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Autore: Uzumaki_Devil_Dario    30/12/2015    3 recensioni
Quando il giorno diventa notte, Tokyo cambia e diventa un nuovo mondo: la reputazione si crea nelle competizioni sulle strade e la vita pulsa del motore delle automobili dalle carene fiammanti e dai carburanti pompati al protossido di azoto.
Qui la parola "velocità" è sinonimo di forza e di vita. O sei veloce o non sei niente.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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<< Ho piazzato e acceso i localizzatori, quindi ricordati di avviare l'applicazione. Restiamo separati, ma teniamoci d'occhio sui tablet. >>
<< Li hai messi pure sulle nostre auto? >>
<< Muoviti! Stano arrivando! >>
Disponevano ancora di un certo vantaggio sugli inseguitori, Sasuke non aveva intenzione di sprecarne un solo secondo per rispondere a domande inutili. Anche perché lui trovava quelle domande così stupide da non sopportarle: era ovvio che avesse posto i localizzatori anche sulle loro auto!
Per lo meno il biondino aveva colto sia la sua fretta sia la risposta affermativa, al suo sollecito si fiondò fuori in direzione della sua macchina. Libero di iniziare la corsa, Sasuke sgommò verso la strada. Il vantaggio che avevano si era già ridotto parecchio, quelli di Alba erano già poco lontani dalle loro auto. Per recuperarlo svoltò in direzione opposta e accelerò mettendo più distanza possibile fra sé e loro, sicuro che con quelle macchine lo avrebbero raggiunto in un niente. Mentre era alla guida trafficava sullo schermo del tablet sul sedile di fianco, avviando l'applicazione. Nel farlo, però, gli sorse un dubbio e realizzò di non poter ancora andare molto lontano, insicuro se il software riuscisse a cogliere il segnale dei trasmettitori a quella distanza. Deviò alla prima svolta e accostò a bordo della via, compiendo la stessa derapata a U di prima per riposizionarsi in direzione della strada. Sul tablet c'era il simbolo di caricamento dell'applicazione, attendeva di ricevere il segnale prima di funzionare completamente; il fatto che ci stesse mettendo così tanto indusse Sasuke a pensare che forse era andato davvero fuori portata.
"Avrei dovuto avviarla prima di cominciare a correre."
Il problema del raggio d'azione sussisteva solo quando l'apparecchio doveva ottenere il segnale: una volta incorporato, lo avrebbe ricevuto costantemente a dispetto della distanza.
Funzionò, alla fine. Il simbolo di caricamento sparì e sullo schermo si aprì la mappa della rete stradale dell'area circostante, completa della posizione delle auto segnate con dei cerchi in movimento.
"Ma che...?"
In rapido movimento. Subito dopo aver avuto accesso alla funzione, notò che le auto erano localizzate a poco più di un isolato dalla sua posizione... e si avvicinavano in fretta.
"Sono già qui!"
Anche il fragore degli pneumatici e dei motori che cresceva in lontananza era un segno del loro progressivo avvicinamento. Tempo dieci secondi e vide la Supra dell'Uzumaki schizzargli davanti, tallonata dalle auto degli Alba, apparvero e sparirono in un istante. Erano così vicini addossati fra loro che sul tablet i segnali si confondevano quasi fino a sembrare uno soltanto.
"Quell'idiota se li è attirati tutti addosso!"
Reinnestò la prima marcia e si apprestò a ripartire, prima che l'Uzumaki, da solo contro tutti quelli, ci restasse secco. Si fermò all'istante, colpito da un particolare che gli era balzato all’occhio: i segnali delle auto in corsa si sovrapponevano un po' fra loro ma, compreso quello della Supra, ne contò sei in totale che si muovevano.
Sei! Ne mancava uno.
Fece scorrere il dito sullo schermo spostando la mappa, tornò a visualizzare la strada da cui erano partiti. Controllò quella stessa zona, in cerca del segnale mancante, lo trovò quasi subito e non troppo lontano dal luogo dell'esplosione.
