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Autore: sara criso    17/01/2016    1 recensioni
Harry è all'ultimo anno, dopo la guerra e spera che non ci siano problemi...
ma proprio la sera del primo giorno di scuola, vedrà una figura vicino al lago nero.
Non sembra una persona umana, ma una cosa è sicura, qualunque cosa sia, sarà compito di Harry aiutarla o ucciderla.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Harry stava facendo colazione…o almeno ci stava provando , ma il ricordo di quello che era successo la notte prima proprio non lo lasciava stare.
No, non l'aveva ne detto ai suoi amici, ne alla sua ragazza…
Come poteva?
Erano tornati solo da 24 ore e già succedeva un casino...
No, Harry non glielo avrebbe detto.
A meno che le cose non gli fossero sfuggite di mano, ovviamente.
Sospirò.
“Giocheremo come una coppia perfetta quest'anno, così faremo mangiare la polvere a quelle stupide serpi! ”
Aveva squittito all'improvviso Ginny stringendogli forte il braccio.
“Già” disse solo continuando a mangiare, avvertendo , subito dopo la sua risposta poco entusiasta, lo sguardo analizzatore di Hermione.

-Che idiota- Si disse da solo
-Hermione non è stupida-
Sbuffò e la riccia continuò a fissarlo, chiedendo “Sarete contro Malfoy?” Harry si sentì folgorato da quel nome.
“Non credo che quest'anno ci sarà…” stava rispondendo la rossa prima che Harry si perdesse a fissare Malfoy intento a giocare con il cibo nel posto piú lontano ed isolato della tavola…
“Dubito…” mugugnò un pó mogio prima di vedere Zabini alzarsi dal suo posto ed andare da Malfoy sussurrandogli qualcosa all'orecchio.

-Chissà cosa gli sta’ dicendo- pensò il moro prima che i due serpeverde lo guardassero , sorprendendolo.
“Ci sarò” tradusse Harry ,conoscendo un pó il labiale, da Malfoy.
Subito si girò, uno strano sorriso si era formato sul suo viso
-credo proprio che ci sarà- pensò ricominciando a mangiare.

“Ma la prima partita non è oggi?”
Scattò ad un certo punto Ron facendo sgranare gli occhi a Ginny ed a Harry che, insieme, balbettarono “Oddio…d-davvero? E con chi è?”
Il rosso annuì “Sì , ricordate?
L'ha detto la preside e che domande…è contro i serpeverde” Harry si morse il labbro…non si era proprio preparato.
“E possiamo saltare le lezioni per allenarci, vero?” Chiese, l'amico si mise a pensare ,ma Hermione rispose al suo posto.
“Solo per questa volta, la preside ha detto che però dopo la partita bisogna per forza fare Pozioni ”
La ragazza non ebbe il tempo di dire altro che tutti e tre si alzarono di scatto dalla tavola per andare ad allenarsi.
Hermione non si sorprese cosi si mise a parlare con Luna sulle nuove lezioni.
Prima degli allentamenti Harry pensò di essersi irrigidito, ma invece non si era irrigidito per niente anzi , sembrava quasi migliorato.

“Io non li capisco, oggi abbiamo la partita e non sono venuti ad allenarsi…” mugugnò la rossa pochi minuti prima dell'inizio della partita “cosi sarà facile batterli ” ghignò infine facendo sorridere Harry.
“Non esserne tanto certa, Piattola” le arrivò in risposta Malfoy che, già attrezzato e con la squadra al completo, era arrivato sul campo.
“Malfoy…” incominció Harry, guardandolo.
“Vedo che non avete ancora capito che per-de-re-te” concluse scandendo l'ultima parola.

