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Autore: _Alyss_    06/01/2016    1 recensioni
****STORIA INTERROTTA****
22 Novembre 1975
Per la prima volta da cinque anni passati a guardarsi senza vedersi davvero, Thalia Potter e Sirius Black si rivolgeranno la parola e da quel momento sarà una successione di eventi che li porteranno a conoscersi, amarsi, viversi.
Perchè niente potrà mai separarli, nemmeno la morte.
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Ninfadora
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 3
 
Cambiamenti
 
 
 
 
 
Il Natale si avvicinava e così anche le vacanze invernali. Per la gioia delle ragazze, inoltre,  Silente a inizio anno aveva riproposto il ballo invernale la sera del 22 Dicembre, l'ultimo giorno di lezione prima delle vacanze. Mancavano ancora due settimane ma Diagon Alley era in tumulto, con ragazzi che correvano da una bottega all'altra per trovare un vestito adatto al ballo. Ai ragazzi la cosa non interessava un granché, ma alcuni poveretti erano costretti a portare borse piene di acquisti delle proprie partner, con grande disappunto. Difatti non a tutti l'idea andava a genio, così come a Thalia e Lily, che non avevano la minima intenzione di andare in giro a fare shopping per i negozi.
"Alice ho detto di no. Non metterò quel vestito perché al ballo non ci vado!" Urlò Thalia esausta. Da più di due ore, le loro compagne di stanza le avevano rinchiuse nel loro dormitorio in cerca di trovare qualcosa per le due ragazze ma fino a quel momento avevano solo fatto cilecca.
"Ma perché? É così bello, ti starebbe benissimo "
Thalia si sedette sul suo letto "Non é una sfilata di moda Alice, ma un ballo. E poi non avrei nemmeno qualcuno con cui andarci anche se volessi"
"Beh, se vuoi ti accompagno io. Ne sarei onorata my lady" disse Brawen, facendola alzare dal letto, iniziando a farla volteggiare per la stanza e facendo ridere le amiche.
"Ma tu mica non ci volevi andare al ballo?
"Sì, ma alla fine mi convincono sempre. Devo pur mostrare la merce o non troverò mai un uomo da sposare"
Thalia la guardò scettica "Oltre al fatto che gli anni scorsi non ci sei mai andata davvero, ma hai sempre fatto finta per svignartela e andare bere con mio cugino, sappiamo entrambe come stanno le cose Braw. Vedere te con un uomo sarebbe come sperare che James la smettesse di fare scherzi idioti"
Lei le fece fare una giravolta seguita da un casqué e per poco non caddero entrambe sul pavimento "Dai, giuro che se nessuno ti inviterà al ballo entro il 20 Dicembre ti ci porto io. Vedrai come gli roderà il fegato a quei damerini da strapazzo"
"E va bene, ma non saprei comunque chi invitare e non ho nemmeno un vestito, anche se personalmente ci andrei anche in jeans e maglietta"
Mary, con tutta la naturalezza di questo mondo, le lanciò un cuscino dritto in faccia "Non ci provare sai? A costo di metterti sotto Imperius tu metterai un vestito degno di tale nome, parola mia."
Arrivò Alice a darle man forte, come se una sola amica pazza non bastasse "E poi ci sarebbe qualcuno che potrebbe essere il tuo accompagnatore...un ragazzo alto, lunghi capelli neri e dei fantastici occhi grigio piombo" l'ultima frase la disse con un sospiro, lasciando Lily e Thalia con un'espressione indignata sul viso.
