Ciao a tutti!!!
Come va la vita? Finalmente sono riuscita ad arrivare alla fine del primo
capitolo della mia saga… non ci credo ancora!! ^__^ tutti i vari ringraziamenti
li farò alla fine!! Voglio (sottolineato perché nei cap. 10 e 11 non ci
sono stati tanti commenti, anche se alcuni commentatori erano curiosi di sapere
che canzone avessi scelto!) taaaaanti commentoni per l’ultimo capitolo e… BUONA LETTURA!!!! Vvb ^_______^
Cap. 12
Nuove decisioni…
Era mattina. Un
tiepido sole filtrava dalle tende ancora chiuse della camera di Akane. La
ragazza era già sveglia da un po’, non era ancora scesa a far colazione, ma era
rimasta a letto e aveva le mani incrociate dietro la testa con lo sguardo fisso
in un punto indefinito del soffitto: si stava godendo quella piacevole
sensazione che, dalla scorsa sera, le riempiva il cuore…Ranma, proprio quel
Ranma che l’aveva presa in giro e offesa chissà quante volte, le aveva chiesto
di sposarlo…era felicissima!! Stava già pensando alla reazione di suo padre
quando, dopo sposati, gli avrebbe annunciato che sarebbe diventato nonno! A
quel pensiero, le sue guance si tinsero di rosso, ma, pensandoci bene, la
reazione di suo padre non doveva essere del tutto nuova, visto che Kasumi era
incinta! Sospirò profondamente, sorrise e guardò l’orologio: le 9.30. era ora
di scendere. Si alzò dal letto, aprì le tende della finestra e godé per qualche
istante i raggi del sole, poi scese.
Arrivata in
cucina, trovò Nabiki che, con aria annoiata, sfogliava svogliatamente un libro.
A: buongiorno!- le
disse Akane, in seguito a uno sbadiglio.
N: era ora che ti
alzassi! Sto morendo dalla fame!
A: non te la
potevi preparare da sola la colazione?
N: non vedi che
sono impegnata? Stamattina alle 11 ho un esame, quindi sto ripassando!
A: oh, mi scusi,
“dottoressa”!- le disse in tono scherzoso mentre si dirigeva in cucina.
N: prendimi pure
in giro! Vedrai quando diventerò il presidente di una banca! Riderai meno,
molto meno!
Akane preparò la
colazione e la portò in sala da pranzo.
A: ma papà e il
signor Saotome non vengono a fare colazione?
N: no, stamattina
si sono alzati presto e sono andati ad allenarsi in montagna! Hanno detto che
forse torneranno per cena.- le rispose tranquillamente la sorella.
A: e Ranma?
N: anche lui si è
alzato presto, ma non so dove sia andato! Forse è in palestra.
Intanto in
palestra, mentre stava facendo i suoi soliti esercizi, Ranma stava ripensando
alla sera precedente e a quello che le aveva detto. Una parte di lui gli diceva
“finalmente ti sei deciso!”, ma l’altra gli diceva “complimenti! Così non la
farai più soffrire solo per un giorno, ma per tutta la vita! E appena si
presenterà un pericolo, tu non saprai difenderla! L’hai fatto anche in
passato!”…perché tutto doveva essere così maledettamente complicato…perché non
poteva vivere tranquillo la sua vita e sposarsi con la donna che amava?!…forse
perché non se la meritava…oppure perché non si sentiva ancora pronto e abbastanza
forte per metter su una famiglia…tutti questi pensieri gli si affollavano in
testa, tanto da fargli venire una forte emicrania. Si sedette sul parquet della
palestra e si mise una mano sulla fronte: doveva trovare una soluzione a quella
situazione…
Ad un certo punto,
sentì dei passi avvicinarsi a lui e alzò lo sguardo: era Akane. La ragazza lo
salutò e si sedette vicino a lui.
A: buongiorno!- ma
Ranma le rispose con debole “ciao”- che cos’hai?- ma Ranma non rispose.
Allora Akane,
spaventata, gli chiese:
A: non dirmi che
ci hai ripensato! Non puoi farmi questo! Tu non…
R: no, non ci ho
ripensato! È solo che…
A: che…
R: non lo so! c’è
qualcosa, dentro di me, che mi dice che riuscirò a farti soffrire anche se ci
sposiamo! È più forte di me!- e si alzò innervosito.
A: mi stai dicendo
che non vuoi più sposarmi per le tue stupide idee che ti metti in testa?-
chiese la ragazza mentre le lacrime iniziarono a nascere nei suoi occhi.
R: certo che ti
voglio ancora sposare, è il mio desiderio più grande!
A: allora perché
mi stai dicendo queste cose?
R: ti sto dicendo
solo dicendo quello che provo, e tu ne fai un fatto personale!
