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Autore: Eles818    04/01/2016    2 recensioni
«Ora voglio una spiegazione. Com’è possibile che voi due vi siate sposati? E com’è possibile, papà, che tu fossi così arrogante?» Sputò poi, nervoso.
James, che si era sentito sprofondare sempre di più, aveva scambiato uno sguardo con la moglie, prima di parlare. «Senti, Harry, avevo solo quindici anni…»
«Io ho quindici anni! E non ho mai appeso la gente a testa in giù!»
«No, ma io ero un arrogante viziato. Non vado fiero di quello che ho fatto.»
«E come mai – si voltò verso la madre – dopo averlo odiato, vi siete sposati?»
«Perché tuo padre ha messo la testa a posto e mi sono innamorata di lui. Ti basta?»
Harry parve riflettere per quasi cinque minuti, poi alzò il capo per dire un secco «no».
Ambientato al quinto anno di Harry, con i suoi genitori presenti.
Come la storia di Lily e James andò...con un finale un po' diverso.
Genere: Comico, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Mangiamorte | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, II guerra magica/Libri 5-7
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Quarto Capitolo – Looking through rose-tinted glasses

 

 

 

 

Lily Evans non era particolarmente loquace quando si trattava di persone che amava, soprattutto se si parlava di Severus Piton.

Quando agli inizi di dicembre, però, Mary fu attaccata da Mulciber non poté fare del tutto finta di niente.

Aveva passato una giornata normale, come tante… Solo quando aveva visto Alice correrle incontro dopo Antiche Rune aveva capito che c’era qualcosa che non andava.

Aveva lo sguardo spaventato, il fiatone e i capelli biondi tutti disordinati e sporchi.

«Lily.» Esalò, dopo che si fu fermata.

Lei corrugò la fronte, con una stretta allo stomaco. «Alice, cosa succede?»

«Mary… Mulciber l’ha attaccata. La pelle… rossa e sangue, troppo sangue…»

Lily impallidì, notando solo adesso gli occhi lucidi della sua migliore amica. «Lei come sta?» Chiese con la voce spezzata. «Sta bene? Le è successo qualcosa?»

Alice continuava a non rispondere. Tremava da capo a piedi, per lo spavento, ma anche per la furia.

«ALICE! Per Godric, rispondimi!»

«Sta bene. – rispose sbrigativa – Almeno fisicamente sì. Madama Chips l’ha risanata subito… ma lei è provata, Lily. Ha lo sguardo perso nel vuoto e non parla.»

Lily rimase in silenzio, troppo spiazzata per trovare qualcosa da dire… Mary, che era sempre la più esuberante, non parlava?

«Lils, io mi vendicherò. Non m’importa di niente e di nessuno, chiaro? Non permetto a chicchessia di fare del male a una persona innocente.» Alice aveva usato un tono sferzante e spaventoso, da far rizzare i peli sulla nuca.

Lily aveva capito ciò che implicitamente stava dichiarando. Anche se si tratta di Severus, ed è tuo amico, io non mi fermerò…

Lei sapeva che, anche volendo, non avrebbe potuto dirle niente, perciò annuì. «Dov’è Mary?»

«In infermeria. Adesso vado, devo cercare James.»

Una stilettata nel petto colpì l’amica. Se cercava Potter, questo avrebbe significato il coinvolgimento dei Malandrini in quello che lei aveva intenzione di fare.

«Alice – disse con tono supplicante – sei sicura di quello che vuoi fare?»

Lei la guardò furiosa, in risposta. «Mi sorprende che tu non lo sia. Lily, cerca di rivedere le tue priorità. Dovresti capire ciò che è bene e ciò che è male. Mary è stata colpita da un incantesimo oscuro, comprendi?»

Lily annuì debolmente. Anche se aveva un amico Serpeverde, ciò non significava lasciar correre ogni loro malefatta. «Potresti essere il prossimo obiettivo, sai?» Aggiunse Alice, prima di andarsene. «E loro non avranno la pietà che hai tu.»

Lily non ebbe il tempo di rispondere che già era sparita.