"Alice no. Non chiederò a Sirius Black di accompagnarmi al ballo, ne ora ne mai" disse Thalia perentoria.
La mora la guardò, un ghigno divertito stampato in faccia "Ma io non ho mai nominato Sirius Black mia cara Thals, hai fatto tutto da sola"
Brawen scoppiò a ridere come un’ossessa, facendo arrossire Thalia "Braw finiscila! Era chiaro che stessi parlando di lui Alice, non girare la frittata"
"Va bene, va bene, ma devi ammettere che non sarebbe una cattiva idea. Potresti almeno provarci"
"Alice, se Thalia non vuole farlo non devi obbligarla. Poi, siamo seri, Sirius Black? Quello stronzo che in cinque anni ci ha provato con la metà delle ragazze della scuola?" fece notare Lily, con una punta di disprezzo nella voce "E se dovesse farla soffrire, eh? Se tutta la scenata che sta facendo in questi giorni fosse solo un trucco per farla cadere ai suoi piedi e poi buttarla via come ha fatto con tutte le altre? Thals non merita nulla di tutto ciò"
Ne seguì un momento di totale silenzio, come se tutte le ragazze fossero rimaste congelate, e Thalia in quel frangente uscì dalla stanza senza dire una parola.
Non appena la porto si chiuse dietro la loro amica, fu Brawen a riprendere la parola.
“Lily, io so meglio di tutte cosa voglia dire essere nelle mire di quel Don Giovanni di Sirius, e dopo tutte le serate passate a bere con lui e James penso di capire un tantino meglio di voi quei due imbecilli. Questa volta...non lo so, è diverso...come se non si rendesse conto che è cambiato qualcosa. Sono due settimane che non le toglie gli occhi di dosso, e anche se James non è per niente contento della cosa concorda con me che questo non è da Sirius. Non so cosa abbia fatto Thalia o cosa stia facendo ma è cambiato qualcosa in lui e devi riconoscerglielo”
“Black non cambierà mai, come James e gli altri malandrini” rispose secca Lily.
Brawen scosse la testa “Pensa quello che vuoi Lily, ma sappi che le cose stanno cambiando e Thalia potrebbe anche mettere delle distanze”
“È impossibile. Noi due siamo amiche da sempre e Black non riuscirà ad allontanarla da me!” urlò Lily, gli occhi lucidi e la voce rotta “Quel tipo non la merita, Brawen! Come puoi difenderlo?!”
“Sei una ragazza intelligente, Lily, e dovresti capire che, se mai ci dovesse essere qualcosa fra quei due, tu saresti la prima da cui Thalia si aspetterebbe tutto il sostegno possibile. Se non cercherai di aprire un pochino la mente e accettare che le persone cambiano, sarai tu, a perdere lei.”
Brawen se ne andò, lasciando una Lily sconvolta e le altre due amiche senza la minima idea di come agire.
La rossa, senza dire nulla, si voltò verso la sua scrivania iniziando a leggere un libro di Rune antiche, la materia preferita da lei e Thalia.
“Lily, tesoro...” Alice le si avvicinò da dietro, posandole una mano sulla spalla, prima che la Grifondoro si voltasse per abbracciare l’amica e scoppiare in un pianto silenzioso.
“Hai tutte le ragioni per pensare male delle intenzioni di Black, ma tesoro, devi capire che le persone cambiano. Pensiamo di conoscerle e invece si rivelano diverse da quello che pensavamo.”
Rimasero così, abbracciate, mentre la rossa cercava di calmarsi, e inevitabilmente I suoi pensieri vennero rivolti anche a Severus. Lei era, da sempre, convinta di conoscerlo. Ma era davvero così, o era stata troppo ceca per non vedere i cambiamenti del suo migliore amico?
 