"Obito."
Era il segnale emesso dal trasmettitore sulla sua BMW. Non era particolarmente veloce ma stava andando in tutt'altra direzione rispetto a loro. Non era partito all'inseguimento insieme al resto del suo clan.
"Dove sta andando?"
Continuando a tenerlo d'occhio lo avrebbe scoperto, ma non avrebbe potuto seguire anche i segnali di Naruto e degli Alba: erano due fronti troppo lontani che non poteva contenere nello stesso quadrante di mappa.
<< Tsk! >>
Seccato, si ritrovò a prendere una decisione: sicuro era che Obito avesse in mente qualcosa, pensiero che bastava a preoccuparlo oltremodo; allo stesso tempo, non poteva abbandonare il compagno Racer, sapendo che da solo non sarebbe mai durato. 
Dovette prendere la decisione in poco tempo. Tornò alla ricerca dei sei segnali e si rimise in moto, spremette giri dal motore per raggiungerli il prima possibile. Sul tablet l'Uzumaki era addossato dai cinque Alba ma continuava a correre. Finché non veniva fermato non era ancora troppo tardi e, anche se non lo vedeva direttamente, sembrava che stesse compiendo ogni sforzo possibile per non farsi sopraffare. Era resistente, innegabile questo, ma alla fine non sarebbe durato a lungo. Meno di cinque minuti dopo, infatti, la sua posizione in movimento prese a rallentare progressivamente, fino a quando non si arrestò a una intersezione. Subito dopo averlo fermato, gli Alba si erano disposti in un cerchio attorno a lui per chiuderlo e precludergli la fuga: era fregato.
Un altro chilometro e mezzo separava lui dalla loro posizione. Salì di un'altra marcia e corse a velocità più sostenuta, dovendo far balzare l'attenzione continuamente tra la strada e la distanza rimasta segnata sul tablet.
Sembrava che l'Uzumaki avesse preferito una fuga fuori città, probabilmente mirava a raggiungere una strada extraurbana più adatta all'alta velocità. C'era anche quasi riuscito, era stato beccato poco prima della via di immissione, Sasuke riuscì a vederlo all'intersezione alla fine della strada. La visuale della scena gli fu più chiara col diminuire della distanza: la macchina era ferma e circondata in mezzo alla carreggiata, a bloccare l'uscita verso l'autostrada era essenzialmente la Ferrari. I Racers erano fuori dalle vetture, almeno tre o quattro di loro, e neanche l'Uzumaki era nel suo abitacolo.
"Lo hanno preso."
Non diminuì la velocità, sebbene lo spazio fosse quasi interamente occupato dal cerchio di auto. Si resse al volante e premette l'acceleratore a fondo, in corsa contro le vetture in sosta.
L'impatto fu frontale, avvenne con tale violenza da spingere completamente la Ferrari fino al guardrail e la Mercedes sobbalzò sulle ruote anteriori. Per un breve momento Sasuke fu frastornato, scosse la testa per avere di nuovo chiarezza e guardare la situazione fuori: Naruto era a terra, il più corpulento del gruppo lo sottometteva premendogli un piede sulla schiena, mentre un altro gli stava inginocchiato proprio di fronte tenendolo per i capelli. Inserì la retro per distaccarsi dall'auto sfondata e sterzò andando addosso a loro, in particolare contro l'Alba davanti a Naruto; in tal modo, per evitare di essere messo sotto, lo costrinse a scansarsi. Solo per due brevi secondi si fermò e sporse la testa fuori dal finestrino, gridò all'Uzumaki dall'aria stupefatta e spaesata.