Sospirò e corse verso l’infermeria. Quando si ritrovò di fronte la grande porta bianca, la spinse piano cercando di fare meno rumore possibile.

Lo scenario che le si presentò davanti la fece tremare.

Mary stava dormendo nel primo letto a sinistra, l’unico ad essere occupato in tutta la stanza, e sembrava stare bene, se non fosse stato per l’espressione terrorizzata che le deturpava il bel viso.

Sirius Black le teneva la mano e aveva lo sguardo perso.

«Black? – quello sussultò e la osservò spaesato – Cosa… cosa ci fai qui?» A quanto ne sapeva lei, Mary non era sua grande amica. Certo, parlavano e scherzavano spesso, ma non aveva mai notato un rapporto chissà quanto profondo, né Mary aveva mai accennato a qualcosa del genere.

«Ecco, io… volevo solo sapere come stava.» Fece per alzarsi, ma Lily lo bloccò.

«Puoi rimanere… anche io ero venuta per la stessa cosa. Tornerò più tardi. Sai quando si sveglierà più o meno?»

Sirius scosse la testa. «Dipende solo da lei.»

Lily annuì e con un gesto svogliato andò via, lasciandoli soli.

 

 

 

Dopo aver camminato senza una meta per un po’, aveva deciso cosa fare e si era acquattata vicino la biblioteca.

Quando finalmente vide i capelli neri di Severus, gli tirò un braccio verso la sua direzione… e si ritrovò la sua bacchetta in mezzo alla fronte.

«Ehm, Sev…»

I suoi occhi si spalancarono, turbati. «Lily! Scusami… credevo fosse qualcuno che volesse farmi uno scherzo.» Furono deboli scuse, ma Lily, come sempre, se le fece andare bene.

«Devo parlarti.» Ricompose la sua gelida furia e Severus, forse aspettandosi quella discussione, annuì piano e la seguì verso i portici.

«Sai, - cominciò un po’ tentennante – Alice mi mette sempre in guardia su di te. Di solito, ti difendo sempre, ma oggi… oggi non ci sono riuscita.»

«Pensavo fossimo amici… migliori amici.» Ribatté lui, sconcertato.

«Lo siamo, Sev, ma non mi piace la gente con cui vai in giro! Scusa, ma detesto Avery e Mulciber! Mulciber! Che cosa ci trovi in lui, Sev? Fa venire i brividi! Lo sai cos'ha cercato di fare a Mary Macdonald l'altro giorno?» Lily raggiunse una colonna e vi si appoggiò, fissando il volto affilato e giallastro dell'amico.

«Non era niente» disse Piton. «Era solo uno scherzo...»

«Era Magia Oscura, e se pensi che sia uno scherzo...» La rabbia le inondò il cervello, e per un attimo vide solo un accecante rosso davanti a lei.

«E quello che fanno Potter e i suoi amichetti?» ribatté Piton. Arrossì, incapace di nascondere il risentimento.

«Cosa c'entra Potter?» chiese Lily, trattenendosi dallo sbuffare.

«Escono di nascosto, di notte. Ha qualcosa di strano, quel Lupin. Dov'è che va sempre?» «È malato» spiegò Lily, stringendo i pugni. Tradendosi avrebbe solo fatto del male a Remus e lui era una persona abbastanza buona da non meritarlo. «Dicono che è malato...»

«Tutti i mesi con la luna piena?» domandò Piton.

«Conosco la tua teoria» replicò Lily, gelida. «Ma perché sei così fissato con loro? Che t'importa dove vanno di notte?»

«Sto solo cercando di farti capire che non sono meravigliosi come tutti pensano». L'intensità del suo sguardo la fece avvampare.

«Ma non usano Magia Oscura». Lily abbassò la voce. «E tu sei un ingrato. Ho sentito cos'è successo l'altra notte. Ti sei infilato in quel tunnel vicino al Platano Picchiatore e James Potter ti ha salvato da quello che c'è là sotto, qualunque cosa sia...»