 
Thalia intanto era uscita dal castello. Aveva bisogno di dimenticare la discussione avuta con Lily e nulla in quel momento era meglio di una Burrobirra da Madama Rosmerta.
Una volta chiesto il permesso alla McGrannit, prese il sentiero che da Hogwarts portava direttamente a Hogsmeade. Faceva un freddo cane, così si avvolse la sua sciarpa di lana attorno al collo e il cappellino, anch’esso di lana, fino a coprirle le orecchie. Erano un regalo di Lily, glielo aveva fatto il Natale del secondo anno e da allora, ogni inverno, li indossava entrambi. In realtà non sapeva nemmeno perché se ne fosse andata,o perché quelle insinuazioni su Sirius le avessero dato così fastidio, sapeva solo che se non fosse uscita dal dormitorio avrebbe finito per litigare con la sua migliore amica, ed era l’ultima cosa che voleva fare.
E allora perché se l’era presa tanto? Che Brawen e le altre avessero ragione riguardo Sirius?
“No, non scherziamo” disse fra se e se “È impossibile che ci possa essere qualcosa tra me e Sirius. È inconcepibile!”
“Potter parli da sola? Adesso oltre che babbanofila sei diventata anche pazza?”
Thalia sospirò “Tu invece ti diverti a dare il tormento alle ragazze o io sono un caso particolare, Avery?”
La ragazza si voltò per guardarlo in faccia, ma non vi trovò la solita espressione di puro disprezzo che aveva quando la fissava in laboratorio. Indossava un elegante giaccone nero lungo fino a metà coscia che lo faceva sembrare più alto di quanto già non fosse, e i capelli biondo cenere erano coperti da un cappello simile al suo ma di chissà quale marca famosa e costosissima, così come tutto quello che aveva addosso. Gli occhi viola però erano i soliti, come se stessero cercando di trapassarla da parte a parte.
“No Potter, con te mi diverto di più” rispose lui sornione.
“Ne sono onorata allora” berciò Thalia, girando i tacchi per andarsene, ma quello la fermò afferrandole un braccio.
“Senti Avery, sono uscita da scuola per andare a bermi una Burrobirra e non pensare a tutto quello che mi è successo nelle ultime settimane, e non per stare qui a perdere tempo per i tuoi comodi. Sbrigati a dirmi quello che vuoi dire e vattene”
 “Calma gattina, voglio solo parlare”
“Beh, io no. E non chiamarmi gattina, brutto idiota”
Thalia riuscì a sfuggire alla presa del Serpeverde, allontanandosi a passo veloce, ma quello continuò a seguirla come un ombra.
“Vuoi finirla?! Stai diventando ridicolo!”
Quello sorrise “Sono riuscita a mettere in imbarazzo Thalia Potter. Ti stai rivelando meno noiosa di quello che sembri”
“Cos- ma come ti permetti?! E ti ho detto di smetterla di venirmi dietro!”
“Io non sto seguendo proprio nessuno. Fino a prova contraria, Potter, questo è l’unico sentiero che porta ad Hogsmeade. Col freddo che fa vorrei andare anche io a prendere una Burrobirra da Madama Rosmerta, che peraltro, è l’unica a farne una almeno bevibile qui nei dintorni”
Thalia roteò gli occhi, scocciata “Ho capito, devo sorbirmi la tua presenza finché non tornerò ad Hogwarts. Cosa avete tutti oggi? Non ce la fate proprio a non rompermi i boccini” sbottò, calciando via un cumulo di neve che aveva trovato sulla strada.
“Problemi con le tue amiche babbanofile, Potter?” chiese lui, calcando particolarmente quel termine che lei odiava infinitamente.
“Cos’è, adesso vuoi diventare il mio confessore personale? Poi già che ci siamo possiamo passare la serata a dipingerci le unghie e parlare di ragazzi” disse lei, con un tono che lasciava intendere tutto tranne di essere felice per quelle attenzioni.
Lui la spintonò appena, le mani nascoste nelle tasche del giubbotto “Non ti facevo così acida. Poi dicono che siamo noi Serpi a mentire”