<< Muoviti! >>
Bastò questo a dargli una svegliata, per fortuna, lo vide sfruttare finalmente il diversivo che gli aveva fornito, sfuggire alla presa sottomissiva e raggiungere la sua macchina. Gli Alba, però, non restarono fermi a lungo, due di loro erano tornati al volante e avevano preso di mira lui, fra questi vi era il Racer della Ferrari che aveva travolto; nonostante la fiancata distrutta, il veicolo tornò a mettersi in moto. Lo fece immediatamente anche Sasuke, schizzò via e si allontanò senza accertarsi visivamente se Naruto fosse riuscito a scappare (il tablet glielo confermò comunque). Ben presto constatò di essere inseguito anche dalla Maserati, oltre che dalla Ferrari.
La strada intrapresa prometteva di riportarlo in una zona più urbana, diversa da quella della concessionaria distrutta. Più avanti, la carreggiata si raccordava a un’altra e tornava a unire i due sensi di marcia, pochi metri prima dell’entrata di una galleria. Se da una parte era una cosa buona perché il senso di marcia doppio impediva agli inseguitori di prevaricarlo su entrambi i lati, dall'altra comportava maggiori rischi quando doveva prendere velocità ed eseguire manovre più azzardate. Il gioco valeva comunque la candela, così andò dentro, subito seguito dalle due auto che lo avevano già raggiunto e gli rimanevano incollate. Tenendole continuamente d'occhio nello specchietto retrovisore laterale, vide che al momento non tentavano nulla di particolare e si limitavano a corrergli dietro, sorpassavano i veicoli uno dopo l'altro ogni volta che lo faceva lui e riuscivano a non perderlo di vista.
<< Ma che...! >>
Sasuke fece un altro sorpasso, la Maserati lo emulò all’istante... ed ebbe un tale aumento di velocità che superò sia il veicolo che lui, fu rapido a passargli davanti e a rubargli il rientro in corsia, costringendolo a restargli affiancato. Sasuke si ritrovò a dover correre a metà della carreggiata, bloccato tra una corsia e l'altra, le macchine del senso opposto più volte rischiavano di trovarsi coinvolte in uno scontro frontale e si scansavano all'ultimo momento. Non riusciva ad acquisire abbastanza velocità da superare la Maserati e riprendersi il posto, non gli restò che sterzare e colpirla sulla fiancata pur di costringerla a ridargli spazio. Per due, tre, quattro volte le andò addosso, l'auto si spostava appena di poco ma riprendeva subito posto e non diede segni di cedimento. Al contrario, rispose invece agli assalti colpendo l'Uchiha e bastò una volta sola per spingerlo interamente nella corsia contraria.
"Bastardo!"
Quell'imprecazione Sasuke non ebbe neppure il tempo di gridarla, si ritrovò a dover evitare nell'immediato una macchina di fronte spostandosi ancora più di lato, arrivando a occupare il limite della carreggiata. Benché fosse in una posizione incomoda, il rischio di collisioni era minore, erano per lo più le altre auto a doversi spostare verso il centro della carreggiata per mancarlo. Anche da lì continuò ad avere in vista i due Alba sull'altro lato.
Con quell’autoarticolato in arrivo dal fondo, però, le cose si prospettavano sulla soglia dell’impossibile, essendo il veicolo così ingombrante in larghezza da precludergli maggior parte dello spazio in cui correva. A suo rischio tagliò di nuovo la strada e tornò a battersi fianco a fianco contro la Maserati per la riconquista della corsia. Sasori, dal canto suo, era intenzionato a mantenerne il possesso, oltre a voler sfruttare il passaggio del camion per mandarci contro l'Uchiha. Sasuke lo tartassò di colpi, come prima riuscì a sbilanciarlo ben poco, per di più ricevendo a sua volta attacchi dalla Ferrari alle sue spalle. Il tir, nel mentre si avvicinava.