Il volto di Piton si contorse in una smorfia. Farfugliò: «Salvato? Salvato? Credi che abbia fatto l'eroe? Stava salvando se stesso e anche i suoi amici! Tu non... io non ti permetterò...» «Permettermi? Permettermi?» Gli occhi verde chiaro di Lily erano ridotti a due fessure. Piton fece subito marcia indietro. «Non volevo dire... è solo che non voglio che ti prendano in giro... gli piaci, tu piaci a James Potter!» Sembrava che le parole gli venissero strappate contro la sua volontà. «E non è. tutti pensano... il Grande Campione di Quidditch...» L'amarezza e il disgusto lo rendevano incoerente, e le sopracciglia di Lily erano sempre più inarcate.

Come sempre quando tentava di parlare di qualcosa di vagamente inquisitorio nei suoi confronti, riusciva ad accusare i Malandrini.

«So benissimo che James Potter è un arrogante» lo interruppe, dopo quel monologo balbettante e anche snervante, almeno per Lily. «Non ho bisogno che me lo dica tu. Ma il modo di divertirsi di Mulciber e Avery è malvagio. Malvagio, Sev. Non capisco come fai a essere loro amico»

«Sono della mia Casa, Lils, cosa dovrei fare? – ma si vedeva che cercava di nascondere un sorriso. Lily, però, ancora non se ne accorse. – Dovrei rinchiudermi in dormitorio e isolarmi? Finché non farò qualcosa di male anche io non dovrai preoccuparti.»

«Lo vedo bene, altrimenti non finirà bene, non tra noi due. Non voglio essere amica di persone di quel tipo. E Mulciber la pagherà, e cara anche.» Stabilì lei, contrariata dall’implicazione che le parole del suo migliore amico avevano. Finché… c’era qualcosa di enormemente sbagliato in quello che aveva detto… ma passò avanti, ovviamente.

«Lily, stai attenta. L’hai detto anche tu che è malvagio… non fare nulla, per favore.» Adesso Piton non poteva fare a meno di implorare.

«Cosa? Ma sei impazzito? Ha cercato di maledire una delle mie migliori amiche, e solo perché lei è come me! Se non ci fosse stato Remus ci sarebbe riuscito sicuramente!» Sbuffò nervosamente. «Adesso vado. Ci vediamo domani.»

E si allontanò, quasi scappando dalle quasi rivelazioni di quella conversazione.

 

 

… ovviamente tuo padre non poteva mancare in tutto questo.» Concluse Lily, sorridendo teneramente.

«Mary era la cotta storica di Sirius, anche se non l’avrebbe mai ammesso, nemmeno a se stesso. Non potevamo non architettare una vendetta…

 

 

Fu la prima volta che vide entrare Lily Evans nel loro dormitorio. Evidentemente, quel pensiero aveva sfiorato anche lei, perché era arrossita in un modo tremendamente carino, almeno secondo James.

Interruppe immediatamente la conversazione che stava avendo con Alice per rivolsi a lei. «Evans, a cosa dobbiamo il piacere?» Adottò la tattica dell’indifferenza, ma chi lo conosceva bene come i Malandrini aveva sicuramente sentito quella punta di trepidazione nella sua voce.

«Voglio vendetta e, mi costa ammetterlo, voi siete bravi in questo.» Ammise riluttante, spostando lo sguardo da Alice ai Malandrini.

«Bè, si dà il caso che il nostro Sirius qui abbia già pensato a un piano… A quanto pare non gli è andato molto giù quello che Mulciber ha cercato di fare a Mary.» Intervenne Remus, maliziosamente. Sirius, che stava misurando la stanza a grandi passi nervosamente, si bloccò un po’ impaurito. Questo fece inarcare le sopracciglia a Lily, ma Peter s’intromise immediatamente.

«Non è andato giù a nessuno, in effetti.»