Thalia si bloccò all’istante “Che vuoi dire scusa?”
Avery fece spallucce, allungando il passo, e anche Thalia dovette farlo per stargli dietro
“Tutti a scuola, da quell’inetto di Silente al più sfigato dei Tassi, pensano che tu sia dolce e gentile, tuttavia in questo momento ti stai rivelando come l’esatto contrario di quello che credono”
“Io non ho mai detto di essere gentile, ne tanto meno dolce. Se qualcuno se lo merita, lo tratterò con il dovuto rispetto. Cosa che tu non puoi capire”
“Posso invece. Il rispetto per i potenti é la prima cosa che ci insegnano quando nasciamo."
"Per potenti intendi tutti gli schifosissimi puristi come te?" berciò lei.
"Non possiamo ribellarci Potter, é una cosa piú grande di noi"
"Potete eccome! Per Godric, é possibile che non abbiate un minimo di spina dorsale voi serpi?!"
"E finire come il tuo amichetto Black? No grazie"
"C-cosa vuoi dire? Cosa é successo a Sirius?"
Avery ghignò, divertito dalla situazione. "Ma come, il buon caro vecchio Black non ti ha detto che è considerato al pari di un babbano? Un reietto della società”
“Ci sono babbani che valgono molto più di tutti voi purosangue messi assieme Avery””
“Sei esattamente come lui, Potter. Una purosangue come te dovrebbe solo pensare ad accasarsi e mantenere pura la famiglia, non a individui insulsi. Come quella tua amica babbana, quella Evans”
Lei gli si parò davanti, bloccandogli la strada. Non che facesse qualche differenza, tanto era alto il Serpeverde “Stai attento Avery.  Puoi parlare male di me quanto ti pare, ma non provare a dire qualcosa su Lily perché l'unica cosa che dovresti farle é baciare la terra dove cammina, con tutte le volte che ha aiutato te e Severus gli anni scorsi"
"Questo mai Potter, ma ammetto che hai fegato a sfidarmi. Altri al posto tuo sarebbero già scappati"
Thalia non capiva se il Serpeverde stesse scherzando o meno; prima la insultava e due secondi dopo le faceva dei complimenti. Sicuramente non era un atteggiamento normale da parte sua.
"Lasciamo stare Avery, é inutile discutere con te"
Il resto del tragitto lo passarono, fortunatamente, in silenzio. Arrivati da Madama Rosmerta, Thalia andò a sedersi a un tavolo, aspettando che arrivasse qualcuno per ordinare.
Nonostante il fracasso, in quel locale erano rimasti tanti di quei ricordi che era impossibile per lei non sorridere davanti a tutti quei ragazzi intenti a bere e ridere con i propri amici.
"Thalia! Tesoro, quanto tempo é che non vieni a trovarmi?"
A parlare fu la stessa Madama Rosmerta, bellissima come sempre.
"Anche troppo Rosmerta" esclamò lei, e la donna le si fiondò addosso per abbracciarla.
"Oh mia cara, se non ci fosse così tanta gente mi fermerei molto volentieri a parlare con te. Ti porto il solito?"
Thalia annui e ricambiò l'abbraccio della donna, prima che quella la lasciasse andare per tornare dietro al bancone.
"Sei davvero amica di tutti qui, Potter, non é vero?'
"Ti prego, dimmi che ci sento male e che non sei venuto nuovamente a rompermi le scatole, Avery"
Il biondo sorrise, facendo un piccolo inchino, mentre con una mano teneva un boccale già mezzo vuoto di Burrobirra "Qui per servirla mia dolce signorina"
"Non provarci nemmeno a sederti qui. Cosa non capisci del concetto "stare da soli"?"
Ma quello parve non ascoltarla. Si accomodò sullo sgabello davanti al suo e Thalia fu tentata per un momento di tirargli un calcio nei cosiddetti e andarsene, ma così avrebbe solo dimostrato a Avery di essere il più forte, e non lo era. Per niente.
In quel momento arrivò anche Madama Rosmerta con la sua Burrobirra, e non appena vide il biondo seduto davanti alla ragazza, la donna non poté fare a meno di sorridere.
"Thalia cara, ecco la tua Burrobirra. Il tuo amico qui vuole ordinare qualcosa?"