Premette freno e frizione insieme, perse abbastanza velocità e lasciò avanzare le due auto; accelerò di nuovo e si pose nella loro scia, alle spalle della Ferrari. La collisione con il camion fu evitata, il veicolo si limitò a passargli vicino con il fragore del suo clacson. Tornato in corsia e arrivato alle loro spalle, Sasuke era nella posizione ideale per attaccare il posteriore della Ferrari, sì da destabilizzarla e farla sbandare. Fu sul punto di accelerare e ingranare... ma lo fecero anche le auto davanti, che ebbero un ulteriore incremento di velocità e lo distanziarono di colpo come se fossero sotto l'improvviso effetto del NOS. Di fatto non lo erano, le marmitte non scaricavano le consuete fiammate indotte dal protossido, tuttavia riuscirono a mettere una crescente distanza tra sé e lui, così rapidamente da scaricare il tachimetro in pochi secondi. Sasuke ingranò a sua volta, intenzionato a non restare indietro, ma non stette al passo, i due Alba si allontanarono fino a seminarlo e, in mezzo a numerosi sorpassi pericolosi più per gli altri veicoli che per loro due, sparirono completamente dalla sua visuale. Considerato che il recupero era una delle specialità su strada dell’Uchiha, la cosa lo irritò parecchio.
"Dove hanno in mente di andare?"
Sebbene non li vedesse più, aveva comunque modo di tenerli d'occhio sul tablet, il quale indicava che non facevano altro che avanzare a velocità sostenuta.
Un rumore lontano lo scosse, un suono di clacson seguito dal frastuono di uno schianto metallico. Non aveva visto dove ciò era accaduto, probabilmente molto distante da lui, ma chiaramente c'era stata una collisione tra veicoli. Ne seguì un’altra subito dopo, una terza negli istanti successivi accompagnata da fragori di frenate su asfalto, altre con clacson premuti costantemente, scontri che avvenivano sempre più nelle vicinanze... e colpi di arma da fuoco.
"Che sta succeden...?"
Un'auto arrivò da lì in una corsa così fuori controllo che era uscita dalla sua corsia. Sasuke intravide il guidatore accasciato sul volante, il parabrezza era perforato da un buco da cui si diffondeva una ragnatela di incrinature. Sterzò per evitarla e lasciarla schiantare contro la parete del tunnel, finendo per invadere di nuovo la metà destra della strada, dove un'altra macchina gli veniva incontro. Più che correre, questa aveva tutta l'aria di scappare da qualcosa che si era lasciata alle spalle, andava così veloce che, per evitare lui, si scansò di lato e frenò malamente, ma finì anche per cappottarsi su sé stessa. L'Uchiha non ebbe modo di darci molta attenzione, la oltrepassò e tornò a concentrarsi su ciò che aveva davanti.
Frenò e fece derapare la Mercedes fermandosi di fianco. I due di Alba erano all'uscita del tunnel, le vetture volte verso di lui e occupavano ambedue le corsie. Il tratto di galleria che li separava era stato trasformato in un cimitero infuocato di auto, disseminato di veicoli schiantati e ribaltati ai lati del tunnel, distrutti a metà o con le estremità accartocciate verso l'interno, i motori in fiamme. Le persone coinvolte che riuscivano a venirne fuori si scappavano a piedi dai due Racers causa di tutto, chi invece ancora non usciva dalle vetture era rimasto incastrato negli abitacoli o privo di conoscenza o morto sul colpo. Una di queste ultime prese fuoco.
Sasuke già aveva immaginato che gli Alba non si sarebbero fatti problemi a coinvolgere altri civili nella loro corsa, non si stupì molto che fossero veramente arrivati a tanto. Ciò che lo disarmava era vedere come fossero riusciti a provocare una simile mole di disastri, per di più solo in quella manciata di secondi in cui li aveva persi di vista. Lo scenario che aveva intorno era tremendamente simile a quello messo su da lui nel far saltare in aria il loro autosalone: quello che aveva combinato lui con un'esplosione di protossido di azoto, loro lo avevano fatto in due da soli.
"Avranno sparato in giro per creare panico, urtato due o tre macchine per far partire degli incidenti a catena, uno dopo l'altro."
