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Autore: unbreakable    03/01/2016    2 recensioni
Ambientata in "Naruto: Road to Ninja".
 
Sasuke Uchiha era definito un "rubacuori", colui che era abituato ad avere ogni ragazza ai suoi piedi e cercava sempre nuovi approcci per conquistarne altre. Era convinto di aver fatto breccia anche nel cuore di Sakura Haruno ma, quest'ultima, col passare del tempo, si rese conto che quello non era il Sasuke di cui era innamorata, per ciò mostrò di non avere alcun interesse verso di lui. Sasuke, intuendo che ella non era caduta ai suoi piedi come aveva creduto, decise di continuare a corteggiarla così da farla finalmente innamorare.
Nonostante i vari tentativi, ogni suo approccio pareva non funzionare e la ragazza si dimostrava essere sempre meno interessata a lui.
Ce la farà Sasuke a conquistare il cuore di Sakura oppure dovrà mettere l'orgoglio da parte e arrendersi all'evidenza di aver bisogno di rinforzi?
 
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Questa storia mi è venuta in mente mentre guardavo il sesto film di Naruto.
È la prima volta che mi cimento in una storia comica/demenziale, quindi siate clementi.
Sarà una mezza SasuSaku ma ci sarà anche un po' di NaruHina. Spero possa strapparvi almeno un sorriso!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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  • Vanitoso: fa di tutto per mettere in mostra le proprie qualità fisiche, morali o intellettuali, vere o presunte, per sentirsi apprezzare e ammirare.

A volte Sasuke era esagerato, metteva prima sé stesso e poi tutto il resto. In ambito ninja si credeva imbattile, pensava di essere una persona geniale ed un ragazzo troppo bello per appartenere a quel mondo. Solo una persona gli diceva di moderare la sua vanità, che doveva considerarsi inferiore almeno a qualcuno che non fosse un suo possibile sosia situato in chissà quale parte del mondo. Naruto ─ alias Menma in quella dimensione, quando lo vedeva alle prese con qualche ragazza, cercava sempre di fargli notare che ne aveva già troppe a cui badare e che, forse, doveva smetterla di comportarsi come un donnaiolo da quattro soldi. Inutile dire che Sasuke mandava sempre al diavolo tutto ciò che l'amico diceva dato che, per lui, il ragazzo in questione era solo invidioso della sua fama ─ già cominciamo male, eh?
In realtà, però, c'era una persona che considerava solo di poco superiore a lui, e quest'ultima era suo fratello maggiore: Itachi Uchiha. Esso lavorava nell'Akatsuki e prendeva ordini dall'Hokage, ed insieme ai suoi compagni faceva qualche missione ed aveva il compito di proteggere Konoha. Aveva una ragazza di cui era profondamente innamorato e la loro relazione andava avanti da anni, ma Sasuke non aveva idea da quanto esattamente stessero insieme. Sapeva solo che lei era molto bella e gentile, e che calzava a pennello con la personalità del fratello. A volte lo invidiava dato che riusciva ad essere contento avendo solo una ragazza intorno che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui ─ Sasuke invidioso, attenzione. Dal canto suo, invece, sentiva che non sarebbe riuscito nemmeno per un giorno a resistere al fascino femminile da cui era continuamente circondato. Le ragazze erano come delle calamite per lui: appena ne vedeva una, non riusciva a rinunciare alla tentazione di buttarsi a capofitto e di farla sua con un semplice sguardo suadente e qualche parola dolce ─ le sue vittime sono parecchio deboli, già. Tuttavia, anche lui, alle volte, sentiva la voglia di mollare quella solita routine da "playboy" e stare con una sola ragazza che potesse renderlo felice e farlo sentire amato ma, come detto precedentemente, per lui era impossibile. Sentiva che tutte avevano lo stesso potere che la ragazza di Itachi aveva su di lui, solo che l'effetto che le altre avevano su Sasuke era differente. Lo facevano sentire così desiderato che, qualche volta, pensava di essere un Dio, sceso giù dal cielo apposta per soddisfare qualunque ragazza che avesse bisogno di affetto e attenzioni. Lui era lì apposta per loro, per farle sentire apprezzate e specialmente per far vedere loro la vera bellezza di Konoha ─ Sasuke sta degenerando sempre di più con la modestia.
