Capitolo 7:
Missione scopri- carte: Kodachi
e Kuno
Non era stato facile. Non era
stato per niente facile. Ma questo già lo sapevano.
Nel giro di un mese, con
molta fatica, erano riusciti a portare a compimento la missione.
La voce ormai si era sparsa:
Ranma e Akane avevano annunciato ufficialmente il loro matrimonio. Inutile dire
che la loro casa era stata letteralmente invasa dai vari pretendenti. Ad ogni
ora del giorno o della notte, qualcuno irrompeva in casa Tendo per attentare
alla vita di uno dei due giovani sposi: Kuno e Kodachi, che nel frattempo si erano trasferiti in un’altra
città per frequentare una prestigiosa università, erano tornati, più agguerriti
che mai. Era con loro che Ranma ed Akane trovarono più difficoltà: era
difficile far ragionare due persone con cui non si aveva mai avuto un dialogo
da persone civili! Andarono avanti così per settimane. La goccia che aveva
fatto traboccare il vaso era stato un attacco verso Akane da parte di Kodachi: un giorno, quest’ultima si era introdotta furtivamente
nel bagno mentre la ragazza si stava facendo una doccia; prese il phon, attaccò
la spina, l’accese e stava per gettarlo nella doccia, se non fosse stato per un
tempestivo intervento di Ranma, che l’aveva sentita entrare. Il ragazzo,
infuriato per il gesto, la prese con forza per un braccio e la spinse fuori
dalla stanza. Una volta in giardino, la guardò dritto negli occhi le urlò in
faccia:
-
MA TU SEI PAZZA!
COSA VOLEVI FARE?!NON CREDEVO CHE LA TUA OSSESSIONE POTESSE ARRIVARE FINO A
QUESTO PUNTO! Te lo dirò una volta per tutte: IO NON TI AMO, NON TI HO MAI
AMATA E PENSO CHE TU DEBBA DAVVERO FARTI VEDERE DA UN MEDICO! Non avrei voluto
dirtelo in questo modo, e mi dispiace per questo, ma la situazione sta
degenerando, e non lo posso permettere. Adesso, per favore, torna a casa e non
venire più, non saresti gradita…- mentre Ranma le
stava dicendo tutto questo, Kodachi, colpita dalla
sua determinazione, non riuscì ad aprire bocca, rimase lì, ferma, immobile a
fissarlo. Una parte di lei avrebbe voluto urlare, scalpitare, gridare quanto
questo non fosse giusto. Ma non fece nulla di ciò. Semplicemente abbassò lo
sguardo, si girò e se ne andò. Anche Ranma rimase stupito dalla sua reazione,
si sarebbe aspettato di tutto, ma mai questo. Un po’ gli dispiaceva, anche
perché non era stato propriamente carino con lei, ma quando aveva visto Kodachi con in mano il phon avvicinarsi alla doccia, gli
andò il sangue al cervello. Ora mancavano Shampoo e Kuno.
Neanche a farlo apposta,
un’ora dopo Kuno si presentò a casa Tendo, veramente
arrabbiato. Non solo gli aveva portato via prima la ragazza con il codino e poi
Akane, adesso si permetteva anche di offendere sua sorella: dopo questo non
poteva davvero lasciargliela passare liscia.
-
Come ti sei
permesso, Ranma Saotome? Hai osato offendere mia
sorella! Non te lo perdonerò mai! Se sei un vero uomo battiti con me, una volta
per tutte!- Kuno aveva appena pronunciato le paroline
magiche.
-
Va bene, Kuno, se è questo che vuoi! E per la cronaca, sono stato
fin troppo cortese con lei, data la situazione! Mi batterò ad una sola
condizione: se vinco io, tu lascerai in pace definitivamente me ed Akane,
accetti?- rispose Ranma determinato.
-
In che senso?
-
Nel senso che non
ti intrometterai mai più nelle nostre vite. Accetti o no?- Kuno
rimase in silenzio per un attimo, poi prese un respiro profondo e disse:
-
Va bene, accetto,
ma se dovessi vincere io sarai tu ad andartene e a non intrometterti nelle
nostre vite va bene?- Ranma annuì, anche se era certo che non ce ne sarebbe
stato bisogno.
I due ragazzi si spostarono
in palestra, seguiti dalla famiglia Tendo e Saotome.