Quando iniziò la partita i grifondoro sembravano in svantaggio ma , grazie a Ron, i grifoni evitarono di prendere molti punti dalle serpi che quell'anno sembravano piú accanite .
Come sempre, agli ultimi minuti dalla fine, le due squadre erano alla pari e Draco ed Harry erano intenti a prendere il boccino che, come un fulmine, si dirigeva alto nel cielo.
Harry , per prendere il boccino , staccò la mano dalla scopa e l'allungò il piú che poteva mentre Draco ghignava e avvicinandosi al suo orecchio , sussurrò “l'ho visto anch'io…il ragazzo che cammina sulle acque” facendogli perdere l'equilibrio e facendo cadere il moro dalla scopa.
Draco si spaventò a quella scena, ma non ci pensò due volte, lasciò perdere il boccino e scendendo in picchiata ,prese la mano di Harry prima che questo si sfracellasse al suolo.
Dinnanzi a quella scena tutti sospirarono soprattutto la preside che, spaventata, aveva in mano la bacchetta per salvarlo.
“Sei un idiota, Potter” disse acido Draco prima che la McGranitt annunciasse che la partita era finita alla pari.
Il moro sbatté le palpebre quando il ragazzo lo fece scendere delicatamente a terra “Tu l'hai visto?”
Chiese, Draco si morse il labbro “Sì , ho visto un idiota che perde l'equilibrio peggio di mia nonna” sbottò andandosene mentre tutti i suoi compagni lo guardavano facendo una smorfia.

“Harry tutto bene?” Sentì il moro prima che Ginny lo abbracciasse, spaventata.
“Amico , devi stare piú attento” disse Ron subito dopo, Harry sorrise ed annuì.
“Sto bene Ginny” mormorò prima di stringerla e baciarle la fronte.
Hermione, seduta sugli spalti, si morse il labbro.
“Perché ha perso così facilmente l'equilibrio? Non è da lui…” mordendosi nuovamente il labbro scese dagli spalti dirigendosi verso il moro.
“Sei un idiota, Harry” gli disse con uno sguardo che lo raggelò.
Hermione sapeva che c'era sotto qualcosa…e questo immobilizzò sul posto il ragazzo.
“È meglio andare…abbiamo Pozioni” continuò guardando Harry con quello sguardo preoccupando addirittura Ron che, come la sorella, non si era accorto dello strano comportamento del suo amico.
“Sì…ehm…posso parlarti in privato Hermione?”
Chiese il rosso, la ragazza lanciò un ultimo sguardo ad Harry ed annuì allontanandosi con il fidanzato.
“Andiamo Ginny?” Chiese Harry , la rossa si staccò e annuì.
“Ti aspetto in classe” disse prima di andare nello spogliatoio per cambiarsi.
"Hermione mi vuole morto, ne sono certo"
Borbottò il moro entrando nello spogliatoio cambiandosi il piú velocemente che poteva.
“L'ha visto anche lui…” Harry sospirò , se Malfoy fosse stato in quel giardino lo avrebbe visto, no?
Decidendo di pensarci piú tardi prese il libro di Pozioni correndo il più velocemente che poteva verso l'aula.

Quando entrò si accorse che, effettivamente , era l'ultimo ad essere arrivato e ovviamente, tutti gli sguardi ,compreso quello del nuovo professore ,si posarono su di lui.

“Visto che ora é arrivato finalmente il signor.Potter possiamo iniziare…” incomiciò a dire l'uomo dai lunghi capelli rosa…sì, ROSA mentre Harry si avvicinava al posto accanto alla sua fidanzata, il quale era ,ovviamente, all'ultima fila.
“È inutile che ti dirigi accanto alla signorina Weasly , oggi cambierò le vostre coppie visto che, il casino che avete fatto ieri, mi ha impedito di fare lezione…”

Gli occhi smeraldo del moro si scontrarono con quelli azzurro cielo del suo insegnante “Vediamo un pó” iniziò l'uomo guardando tutti gli studenti.
“Signorina Granger cambi posto con la signorina Parckinson ”
Hermione sgranò gli occhi…“Vuole che mi metta accanto a Nott?” Balbettò.
“IO NON MI METTO ACCANTO A WEASLY! ” sbraitò acida Pansy .

L'uomo le guardò “è una mia scelta quindi spostatevi alla svelta”
Hermione si morse il labbro e Pansy grugni mentre si cambiarono velocemente di posto.
Harry si morse guardando Ginny che lo guardava preoccupata.