Dopo essere stato rifiutato spudoratamente da Sakura Haruno, infatti, l'Uchiha aveva fatto ritorno dalle varie ragazze conquistate per avere un po' di conforto ─ che tristezza, dato che il rifiuto ricevuto dalla rosa lo aveva abbattuto molto. Ricordava che, non molto tempo fa, la ragazza in questione era più timida e raramente gli rispondeva male o gli rivolgeva la parola. Inoltre arrossiva sempre quando, quelle poche volte, parlavano mentre erano con i loro amici. In più lui non aveva mai avuto l'intenzione di provarci con lei, essendo sua compagna di squadra ed anche una delle sue più care amiche; non aveva mai pensato di mettere in secondo piano la loro amicizia per inserire un nome in più alla sua lista di conquiste, ma vedendola nettamente - e improvvisamente - diversa, aveva deciso di violare la sua prima regola e di far provare anche a lei il brivido di avere un Sasuke Uchiha tutto per sé ─ se quello originale è egoista...
Solo ed unicamente per quella volta, il ragazzo decise di chiedere qualche consiglio all'unica persona che aveva le qualità ed il suo stesso fascino per dargli man forte. In quel momento si trovava davanti la stanza di suo fratello maggiore, e quest'ultimo era intento ad indossare il solito abito che metteva quando doveva andare a lavorare con i suoi compagni dell'Akatsuki. Sasuke era rimasto per un'infinità di secondi dietro la porta, pensando e ripensando se fosse davvero il caso di abbassarsi allo stesso livello di un ragazzo qualunque. Perché lui era diverso da tutti gli altri, aveva una dote innata che solamente nel suo sangue scorreva. Insomma, lui era Sasuke Uchiha ─ un idiota ─, colui che aveva avuto il record di ragazze conquistate; faceva bene a mostrarsi disperato perché una sola ragazza lo aveva rifiutato? ─ Sì, fai bene. Suo fratello, poi, lo avrebbe capito? Lui non aveva mai avuto più di una ragazza in tutta la sua vita, da quando si era fidanzato la prima volta era stata sempre la stessa fino a quel momento, quindi come poteva comprendere i sentimenti di un povero ragazzo circondato da mille ragazze che lo desideravano e da una che non lo voleva nemmeno vedere? ─ Itachi non può diventare il Sasuke di Naruto? No, eh?
Nel mentre che rifletteva su quella difficile decisione, suo fratello lo aveva superato e, non ricevendo una risposta da parte del minore, decise di proseguire e dirigersi verso l'uscita di casa. Dopo aver sentito i passi di Itachi allontanarsi si rese conto di star perdendo la sua minuscola occasione di ricevere aiuto per conquistare il cuore di Sakura, dunque con poche falcate lo raggiunse in un attimo, posizionandosi tra lui e la porta. Itachi lo guardò confuso, piegando la testa di lato, mentre Sasuke era ancora dubbioso sul da farsi. Era abituato a mostrarsi forte e sicuro, specialmente quando si parlava di ragazze e, infatti, suo fratello maggiore sapeva quanto il minore si divertisse a far strage di cuori. Lo trovava un po' infantile, però era contento di sapere che non andava mai fino in fondo con nessuna di loro, così da non deluderle il giorno seguente. ─ Speriamo sia davvero questo il motivo, Itachi.
«Sasuke? Che ti prende?» Il fratello lo risvegliò dai suoi pensieri e, il ragazzo in questione, sorrise un po' imbarazzato a ripensare a quello che doveva chiedergli. Non era davvero abituato ad aver bisogno dei consigli degli altri, di solito era lui che consigliava ai suoi amici cosa fare con una ragazza, non era mai successo il contrario. In quel momento, però, sentiva che con le sue sole forze non avrebbe mai conquistato Sakura, avendo fallito per ben due volte consecutive. Il primo tentativo sembrava essere andato a buon fine, ma alla fine si dimostrò essere un fallimento. La seconda volta, invece, un totale disastro. ─ Grazie Sakura, grazie!