L’incontro iniziò. Era la
prima volta che Ranma combatteva dal suo ritorno, e tutti erano curiosi di
osservare i progressi del ragazzo. Kuno si avventò
con rapidità su Ranma con la sua spada di legno, ma lui la schivò senza troppa
difficoltà, ma Kuno
non si arrese e continuò ad attaccare; Ranma, che con un singolo colpo avrebbe
potuto stenderlo, non dimostrò subito la sua vera forza, anche perché non
voleva ferire troppo l’orgoglio dell’avversario. Nonostante il ragazzo con il
codino rispondesse agli attacchi, sembrava che niente potesse scalfirlo, aveva
una determinazione negli occhi che non aveva mai avuto durante gli scontri
precedenti. Questo Ranma lo notò, così decise che se non si fosse dato una
mossa, l’incontro sarebbe andato troppo per le lunghe. Così attese il momento
opportuno per mettere in pratica una delle nuove tecniche che aveva imparato in
viaggio: era il “colpo perforante della gru”, che consisteva in un calcio con
avvitamento che avrebbe steso l’avversario, come la gru che, in picchiata, si
fionda sulla sua preda. Tutti rimasero stupefatti nel vedere questa nuova
tecnica. Kuno finì a terra, privo di sensi. L’incontro
era finito: aveva vinto Ranma. Nabiki si avvicinò a Kuno per cercare di farlo riprendere. Dopo qualche istante,
il ragazzo aprì gli occhi e cercò di rialzarsi.
-
Non fare lo
sciocco, Kuno, aspetta a rialzarti! Hai subito un
forte colpo!- intervenne Nabiki.
-
Tu taci … Saotome … lo scontro … non è … ancora finito ….- rispose Kuno.
-
Sì che è finito. Non
vorrai peggiorare la tua situazione vero?- rispose con un tono freddo Ranma. Il
ragazzo, ancora a terra, abbassò lo sguardo e disse:
-
Sei diventato …
molto forte Saotome … a mio malgrado devo accettare …
la sconfitta … - poi, aiutato da Nabiki, si rialzò e,
anche se un po’ traballante, si avvicinò ad Akane e le disse:
-
Io ti amo Akane
Tendo, e ti amerò fino alla morte, ma oggi sono stato sconfitto e, siccome ho
dato la mia parola, devo rinunciare per sempre a te … ricordati che se Saotome ti facesse soffrire, tu devi solo chiamarmi, e ci
penserò io a finire quello che avrei dovuto fare oggi. Me lo prometti?
-
Va bene Kuno, grazie … e vedrai che troverai anche tu una persona
che ti corrisponde e che ti farà innamorare, tanto da farti dimenticare di me!
-
Questo non potrà
mai succedere … addio Akane Tendo … - e detto questo, con un sorriso triste e
malinconico, se ne andò.
Dopo un breve attimo di
silenzio, Soun si rivolse a Ranma e gli disse:
-
Ragazzo mio, come
sei migliorato! Quel colpo è davvero potente! Dove l’hai imparato?
-
Ero nella regione
dell’Hokkaido, mi ero fermato per riposare in un villaggio, quando ho notato
che c’era un combattimento in atto e uno dei due partecipanti ha usato questa
tecnica. Pare che in quella regione sia molto diffusa.- poi il ragazzo si
rivolse verso la fidanzata, la quale lo stava fissando con disapprovazione-
cosa c’è Akane?
-
Dovevi proprio
trattarlo così?
-
Così come?
-
Con quella
freddezza! Era solamente Kuno! Era il caso?
-
Non era “solo” Kuno, era un avversario!
-
Forse questo
viaggio ti ha cambiato più di quanto pensi … - e se ne andò. Ranma la seguì
fino in camera sua, lasciando gli altri stupiti in palestra. Una volta entrati,
il ragazzo prese Akane per le spalle e le disse, fissandola negli occhi:
-
Si può sapere che
ti prende?
-
Il Ranma che
conosco io non si sarebbe comportato mai in un modo così cinico! Mi chiedo cos’altro
è cambiato in te!- gli rispose con le lacrime agli occhi.
-
Mi sembra anche
normale che sia cambiato, ho viaggiato molto in quest’ultimo periodo, sempre da
solo e senza potersi fidare di nessuno! Ma ti posso assicurare che sono sempre
io, il testardo, orgoglioso baka che hai conosciuto … - e dicendo questo, l’abbracciò
dolcemente- è tutto a posto?- Akane si discostò un po’, si asciugò gli occhi e
annuì, sorridendogli.
-
Dai, andiamo giù,
che io ho una fame!
-
Ti posso fare una
domanda Ranma?- lo interruppe la ragazza.
-
Dimmi!
-
Ma che nome
stupido è “il colpo perforante della gru”?- ed entrambi si misero a ridere. Era
tornata la pace.
Futuri sposi vs spasimanti
4-0
Ciao a tutti!! Eccomi con un nuovo capitolo! Ringrazio
tutti quelli che stanno commentando e mi scuso per gli errori tecnici dei
capitoli precedenti! Non sono molto brava a descrivere i combattimenti, e
neanche ad inventarmi nomi!!ma spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso!
Eheeh al prossimo capitolo!