuppavi di ketchup le patatine fritte.
Eri un genio, il genio della porta accanto.
Le anime libere dopo la morte della carne vagano senza sosta, rinchiuso com’eri ti rincarnerei per sempre – dipingerai il corpo di blu sotto mentite spoglie infantili.
L’arcobaleno acrilico, il giorno della tua morte, ti parve stranamente cupo e mentre ora prego litanie latine, penso al mio amore per te ancora vivo e logorante dopo tutti questi anni.