James notò lo sguardo di riconoscenza da parte dell’amico e cominciò a raccontare a Lily cosa avessero esattamente in mente, supportato da Alice che, sorridente, lo teneva per un braccio…

 

 

In quei giorni, non fu strano vedere James Potter sempre attaccato ad Alice Paciock, a volte accompagnata da Lily Evans. Fu anzi strano vedere le due nemesi – James Potter e Lily Evans – conversare civilmente. Era solo una tregua data dalla vicinanza dell’amica del prefetto al Cercatore di Grifondoro? Non si sapeva… I due amici sedevano sempre vicini a pranzo, a volte andavano a trovare Mary in infermeria, ancora quasi del tutto sotto shock.

«Conoscendola, appena uscirà da questo stato di trance, metterà tutta la scuola a ferro e fuoco finché non avrà ucciso personalmente Mulciber.» Commentò un giorno Alice, mentre usciva con James dall’infermeria. 

«Bè, intanto ci pensiamo noi, per ogni evenienza.»

Alice rise, in un modo un po’ malvagio. «Non vedo l’ora di vendicarmi. E poi, questa storia ti sta facendo avvicinare a Lily no?» Commentò quasi distrattamente.

James inarcò le sopracciglia, scettico. «Avvicinarmi? Appena può ci mandiamo sempre delle frecciatine. Solo perché i toni si siano abbassati non vuol dire che siamo diventati grandi amici di punto in bianco.»

«E che mi dici di Sirius?»

Lui scoppiò in una fragorosa risata. «È stracotto, te lo dico io.»

Alice sorrise. «Li vedo bene insieme… magari appena Mary si sarà rimessa, metteranno insieme la scuola a ferro e fuoco…» Insinuò candidamente.

«Alice! Non turbare le mie povere orecchie, ti prego. Fallo per la mia sanità mentale. Comunque – continuò sorridendo – Sirius ammetterà la sua cotta per Mary quando la Evans ammetterà la sua per me.»

«Quanto Piton si laverà i capelli allora.»

James si fermò di botto. «Ho una brutta influenza su di te.» Concluse, prendendola per un polso e trascinandola in Sala Grande per cenare, mentre lei se la rideva.

 

 

Quando tutto fu pronto, tutti e sei si ritrovarono nella stanza dei ragazzi.

James aveva preparato una grande lavagna ancora vuota. Si schiarì la voce per attirare l’attenzione di tutti su di sé… come se ce ne fosse davvero bisogno.

«Bene, amici e amiche – Lily tossicchiò contrariata – siamo qui riuniti per dare avvio all’Operazione Fuggi-fuggi.»

«Che razza di nome è?» Sbottò Sirius.

«Un nome di gran classe. – lo fermò James – Comunque…» agitò la bacchetta e delle parole presero a formarsi sulla lavagna.

 

FASE 1: Introdursi nel verdognolo covo del nemico…

 

Si stava sempre stretti sotto il mantello in quattro, figurarsi in sei, perciò Remus aveva proposto intelligentemente di dividersi i compiti.

Lily e Alice avrebbero fatto da palo, controllando la Mappa del Malandrino, e Remus e Peter avrebbero aspettato a qualche metro di distanza, in uno sgabuzzino, per agire indisturbati.

Sirius e James, invece, dopo aver recuperato in modo poco gentile la parola d’ordine da un primino, erano entrati senza far rumore nella Sala Comune vuota…erano le due di notte, nessuno avrebbe potuto sospettare nulla. Erano tutti beati nel proprio letto…ancora per poco.

 

…FASE 2: Trasfigurare tutti gli oggetti costosi in bellissimi topi di fogna…

 

James si divertì particolarmente a trasformare ogni cosa che aveva davanti agli occhi in piccoli esserini malefici. Non trovava la benché minima difficoltà in ciò che faceva – non per niente era il migliore in Trasfigurazione – e Sirius, nel frattempo, impartiva tramite alcuni incantesimi degli ordini.

 

…FASE 3: Dirottare i topi verso i dormitori del nemico. Uscire dal covo…

 

Quando i due sentirono le prime urla terrorizzate dei Serpeverde, ghignarono all’unisono e uscirono fuori dalla Sala Comune. Raggiunsero le ragazze e le tirarono sotto il mantello.

Alice sorrise furbescamente a James, mentre Lily si morse le labbra in ansia. Non era tipa da infrangere le regole, insomma…era un Prefetto!