Come risultato, avevano sgomberato completamente quella parte di tunnel dal transito di qualunque veicolo, né altri più dall’esterno per entrarci. Dalle loro posizioni, la Ferrari e la Maserati lo avevano puntato, acceleravano sul posto innalzando il rombo dei motori fino alla volta della galleria, preparandosi per andargli addosso. Poi partirono. A Sasuke bastò una rapida occhiata nei dintorni per capire la situazione: se avesse provato a scartare su uno dei lati, lo avrebbero intercettato; per voltarsi e tornare indietro non avrebbe fatto in tempo; correndo in retromarcia non sarebbe mai stato abbastanza veloce da distanziarli.
Né indietreggiare né fuggire era contemplato, in ogni caso. Premette sull'acceleratore anche lui ma, a differenza loro, non caricò: diede inizio a una lunga derapata che lo fece muovere in circolo, con il muso dell'auto come centro del cerchio, compiendo diversi giri su se stesso, le gomme stridettero sull'asfalto con tale aderenza da alzare densi aloni di fumo, ai quali si univano quelli neri scaricati dalla marmitta. Immersa completamente nella barriera fumogena, la Mercedes sparì dalla vista dei Racers di Alba, che non ebbero tempo né spazio per frenare e finirono per correrci dentro alla cieca. Non durò comunque a lungo, la loro corsa terminò con un brusco impatto frontale per entrambi. Quando il fumo si dissipò e concedette un po' più di visibilità, Kakuzu e Sasori constatarono che nessuno dei due aveva centrato l'auto dell'Uchiha, bensì due fra quelle che loro stessi avevano incidentato e che erano rimaste in mezzo alla carreggiata.
<< Dov'è? >> gridò Kakuzu << Dov'è andato? >>
Un'altra collisione proveniente da dietro glielo fece scoprire subito: il Racer aveva approfittato della loro vista limitata per evitarli passandogli accanto, al bordo della carreggiata. Ora era lui alla carica su di loro, riuscì a colpirli tutti e due insieme per quanto erano affiancati. Dopo il primo assalto, lo videro retrocedere per prepararsi al secondo.
<< Al diavolo! >>
Kakuzu decise di abbandonare l'abitacolo e, una volta fuori, riprese in mano la pistola scaricando proiettili contro l'auto in arrivo. Sasuke, vedendosi bersagliato, fermò l'avanzata e frenò derapando di lato. Si abbassò sui sedili, assicurandosi di non essere visibile al di là del finestrino, e lasciò che i colpi finissero contro la carrozzeria, con le mani si protesse la testa dai frantumi di vetro che gli caddero addosso. Contò poco più di una decina di spari prima che udisse il suono dell'arma scarica, sì da osare sporgersi e controllare l'esterno: il Racer di Alba si era avvicinato parecchio, lo vide buttare per terra l'arma che non gli era più di alcuna utilità e continuare ad avanzare verso di lui. Doveva essersi accorto che non lo aveva fatto secco.
<< Vieni fuori, Uchiha Sasuke. Regoliamo insieme un po' di conti. >>
Non che ci fosse molta altra scelta, si era spento il motore e l'uomo era troppo vicino perché potesse riavviarlo e scappare prima che lo raggiungesse. Allo stesso tempo, il fisico irrobustito dell'Alba non dava prospettive molto rosee per un confronto corpo a corpo.
"Non c'è proprio altro da fare."
Raccolse la sfida. Quello era forse il momento migliore per affrontarlo apertamente, ora che aveva finito i proiettili. Uscì dalla macchina e rimase in piedi ad aspettare che fosse lui a venirgli incontro.