"No lui no-" cercò di troncare la situazione sul nascere ma lui la prese in contropiede, precedendola "Un'altra Burrobirra per cortesia. Ah, pago io la sua" disse lui, con un tono così mieloso che per poco non le fece venire il mal di stomaco.
"N-non c'è bisogno che tu lo faccia"
"Lascialo fare tesoro, sembra un così bravo ragazzo" disse la donna, con aria sognante, prima di tornare dietro al bancone con la nuova ordinazione.
"Non sa quanto si sbaglia" disse lei sottovoce, ma il biondino parve sentirla lo stesso.
"Quella donna si lascia manipolare dai bei ragazzi, ma devo ammettere che la sua Burrobirra è decisamente buona"
"Cosa vuoi Avery? Dimmi quello che devi dirmi e sparisci, santo cielo"
"Voglio farti una proposta, Potter, che difficilmente potrai rifiutare"
"E sarebbe? Se vuoi far sparire la tua viscida presenza dalla mia vista, accetto molto volentieri"
"Non scherzerei tanto se fossi in te. Beh, come sai, a breve ci sarà il ballo d'inverno e un uccellino mi ha detto che non hai ancora un accompagnatore"
Thalia quasi tremava. Non stava per chiederle quello che pensava, vero?
"Dove vuoi andare a parare Avery?"
Il biondino incrociò le braccia al petto, un sorrisetto furbo in faccia "Voglio chiederti, Thalia Potter, di venire al ballo d'inverno con me"
Tutta la taverna parve gelarsi in quell'istante. Decine di occhi erano puntati su loro due, incuriositi da quella proposta. Il silenzio fu interrotto solo dal rumore di un bicchiere di  vetro che andava in frantumi.
"O santo cielo" cercò di scusarsi Madama Rosmerta, inginocchiandosi per raccogliere i cocci "scusate ragazzi, un così bel momento..."
Thalia si alzò di fretta, per la seconda volta quel giorno, e corse fuori dal locale più veloce che poteva. Sentiva gli occhi pizzicarle e il freddo la colpiva sul viso come tanti spilli appuntiti
Ma d’un tratto vide qualcosa che le fece desiderare di finire dieci metri sotto terra, a far compagnia ai lombrichi: Sirius Black, con un braccio attorno alle spalle di una ragazza, Eleonor Trainor, una Tassorosso del sesto anno. Entrambi ridevano, mentre Thalia sentiva come centinaia di lame infilzarsi nel suo petto e squarciarle il cuore. “
”Perché?” si chiese “ a me lui nemmeno piace. Non dovrei preoccuparmi con chi esce”
Però sentì montarle dentro una rabbia così grande, ma così grande, che in quel momento avrebbe potuto fare la cavolata più grande della sua vita. Come accettare la proposta di Avery di accompagnarlo al ballo.
In quel momento sentì qualcuno trattenerla per un braccio, ma stavolta non ritrasse la mano perché sapeva bene chi fosse.
“Senti Potter, io-“
“Ci sto” disse lei, tenendo lo sguardo fisso su Sirius.
“Dici sul serio? Insomma, non si direbbe da come sei scappata poco fa” dalla sua voce trapelava tutto il suo stupore ma poi si accorse dove stava guardando la ragazza “Capisco. Senti, forse è meglio che me ne vada. Non penso sia una buona idea stare qui al freddo. Sta anche iniziando a nevicare, guarda”
Thalia alzò lo sguardo al cielo. Aveva sempre adorato la neve, ma in quel momento avrebbe solo voluto che tutto sprofondasse in quell’abisso nero che era la sua coscienza. Non capiva perché si sentiva così tremendamente in colpa per aver accettato la richiesta di Avery, ma sentiva di aver agito troppo impulsivamente e di aver fatto una grandissima cavolata da cui non poteva tornare indietro.
“Torna al castello. Voglio fare un salto da Mielandia a prendere qualche Cioccorana””
Il biondo annuì e accennò un saluto, allontanandosi, mentre Thalia rimase ancora qualche secondo a osservare Sirius mentre entrava ai Tre manici di scopa con Eleanor, prima di andarsene anche lei.
 
