Ciao a tutti!!!Ecco il capitolo 4. Spero che vi piaccia. Ringrazio tutte le persone che commentano e che leggono la mia fan fiction. ATTENZIONE! NUOVI PERSONAGGI DI MIA INVENSIONE APPERIRANNO IN QUESTO CAPITOLO!!! CAPITOLO 4 : YamaSaku?Kakasaku? Era passato un mese da quando Naruto mi disse che avrebbe avuto una figlia. Era il 16 Ottobre... Ero sdraiato sul mio lettino ed erano le 9 di sera... < Come và? >. Sentii la porta scorrevole aprirsi... < Sakura? Sei tu? > Chiesi io. < Non proprio. > Disse una voce femminile proveniente dall’esterno della stanza. Dopo poco una donna dai capelli blu e gli occhi neri entrò. < Luna!? Che ci fai qui? > < Ero venuta a salutarti dopo tanto tempo che non ti vedevo. > < Sono passati 5 anni... > < Lo so. E dopo tutti questi anni non ti ho dimenticato, la prima volta non si dimentica mai... > rispose lei, avvicinandosi a me. Ora è arrivata accanto al mio letto, si avvicina al mio viso, mi abbassa pian piano la maschera. Io non posso fare nulla. A stento riesco a sollevarmi sui gomiti figuriamoci ad impedirgli di toccarmi. Lei non si ferma e continua ad abbassarmi la maschera poi, mi bacia. Un bacio profondo, che mi ricorda quello di tanti anni fa ma che sa di amaro nelle mie labbra. Cerco di staccarmi ma non ci riesco. Sento che la porta si sta aprendo di nuovo. E’ Sakura.... Luna si stacca da me e girandosi vede Sakura. Io guardo il mio amore e vedo il suo cuore infranto attraverso i suoi occhi smeraldo. Vorrei dire qualcosa ma rimango impietrito, lei vede la scena e corre fuori dalla stanza. < Sei una stronza! > Urlo io a Luna. < Non mi dire che quella ragazza era la tua fidanzatina? Ma non era la tua ex allieva? > Io non rispondo e rimango in silenzio. < E quanti anni avrà? 19? Non mi dire che il famoso ninja copia si è innamorato di una ragazzina che ha 9 anni meno di lui? > Continua lei il discorso < E anche se fosse così ora non avrebbe più importanza. Ora di certo non mi rivolgerà più la parola. > Rispondo io con tono seccato. < Fai come ti pare. Se mi vorrai rivedere sai dove trovarmi. > Disse lei Detto questo andò via dalla finestra. Io rimasi sdraiato su quello stupido lettino. E per la prima volta in vita mia, piansi per un amore infranto. Il mio... ******************************************************************************** Sono le 9 e adesso vado con una valigia a casa di Ino. Busso più volte alla porta e lei mi apre. < Sakura? Che ci fai qui fuori? > Mi chiese Ino con aria sbalordita. Mi fece entrare in casa e gli raccontai cosa era successo... < Cosa?! Non posso credere che ti abbia fatto questo?! E’ uno stronzo!!! > Mi urlava Ino mentre mangiavo del gelato in vaschetta. < Adesso cosa farai? > Mi chiese lei. < Non lo so. Dovrei andare in ospedale domani per lavorare ma non ho il coraggio. > < Mi dispiace tantissimo. So quanto lo amavi. > < Sì... > Non sapevo dove passare la notte e mi fermai da Ino. La mattina dopo verso le 10 Hinata era entrata in sala parto all’ospedale e quindi una settimana dopo ci fu una festa. Ora vivevo in casa con Ino e mi piaceva moltissimo stare con lei. Io indossavo un abito da sera scollato lungo fino al ginocchio di un azzurro cielo mozza fiato. Ino mi diede delle scarpe che sembravano dei trampoli da quanto il tacco era alto ma, stavo veramente bene vestita in quel modo. Andammo alla festa verso le nove. Il posto era bellissimo, e la bambina di Hinata veramente bellissima. Aveva gli stessi occhi di lei e i capelli biondi di lui. Andai verso il tavolo del buffet e Yamato mi venne incontro. < Ciao Sakura. Come và? > < Bene grazie. > risposi io mi sforzai di fare un sorriso ma evidentemente lui sene accorse. < Sicura che vada tutto bene? > < No > Lui era riuscito a capirmi in un istante infatti gli bastava guardarmi per capire come mi sentivo. Continuammo a parlare per un po’ in terrazza. Per la seconda volta un’ uomo mi faceva sorridere. Prima di lui, solo Kakashi ci era riuscito. Guardai l’ora nel mio orologio. Si era fatto veramente tardi e dovevo andare a casa. < Mi sono veramente divertita ma ora devo andare. Grazie per la serata Yamato. > < Non vorrai andare a casa da sola così tardi? > < Non ti preoccupare. > Andai verso il cancello della villa. Ma mi senti afferrare per un polso. Mi tirò verso di lui, ora ci trovavamo petto contro petto. Mi prese il volto delicatamente e lo alzò verso il suo viso. Mi baciò. Mi staccai dall’abbraccio. E lo baciai di nuovo per poi salutarlo. Non mi sarei mai aspettata nulla di questo da Yamato. Era notte fonda ma non andai ancora a casa di Ino. Mi diressi all’ospedale, dovevo parlare con lui.... CONTINUA....