<< Sasori, tu vedi di starne fuori! >>
Senza neppure attendere la risposta, Kakuzu si avventò con impeto contro l'Uchiha. Sasuke si lanciò piegato in avanti, schivò il pugno alto in arrivo e rispose colpendolo nell'addome con tutto il vigore che aveva. Ottenne il solo effetto di prenderlo alla sprovvista e sbalzarlo all'indietro; per il resto, si fece più male che altro, testando sulle nocche la dura resistenza fisica dell'avversario. La sua inaspettata densità muscolare lo colse impreparato per un secondo, tanto bastò a Kakuzu per afferrarlo di getto alla maglia, sollevarlo al di sopra della propria testa e poi farlo ricadere di peso e di schiena sulla Mercedes. L'urto e il dolore causarono una perdita di stabilità e Sasuke si accasciò a terra, ai piedi dello statuario Racer.
<< Dimmi, ragazzo, hai la minima idea di quanto mi sia costata quella Ferrari che tu hai sfasciato? Sono curioso, quanto sangue Uchiha credi che basterà per ripagarmi? >>
Si inginocchiò su di lui ad afferrargli e chiudergli il collo con le mani, gli bloccò il respiro. Sasuke, ancora intontito dal colpo precedente, cercò di fare resistenza e liberarsi dalla presa. Non riuscendoci, rese all'aggressore la stessa moneta sollevando le gambe e avvinghiandole attorno al suo di collo, così che entrambi si ritrovarono nella stessa situazione in cui ognuno si sforzava di resistere e immettere forza più dell'altro. Kakuzu fu più veloce a riprendere il controllo, tornò in piedi tirando su con sé l'Uchiha e mollò la presa subito dopo, facendolo cadere di nuovo sulla schiena. La presa di Sasuke su di lui si allentò ma non si sciolse del tutto, così lo prese, lo sollevò di nuovo e di nuovo lo lasciò cadere. Sasuke fu scosso dal dolore, stavolta aveva urtato anche con la testa, tuttavia si prodigò per non mollarlo. Al terzo colpo, però, non riuscì a mantenere la presa e andò giù, ritrovandosi boccheggiante sull'asfalto e con Kakuzu che lo sovrastava.
<< Piccolo...! >>
Notò appena in tempo il piede alzato che mirava a calpestargli la faccia, si costrinse a sopportare il dolore pur di spronare il proprio corpo a scappare e sfuggirgli di poco. Le gambe riuscirono a sostenerlo e a fargli prendere una distanza di sicurezza, benché Kakuzu si dimostrasse intenzionato a non concedergli tregua assalendolo ancora con impeto. Sasuke reagì in maniera diversa da prima: scartò lateralmente per evitare l'assalto e gli giunse alle spalle, gli falciò le gambe con un calcio alle articolazioni interne.
<< Aaah! >>
L'Alba fu destabilizzato e crollò sulle ginocchia, posizione che Sasuke sfruttò per sferrargli un pugno diretto in faccia. Il colpo ebbe l'effetto di atterrarlo del tutto ma, a parte farlo incazzare di più, nulla più di questo: si issò subito e, con un grido, tentò furiosamente di afferrarlo, tentativo che Sasuke vanificò balzando indietro.
<< Vieni qu... >>
BANG!
Kakuzu si rialzò in piedi, tuttavia fu subito rimesso giù dal proiettile che gli entrò nel costato. Sconvolto, guardò la copiosa perdita di sangue che dal busto colava sulle gambe e sul selciato, per poi voltarsi a fissare la pistola ancora fumante e indirizzata contro di lui.
<< Sasori... che stai...? >>
Sasori avanzò con il braccio testo e l'arma puntata, sparò un secondo colpo che prese Kakuzu alla spalla e lo mandò del tutto a terra. Quando arrivò a prevaricarlo non gli mostrò altro che una faccia molto annoiata.