 
 
“Tu hai fatto cosa?!”
L’urlo assordante delle sue amiche per poco non la fece cadere per terra. Non aveva fatto in tempo ad entrare nel dormitorio delle ragazze che quelle le si erano fiondate addosso come sanguisughe.
“Ragazze calmatevi e ditemi di cosa state parlando.”
Loro si diedero un’occhiata, prima di riservarne una cattivissima a Thalia “
“E ce lo chiedi anche? Oramai lo sa tutta la scuola Thals!” disse Mary, cercando di restare il più calma possibile.
“Cosa sa tutta la scuola Mary! Mettete un cavolo di soggetto in tutta questa situazione!” urlò lei.
“Parlano del fatto che Avery ti ha invitata al ballo e tu hai accettato” mugugnò Brawen, sdraiata sul suo letto.
“Ah- Sentite, so di aver fatto una cavolata”
“Chiamarla cavolata è riduttivo, Thals” disse Alice, guardandola decisamente male.
“Ho avuto le mie buone ragioni ok? Beh, magari non erano così buone. ...Ok,non avrei dovuto accettare, avete ragione!” Thalia non sapeva più che dire o pensare. Si buttò sul suo letto, fissando il soffitto bianco della sua camera, quando sentì le sue amiche raggiungerla e sdraiarsi accanto a lei.
“Thals? Vuoi dirci perché hai accettato la proposta di Avery?” chiese Mary, cominciando ad accarezzarle i lunghi capelli castani.
Thalia sospirò “Promettete di non urlare, se ve lo dico?””
“Basta che non centri un certo moretto di nostra conoscenza” buttò lì Brawen, lanciandole un’occhiata eloquente, e Thalia si sentì sprofondare. Alle ragazze  bastò quel breve silenzio per saltarle addosso.
“Thalia Astrea Potter, cosa diamine centra Sirius Black col fatto che vai al ballo con Avery?” chiese Alice.
Thalia si portò le mani alla faccia, disperata e confusa “Io..non lo so ok? L’ho visto li, abbracciato a Eleanor Trainor, e non ci ho più visto! Ho accettato la proposta di Avery ma me ne sono pentita circa due nanosecondi dopo”
Le tre si guardarono, prima di tornare a sdraiarsi accanto all’amica.
“Thalia? Non è che sei gelosa per caso?” chiese Mary che a stento tratteneva un sorriso.
“Per le mutande di Merlino, certo che no! Perché dovrei essere gelosa di Sirius?” rispose lei.
Brawen sbuffò, scocciata “Stupida. Altrimenti perché avresti dovuto accettare la proposta di Avery?”
Alice e Mary annuirono “Braw ha ragione. In caso contrario non avresti reagito così alla vista di quei due assieme”
Thalia rotolò sul lato destro, chiudendosi su se stessa, e Alice le si avvicinò ancora per accarezzarle i capelli “Senti, ormai la frittata è fatta. L’unica cosa che puoi fare è far venire un infarto a Sirius la sera del ballo”
“Se non gli verrà quando saprà di te e Avery” buttò li Brawen, ridendo fra se e se.
Mary afferrò le mani a Thalia, con un sorriso a trentasei denti stampato in faccia “Lo faremo pentire di non averti invitata. Alla faccia sua e della Trainor. Vedrai, in confronto a lei anche la piovra sembrerà più bella”
“Ma ora servono le paroline magiche Thals” le interruppe Alice “Ti piace Sirius Black, si o no?”
Thalia fissava le amiche, non sapendo cosa dire. Sospirò
“Io…credo che mi piaccia quel coglione montato di Sirius Black” si mise le mani fra i capelli, rigettandosi sul letto, mentre un grido di giubilio si sollevava fra le ragazze che cominciarono a saltare per la stanza, sotto lo sguardo divertito di Brawen.
 
 
 
 
Angolino dell’’autrice
 
Rieccomi col terzo capitolo!
Le cose stanno cambiando fra i ragazzi, Thalia si è resa conto di provare qualcosa per il nostro bel Sirius ma sappiamo tutti quanto possano essere testardi i Potter no? Ne vedrete delle belle insomma, vi dico solo che i prossimi capitoli saranno un po’ travagliati, soprattutto per la nostra giovane Potter che ne passerà di cotte e di crude. Ma non vi dico altro, bocca cucita!
Grazie a  Amy_demigod che ha messo la storia fra le preferite e Ale_Victory_chan (povera pazza che si è messa a betare la fic)
Mi farebbe piacere cosa ne pensate perciò lasciate una recensione, anche piccola, così da sapere come vi sembra!
 
Alla prossima pipol e fatto il misfatto!
  
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