 

…FASE 4: Lanciare un incantesimo Confundus a Mulciber…

 

Da dove erano nascosti, James riusciva perfettamente a vedere la punta di due bacchette uscire dal ripostiglio lì vicino. I Serpeverde urlavano e si dimenavano per uscire, terrorizzati.

Mulciber aveva gli occhi spiritati e furiosi e gridava a chiunque osasse solo guardarlo.

«Oh, se trovo chi ha fatto questo, giuro…giuro…»

I Malandrini non seppero mai cosa avrebbe fatto ai malcapitati – loro, in effetti – perché quello si bloccò con uno sguardo confuso e gli occhi spalancati.

 

…FASE 5: Fargli fare la figura dell’idiota…

 

Mentre Avery gli dava qualche scossone per farlo riprendere, Mulciber cominciò a muoversi sinuosamente e dal nulla apparve un palo – quello delle spogliarelliste, per intenderci.

Non era nel modo più assoluto un belvedere e i Malandrini assieme alle ragazze fecero qualsiasi cosa in loro potere per non ridere.

«Remus è proprio il peggiore dei Malandrini.» Sussurrò Sirius.

Lily era più rossa dei suoi capelli a forza di trattenersi e anche in un momento come quello James si sorprese ad osservarla e a ritenerla adorabile.

Alice lo tirò per le spalle e sussurrò, un po’ meno divertita, «guarda».

Mulciber si stava spogliando e i Serpeverde da divertiti divennero terrorizzati.

Il loro compagno era a petto nudo e sul braccio sinistro si stagliava evidente il Marchio Nero.

 

 

 

 

NdA:

Ciao popolo di EFP! 

BUON ANNO!!! 

Come va questo nuovo inizio? A me tutto come al solito.

Ho pubblicato un giorno prima... visto che avevo finito di scriverlo mi sembrava giusto inserirlo di già!

Voglio ringraziare tutti coloro che preferiscono, seguono, ricordano e leggono silenziosamente!

Un ringraziamento speciale, però, a chi ha recensito:

Cinthia988

Never_Anna

Grimilde Deveraux

umaroth

MissGolightly

Juliet Lily Potter

Anna in Black

lily_94

Gattomitolo

Davvero grazie, perchè è grazie a voi che continuo a scrivere e ad amare questa storia.

Sono felice che piaccia a tutti voi e spero di non deludervi andando avanti! 

So che questo capitolo è poco più corto rispetto agli altri, ma era necessario terminarlo lì.

Soffermadoci sul capitolo:

- una parte l'ho ripresa interamente dai Doni della Morte, come avete potuto notare;

- la figura di Mary è spesso associata a Sirius nelle fanfiction (o quella di Marlene), e sinceramente l'ho sempre fatto anche io nella mia mente, perciò mi sembrava giusto inserirla...ovviamente a modo mio, come vedrete;

- Alice non è la ragazza frivola con cui spesso viene identificata. Lei diventerà un Auror, e non vedo perchè debba essere una persona pappa e ciccia col gossip... non è una cosa che posso soffrire! E poi non vedo perchè anche lei debba avercela con i Malandrini, così come Mary;

- "Looking through rose-tinted glasses" vuol dire letteralmente: "guardare attraverso occhiali con le lenti rosa", in realtà su un sito su cui ho controllato può andare bene come traduzione di "avere gli occhi foderati di prosciutto"... se la traduzione non è corretta, vi prego di farmelo sapere e provvederò a correggerla;

- Dorea Black in Potter e Charlus Potter sono i genitori di James, anche se la Rowling ha postato la storia della loro famiglia e questi nomi non ci sono. Anche se inesistenti, nelle fanfiction che ho letto mi sono sempre affezionata a queste due figure e non riuscirei a cambiarle (NOTA RIFERITA AL PRIMO CAPITOLO)

 

Le note sono più lunghe del capitolo, quindi è meglio terminare qui... Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va! Ci risentiamo la prossima settimana ;)

Vi mando un forte abbraccio,

Eles

 

  
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