“Signor.Potter…” iniziò facendo un ghigno malefico che spaventò un pó il moro.
“Lei si cambi di posto con il signor.Zabini”

A quella frase Blaise alzò la mano “cosa c'è?”
Domandò l'insegnante.
“Non credo sia una buona idea… ” iniziò gesticolando un po'.
“Potter potrebbe non sopravvivere di fianco a Draco” il suddetto interessato alzò gli occhi al cielo, stranamente tranquillo.
“Il signor.Potter ha tenuto testa a Voldemort e sono certo che potrà tenere testa anche al signorino Malfoy”
Il serpeverde sbuffò ,Harry si avvicinò per fare cambio e Blaise sussurrò a Draco “Cerca di stare calmo, ok?” Dirigendosi poi al posto di Harry mentre il grifone sgranava gli occhi leggermente spiazzato da quelle parole.
“Per oggi basta così ” disse il professore sedendosi sulla cattedra.
"Andate a pagina novanta ed incominciate a preparare la pozione del primo capitolo”

Harry , sedendosi , aprì il libro cercando la pagina mentre il biondino incominciava già a preparare la pozione…
“Signorino Malfoy” Draco alzò gli occhi al cielo.
“Cosa?”
L'uomo indicò Harry “dovete fare la pozione insieme, ovviamente”.

Il serpeverde fece un sorriso falso e disse
“Potter passami solo le cose, non ho voglia di collaborare con te” sussurrò, Harry annuì…
"Quattro rametti di lavanda”
Il moro li prese e glieli porse.

“É vero quello che mi hai detto?
Hai visto anche tu quel ragazzo?” Draco mettendo i rametti nel mortaio , rispose.
“No Potter, stavo scherzando…ed ora cerca di frantumarli finché non diventa un impasto cremoso se ne sei in grado” disse acido passandogli il mortorio.
Harry lo prese iniziando a fare quello che gli aveva detto.
“Malfoy non stavi scherzando visto che nessuno l'ha mai visto prima ad ora” il serpeverde sbuffò spazientito mettendo nel calderone muco di vermicoli che , ovviamente, gli faceva ribrezzo per poi mettere una leggera polverina e far scaldare il calderone.
“Malfoy quando l'hai visto?” Insistette Harry spazientito quanto Draco.
“Sta zitto prima che ti schianti ” grugni in risposta il serpeverde mettendo poi del miscuglio tritato e agitare piano la bacchetta facendo divenire la pozione di un colorito roseo.
“Malfoy…” iniziò Harry poggiando il mortorio sul tavolo prendendo la bacchetta, puntandogliela.
"Rispondi…dove cazzo l'hai visto?”
Draco si sorprese prima di vedere il professore apparire dietro le spalle del moro posandogli la bacchetta sulla schiena.
“Puntare la bacchetta ad un compagno di scuola è un grosso errore signor.Potter” disse l'uomo facendo voltare di scatto il moro…
“Abbassi la bacchetta immediatamente” Harry l'abbassò e l'uomo la puntò sul calderone trasformando l'acqua da rosea a rosso scuro.
“Stia attento signor.Potter ” disse guardandolo “potete continuare” continuò prendendo la bacchetta di Harry “te la ridarò alla fine dell'ora ” concluse ritornando a controllare gli altri calderoni.
Draco sospirò dando una pacca ad Harry “complimenti, Potter” rise ricominciando a preparare la pozione mettendo l'intruglio di Harry e quattro radici di Valeriana nel calderone mescolando poi il tutto per un po'.

Harry si sedette mettendo LETTERALMENTE il muso.
“Sei proprio infantile, Potter” commentò Draco guardandolo coprendosi la bocca per trattenere le risa.
Harry sentendo la risata ,anche se soffocata, rise leggermente.
-É contagiosa la sua risata-
Il grifone lo guardò un pó…e Draco, non curante del suo sguardo, agitò la bacchetta facendo divenire la pozione viola scuro.
Il moro sentì una strana sensazione…ma decise di non farci caso
“Molto bene” disse il professore guardando il calderone e ridando la bacchetta a Harry giusto un secondo prima che la lezione finisse.
Draco, velocemente, mise via le cose nella borsa seguito dall'attento sguardo di Harry…
Il moro sospirò quando lo vide uscire, da solo, dall'aula con, effettivamente ,una strana fretta…
Hermione a quella scena si alzò velocemente dal banco prendendo con forza il braccio di Harry
“Harry dobbiamo parlare , in privato” disse la mora a voce alta per farsi sentire da Ginny e Ron che annuirono uscendo dalla classe.