A: che cosa?!- i
toni di voce si fecero più alti- ne faccio un fatto personale?! Certo che ne
faccio un fatto personale! Ti rendi conto di quello che mi stai dicendo?!- e si
avvicinò a lui. Ranma sospirò e le disse:
R: ci ho pensato
su molto, e credo che prima di sposarci, dovrei fare un ultimo viaggio di
addestramento…- quelle parole furono come un macigno che cadde sul cuore della
ragazza. Per qualche istante nella palestra ci fu un silenzio surreale. Erano
tante le domande che Akane voleva fare a Ranma, così tante che la voce le si
bloccò in gola e le lacrime iniziarono scorrere sulle sue guance calde. Ranma
la vide piangere per l’ennesima volta, non si sarebbe mai abituato a vederla
soffrire, soffrire per lui…
R: senti Akane…-
non ebbe tempo di finire la frase, che vide Akane uscire di corsa dalla
palestra piangendo-…sono solo uno stupido…
Akane cercò di
evitare Ranma per il resto della giornata. Quello che lui le aveva detto era
stata una cosa devastante per il suo fragile cuore: quanto tempo avrebbe ancora
dovuto aspettare prima di realizzare il suo sogno d’amore? Quanto ancora…
perché era così maledettamente testardo? Gli aveva spiegato un sacco di volte
che non c’era bisogno di proteggerla, che lei se la sapeva cavare benissimo,
che lei voleva solo rimanere accanto a lui per il resto della loro vita… a
volte era fin troppo protettivo…l’aveva sempre considerata una bambola molto
fragile di porcellana, da tenere lì, su uno scaffale, sapendo che ci sarebbe
sempre stata…e, per un certo verso, era così, ma lei non voleva aspettare in
eterno! Quello stesso giorno si promise che se questa volta non si sarebbero
sposati, avrebbe rinunciato: era troppo tempo che lo aspettava, troppo…
La sera, la
ragazza dal cuore spezzato andò a letto molto presto, ma quella notte non dormì
per niente…
Ranma aveva notato
che Akane lo stava evitando, sapeva che era arrabbiata, ma sarebbe andato fino
in fondo comunque: sarebbe partito ancora, questa volta l’ultima, per un
viaggio di addestramento, poi sarebbe tornato a casa e avrebbe sposato la donna
della sua vita, proprio quella donna che ora non era capace di capirlo. Lui
voleva essere in grado di difendere la sua famiglia nel migliore dei modi, e ci
sarebbe riuscito, ad ogni costo!
La sera stessa
preparò il suo zaino e scrisse una lettera alla ragazza che amava, mettendo
nella busta un regalo speciale, poi, durante la notte, portò a lettera nella
camera di Akane e la lasciò sulla sua scrivania. Prima di uscire dalla camera,
illuminata da una tenue luce lunare, sussurrò alla ragazza parole dolci, che
avrebbero preannunciato il loro matrimonio al suo ritorno. Poi uscì dalla
camera e, silenzioso come uno spirito, se ne andò…
La mattina dopo,
Akane si svegliò con un grosso mal di testa e gli occhi rossi, forse per le
troppe lacrime che aveva versato la notte… aveva fatto uno strano sogno: aveva
sognato che Ranma era venuto da lei e le aveva promesso che si sarebbero sposati
quando lui sarebbe tornato e le aveva lasciato qualcosa sulla scrivania. Si
massaggiò la fronte con una mano, poi si alzò dal letto e si avvicinò al
tavolino illuminato dai primi raggi del sole, sul quale vide una busta bianca.
Si strofinò gli occhi e la prese in mano. C’era scritto “per Akane”. All’inizio
era un po’ confusa, ma poi riconobbe la calligrafia: era di Ranma. Lentamente
l’aprì, prese il foglio bianco che si trovava all’interno della busta e iniziò
a leggerla.
Ciao,
anzi dovrei dirti buongiorno, visto che quando l’aprirai, sarà già giorno!
Mentre
tu stai leggendo questa lettera, io sto iniziando il mio ultimo viaggio di
addestramento… lo so cosa sei arrabbiata per quello che ti ho detto ieri, e
magari hai anche frainteso, con la testa dura che ti ritrovi!- Ad Akane scappò un sorriso, mentre le
lacrime ricominciarono a scorrere- ieri
non mi hai lasciato finire, perciò finirò su questo pezzo di carta bianca! Non
sono un grande scrittore, per questo ti scriverò quello che penso senza giri di
parole: ho bisogno di fare questo viaggio, per noi… troppe volte ho rischiato
di perderti seriamente, e non mi perdonerò mai il fatto di non averti protetta
come si deve! Così ho deciso di partire per proteggere, quando ce ne sarà
bisogno, la nostra famiglia! Penso di stare via qualche mese, massimo un anno,
ma quando tornerò si festeggerà un matrimonio, il nostro matrimonio, come
promesso! Non essere triste durante questi mesi, anzi, pensa a quando saremo
sposati, che mi rincorrerai per casa con la scopa in mano perché ti ho fatto
arrabbiare! La tentazione di tornare adesso da te è forte, ma devo resistere!
Ti
amo tanto
Ranma
PS:
guarda nella busta, troverai un oggetto che avrei voluto darti di persona, per
vedere la tua faccia! Ma non importa, basta che tu lo tenga sempre con te!
Se prime Akane
stava semplicemente piangendo, ora era una fontana in piena attività, come
succede molto spesso a suo padre! Cercò di asciugarsi le lacrime che
continuavano a scorrere e prese la busta bianca in mano: guardò dentro e vide
qualcosa luccicare. Quando prese in mano quel piccolo oggetto, rimase senza
respiro: era un anello d’argento con un piccolo diamante che brillava mentre lo
osservava. Lei, con mano tremante, infilò l’anello all’anulare destro, poi
guardò fuori dalla finestra, e, rivolgendosi al sole appena sorto, disse,
sperando che quelle parole sarebbero arrivate a Ranma: “ti aspetterò…”
One year without you…
Sono arrivata
finalmente alla fine di questo primo capitolo! Wow! Non mi sembra vero ^__^!
Ringrazio mia mamma e la mia migliore amica Giada, che mi hanno dato quella
spinta che mi serviva per continuare, mia nonna, che, nonostante i suoi
problemi, ha trovato il tempo di leggerla, e tutti i lettori che l’hanno solo
letta o che hanno anche commentato, in particolare: Breed107, Giulix, Akane Tendoo, Ely, Lady86, Kià, Mitik- chan, Watashiwa7, Ely, forevergiulia, Christine e
tutti i futuri commentatori! A tutti un grazie di cuore! Vvtb
By –Akane89-