«Devo farti una domanda, ma è ovviamente ipotetica!» Disse subito Sasuke, tornando lucido. Cercò di nascondere l'imbarazzo e di mostrarsi sicuro come suo solito, soprattutto perché non voleva dimostrarsi debole davanti a suo fratello.
«Veramente dovrei andare...» Non ebbe il tempo di finire la frase che, subito, il minore gli mise una mano davanti alla bocca, così da farlo tacere. «Se una ragazza inizialmente si dimostrasse interessata a te e, dopo averci provato almeno due volte lei ti rifiutasse senza un valido motivo, che faresti? Ricorda che è una cosa del tutto ipotetica» Pronunciò tutto d'un fiato Sasuke, lasciando interdetto il fratello maggiore che, mentre aveva parlato, aveva cercato varie volte di superarlo così da poter uscire e andare a lavorare. Inutile dire che fallì nella sua impresa dato che, il minore, si era dimostrato piuttosto deciso nel non lasciarlo passare. ─ Non solo pensa di non avere chance di riuscita ma opportuna addirittura il fratello... sì: Sasuke è davvero disperato.
«Lascerei perdere» Rispose l'altro, senza nemmeno pensarci due volte. L'Uchiha minore, invece, rimase piuttosto deluso dalle sue parole. Come poteva arrendersi così facilmente suo fratello, che era quasi più bello di lui ─ ovviamente Sasuke vuole evidenzare quel "quasi" ─ ed aveva il suo stesso fascino magnetico? Come poteva anche solo pensare di arrendersi così facilmente davanti ad una sfida di quel calibro? ─ L'ho detto che è disperato?
«Ma... ma se il ragazzo non volesse lasciar perdere? Se volesse assolutamente conquistarla?» Nel mentre che poneva la domanda, Itachi aveva cercato di fare varie finte al fratello, cercando di passare. Aveva fatto finta di spostarsi a destra mentre, in realtà, si era spostato di scatto verso la parte opposta, trovando un varco da dove poter passare. Sasuke, però, si era dimostrato piuttosto sveglio ed agile e, dunque, aveva bloccato la sua via di fuga. A Itachi faceva piacere quando Sasuke gli chiedeva qualcosa, ma in quel momento aveva davvero bisogno di uscire da quella casa e andare a lavorare. Tsunade, l'Hokage, aveva indetto una riunione quella mattina e tutti i membri dell'Akatsuki dovevano essere presenti. Non aveva idea di cosa sarebbe accaduto se uno non si fosse presentato, ed infatti non voleva scoprirlo. «Sasuke, devo andare...» Il minore lo interruppe di nuovo. «Itachi! È una cosa importante! Ma ci tengo a ricordare che è ipotetica» In quel momento, il maggiore sentiva la pazienza andarsene lentamente. Probabilmente, l'unica soluzione che aveva, era quella di dargli una spiegazione valida alla risposta negativa che gli aveva dato, visto che Sasuke da solo non riusciva ad arrivarci ─ Non la trovo nemmeno una cosa tanto strana. E questa non è ipotetica.
«Se lei ti ha già rifiutato due volte, cosa ti fa pensare che la terza sarà diversa? Evidentemente non sei quello che cerca, ed insistere non le farà cambiare idea; la annoierai e basta, ricevendo un altro rifiuto. A volte, quando la situazione lo richiede, la cosa migliore da fare è arrendersi e smettere di combattere» Spiegò Itachi, con la sua invidiabile saggezza. Vide sul volto del minore un'espressione contrariata, e ciò gli fece capire che aveva sicuramente qualcosa da ridire su ciò che aveva detto. Non voleva subirsi le lamentele del fratello, perciò cercò nuovamente di passare, ma Sasuke lo fermò prendendolo per le spalle, così da non farlo muovere dalla sua posizione. ─ Preghiamo per Itachi.