“Che succede?” Domandò il ragazzo, Hermione storse il labbro
"Dovrei porti io questa domanda ” sussurrò prima di rendersi conto che , ormai , erano rimasti solo loro in classe.
“Cosa mi stai nascondendo, Harry?
E non dire niente perché ho visto quanto insistevi con Malfoy prima…”
Il moro si massaggiò il collo, nervoso.
“E-ecco…”
Incominciò e non sapendo che fare , sospirò.
“Domani prima delle lezioni…ti dico tutto” la ragazza si morse il labbro.
“Perché non ora?” Harry sbuffò e sorridendo rispose
“non so come spiegare bene la cosa…tutto quí ”

La ragazza lo guardò, le sue iridi nocciola lo analizzarono per qualche secondo indecise sul cosa fare, ma alla fine sorrise “va bene, Harry”

Fra i due, dopo quella conversazione, cadde il silenzio…non si parlarono ne alle seguenti lezioni, ne durante il pranzo e nemmeno durante la cena.
“Ma che avete voi due?” Sbottò Ron giusto un secondo prima che i due si dirigessero ognuno nella propria stanza.
I ragazzi si guardarono e dopo un po' poi Harry prese parola
“Domani, prima delle lezioni, dirò tutto”
Il ragazzo guardò l'amico, era preoccupato ovviamente ma, fidandosi di lui, annuì dirigendosi poi in camera con il moro.

“Ehm amico…guardi ancora le stelle?” Chiese Ron vedendo l'amico sfrecciare alla finestra come un fulmine.
“Si Ron, tu dormi pure” il rosso era veramente stranito dalla nuova passione di Harry ma ,facendo spallucce, obbedì mettendosi sotto le coperte, ancora vestito e addormentandosi in un nano secondo sorprendendo Harry che, però, sorrise.
“So che ci sei” mormorò piano guardandosi in giro con in mano già il mantello dell'invisibilità.

Il moro restò per molto tempo a fissare il giardino di Hogwarts…tanto che era sul punto di arrendersi e andare a dormire quando vide sbucare quella figura che subito venne illuminata dalle stelle.
Harry il piú velocemente che poté si mise il mantello ed uscì dal suo dormitorio e mentre percorreva i corridoi, si sorprese quando vide la figura apparirgli qualche centimetro dal viso facendoglieli chiudere gli occhi pronto all'imminente scontro… Che però non avvenne.
Harry sentì solo un immenso freddo e quando riaprì gli occhi si accorse di avere la figura alle spalle e che quindi…l'aveva oltrepassata.
La figura si voltò e chinandosi, gli scostò il mantello dal corpo, scoprendolo…
Harry rimase immobile…la figura, nascosta ancora dal cappuccio, lo indicò.
“C-Cosa?” Chiese Harry, terrorizzato , riuscendo però a capire che chiunque egli fosse, era un ragazzo della sua età…visto che era alto come lui e la pelle del braccio destro era lucente e sopratutto, giovane.

La figura scosse il capo come se si stesse rassegnando a parlare, prese la bacchetta e poggiandola sul muro, fece apparire una scritta.
“Potter devi starmi lontano” Harry, ricordandosi di avere la bacchetta,la tirò fuori , puntandogliela.
“Perché?” chiese, la figura tenne la bacchetta appoggiata al muro e la scritta precedente si cancellò mostrandone una nuova.
"Perché non puoi aiutarmi, semplice”.
Harry sgranò gli occhi.
"Aiutarti? Perché dovrei?”
La figura sospirò e la scritta cambiò nuovamente.
“Perché, se conoscessi la mia identità…sarebbe la prima cosa che faresti” Harry perse un battito.
"Ti conosco? Chi sei?”
La figura non rispose e la scritta sul muro si tramutò in:
“è troppo tardi per me, Potter. Arrenditi” prima che lo oltrepassasse svanendo un attimo dopo.
Harry restò immobile…e sul muro, per qualche secondo, apparve:
“Se tu avessi il potere di guardare nelle persone, mi guarderesti dentro e vedresti che non ho un cuore”.
   
 
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