<< Che... che stai facendo...? >>
<< Ma quanto cazzo la tiri per le lunghe! >>
<< Cosa...? >>
<< Giuro, l'unica cosa che odio più del dover aspettare sono le persone che mi fanno aspettare. >>
<< Gran figlio di putta... >>
A dispetto delle ferite, Kakuzu fece ugualmente per tornare su e afferrare il traditore. La scarica di piombo che seguì lo rimandò al suolo e ce lo fece rimanere, una successione di sei, sette, otto, nove proiettili che gli riempirono di buchi il torace e l'addome. Uno o più di essi furono decisivi, visto che alla fine non si mosse più e sotto di lui comparve una pozza rossa che si dilagava a macchia d'olio.
Sebbene inizialmente incredulo, Sasuke aveva preso le distanze dopo il secondo sparo ed era rimasto in silenzio a osservare la fine del Racer. L'altro diede qualche secondo d'occhiata al cadavere, lo tastò col piede come a confermare l'effettivo rigor mortis. Dopo ciò, volse la sua attenzione all'ammaccato Uchiha.
<< Questo come avresti intenzione di spiegarlo al tuo capo? >>
<< Preoccupati piuttosto di cosa succederà adesso a te. >>
Il che era abbastanza palese. A renderlo ancora più chiaro furono il caricatore vuoto che fu sostituito e il rumore del proiettile che si inseriva in canna.
Furono sorpresi entrambi dall'arrivo di un'auto in galleria, in particolar modo Sasori fu preso alla sprovvista quando realizzò che stava correndo più precisamente verso di lui. Anche sparando, non l’avrebbe fermata né rallentata, poté solo scansarsi. Il veicolo, però, si fermò in mezzo a loro derapando, il cofano investì l'Alba sul fianco così duramente da buttarlo a terra. Appena si fu fermato, la portiera si aprì e ne uscì la Racer proprietaria, la quale andò incontro al malconcio Sasuke e lo riconobbe.
<< Oh... sei tu. >>
<< Che cosa ci fai tu qui? >>
<< Stavo cercando Naruto-kun, a dire il vero, ma ho trovato te e... Aaah! >>
Un colpo di pistola rimbombò nel tunnel, Hinata si spaventò nel sentire qualcosa della Sunny Dawn che si rompeva molto vicino a lei, gridò portandosi istintivamente le mani a proteggersi la testa. Sasuke si gettò ad afferrarla e farla abbassare.
<< Stai giù! >>
Mise entrambi seduti contro la carrozzeria, sotto il livello dei finestrini. Attese uno o due secondi, nei quali non sopraggiunsero altri spari, così si sporse un po' fuori dal nascondiglio: Sasori era ancora riverso al suolo ma, nonostante l'evidente dolore al fianco, si rialzava lentamente. L'urto non gli aveva procurato ferite rilevanti, gli aveva fatto solo molto male.
"Di cosa diamine sono fatti questi tizi?"
Si rivolse alla Hyuga << Come mi hai trovato? >>
Lei aveva in testa tutt'altro che mettersi a spiegare quello << Dov'è Naruto-kun? Pensavo fosse con te. >>
<< È successo qualche casino, ci siamo dovuti separare per un po'. >>
Non fu la risposta migliore che potesse darle << Perché? Credevo che avreste corso insieme, che vi sareste coperti le spalle a vicenda! Avevi detto a Naruto-kun che il tuo piano era questo! >>
<< Ti ho già detto che è successo un casino, il piano ha avuto un intoppo. Vedi di calmarti, mi metto agitazione. >>
La quale non contribuiva a farlo pensare con una mente più ferma. Sentiva ancora la ragazza respirare con un mal celato nervosismo, ma almeno per un po' rimase in silenzio. Scorse il Racer di Alba dall'altra parte della macchina, era riuscito a rimettersi in piedi ma a fatica ci rimaneva. Anche lui notò l'Uchiha dal lato opposto e gli sparò contro un altro proiettile, Sasuke tornò a rifugiarsi prima che lo centrasse.