«Non si può smettere di combattere per una ragazza: è l'unico modo che si ha per dimostrarle che ci tieni! Ed è una cosa ipotetica, se non te lo ricordi» L'Uchiha maggiore sospirò, capendo di essere in trappola. Gli aveva spiegato con le parole migliori che gli erano venute in mente ciò che pensava e quello che avrebbe fatto lui in una situazione simile, e se era una cosa ipotetica come diceva lui, perché insisteva così tanto? ─ Forse, ma è solo un'ipotesi, perché non lo è. Probabilmente il metodo che aveva adoperato, ovvero essere sincero, non era stata l'arma giusta da utilizzare. Non aveva mai visto suo fratello insistere così tanto su un argomento del genere, soprattutto perché non parlavano mai di rifiuti, ma solo di successi continui e di metodi su come conquistare le ragazze ─ ad Itachi ovviamente non interessavano, ma Sasuke doveva condividere con qualcuno la sua passione, no?
Guardando il volto del minore, l'altro capì esattamente cosa doveva fare. Dato che non accettava di essere ─ ipoteticamente parlando ─ rifiutato e quindi non voleva sentirsi dire parole come "arrenditi, è inutile se lei non ti vuole", l'unico modo che aveva di liberarsi da quella struggente situazione, era di dire quello che Sasuke voleva sentire. In pratica, doveva affermare tutto il contrario di ciò che gli aveva detto poco fa; era sicuro che poi gli avrebbe dato ascolto e lo avrebbe liberato dalla sua morsa.
«Hai ragione, probabilmente ho detto quelle cose perché io sono impegnato e non riesco ad immaginarmi con un'altra ragazza» Pronunciò Itachi, sorridendo un po' nervoso. Voleva davvero che il suo piano andasse come sperava. «Continua a provarci finché lei non si renderà conto di aver commesso un errore a rifiutarti, anche se ci volessero una ventina di tentativi. Devi combattere per lei e dimostrarle che ci tieni, perché questo è l'unico modo che hai per farle capire che non troverà nessuno come te. E se i tuoi classici metodi non hanno funzionato, allora adotta una nuova strategia e falle vedere che fai sul serio» Quasi si vergognò di sé stesso; non era abituato a parlare in quel modo con il fratello, soprattutto mentirgli solo per arrivare al proprio scopo. Ma in quel momento non aveva potuto fare altrimenti, essendo tremedamente in ritardo alla riunione indetta dall'Hokage. Notò però, con piacere, che l'espressione del fratello cambiò: sul suo viso si formò un sorriso, e lui si sentì sollevato a pensare di essere finalmente libero. ─ Urrà per Itachi!
«È esattamente quello che pensavo! Grazie mille, sapevo di poter contare sui tuoi consigli! È sempre una cosa ipotetica, comunque...» Che fosse una cosa vera oppure no, all'Uchiha maggiore non interessava: era finalmente riuscito a liberarsi dalla sua presa e la porta era libera, e chiedeva solo di essere aperta e oltrepassata. Con furia, non gli rispose e lo salutò con un semplice cenno del capo, superandolo. Sasuke ricambiò il saluto con una semplice occhiata, osservando poi la porta chiudersi di fronte a sé. Dopo pochi secondi, iniziò a camminare per la casa, senza però entrare in nessuna stanza, nemmeno la sua. Camminava sul legno lucido lavato dalla madre, con una mano a reggergli il mento posato sul palmo. Aveva capito che doveva combattere come mai aveva fatto per Sakura, glielo aveva detto addirittura il fratello ─ lo ha praticamente costretto a dargli ragione, e lo avrebbe sicuramente fatto. L'Haruno si era dimostrata essere la preda più interessante che avesse mai avuto, e fino a poco tempo fa non avrebbe pensato che quella ragazza lo avrebbe attratto così tanto. Del resto, i suoi bersagli erano sempre di un certo livello, soprattutto perché voleva vedere quanto in alto potesse arrivare il suo fascino. Con Sakura, però, era tutto diverso: lei sembrava attratta dal suo aspetto, era evidente ─ modesto, strano ─ ma qualcosa di lui non la colpiva e ciò la portava a rifiutarlo. Forse non le piacevano le rose? Doveva cambiare fiore o non dargliene nemmeno uno, essendo un regalo banale? Oppure non le piacevano le parole dolci e scontate? O la sua personalità troppo modesta la metteva a disagio? Aveva già scartato l'ultima opzione, ritenendola praticamente impossibile da considerare; lui era perfetto e, di conseguenza, anche il suo carattere lo era. Era inutile anche solo pensarci. ─ Se io fossi in te, Sasuke, ci penserei eccome.
Aveva preso la sua decisione: avrebbe continuato a lottare per il cuore di Sakura fino a quando non sarebbe riuscito a conquistarla ─ scelta piuttosto scontata, vero? ─ e avrebbe fatto di tutto per riuscirci. Inizialmente si era abbattuto per essere stato rifiutato due volte di fila, ma aveva deciso che non si sarebbe più scoraggiato; non era un comportamento da Uchiha Sasuke, lui era sempre fiero di sé e si riteneva imbattibile in qualsiasi sfida, specialmente quando si trattava di ragazze. La rosa, prima o poi ─ era sicuro, avrebbe ceduto al suo fascino e si sarebbe lasciata cullare dalle sue attenzioni e dalla sua voce ipnotica, si sarebbe abbandonata al suo sguardo dolce posato su di lei e si sarebbe lasciata accarezzare come una bambina. Era sicuro che ce l'avrebbe fatta, tutto ciò di cui aveva bisogno era solo un po' di pazienza; d'altronde, lui non falliva mai, no? ─ Ha fallito. Due volte. Non dico altro.



«Qual è la tua scusa, Uchiha Itachi?» Chiese rabbiosa la donna, osservando con occhi severi la figura del ragazzo davanti alla sua scrivania.
«Mi dispiace, Tsunade-sama...» Pronunciò con voce bassa, accennando un lieve inchino per scusarsi.
«Non hai nemmeno una scusa?» Tuonò.
Silenzio.
«Lo sai che non tollero ritardi, la ritengo una mancanza di rispetto nei miei confronti» Si calmò, rivolgendosi a lui con più gentilezza.
«Sono davvero dispiaciuto, non accadrà più» Si inchinò ancora, in segno di scuse.
«Lo so, Itachi» Disse, guardando con sguardo tenero il ragazzo. Ma quest'ultimo sapeva che comunque, non c'era da fidarsi.
Altro silenzio.
«Uzumaki Kushina ti farà rigare dritto, ecco perché lo so» Infatti.
«Oh no...»
Peggior punizione non potevi avere.
Per la prima volta in vita sua, Itachi avrebbe voluto sterminare un clan intero e mettere le mani addosso al suo adorato fratellino. ─ Ma questo, per fortuna, accade solo nella serie originale. A parte la parte in cui Itachi vuole strozzare Sasuke.








Salve a tutti i lettori!
Eccomi tornata con questa storia comica/demenziale. Non sono riuscita a resistere alla tentazione di inserire anche Itachi, dato che lo adoro. Nel film non ho notato un suo cambiamento, sembrava sempre uguale, ma in quel "mondo dimensionale" tutti erano il contrario di ciò che erano, quindi Itachi non è un assassino e non ha sterminato il suo clan. Probabilmente la sua personalità era sempre uguale, chi lo sa... dice poco o niente e viene inquadrato solo una o due volte, quindi non so veramente come sia il suo carattere nel film. Ho comunque cercato di renderlo un misto tra l'originale e quello di Road to Ninja ─ o almeno come me lo immagino io. Spero vi sia piaciuta questa sua comparsa! Non sarà nemmeno l'ultima volta! Inoltre, se non avete capito perché ho inserito in questo modo Kushina, ve lo spiego subito. Nel film lei ha una grande presenza, dimostra di essere uguale alla madre di Sakura (del loro mondo originale: perché Sakura nel film, in quella dimensione, non ha più i genitori) e ci rivela di non avere tanta pazienza e di essere piuttosto permalosa e aggressiva. Dunque l'ho trovata adatta per inserirla in quel contesto.
Spero vi sia piaciuto questo capitolo dedicato specialmente ai due fratelli Uchiha! E so che è venuto abbastanza corto, ma se lo avessi fatto più lungo sarebbe stato piuttosto noioso da leggere. Rimedierò al prossimo capitolo!
Alla prossima!
  
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