<< Ti prego, dimmi dov'è Naruto-kun. >>
<< Dall'altra parte del tunnel. >>
<< E come posso arrivarci? >>
Logico che non fosse possibile per la Hyuga, non con quel tizio armato che stava fra lei e la sua via d'uscita. In più, quello lì, seppur a passi strascicati, stava avvicinandosi sempre più verso di lui.
<< Stammi a sentire, Hyuga: cercherò di tenerlo a bada in modo da farti passare. >> parlò a bassa voce << Appena esco allo scoperto, torna immediatamente in macchina e schizza via da qui, siamo intesi? >>
<< S-sì. Ma come farai a... >>
<< Non ci pensare, me ne occupo io. Riuscirò a darti qualche secondo, mi hai capito bene? Avrai solo pochi secondi >> marcò bene l’avvertimento una seconda volta.
<< Sì, ho capito. >>
<< Bene. Stai pronta. >>
Sasori si era approssimato di molto. Sembrava avvertire ancora molti dolori al fianco, ogni qualche istante era costretto ad abbassare braccio e pistola per alleviarli. Fu proprio di uno di quei momenti che Sasuke approfittò, abbandonò il riparo e corse contro di lui rimanendo chinato in avanti. Sasori rialzò l'arma ma, quando sparò, Sasuke era già oltre la traiettoria del proiettile, finì per arrivargli addosso di peso e fece cadere tutti e due a terra. Lottarono l'uno sopra l'altro, Sasori cercando di mirare alla sua testa e Sasuke che faceva di tutto per tenergli la mano bloccata. La situazione non ebbe alcun cambiamento da parte nessuno dei due, il che all'Uchiha andò bene fino al momento in cui sentì la ragazza montare di nuovo nella propria vettura e dare gas. La vide anche sterzare e girare loro attorno, fino a che la Lancer non accelerò e, destreggiandosi in mezzo a quell'inferno di veicoli distrutti, fuggì a velocità elevata.
Come aveva detto, era riuscito a concederle pochi secondi per la fuga, tanto erano bastati affinché anche il rombo del motore si attenuasse fino a sparire completamente in fondo al tunnel.


SPAZIO AUTORE
Salve a tutti, carissimi lettori, finalmente ce l'ho fatta ad aggiornare! Ho tentato di farlo in tempo per Natale in modo da darvi un po' prima gli auguri di buone feste, ma sapere com'è il periodo delle festività natalizie, no? Riunioni coi parenti, partite varie a tombola e carte e anche altre questioni mie personali che mi hanno tenuto un po' occupato. Comunque sia, almeno per la fine del 2015 ci tenevo a farcela, anche perché volevo che questo fosse il mio aggiornamento di fine annata. Tokyo Underground tornerà sicuramente nel 2016, MA non prima di una nuova one-shot NaruHina che ho intenzione di pubblicare a Gennaio per il NaruHina Month Day :) questo mio nuovo lavoretto sarà il mio primo aggiornamento dell'anno nuovo e sarà una NaruHina a tema Star Wars. In occasione dell'uscita dell'episodio VII, di recente ho fatto una breve maratona dei precedenti sei episodi della saga, quindi già da un po' meditavo di farla con quell'ambientazione: dopo aver visto il film ieri sera al cinema, non ho avuto più nessun dubbio, poiché questo nuovo episodio a dir poco spettacolare mi ha ispirato molto e, grazie a delle informazioni che un caro amico mi ha dato in merito alla saga, ho già un'idea per la storia. Quindi, a meno di ritardi (molto probabili), la data di pubblicazione prevista per questa nuova shot è il 15 Gennaio, essendo quello il giorno del NaruHina Month Day del tema in questione.
Okay, annunciato questo, non credo di dover aggiungere molto altro. Qui io vi saluto e vi ringrazio caldamente per essere stati con me anche in questo 2015, confido che continuerete a esserlo pure nel 2016 che sta per arrivare. Buon proseguimento di festività e un allegro Capodanno a tutti quanti voi, gente!
Jaa na!
   
 
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